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Vecchio 24-06-2012, 19:52   #1
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Piú volte, da un po' di anni a questa parte, mi ripropongo la metafora dell'annegato, per descrivere -e forse giustificare- il desiderio masochistico che provo nell'arrendermi.
Penso a una persona in procinto di annegare: è sott'acqua e tiene il fiato. I polmoni stanno per esplodergli. Eppure sa che prima o poi dovrà cedere, non potrà mantenere il fiato in eterno. L'istinto di sopravvivenza farà sì che terrá il fiato più a lungo possibile, ben oltre quanto umanamente ragionevole. Ma alla fine dovrà cedere.
Io mi immagino come costui, a esalare l'ultimo alito di anidride carbinica e inspirare a pieni polmoni vagonate d'acqua. E sono convinto che nella spiacevolezza dell'evento, lo sventurato proverà del sollievo, all'atto della resa.

Cosí mi soni sentito più volte nel corso della mia esistenza. Negli anni passati, piú piccolo e con meno responsabilità "da adulti" sulle spalle (come il lavoro, le rate del mutuo, ecc.) la cosa è stata estremamente più semplice da condurre, fino alla drastica scelta di ben 11 anni fa, quando scelsi di arrendermi alla frequentazione scolastica/sociale, e isolarmi da ogni contatto sociale al di fuori delle chat, per ben 8 mesi.
Più in avanti le mie rese sono state meno drammatiche, ma non per questo il loro impatto sulla mia vita è stato più leggero. Per mesi interi al lavoro andavo come uno zombie, incurante dei richiami disciplinari, evitavo di uscire isolandomi in casa, passavo giornate intere a dormire.
Poi dopo qualche tempo, questione di settimane o mesi nel mio periodo peggiore, adesso fortunatamente pochi giorni, mi stufavo. Sentivo di dover reagire, e mi inventavo qualcosa. Di solito cominciavo col "non pensare, fai". Depersonalizzandomi totalmente e identificandomi nell'azione stessa.
In più come strategia degli ultimi anni, ho adottato anche piccole attività ritualizzate e propiziatorie, come lavarmi i denti o fare flessioni, che precedono l'avvio di una fase attiva.

Ora mi sono buttato in una nuova avventura, sono andato a vivere con un amico (che neanche conosco troppo bene) in un appartamento condiviso. Sono passate due settimane e ho una voglia di arrendermi fortissima. Purtroppo "non posso": ci sono in mezzo troppi soldi e oltretutto la cosa non dipende solo da me, perció sto cercando di tenere duro.
Ma è difficile... sto lottando con tutte le mie forze per cacciare dalla mia crapa malata i "pensieri cattivi" che in circostanze tipo queste mi indicano piuttosto chiaramente che l'indicatore del livello di stress è a livelli allarmanti.
Per adesso ce l'ho fatta dedicandomi alle incombenze domestiche, ho pulito il bagno praticamente per la mia prima volta nella mia vita, ho aggiustato vari elettrodomestici che davano problemi, ora devo rimontarmi la scrivania del pc... ma ho una paura fottuta di rimanere a metà corsa senza carburante... voi avete avuto esperienze simili? Qualcuno di voi che ne è uscito, e riesce a tirare avanti senza mai fermarsi più (se non per brevissimi momenti, per tirar fiato)? Purtroppo il lavoro, l'affitto, la rata della macchina o la dichiarazione dei redditi non accettano scuse tipo "sono depresso e non ho voglia di fare un quarzo..."
Vecchio 24-06-2012, 20:07   #2
Esperto
L'avatar di canza
 

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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
il desiderio masochistico che provo nell'arrendermi.
[...]
E sono convinto che nella spiacevolezza dell'evento, lo sventurato proverà del sollievo, all'atto della resa.
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Cosí mi soni sentito più volte nel corso della mia esistenza.
[...]
scelsi di arrendermi alla frequentazione scolastica/sociale, e isolarmi da ogni contatto sociale al di fuori delle chat, per ben 8 mesi.
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Per mesi interi al lavoro andavo come uno zombie, incurante dei richiami disciplinari, evitavo di uscire isolandomi in casa, passavo giornate intere a dormire.
[...]
Depersonalizzandomi totalmente e identificandomi nell'azione stessa.
[...]
sto lottando con tutte le mie forze per cacciare dalla mia crapa malata i "pensieri cattivi" che in circostanze tipo queste mi indicano piuttosto chiaramente che l'indicatore del livello di stress è a livelli allarmanti.
[...]
"sono depresso e non ho voglia di fare un quarzo..."
Beh alla fine, dopo una lunga serie di frasi che lo mettevano in evidenza, l'hai scritto tu stesso che sei depresso, e non si tratta di una scusa: lo sei effettivamente.

Ora il problema è chiedersi perchè.

E, francamente, questa tua attenzione al tema dell'arrendersi la dice lunga: la tua vita è tutta una serie di impegni e cose che sei obbligato a fare.
Non c'è entusiasmo nelle cose che fai perchè non fai cose che ti piacciono.

