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Visualizza i risultati del sondaggio: Cancellare il denaro dalla faccia della terra sareste disposti?
SI' il denaro è la rovina della umana specie 15 65.22%
NO non saprei cosa fare senza di esso è troppo importante 1 4.35%
NON SAPREI (motivare come meglio si crede) 7 30.43%
Chi ha votato: 23. Non puoi votare questo sondaggio

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Vecchio 12-05-2011, 10:14   #1
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Personalmente ho riflettuto molto sulla diabolica valenza del denaro, crea divisione tra le persone,scontri,omicidi, insomma è il fottuto motore del mondo, c'è chi vi è talmente affezionato che non vi rinuncerebbe per nessuna ragione al mondo e c'è invece chi comprende il senso dell'inutilità di questo, voi in tutta sincerità però sareste pronti a rinunciare al denaro cancellandolo definitivamente???

Il sondaggio ha tre opzioni:
1) SI' il denaro è il fulcro di tutto il male dell'umanità
2) NO non saprei più cosa fare nella vita per me è troppo importante
3) NON SAPREI (motivare che cosa)

Naturalmente se rispondete sì o no potete motivare anche diversamente da quello che ho riportato io nella risposta, ciao.
Vecchio 12-05-2011, 10:21   #2
Esperto
 

Money,
so they say,
is the root of all evil today.
But if you ask for a rise
it's no surprise
they're giving none away, no way...


Io dico di sì, ma poi con cosa lo sostituiamo?
Vecchio 12-05-2011, 10:29   #3
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Money,
so they say,
is the root of all evil today.
But if you ask for a rise
it's no surprise
they're giving none away, no way...


Io dico di sì, ma poi con cosa lo sostituiamo?
eh bè il problema è quello, io proporrei forme di economie cooperative tra comunità, nel senso che ognuno sarebbe parte attiva in uno scambio integrativo di varie conoscenze, così ad esempio il medico cura e riceve in cambio le conoscenze del curato, ad esempio un agricoltore che lo remunera con i prodotti della terra e così via.................troppo utopistica come cosa?????
vorrei solo ricordare che tutto ciò che si origina nel mondo è un prodotto della natura e quindi di tutti.......concetto semplice ma chiave per comprendere il tutto..........che ne pensate?????
Vecchio 12-05-2011, 11:28   #4
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da netcrusher Visualizza il messaggio
eh bè il problema è quello, io proporrei forme di economie cooperative tra comunità, nel senso che ognuno sarebbe parte attiva in uno scambio integrativo di varie conoscenze, così ad esempio il medico cura e riceve in cambio le conoscenze del curato, ad esempio un agricoltore che lo remunera con i prodotti della terra e così via.................troppo utopistica come cosa?????
vorrei solo ricordare che tutto ciò che si origina nel mondo è un prodotto della natura e quindi di tutti.......concetto semplice ma chiave per comprendere il tutto..........che ne pensate?????
l'ho sempre pensato anch'io...secondo me sarebbe lo step successivo dell'umanità se solo si ravvedesse..
Vecchio 12-05-2011, 14:58   #5
Banned
 

è uno dei grandi dilemmi della civiltà... è una discussione lunga, lunghissima, che mi piacerebbe approfondire, ma vedrò di non essere prolisso. Cos'è una banconota strappata? solo un pezzo di carta. C'è da domandarsi dove viviamo. Noi viviamo dentro un invenzione. Tutto ciò che ti circonda è un'invenzione. Se adesso fai ruotare il tuo faccino e fai scorrere lo sguardo sui perimetri della tua stanza, potrai incontrare molti oggetti. Ecco, ognuno di quei oggetti è stato progettato a tavolino da una mente, un designer, un impresario, uno stilista. Sono tutte proiezioni della mente di qualcuno che si sono concretizzate in PRODOTTI. Il fine di ogni prodotto è il profitto, quindi ognuno degli oggetti che stanno nella tua schifosissima , anonima e fottuta stanza appartiene a un mercato. Anche quando esci per strada sei tempestato da invenzioni, e le stai attraversando, arrivvando anche alla inaspettata equazione che se la tua vita è condizionata da invenzioni E' un invenzione la tua stessa vita, e l'idea mi fa respirare molto meno. Cosa credi che siano le case? non hanno un mercato anch'esse? imprese edili, cemento, agenti immobiliari. lA STESSA STRADA CHE PERCORRI CON LA MACCHINA. LA STESSA MACCHINA.. Ebbene, siamo schiavi dei soldi attraverso ciò che ci circonda. Incominciare a rifiutare il prodotto in sè sarebbe il primo passo per rifiutare i soldi stessi. Purtroppo la civiltà sembra che sia misurata attraverso lo sviluppo industriale. Quei paesi che hanno uno scarso sviluppo industriale, o che non ne hanno affatto, sono paesi poco civili. I soldi non sono importanti, li abbiamo fatti diventare importanti noi. Anche loro sono un'invenzione. In natura non esistono, ma li usiamo in un modo così naturale che farne a meno sembra impossibile. Mi prolungherei ancora per un pò. L'unica cosa che mi preoccupa e vedere i simboli massonici, in bella vista, sulle banconote americane. Allora lì capisci che dietro al denaro non ci sono semplici banche, ma un progeto molto più grande di quello che immagini....

