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Vecchio 09-07-2023, 16:02   #61
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Tutti qui, o quasi, si considerano o accettano di essere considerati malati di mente.

Tratto comune dello stereotipo, soprattutto secondo la lettura cognitivista, è un cattivo rapporto con la corretta valutazione delle cose, che porta a distorsioni del pensiero più o meno rilevanti.

Ciò nonostante, ho l'impressione che gli utenti tendano a restare aggrappati come cozze al proprio modo di vedere il mondo, rifiutando caparbiamente di mettere in discussione le proprie idee.

Concordate con questa mia osservazione? Se sì, come vi spiegate l'incongruenza?
Altrimenti che malati di mente sarebbero?
Vecchio 09-07-2023, 16:11   #62
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Questo mi sembra molto saggio.
Mi sembra che certe categorizzazioni riflettano un atteggiamento auto-punitivo. Hanno non a caso la stessa struttura delle svalutazioni morali o sociali che abbiamo ricevuto da bambini (sei cattivə, egoistə, sbagliatə, bruttə, timidə, ecc.).

Mi sembra però limitante anche parlare solo di "capacità e qualità", perché l'"eccedenza" rispetto al nostro carattere è prima di tutto qualcuno e non qualcosa - quel qualcuno che osserva schemi e capacità, e magari se ha voglia anche altro di più interessante.
E' questo di cui parlo quando dico che è importante individuarsi - bisogna valorizzare e identificarsi prima di tutto con quel qualcuno eccedente.

Resta comunque il paradosso di cui ho parlato. Com'è possibile che, una volta accettato di poter avere pensieri distorti, scorretti, dannosi e limitanti, non si sviluppi un generale senso critico?
Quali sono i fattori in ballo?
nessuno ha sempre ragione e non ci sta nessuno, sano o meno, che non abbia mai avuto pensieri scorretti, auto-limitanti o disfunzionali in qualche modo.
capire e accettare di poter sbagliare, sapersi mettere in discussione, senza per questo avere atteggiamenti eccessivamente critici verso se stessi, perdere autostima, o identificarsi come ''errori'' e non semplicemente persone che hanno commesso un errore...è una cosa buona, non una cosa sbagliata.
non ci stanno persone che non hanno mai avuto pensieri disfunzionali di un qualche tipo o che non c'hanno mai torto.
allo stesso tempo capire questa cosa non significa mettere automaticamente in dubbio ogni singola cosa che si pensa o si dice, metto in discussione qualcosa in cui credo se mi arrivano nuove informazioni da persone che reputo attendibili, o se spontaneamente interessandomi, facendo ricerche, riflettendo vedo nuove prospettive che prima non avevo visto.
Vecchio 09-07-2023, 16:16   #63
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Ok Gattaccia, ma io parlo in generale del forum, e le discussioni che avvengono qui sono quasi solo dialoghi tra sordi, in cui ognuno ribadisce come un disco rotto le proprie idee e la validità dei propri atteggiamenti.

E' tutto solo un grande sfogosuinternet™?
Vecchio 09-07-2023, 16:23   #64
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Poi comunque mi stai mettendo in bocca cose che non sono mie, non ho detto che bisogna diventare iper-critici su quello quello che si fa e si pensa.

Mi stupivo della facilità con cui si accettano certi pensieri (quelli che ci dice lo psyco) come disfunzionali, sospendendo il senso critico su tutto il resto.

Add-on: tra l'altro, se accettiamo che pensare male peggiora la nostra vita, sarebbe razionale interessarsi moltissimo di questa cosa. Come mai invece in pochi lo fanno? Da cosa nasce questa passività?

Ultima modifica di Angus; 09-07-2023 a 16:25.
Vecchio 09-07-2023, 16:35   #65
Super Moderator
L'avatar di dystopia
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Questo mi sembra molto saggio.
Mi sembra che certe categorizzazioni riflettano un atteggiamento auto-punitivo. Hanno non a caso la stessa struttura delle svalutazioni morali o sociali che abbiamo ricevuto da bambini (sei cattivə, egoistə, sbagliatə, bruttə, timidə, ecc.).

Mi sembra però limitante anche parlare solo di "capacità e qualità", perché l'"eccedenza" rispetto al nostro carattere è prima di tutto qualcuno e non qualcosa - quel qualcuno che osserva schemi e capacità, e magari se ha voglia anche altro di più interessante.
E' questo di cui parlo quando dico che è importante individuarsi - bisogna valorizzare e identificarsi prima di tutto con quel qualcuno eccedente.

Resta comunque il paradosso di cui ho parlato. Com'è possibile che, una volta accettato di poter avere pensieri distorti, scorretti, dannosi e limitanti, non si sviluppi un generale senso critico?
Quali sono i fattori in ballo?
Sì certo, quando ho scritto "capacità e qualità" intendevo dire che un'eventuale diagnosi non deve diventare il nostro biglietto da visita, perché innanzitutto ci siamo noi, prima ancora della diagnosi.

