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05-04-2015, 22:36
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#41
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 989
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Quote:
Originariamente inviata da Miquel
Esaltazione allo stato puro dell'essere timido? Ammettiamo pure che sia vero, ammettiamo che i nostri ragionamenti farebbero sfigurare un campione di algebra, e allora? Cosa ce ne facciamo dei cosiddetti ragionamenti se poi non sappiamo affrontare la vita? Tra l'altro il tuo mi sembra il solito discorso volto ad esaltare la persona fobica e a ridurre quel ragazzo normale, giudicante e superficiale di turno. Ti dirò ho visto quasi più superficialità qui, su questo sito che non nella realtà...forse si dimentica che coloro che giudicano sono quelli che hanno paura di essere giudicati
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Su questo forum noto una tendenza che non mi piace, che poi è quello che avviene nella valutazione di molti altri aspetti e mi piace ancor meno nella vita di tutti i giorni:
l'inquadrare tutto solo in termini di risultati pratici.
In questo modo si spoglia tutto del valore intrinseco.
Che valore ha la generosità ad esempio? Cosa mi da? A meno che si creda nel karma o si abbracci in modo puro il cristianesimo, dare senza ricevere è inutile. Eppure molta gente lo fa, e penso sia da ammirare. Cosa ottengono? Per me nulla perché sono ateo e penso che una persona che dona tempo/denaro/risorse senza chiedere nulla in cambio, non ottenga niente ne di pratica ne di astratto o spirituale. Ma questo non rende il suo gesto meno nobile e continuo ad averne stima.
E attenzione io non ho detto che ci si comporta in modo più diretto è necessariamente superficiale, ma non si cura spesso delle conseguenze. Inoltre chi lo dice che non sappiamo affrontare la vita? Ma ha idea di quante sono incasinate le persone cosiddette normali? Noi d timidi e repressi spesso vediamo solo i loro risultati, ma dietro ci sono disastri inenarrabili.
Nessuno sa affrontare la vita, spesso è più il caso a fare la differenza che altro.
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05-04-2015, 22:59
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#42
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 613
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Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Su questo forum noto una tendenza che non mi piace, che poi è quello che avviene nella valutazione di molti altri aspetti e mi piace ancor meno nella vita di tutti i giorni:
l'inquadrare tutto solo in termini di risultati pratici.
In questo modo si spoglia tutto del valore intrinseco.
Che valore ha la generosità ad esempio? Cosa mi da? A meno che si creda nel karma o si abbracci in modo puro il cristianesimo, dare senza ricevere è inutile. Eppure molta gente lo fa, e penso sia da ammirare. Cosa ottengono? Per me nulla perché sono ateo e penso che una persona che dona tempo/denaro/risorse senza chiedere nulla in cambio, non ottenga niente ne di pratica ne di astratto o spirituale. Ma questo non rende il suo gesto meno nobile e continuo ad averne stima.
E attenzione io non ho detto che ci si comporta in modo più diretto è necessariamente superficiale, ma non si cura spesso delle conseguenze. Inoltre chi lo dice che non sappiamo affrontare la vita? Ma ha idea di quante sono incasinate le persone cosiddette normali? Noi d timidi e repressi spesso vediamo solo i loro risultati, ma dietro ci sono disastri inenarrabili.
Nessuno sa affrontare la vita, spesso è più il caso a fare la differenza che altro.
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Dove vuoi andare senza risultati? Trovo che sia la solita scusa del Fobico medio dire che i risultati sono di poco valore solo perché non si ha il coraggio di cambiare, uscire dalla propria condizione. Forse qualcuno non l'ha capito, in questa società ciò che conta sono i risultati. Ti farò un esempio molto banale: ti piace il Calcio? Ecco, io penso che il Calcio sia un'ottima metafora della vita. Guarda Zdenek Zeman. Sono anni che si reputa un grande allenatore, ma alla fine cosa ha ottenuto? Una decina di esoneri in dieci squadre. Tatticamente lo si può considerare un grande allenatore, eppure dalla massa è considerato un mediocre. Perché? Perché dovunque è andato non ha ottenuto risultati. Non ha dato nulla, non ha scritto la storia cosa che solo i vincenti fanno (tanto per citare un altro allenatore)...e i vincenti sono coloro che ottengono risultati.
Quando parlo del non saper affrontare la vita, mi riferisco a livello sociale. Siamo o no su un Forum per Fobici o Timidi.