Ultima modifica di ajMcwill; 12-05-2011 a 15:10.
Vecchio 12-05-2011, 16:10   #6
Esperto
 

Il giorno del Big Bang non è lontano. Il denaro, nella sua estrema essenza, è futuro, rappresentazione del futuro, scommessa sul futuro, rilancio inesausto sul futuro, simulazione del futuro ad uso del presente. Se il futuro non è eterno ma ha una sua finitudine, noi, alla velocità cui stiamo andando proprio grazie al denaro, lo stiamo vertignosamente accorciando. Stiamo correndo a rotta di collo verso la nostra morte come specie. Se il futuro è infinito ed illimitato, lo abbiamo ipotecato fino a regioni temporali così sideralmente lontane da renderlo di fatto inesistente. L'impressione infatti è che, per quanto veloci si vada, anzi propri in ragione di ciò, questo futuro orgiastico arretri costantemente davanti a noi. O forse, in un moto circolare, niciani, einsteniano, proprio del denaro, ci sta arrivando alle spalle gravido dell'immenso debito di cui lo abbiamo caricato. Se infine, come noi pensiamo, il futuro è un tempo inesistente, un parto della nostra mente, come lo è il denaro, allora abbiamo puntato la nostra esistenza su qualcosa che non c'è, sul niente, sul Nulla. In qualunque caso questo futuro, reale o immaginario che sia, dilatato a dimensioni mostruose e oniriche dalla nostra fantasia e dalla nostra follia, un giorno ci ricadrà addosso come drammatico presente. Quel giorno il denaro non ci sarà più. Perché non avremo più futuro, nemmeno da immaginare. Ce lo saremo divorato. (da Il denaro, sterco del demonio, Marsilio, 1998) (Massimo Fini)
Vecchio 12-05-2011, 16:51   #7
Esperto
L'avatar di daimoneu
 

Quote:
Originariamente inviata da netcrusher Visualizza il messaggio
eh bè il problema è quello, io proporrei forme di economie cooperative tra comunità, nel senso che ognuno sarebbe parte attiva in uno scambio integrativo di varie conoscenze, così ad esempio il medico cura e riceve in cambio le conoscenze del curato, ad esempio un agricoltore che lo remunera con i prodotti della terra e così via.................troppo utopistica come cosa?????
Anch'io sono per un'economia alternativa, però se proponi di tornare a usare il baratto come metodo di scambio penso che sarebbe un passo indietro enorme.

A me personalmente piace il modello dell'economia partecipativa (parecon): è costruito su premesse sensate e mi sembra tutto sommato realizzabile. La convenzione del credito esisterebbe anche in quel tipo di economia (una persona in cambio del lavoro che svolge riceverebbe un credito da spendere in beni di consumo, in proporzione al suo impegno), ma credo che sia l'unica funzione del denaro che non sarebbe abolita.

Ad esempio questo credito non sarebbe trasferibile, né ereditabile. Non sarebbe un capitale finanziario (non sarebbe possibile investirlo per farlo fruttare) e non ci potresti comprare fabbriche e diventarne padrone (i mezzi di produzione sarebbero proprietà di tutti i lavoratori): il profitto non esisterebbe.