Ci sono persone che hanno pensieri distorti ma non ne sono consapevoli e applicano la loro visione rigidamente a chiunque e a qualunque cosa. Restando sempre chiusi in noi stessi abbiamo come unico interlocutore i nostri stessi pensieri, che quindi si rafforzano.

Se invece attraverso varie esperienze, oppure osservando gli altri, mi accorgo che il mio modo di pensare è semplicemente uno tra tanti e arrivo a considerare l'esistenza di altre opinioni (quindi simbolicamente esco dal mio punto di vista), allora l'intransigenza si riduce, posso rimanere delle mie idee ma sarò meno intransigente, oppure su alcune cose potrei anche cambiare idea perché entrando in contatto con l'esterno ho ricevuto informazioni che di mio non avevo. Lo sviluppo del senso critico lo spiegherei così.
Vecchio 09-07-2023, 16:38   #66
Super Moderator
L'avatar di dystopia
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
...
Add-on: tra l'altro, se accettiamo che pensare male peggiora la nostra vita, sarebbe razionale interessarsi moltissimo di questa cosa. Come mai invece in pochi lo fanno? Da cosa nasce questa passività?
Perché già il semplice "pensare" è piuttosto difficile, figuriamoci il "pensare a ciò che si pensa", cioè un doppio pensare ahhah. Eppure male non fa, anzi aiuta molto
Vecchio 09-07-2023, 16:39   #67
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Poi comunque mi stai mettendo in bocca cose che non sono mie, non ho detto che bisogna diventare iper-critici su quello quello che si fa e si pensa.

Mi stupivo della facilità con cui si accettano certi pensieri (quelli che ci dice lo psyco) come disfunzionali, sospendendo il senso critico su tutto il resto.

Add-on: tra l'altro, se accettiamo che pensare male peggiora la nostra vita, sarebbe razionale interessarsi moltissimo di questa cosa. Come mai invece in pochi lo fanno? Da cosa nasce questa passività?
io accetto che un pensiero è disfunzionale se oggettivamente limita la mia vita in qualche modo o comunque se mi fa star male.
ad esempio recentemente ho sviluppato un problema con pensieri intrusivi rispetto alla morte e le malattie...la morte e la malattia esistono, non è che mi migliora la vita pensarci cosi spesso...anche perchè non ci posso fare molto e prima o poi comunque dovrà ''succedere''.

non vedo la sospensione del senso critico, se domani lo psico mi dice che un pensiero che a me non sembra disfunzionale lo è, pretendo mi dia una spiegazione che mi convinca, non è che gli dico ''ah si ok, tu hai il verbo''.

se ho travisato in qualche modo il tuo pensiero mi dispiace.
Vecchio 09-07-2023, 17:36   #68
Esperto
L'avatar di cuginosmorfio
 

per quello che ho letto sul forum, l'impressione è che molti siano critici o quantomeno scettici su ciò che i propri psicologi dicono loro. Alcuni poi -se non ricordo male- hanno proprio detto di frequentare tali ambienti giusto per poter parlare con qualcuno (meglio se donna).
Inoltre anche sui farmaci somministrati mi pare che ci sia un certo scetticismo di fondo su dosi & quantità prescritte.
Ringraziamenti da
claire (09-07-2023)
Vecchio 09-07-2023, 19:33   #69
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Originariamente inviata da cuginosmorfio Visualizza il messaggio
per quello che ho letto sul forum, l'impressione è che molti siano critici o quantomeno scettici su ciò che i propri psicologi dicono loro. Alcuni poi -se non ricordo male- hanno proprio detto di frequentare tali ambienti giusto per poter parlare con qualcuno (meglio se donna).
Inoltre anche sui farmaci somministrati mi pare che ci sia un certo scetticismo di fondo su dosi & quantità prescritte.
Eppure per la maggioranza la psicoterapia in generale sembra una vera e propria istituzione.
Vecchio 09-07-2023, 19:42   #70
Esperto
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Eppure per la maggioranza la psicoterapia in generale sembra una vera e propria istituzione.
La tua impressione mi sa che non è molto oggettiva, infatti sei contrario a psicologi e psichiatri e molto prevenuto.
Qui dentro molti sono scettici, non ci sono mai andati, ci sono andati e hanno smesso perché "non serve a niente" ...tutto sto amore per psicologia e psichiatria non so dove lo vedi. Sono qui dentro e socialmente ancora considerate cose inutili o cose per "i pazzi", e i farmaci veleni.
Tra l'altro, in particolare riguardo la psichiatria, a parte il pregiudizio per cui le patologie mentali non sarebbero da diagnosticare e curare come tutte le altre malattie, perciò magari si arriva dallo psichiatra proprio quando si è alla frutta e ti devono raccogliere col cucchiaino, o anche mai, c'è il problema dei pazienti la cui scarsa coscienza di avere una malattia é proprio parte del disturbo (ad esempio psicotici) pertanto la resistenza alle cure é comune. E queste cose non sono una mia percezione sull'argomento, è così.
Vecchio 09-07-2023, 19:50   #71
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La resistenza agli antipsicotici, al di là della patologia, secondo me è dovuta anche dal fatto che ti fanno sentire completamente ''piatto'', anestetizzato alle emozioni, rallentato. per fortuna ne stanno elaborando altri, come l'abilify, che dovrebbero dare questo problema in misura minore, ma gli altri è vero che non è una bella esperienza prenderli.
bisogna capire se sono il male minore o meno.
Vecchio 09-07-2023, 19:51   #72
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Io ti consiglio di stare attento a tuoi atteggiamento autolesionistici, che si tratti di "brendo duddo guello che mi digie il doddore, è un zanto, uno sgienziato, un abostolo" o di "non prendo nulla per partito preso, sono un duro e me la cavo da solo". Magari adesso ti sembrano sensati, ma la vita è lunga e potresti cambiare idea.