Non è vero che la Generosità non porta a nulla. Dare senza ricevere è inutile? Chi ti dice che non ricevi nulla? Quando ti mostri generoso al prossimo, ti guadagni solo la stima del prossimo...la generosità è male quando è troppa. Bisogna anche dire no, e non sempre assecondare le proprie volontà
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05-04-2015, 23:19
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#43
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 989
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Quote:
Originariamente inviata da Miquel
Dove vuoi andare senza risultati? Trovo che sia la solita scusa del Fobico medio dire che i risultati sono di poco valore solo perché non si ha il coraggio di cambiare, uscire dalla propria condizione. Forse qualcuno non l'ha capito, in questa società ciò che conta sono i risultati. Ti farò un esempio molto banale: ti piace il Calcio? Ecco, io penso che il Calcio sia un'ottima metafora della vita. Guarda Zdenek Zeman. Sono anni che si reputa un grande allenatore, ma alla fine cosa ha ottenuto? Una decina di esoneri in dieci squadre. Tatticamente lo si può considerare un grande allenatore, eppure dalla massa è considerato un mediocre. Perché? Perché dovunque è andato non ha ottenuto risultati. Non ha dato nulla, non ha scritto la storia cosa che solo i vincenti fanno (tanto per citare un altro allenatore)...e i vincenti sono coloro che ottengono risultati.
Quando parlo del non saper affrontare la vita, mi riferisco a livello sociale. Siamo o no su un Forum per Fobici o Timidi.
Non è vero che la Generosità non porta a nulla. Dare senza ricevere è inutile? Chi ti dice che non ricevi nulla? Quando ti mostri generoso al prossimo, ti guadagni solo la stima del prossimo...la generosità è male quando è troppa. Bisogna anche dire no, e non sempre assecondare le proprie volontà
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1. non parlarmi per metafore calcistiche, non ne so nulla e non mi interessa saperne qualcosa.
2. la generosità è un'atto spontaneo e privo di logiche egoistiche, se fai qualcosa per ottenerne premeditatamente (e non per riflesso) un'altra non è generosità, si chiama scambio. Sono due concetti differenti.
3. ragionare solo in base ai risultati è nella mia opinione un ragionamento cieco, questo non significa che non si debbano perseguire risultati ben definiti, ma se ne fai il tuo unico dogma mah...
In riferimento in particolare al punto 3, la mia non voleva essere un'ode alla timidezza ma semplicemente sottolinearne una virtù, cioè il fatto che spesso (non sempre) accompagna individui caratterizzati da una maggiore sensibilità e ricchezza interiore. Cosa che ha inevitabilmente dei pregi e dei difetti, come tutto nella vita.
Anche essere arrivisti e calcolatori ad esempio ha dei pregi e dei difetti, certo in un'ottica incentrata unicamente ai risultati personali è un'indole positiva a tutto tondo.
Mi permetto di dire che è un modo molto triste di concepire la vita.
Io poi sono un romantico inguaribile, i miei personaggi preferiti sono gli eroi perdenti, sia in ambito letterario/cinematografico che nella vita reale. Criticabile, ma onestamente non mi frega molto di quello che dicono gli altri. Per me continuano ad essere dei personaggi da ammirare.
E mi permetto di dire che sono da ammirare anche tutti quei timidi che magari hanno tanto da offrire. E auguro a tutti di trovare l'occasione per far vedere quanto valgono, senza dover necessariamente brutalizzare e deformare a tutti i costi ciò che sono.
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05-04-2015, 23:23
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#44
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 4,598
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Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
1. non parlarmi per metafore calcistiche, non ne so nulla e non mi interessa saperne qualcosa.
2. la generosità è un'atto spontaneo e privo di logiche egoistiche, se fai qualcosa per ottenerne premeditatamente (e non per riflesso) un'altra non è generosità, si chiama scambio. Sono due concetti differenti.
3. ragionare solo in base ai risultati è nella mia opinione un ragionamento cieco, questo non significa che non si debbano perseguire risultati ben definiti, ma se ne fai il tuo unico dogma mah...
In riferimento in particolare al punto 3, la mia non voleva essere un'ode alla timidezza ma semplicemente sottolinearne una virtù, cioè il fatto che spesso (non sempre) accompagna individui caratterizzati da una maggiore sensibilità e ricchezza interiore. Cosa che ha inevitabilmente dei pregi e dei difetti, come tutto nella vita.
Anche essere arrivisti e calcolatori ad esempio ha dei pregi e dei difetti, certo in un'ottica incentrata unicamente ai risultati personali è un'indole positiva a tutto tondo.
