|
05-08-2017, 14:23
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: N
Messaggi: 593
|
Questo disturbo mi ha praticamente rovinato la vita. Fin dalle elementari tendevo ad evitare qualsiasi cosa, fra tutte la scuola. Alle medie ho subito bullismo, e mista alla situazione familiare complessa che stavo vivendo in quel momento, ho abbandonato il Liceo. Col tempo, sia per la vergogna sia per il mio essere diventato fobico oltre che evitante ho allontanato quei pochissimi amici delle elementari.
Così sono finito recluso in casa per due anni, e soltanto compiuti i 18 anni mi sono mosso per fare qualcosa. Il pubblico con le medicine mi stava rovinando, così sono andato da un privato ma non potrò permettermelo ancora per molto. Il sollievo che provo quando evito qualcosa è ineguagliabile. Anche il solo andare dalla psicologa la quale non mi crea troppi problemi, mi fa sentire come dovessi andare in guerra e fino all'ultimo vorrei evitare.
Questo vale anche su Internet, evito la maggior parte dei contatti sociali, non faccio mai la prima mossa.. e anche quando la fanno gli altri io poi tendo a evitare di chattare, sia sempre a causa di questo disturbo che per la vergogna della storia che mi trascino alle spalle.
Allo stesso tempo la completa solitudine mi ha mandato in depressione ed ora prendo anche farmaci. Eppure, con tutta la lucidità di questo mondo e gli antidepressivi in corpo, l'unica soluzione mi sembra il suicidio. A volte lo vedo come l'evitamento completo e soltanto il pensiero di farlo mi crea un sollievo enorme. Naturalmente non è nelle mie intenzioni, anche perché distruggerei del tutto mia madre.
La mia psicologa dice che abituandosi a non evitare automaticamente creiamo collegamenti nel cervello i quali non ci fanno più riconoscere quel determinato evento come pericoloso. Eppure nel mio caso, cose belle, brutte, o svolte un sacco di volte la differenza non c'è, voglio evitare tutto.
Ci sto comunque provando, ma il fatto di essere così solo non mi da nemmeno la motivazione per andare avanti, e con questa terza media un ambiente lavorativo confortevole di sicuro non è nelle mie disponibilità.
Ci ho riflettuto a lungo, ma fra Fobia, timidezza ed ansia sociale credo questo sia il disturbo che più ha annientato la mia esistenza..
Come si fa ad abituarsi a qualcosa? Potrei anche scrivere a 20 persone online, con una pistola puntata alla testa e nel 21° esimo caso mi verrebbe comunque da evitare, così dopo giorni passati a scuola ognuno ripartiva con le sue ansie e i suoi problemi, non c'erano momenti di serenità.
Fino ad ora non ci ho mai pensato ma potrebbe essere stato il disturbo che mi ha e continua a rovinare di più, rendendomi praticamente un fantasma.
|
|
05-08-2017, 15:19
|
#2
|
Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
|
Ogni tanto mi scordo la differenza tra fobia sociale e disturbo evitante, sempre che ci sia.
|
|
05-08-2017, 16:41
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 705
|
Mi dispiace molto e ti capisco bene. Però in questi casi,per quanto possa sembrare banale,il consiglio è uno solo: evita di evitare. È l'evitamento l'unica cosa da temere. Infatti, le cose che eviti non sono così terribili come la mente si immagina, essa crea fantasie catastrofiche. Ma finché non testi direttamente non lo saprai mai. All'inizio sarà dura,certo,ma vedrai che poi alla fine ti renderai conto della stupidità delle paure create rispetto a molte situazioni,e vorresti averlo fatto prima. Fai bene comunque a farti seguire e prendere farmaci che aiutano.
Così come fai ora, eviti semplicemente di vivere,è come essere già morti. Eppure io ti dico,da fobico evitante (non grave), che là fuori ci sono moltissime cose degne di essere vissute.
Questo discorso non lo farei ad un depresso perché sarebbe banale,ma in te la voglia di vivere c'è ancora,è solo un po' sepolta. Prova e riprova,mal che vada non può essere peggio della situazione attuale. Coraggio!! 👍
|
|
05-08-2017, 16:45
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
|
Nel mio caso è assodato che sia così, tirando le somme a causa di questo disturbo ho dovuto rinunciare a tante cose, in una parola direi al futuro.
Penso che la principale differenza tra fobia sociale e disturbo evitante stia nel fatto che nel disturbo evitante si fa di tutto ma proprio di tutto per evitare l'esposizione in contesti che ci creano ansia anticipatoria, quando l'evitamento viene utilizzato sistematicamente e diventa invalidante sei già a buon punto col problema.
|
Ultima modifica di DownwardSpiral2; 05-08-2017 a 18:19.
|
05-08-2017, 17:55
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: veneto
Messaggi: 632
|
Hai pensato a cosa ti crea l'ansia in partenza?