Un aiuto farmacologico potrebbe servirti, anche molto, non disprezzarlo.
Se avrò altre ricadute allora mi rassegnerò a prendere i farmaci, ma è troppo presto per arrendersi, anche perché ad ogni ricaduta sono sempre riuscito a gestirla meglio, magari la prossima volta avrò solo un periodo di difficoltà senza bisogno di chiedere aiuto medico, non ho mai fatto del male a nessuno neanche sotto psicosi acuta, quindi non vedo perché non dovrei provare
Vecchio 09-07-2023, 19:55   #73
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Originariamente inviata da Gattaccia Visualizza il messaggio
Google dice tutto ed il contrario di tutto, a cercare bene trovi pure siti che ti consigliano di trattare le voci con la dieta ketogenica e facendoci amicizia.
Io prendo il seroquel.
Il litio non causa danni al cervello, causa danni ai reni, comunque me lo avevano dato ma il mio corpo non lo tollerava e quindi lo hanno levato subito.
https://m.my-personaltrainer.it/salute-benessere/litio.html
Vecchio 09-07-2023, 20:00   #74
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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Io con l’antipsicotico che prendo (olanzapina) mi trovo bene però ho letto ad esempio che fa venire il diabete. Però se la tolgo sto malissimo.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Gli effetti collaterali sono pure dose-dipendenti. A 200 mg di seroquel non riuscivo minimamente a dimagrire, ora che ne prendo 125 mg si, sono dimagrita. Ci sta pure scritto che può danneggiare il cuore, ma in 6 anni che lo prendo tutte le analisi etc l'elettrocardiogramma sono perfetti.
Vecchio 09-07-2023, 21:24   #75
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Topic troppo difficile per me
Vecchio 09-07-2023, 21:38   #76
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da Delta80 Visualizza il messaggio
Topic troppo difficile per me
hanno detto che qui siamo tutti matti, mi sembra un po' esagerato
Vecchio 09-07-2023, 21:46   #77
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Effettivamente però io un po' matto lo sono, Veneziani gran signori, padovani tutti dottori, veronesi tutti matti e vicentini magna gatti.

Tutto torna

Non mi si offendano i vicentini che so tuti bravi fioi ció
Ringraziamenti da
anahí (09-07-2023), Teal (09-07-2023)
Vecchio 09-07-2023, 21:56   #78
Esperto
L'avatar di SoloUnaDonna
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Tutti qui, o quasi, si considerano o accettano di essere considerati malati di mente.

Tratto comune dello stereotipo, soprattutto secondo la lettura cognitivista, è un cattivo rapporto con la corretta valutazione delle cose, che porta a distorsioni del pensiero più o meno rilevanti.

Ciò nonostante, ho l'impressione che gli utenti tendano a restare aggrappati come cozze al proprio modo di vedere il mondo, rifiutando caparbiamente di mettere in discussione le proprie idee.

Concordate con questa mia osservazione? Se sì, come vi spiegate l'incongruenza?
Concordo con la tua osservazione, ma non ci trovo nulla di incoerente ._.
Vecchio 09-07-2023, 21:59   #79
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Quote:
Originariamente inviata da Maffo Visualizza il messaggio
Effettivamente però io un po' matto lo sono, Veneziani gran signori, padovani tutti dottori, veronesi tutti matti e vicentini magna gatti.

Tutto torna

Non mi si offendano i vicentini che so tuti bravi fioi ció
Narcisisti gran signori
Ossessivi gran dottori
Psicotici tutti matti
Antisociali magna gatti
Ringraziamenti da
claire (10-07-2023), cuginosmorfio (09-07-2023)
Vecchio 09-07-2023, 22:01   #80
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Originariamente inviata da SoloUnaDonna Visualizza il messaggio
Concordo con la tua osservazione, ma non ci trovo nulla di incoerente ._.
Oddio, è una cosa tipo "accetto che il mio modo di pensare possa essere per me dannoso e mortificante, ma la cosa non mi fa né caldo né freddo". Non è incoerente? Però è singolare come atteggiamento, o no?
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