Mi permetto di dire che è un modo molto triste di concepire la vita.
Io poi sono un romantico inguaribile, i miei personaggi preferiti sono gli eroi perdenti, sia in ambito letterario/cinematografico che nella vita reale. Criticabile, ma onestamente non mi frega molto di quello che dicono gli altri. Per me continuano ad essere dei personaggi da ammirare.
E mi permetto di dire che sono da ammirare anche tutti quei timidi che magari hanno tanto da offrire. E auguro a tutti di trovare l'occasione per far vedere quanto valgono, senza dover necessariamente brutalizzare e deformare a tutti i costi ciò che sono.
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Quoto su tutta la linea
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05-04-2015, 23:52
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#45
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 613
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Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
1. non parlarmi per metafore calcistiche, non ne so nulla e non mi interessa saperne qualcosa.
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Mi perdoni, non lo faccio più. La prossima volta sarò più attento, badrone!
Spero che al di là dell'interesse o meno (conta relativamente poco) sia chiaro il concetto, amico!
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
2. la generosità è un'atto spontaneo e privo di logiche egoistiche, se fai qualcosa per ottenerne premeditatamente (e non per riflesso) un'altra non è generosità, si chiama scambio. Sono due concetti differenti.
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Fermo lì! Se sono generoso è perché lo sono. Non divento generoso perché sono egoista, è un controsenso. Non faccio qualcosa per ottenere premeditatamente un'altra. Se sono generoso con una persona, ottengo molto probabilmente la sua stima che lo voglia o no. Attenzione, non ho detto che la generosità abbia fini egoistici. Non cambiamo le parole.
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
3. ragionare solo in base ai risultati è nella mia opinione un ragionamento cieco, questo non significa che non si debbano perseguire risultati ben definiti, ma se ne fai il tuo unico dogma mah...
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Come può mirare al progresso di se stesso se non guarda i risultati? Ma di che stiamo parlando?
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
In riferimento in particolare al punto 3, la mia non voleva essere un'ode alla timidezza ma semplicemente sottolinearne una virtù, cioè il fatto che spesso (non sempre) accompagna individui caratterizzati da una maggiore sensibilità e ricchezza interiore. Cosa che ha inevitabilmente dei pregi e dei difetti, come tutto nella vita.
Anche essere arrivisti e calcolatori ad esempio ha dei pregi e dei difetti, certo in un'ottica incentrata unicamente ai risultati personali è un'indole positiva a tutto tondo.
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Aspetta, aspetta...forse io non ci arrivo, ma fammi capire una cosa? CHI NON E' TIMIDO HA UNA MINORE SENSIBILITA' E UNA MINORE RICCHEZZA INTERIORE RISPETTO A UNO TIMIDO? Attento eh! Rischi di passare per un giudicante...il timido è buono, il normalone egoista per natura
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Io poi sono un romantico inguaribile, i miei personaggi preferiti sono gli eroi perdenti, sia in ambito letterario/cinematografico che nella vita reale. Criticabile, ma onestamente non mi frega molto di quello che dicono gli altri. Per me continuano ad essere dei personaggi da ammirare.
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Domanda numero 1: TU sei un vincente o un perdente?
Domanda numero 2: Ti piace la tua vita?
Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
E mi permetto di dire che sono da ammirare anche tutti quei timidi che magari hanno tanto da offrire. E auguro a tutti di trovare l'occasione per far vedere quanto valgono, senza dover necessariamente brutalizzare e deformare a tutti i costi ciò che sono.
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Brutalizzare e deformare? Mi permetto di dirti (e mi scuso) che stai divagando. Uscire dal proprio guscio/zona comfort e cercare di cambiare vuol dire brutalizzarsi?
Mi rivolgo ai vari utenti: volete uscire sì o no dalla vostra situazione? Bene continuate a non cambiare e ad essere timidi e vediamo dove arrivate. Perché tanto alla fine della vostra vita dei conti finali ve li farete...
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Ultima modifica di Miquel; 05-04-2015 a 23:55.
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06-04-2015, 00:01
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#46
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,566
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Quote:
Originariamente inviata da umpalumpa
Ma è veramente così?
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A me accade in alcuni contesti, per esempio quando vorrei 'approcciare' una ragazza, o quando sono con un certo tipo di persone.
