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06-07-2013, 14:10
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#1
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: napoli
Messaggi: 77
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questo è ciò che insegna la mia storia.
ho sempre sofferto molto per il fatto di sentirmi diverso dagli altri. così, fin da bambino, per evitare questa sofferenza mi sono isolato da tutti.
mi sono accorto però che la sofferenza aumentava. più adottavo questa strategia disfunzionale, più diventavo diverso dagli altri che di per sé era già il motivo che mi portava ad isolarmi.
finché decisi, un paio d'anni fa, di fare qualcosa. terapie, medicine. non è mai cambiato nulla. in fondo la soluzione è probabilmente una sola: fare le cose che fanno gli altri. ma non ci riesco, ne ho troppa paura, rinuncio sempre, evito. del resto si chiama disturbo evitante.
e se qualche volta faccio qualcosa, la faccio in preda a un'ansia atroce, riuscendo a trarre poco e niente di costruttivo dall'esperienza.
mi sento sinceramente senza speranze.
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06-07-2013, 14:19
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#2
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: napoli
Messaggi: 77
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intanto il tempo passa e il quadro continua a cronicizzarsi. le differenze con gli altri sembrano irrecuperabili. la soluzione forse sarebbe non desiderare di essere come gli altri.
ma se qualcuno sa come non desiderare qualcosa che desidera, mi faccia un fischio. io non ci sono mai riuscito.
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06-07-2013, 14:35
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#3
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: napoli
Messaggi: 77
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Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon
Quali sono i pensieri che accompagnano il tuo evitamento? Perchè, secondo te, le varie terapie non hanno funzionato?
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più che pensieri sono reazioni emotive molto forti, paura di essere ridicolizzato o giudicato male, fondamentalmente. paura di arrossire, perdere il controllo. che si accorgano dell'ansia e del disagio che provo. e in ultimo, che scoprano che sono uno che, in vita sua, non ha fatto praticamente niente. inteso come esperienze di vita sociale
le terapie non hanno funzionato perché non ho mai avuto il coraggio di fare quello che bisognava fare per cambiare. non mi sono mai "buttato" nelle situazioni difficili, tranne qualche volta che ha portato, se vogliamo, qualche miglioramento ma siamo assai lontani dal traguardo.
essere come gli altri significa, secondo me, sapersi gestire in un gruppo di persone, senza provare eccessivo disagio, farsi rispettare, avere cose da raccontare, esperienze.
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06-07-2013, 14:41
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#4
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: napoli
Messaggi: 77
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poco fa ho letto questa frase su wikipedia, devo dire che mi ha abbastanza fatto cascare i maroni.
People with AvPD can improve social awareness and skills, but with deep-seated feelings of inferiority and significant social fear, these patterns usually do not change dramatically.
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06-07-2013, 15:07
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#5
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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i miei miglioramenti più significativi li ho vissuti in seno a una sensazione di sofferenza molto intensa.
solo allora sarai messo "spalle al muro" a cercare di fare QUALSIASI COSA pur di smettere di soffrire.
Ci sarà un momento in cui non te ne fregherà più di niente e di nessuno, perché saprai di non aver niente da perdere, perché l'alternativa sarebbe il suicidio. In quel momento farai cose che neanche immaginavi possibili.
quindi nutriti della tua sofferenza, non cercare di scappare da essa, ma abbracciala.
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06-07-2013, 15:09
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da outcast
essere come gli altri significa, secondo me, sapersi gestire in un gruppo di persone, senza provare eccessivo disagio, farsi rispettare, avere cose da raccontare, esperienze.
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Ehe... hai detto poco...!
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06-07-2013, 15:10
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#7
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: napoli
Messaggi: 77
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
i miei miglioramenti più significativi li ho vissuti in seno a una sensazione di sofferenza molto intensa.
solo allora sarai messo "spalle al muro" a cercare di fare QUALSIASI COSA pur di smettere di soffrire.