Quote:
Originariamente inviata da OtherWorld
Fino ad ora non ci ho mai pensato ma potrebbe essere stato il disturbo che mi ha e continua a rovinare di più.
|
Beh penso anch'io che il mio problema maggiore sia quello di evitare, per cui posso capirti benissimo è confermo la tua impressione.
|
|
05-08-2017, 18:07
|
#6
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
|
Secondo me nn e questione di abituarsi a nn evitare. lo sforzo si deve fare per evitare di rovinarsi la vita affinche si trova una soluzione.
|
|
05-08-2017, 19:33
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
|
Purtroppo il disturbo evitante alla lunga lascia ti il vuoto intorno, si crea un muro invisibile e non riesci a legare con le altre persone, forse ti rendi conto che non hai mai nemmeno imparato come si fa.
Dal mio punto di vista la cosa più frustrante sta nel fatto che, anche quando riesci col tempo ad imparare a gestire il problema, fino al punto di condurre una vita apparentemente normale, in realtà stai combattendo una guerra disperata per restare a galla, sprechi un'enorme quantità di energie psicofisiche e ne trai un beneficio quasi nullo.
La mia vita la vivo così, una battaglia senza obiettivi, nessuna meta, nessun traguardo, corroso dal contrasto tra il desiderio di mollare tutto e la paura e la vergogna di farlo.
|
|
05-08-2017, 20:21
|
#8
|
Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
|
Il brutto è anche quando fraintendono le intenzioni, ti possono giudicare come maleducato, arrogante, spocchioso. E più va avanti più ti isoli, la soluzione è affrontare di petto quei momenti di forte imbarazzo e inadeguatezza quando si è in situazioni sociali, e nel contempo stabilire un legame con gli altri.
Però pensandoci, avvolte il problema non siamo noi, avvolte è semplicemente che non riusciamo a sopportare certe persone o situazioni, in tal caso sarebbe adeguato andare alla ricerca di un contesto più adatto a noi, ma poi viene la fobia sociale quindi...
È dura però devi uscirne, non ti mettere in testa di avere chissà quale malanno psicologico incurabile, credo sia più comune di quanto pensiamo.
|
|
05-08-2017, 23:41
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
|
Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Ogni tanto mi scordo la differenza tra fobia sociale e disturbo evitante, sempre che ci sia.
|
Diciamo che un forte disturbo evitante è praticamente una fobia sociale, sono stato male come OtherWorld ai tempi dell'università e del fallimento, poi col tempo sono migliorato e mi trascino dietro "solo" l'evitanza , che è pesante , comunque pesante.
|
|
05-08-2017, 23:50
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
|
Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way
Purtroppo il disturbo evitante alla lunga lascia ti il vuoto intorno, si crea un muro invisibile e non riesci a legare con le altre persone, forse ti rendi conto che non hai mai nemmeno imparato come si fa.
Dal mio punto di vista la cosa più frustrante sta nel fatto che, anche quando riesci col tempo ad imparare a gestire il problema, fino al punto di condurre una vita apparentemente normale, in realtà stai combattendo una guerra disperata per restare a galla, sprechi un'enorme quantità di energie psicofisiche e ne trai un beneficio quasi nullo.
La mia vita la vivo così, una battaglia senza obiettivi, nessuna meta, nessun traguardo, corroso dal contrasto tra il desiderio di mollare tutto e la paura e la vergogna di farlo.
|
quoto parola per parola, è il mio stesso identico pensiero.
La fobia sociale, seppur grave, è niente rispetto al disturbo evitante.
Un po' come un tumore benigno e uno maligno. La fobia sociale si può curare quasi sempre, il disturbo evitante quasi mai.
|
|
06-08-2017, 00:00
|
#11
|
Banned
Qui dal: Jun 2017
Ubicazione: Italia
Messaggi: 537
|
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
quoto parola per parola, è il mio stesso identico pensiero.
La fobia sociale, seppur grave, è niente rispetto al disturbo evitante.
Un po' come un tumore benigno e uno maligno. La fobia sociale si può curare quasi sempre, il disturbo evitante quasi mai.
|
una cosa guarisce l'altra .. effetto domino..
è il terreno fertile per le problematiche non cè piu
|
|
08-08-2017, 14:19
|
#12
|
Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 58
|
Capisco perfettamente il problema. Sono arrivato quasi alla soglia dei 50 anni cercando di evitare quanto più possibile nella mia vita e poi scoprire che evitando equivale in pratica a rinunciare a vivere. Infatti mi pare semplicemente di esistere trascinando la mia vita di giorno in giorno nel traguardo di essere riuscito ad evitare qualcosa. E in questo modo mi sembra di avere davanti come unico approdo la morte. Tutti hanno come arrivo "la morte" ma almeno in mezzo hanno provato a vivere.
Dato che vedo in mia figlia qualcosa di genetico che mi ricorda il sottoscritto, ho iniziato a mandarla dallo psicologo per riuscire magari a donarle una esistenza sopportabile.
Il fatto di avere formato una famiglia non vuol dire che io sia normale perché tutto dipende con lo stato d'animo con cui si affrontano le cose
|
|
|
|