Credo che l'educazione ricevuta, lo stile di vita, il modo in cui sono state coltivate le relazioni sociali, una buona componente genetica, la presenza di 'traumi' psicologici siano elementi molto importanti per definire i nostri comportamenti e le nostre ansie. E con l'avanzare dell'età diventa sempre più difficile migliorare in tal senso.
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06-04-2015, 00:03
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#47
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 613
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Quote:
Originariamente inviata da Al One
A me accade in alcuni contesti, per esempio quando vorrei 'approcciare' una ragazza, o quando sono con un certo tipo di persone.
Credo che l'educazione ricevuta, lo stile di vita, il modo in cui sono state coltivate le relazioni sociali, una buona componente genetica, la presenza di 'traumi' psicologici siano elementi molto importanti per definire i nostri comportamenti e le nostre ansie. E con l'avanzare dell'età diventa sempre più difficile migliorare in tal senso.
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O magari semplici paranoie da estirpare
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06-04-2015, 00:06
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#48
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 613
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Quote:
Originariamente inviata da Al One
In che senso?
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Bassa autostima e timore del giudizio altrui
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06-04-2015, 00:12
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#49
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,566
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Quote:
Originariamente inviata da Miquel
Bassa autostima e timore del giudizio altrui
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Ah ok ho capito. Però dipende, spesso una bassa autostima e la paura del giudizio degli altri non sono semplici e 'risolvibili' paranoie ma hanno alla base problemi di natura neuro-psicologica createsi nel corso degli anni, magari partiti anche come delle paranoie delle quali è 'sfuggito il controllo', e che li hanno resi difficilmente risolvibili in poco tempo.
Di certo, non facendo nulla nessuno risolve nulla ma , anzi, ci perde.
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06-04-2015, 00:16
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#50
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 613
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Quote:
Originariamente inviata da Al One
DI CERTO NON FACENDO NULLA NESSUNO RISOLVE NULLA MA, ANZI, CI PERDE.
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Bla,bla,bla,bla...basta quest'ultima frase che hai detto.
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06-04-2015, 00:19
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#51
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Che valore ha la generosità ad esempio? Cosa mi da? A meno che si creda nel karma o si abbracci in modo puro il cristianesimo, dare senza ricevere è inutile. Eppure molta gente lo fa, e penso sia da ammirare. Cosa ottengono? Per me nulla perché sono ateo e penso che una persona che dona tempo/denaro/risorse senza chiedere nulla in cambio, non ottenga niente ne di pratica ne di astratto o spirituale. Ma questo non rende il suo gesto meno nobile e continuo ad averne stima.
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Non serve essere cristiani o credenti nel karma per trarre gioia dall'essere generosi.
Per quanto mi riguarda, pur essendo ateo e avendo una concezione del karma ben diversa dalloriginale, provo davvero piacere, soddisfazione nel fare del bene.
Mi fa stare in pace con me stesso, sento di essere quella persona che vorrei essere, mi aiuta ad apprezzarmi.
E questo è assolutamente un grande appagamento spirituale.
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06-04-2015, 00:25
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#52
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,248
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L'assenza di ansia data dagli psicofarmaci non da comunque quell'interesse e/o entusiasmo che servono per intrattenere una conversazione.
Comunque dall'alto della mia insignificante esperienza penso di avere capito che le conversazioni nascono mattone dopo mattone, io dico una cosa insignificante, tu ne dici una altrettanto insignificante, e così via si parla e si parla, si parla non parlando, che è in fondo quel che fanno le persone: dato un impulso iniziale e una risposta degna del primo impulso, a poco a poco si costruisce qualcosa insieme.
Arrivati a questa consapevolezza bisogna solo imparare a saper dosare le parole e costruire linearmente, sia questo fatto di significati o del nulla, assieme alla persona con cui si interagisce.
Io ci sto lavorando su, ma sono ancora all'inizio.
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06-04-2015, 09:00
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#53
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 989
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Quote:
Originariamente inviata da Bostonian
Non serve essere cristiani o credenti nel karma per trarre gioia dall'essere generosi.
Per quanto mi riguarda, pur essendo ateo e avendo una concezione del karma ben diversa dalloriginale, provo davvero piacere, soddisfazione nel fare del bene.
Mi fa stare in pace con me stesso, sento di essere quella persona che vorrei essere, mi aiuta ad apprezzarmi.
E questo è assolutamente un grande appagamento spirituale.
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Sì ma non è un risultato pratico. Io posso dire lo stesso del sentirmi una persona emotivamente profonda, mi rende in qualche modo "orgoglioso" di me stesso, ma non mi da risultati pratici.