Ci sarà un momento in cui non te ne fregherà più di niente e di nessuno, perché saprai di non aver niente da perdere, perché l'alternativa sarebbe il suicidio. In quel momento farai cose che neanche immaginavi possibili.
quindi nutriti della tua sofferenza, non cercare di scappare da essa, ma abbracciala.
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capisco ciò che intendi e sono d'accordo, anche se sono abilissimo a soffrire quel tanto che basta a farti maledire l'esistenza ma non abbastanza da darsi una mossa...
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06-07-2013, 15:53
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#8
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da outcast
capisco ciò che intendi e sono d'accordo, anche se sono abilissimo a soffrire quel tanto che basta a farti maledire l'esistenza ma non abbastanza da darsi una mossa...
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http://www.fobiasociale.com/il-massi...nessere-29483/
bisogna soffrire per risalire
no pain, no gain
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06-07-2013, 17:22
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#9
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: napoli
Messaggi: 77
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il fatto è che cambiare, inevitabilmente, comporta sofferenza. ma come può una persona scegliere volontariamente di soffrire?
esempio... c'è una temutissima cena. l'evitante conosce i suoi limiti e sa che, con ogni probabilità, partecipandovi soffrirà molto. e probabilmente molto a lungo.
tuttavia è proprio quella l'unica strada per dominare il disturbo... smettere di evitare. allora come se ne esce?
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06-07-2013, 17:25
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#10
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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devi entrare (anzi dobbiamo entrare) nello stato mentale in cui non ce ne fotte più niente e di nessuno.
per far questo devi essere disperato, non basta star male genericamente.
io ascoltavo canzoni tristi.
credo che l'ideale sarebbe davvero lasciarsi trascinare nel vortice della disperazione. Non mangiare, non dormire.
ad un certo punto si smette di pensare, si agisce soltanto.
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06-07-2013, 19:30
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#11
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Principiante
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 85
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COme ti capisco... è come dire quanto mi piace quella cosa, ma nello stesso momento cè una corda di pensiero che tira dallaltra parte .
piu il desiderio crescie piu sarà difficile viverlo seneramente secondo mè....
piu lo pensi e più sara difficile
è solo l'amore verso gli altri che lo scalza un po
la voglia di stare fuori da casa con altre persone
Purtroppo per avere dei risultati notevoli devi fare passi da gigante in ogni settore
Simpatia , Autostima, RIspetto di se stessi,
E importantissimo Non avere piu pensieri negativi di se stessi
Cambiare vita ,Trovarsi amici, Amare piu gli altri
e Cercare di piu gli altri, Uscire di piu , Non avere paura dei giudizi altrui , non essere timido nelle folle, con gli altri ...
e ce ne sono ancora....
sè migliori in uno ..rimani indietro in quel altro ...
Per esempio io con gli altri son migliorato tantissimo ..ma più vado avanti e mi accorgo che soffro sempre di più .................
Ps|quanti più ho detto ?
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06-07-2013, 19:58
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#12
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 2,097
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Quote:
Originariamente inviata da outcast
intanto il tempo passa e il quadro continua a cronicizzarsi. le differenze con gli altri sembrano irrecuperabili. la soluzione forse sarebbe non desiderare di essere come gli altri.
ma se qualcuno sa come non desiderare qualcosa che desidera, mi faccia un fischio. io non ci sono mai riuscito.
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l'unica cosa che puoi fare è immediatamente fare quello che fa la massa, per cercare di abituarti poco a poco
ora, dato che la massa si veste da fighetta e va nelle disco o locali fighetti tu non è che ti ci devi buttare a capofitto, verresti sballottato in un mondo a te sconosciuto
inizia a fare pochi passi, esci una sera per locali e vestiti normale e se vedi delle ragazze inizia a dire quello che dicono gli altri, e quello che dicevo io ieri sera insieme ad altri 3 amici: minchia che figa, c..o che figa oh ecc... serve solo per amalgamarti agli altri, per far si che tu e loro siate una cosa sola
poi buttati giu un paio di cocktail a base di vodka e vedrai come sarai sciallo.
fatti due piadine gioca a biliardino o bowling o finisci las erata con 1 camminata
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