Sei ridotto al punto di trovare del positivo nel fatto di aver pulito il cesso!
Ti rendi conto?
Mai possibile che non riesci a trovare un'attività interessante, almeno un po' divertente, da fare?
Qualcosa che ti possa interessare, o anche solo soddisfare un po' dell'innata curiosità che tutti abbiamo?
Vecchio 24-06-2012, 21:52   #3
Banned
 

Ma secondo me, almeno dall'idea che mi sono fatto (poi mi sbaglierò) ti tormenti fin troppo... dovresti invece proprio 'arrenderti' nel senso di rilassarti.
Non puoi "forzare la mano" oltre un certo punto.. perchè alla fine ,vedi, il risultato è che così facendo ci si stanca solo più del necessario. Invece il miglioramento dovrebbe essere qualcosa in cui ti ritrovi bene, ti viene naturale e congeniale.. che amplifica le tue forze, non le prosciuga. Un qualcosa che senti di poter fare sempre per puro piacere. Io attribuisco all'idea della disciplina quasi un significato negativo. Secondo me con solo la disciplina e l'auto-imposizione non si va da nessuna parte se non alla neuro con un'esaurimento nervoso .
Perchè ,invece di correre, non consideri l'idea di camminare.. e ti abitui a camminare ad un ritmo più rilassato, facendo di questo tuo camminare qualcosa di più piacevole e non un "compito da portare a termine"? E se il tuo coinquilino ti scassa le bàlle o non andate tanto daccordo per quella sera.. lascia stare casa non stare a pensarci.. fatti una passeggiata, siediti su una panchina e beviti una birra fresca.. rilassati e gustati il tuo viaggio della vita.. non farti mettere in crisi. Io anche una volta pensavo che con la disciplina si potesse fare tutto.. ma ho poi cambiato idea.
Si dice che se hai un problema complicato che ti stressa..la prima cosa che devi fare è farti una bella mangiata e dormita... Ed è vero.. funziona. Il giorno dopo lo risolverai prima e meglio.


p.s dio santo.. col caldo che fa mi sa che anche io mi farò una bella birra "on the rocks"

Ultima modifica di Halastor; 24-06-2012 a 21:59.
Vecchio 24-06-2012, 21:56   #4
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Ma è difficile... sto lottando con tutte le mie forze per cacciare dalla mia crapa malata i "pensieri cattivi" che in circostanze tipo queste mi indicano piuttosto chiaramente che l'indicatore del livello di stress è a livelli allarmanti
Due suggerimenti:
  • prova la psicanalisi (credo che tu stia lottando contro quello che secondo i comportamentisti non esiste: l'inconscio),
  • poniti obiettivi meno ambiziosi (tra l'altro, la scelta equilibrata degli obiettivi rientra nei metodi della TCC).

Ultima modifica di barclay; 24-06-2012 a 22:03.
Vecchio 24-06-2012, 21:57   #5
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
... ma ho una paura fottuta di rimanere a metà corsa senza carburante... voi avete avuto esperienze simili? Qualcuno di voi che ne è uscito, e riesce a tirare avanti senza mai fermarsi più (se non per brevissimi momenti, per tirar fiato)?" ...
La metafora della macchina la uso anch' io. Il "carburante" sono i feedback positivi che le frequentazioni sociali, le soddisfazioni personali, gli affetti o le attività piacevoli dovrebbero darci. Se il carburante manca totalmente si può andare avanti per un po' (anche per anni), ma si rischia di fermarsi all' improvviso ... tirare avanti all' infinito senza questo tipo di carburante è impossibile: bisogna trovare il modo di "ricaricarsi" almeno un pochino, magari solo fermandosi per un periodo. Certo, non sempre è possibile ... è un problema non da poco.
Vecchio 28-06-2012, 14:41   #6
Avanzato
 

non devi arrenderti pensa solo che un giorno andra meglio che quello che stai facendo ti sta rafforzando , il problema e che ora non te ne accorgi perche sei stanco e ci sono troppi cambiamenti. Ma quando sarai un po piu tranquillo aprezerai quello che hai fatto e dove sei arrivato . Tu hai avuto il coraggio di cambiare la tua vita sei tu il padrone della tua vita questo ti dovrebbe sentire orgoglioso. certo nel fratempo puoi cercare di trovare un lato divertente in quello che fai se no ti esaurisci da solo e ogni volta tanto fare finta che i tuoi problemi non ci sono. Tuttavia tieni in considerazione che linizio e sempre difficile per tutti
Vecchio 28-06-2012, 15:34   #7
Esperto
 

Io pure sono una che si arrende... Più che altro mi arrendo alla prima difficoltà.
Vedi ora con l'università... A ogni periodo di voti insoddisfacenti mi abbatto e vorrei mollare... Sono così stanca... Ma come non ti aspettano l'affitto e le bollette non ti aspetta neanche il tempo... Lui va avanti e gli appelli pure, se ogni volta che mi va male qualcosa mi arrendo, non finirò mai.
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