Quote:
Originariamente inviata da Miquel
...
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Non ci siamo proprio intesi nemmeno di una virgola, hai deformato un ragionamento che era anche abbastanza semplice.
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Ultima modifica di DeadMan87; 06-04-2015 a 09:04.
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06-04-2015, 12:14
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#54
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Sì ma non è un risultato pratico. Io posso dire lo stesso del sentirmi una persona emotivamente profonda, mi rende in qualche modo "orgoglioso" di me stesso, ma non mi da risultati pratici.
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Cosa intendi per risultati pratici? Qualcosa di materiale?
Io ritengo lo star bene con me stesso un grande (direi enorme) risutlato pratico.
Chiaramente, se mi comporto in modo generoso, non lo faccio per avere un tornaconto personale... tuttavia, il fatto che queste azioni mi facciano stare meglio, mi incentiva a continuare.
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06-04-2015, 14:03
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#55
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da umpalumpa
Una delle frasi più ricorrenti che passa nella mente di un timido/introverso/fobico è questa: "Quando sto con gli altri non so che dire, non so che fare."
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questa non è timidezza , questa è vuotezza.
io andrei cauto con l'autodefinirsi timidi , o definire qualcun altro timido , spesso le scene mute o altre cose cosi sono solo espressione di disagio non timidezza vera e propria .... io un timido devo ancora conoscerlo e quasi la totalità di quelli che affermava di esserlo non lo era affatto.
e sopratutto esistono anche i timidi a comando ... che quando gli conviene son timidi per evitare e non per una reale timidezza interiore.
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06-04-2015, 14:09
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#56
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Non prendo farmaci ma ho notato che pure quando bevo alcool rimango quasi sempre muta pero ci sono delle eccezioni. Le eccezioni sono quei casi in cui sono in compagnia delle personi con le quali so di poter essere libera. Mi e successo anche dentro la stessa serata di passare da scena muta a scena loud.
E come se ci fosse un ordine interno .
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06-04-2015, 14:09
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#57
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 989
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Quote:
Originariamente inviata da Bostonian
Cosa intendi per risultati pratici? Qualcosa di materiale?
Io ritengo lo star bene con me stesso un grande (direi enorme) risutlato pratico.
Chiaramente, se mi comporto in modo generoso, non lo faccio per avere un tornaconto personale... tuttavia, il fatto che queste azioni mi facciano stare meglio, mi incentiva a continuare.
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Anche io mi sento incentivato ad essere disponibile perché so che è la mia indole e la seguo senza forzature, quando mi spendo per gli altri se lo faccio per scelta (non forzato da eventi o obblighi sociali quindi) sto bene.
Questo non cambia il fatto che non stai ottenendo un risultato pratico, per come la vedo io stai semplicemente seguendo la tua impronta caratteriale. Il che è comunque positivo ovviamente.
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06-04-2015, 14:24
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#58
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Qui
Messaggi: 337
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non so se lo avete già detto ma a volte è proprio la mancanza di esperienza data dalla timidezza che non ci dà argomenti. Per esempio io che ne so dei locali più trendy del mio paese? Mai messo piede! O di viaggi, che non faccio perchè non ho con chi andare? Oltre questo non è che la poca ansia sia indice di sicurezza: tieni a bada la prima ma la seconda ti dice che la tua opinione è sciocca e che è meglio non esprimerla.
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06-04-2015, 15:48
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#59
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 141
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
questa non è timidezza , questa è vuotezza.
io andrei cauto con l'autodefinirsi timidi , o definire qualcun altro timido , spesso le scene mute o altre cose cosi sono solo espressione di disagio non timidezza vera e propria .... io un timido devo ancora conoscerlo e quasi la totalità di quelli che affermava di esserlo non lo era affatto.
e sopratutto esistono anche i timidi a comando ... che quando gli conviene son timidi per evitare e non per una reale timidezza interiore.
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Scusa ma la timidezza non è una forma di disagio? E di timidi a comando non è ho mai visti
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06-04-2015, 17:32
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#60
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 613
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Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Non ci siamo proprio intesi nemmeno di una virgola, hai deformato un ragionamento che era anche abbastanza semplice.
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Evidentemente le tue qualità retoriche non sono delle migliori...
Comunque vedo che non hai risposto alle domande da me poste...troppo retoriche? Va bene, dai...
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Ultima modifica di Miquel; 06-04-2015 a 17:34.
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