Quote:
Originariamente inviata da netcrusher Visualizza il messaggio
vorrei solo ricordare che tutto ciò che si origina nel mondo è un prodotto della natura e quindi di tutti.......concetto semplice ma chiave per comprendere il tutto..........che ne pensate?????
Sono d'accordo, ma poi il problema è come distribuire questo tutto in maniera equa, e senza penalizzare chi si impegna di più (o svolge compiti più gravosi) rispetto a chi se ne approfitta. Anche se materialmente potrebbe essere solo un numero in un database, secondo me il credito sarebbe sempre necessario in una società industriale per riconoscere alle persone il valore di quello che contribuiscono alla società con il loro lavoro.

Tutta la nostra società è un'invenzione, sono d'accordo, ma non vedo questa cosa in senso negativo se non in questo senso: il nostro sistema economico attuale, e il denaro, che ne è solo una parte non funzionano bene e andrebbero sostituiti con invenzioni/convenzioni migliori.
Vecchio 12-05-2011, 16:56   #8
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Il denaro è un mezzo per far quadrare un pò il mondo e la società in generale. Alla fine i soldi sono pezzi di carta, niente di eccezionale, niente di così valoroso. Il valore ce lo diamo noi...Solo che noi.
La risposta alla tua domanda è tendenzialmente si, sarebbe bello rinunciarci. Se avessi la possibilità di autosostenermi senza dover ricorrere al danaro probabilmente si ne farei mooolto volentieri a meno..:Per esempio, isolato in una casetta di montagna, col minimo necessario, senza rompicoglioni tra le balle e con la piena possibilità di vivere la mia libertà a 360 gradi. Ecco quello che vorrei.

Il problema è che siamo dentro al sistema fino al collo e non ci sono opzioni concrete per cambiarlo sto sistema.
Vecchio 12-05-2011, 17:34   #9
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Il problema non è il denaro, ma l'avarizia e l'avidità degli uomini.
Togliendo il denaro si troverebbe semplicemente un altro modo, come si è sempre fatto, da secoli e secoli.
Cominciamo a togliere sto schifo di capitalismo, e a cambiare un pò il mercato per renderlo meno competitivo, è solo una gara a chi fattura di più alla fine.
Eliminiamo le banche, e facciamo diventare il denaro proprietà del cittadino, non di un privato.
Poi non saprei se sia fattibile.
Vecchio 12-05-2011, 21:24   #10
Banned
 

Se potessi prendermi da mangiare al supermercato senza pagare, se potessi prendermi ciò che mi serve nei negozi senza pagare, se potesssi avere una casa senza pagarla, ecc. allora farei volentieri a meno del denaro
Purtroppo la società come la conosciamo oggi non potrebbe esistere senza denaro, a meno che non si voglia tornare all'età della pietra... Ipotizziamo di abolire i i soldi e che ogniuno lavori per il fabbisogno comune, Cosa succederebbe? Probabilmente chi prima lavorava controvoglia e solo per i soldi adesso non fa più un cazzo, e quelli che prima lavoravano volentieri, adesso direbbero: Ma perchè io devo lavorare per mantenere anche i fannulloni che non fanno un cazzo? E così incrocerebbero le braccia anche loro... Risultato? A breve si tornerebbe al medioevo o anche peggio...
Vecchio 13-05-2011, 08:42   #11
Esperto
 

medioevo? MAGARI.
Vecchio 13-05-2011, 08:45   #12
Esperto
 

A parte la presenza del Sommo, direi ma anche no
Vecchio 13-05-2011, 13:27   #13
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

per tutti quelli che volessero disfarsi dei soldi una volta per tutte propongo che tutti versiate i vostri effimeri averi sul mio conto corrente, provvederò io stesso a disfarmi del vil denaro in un secondo monento
Vecchio 13-05-2011, 13:33   #14
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
per tutti quelli che volessero disfarsi dei soldi una volta per tutte propongo che tutti versiate i vostri effimeri averi sul mio conto corrente, provvederò io stesso a disfarmi del vil denaro in un secondo monento
*_* come sei altruista... provvedo subito
Vecchio 13-05-2011, 13:57   #15
Banned
 

http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_del_Tempo
Vecchio 13-05-2011, 18:53   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da James86 Visualizza il messaggio
Il denaro in una forma di ideologia comunista ....dopo la rivoluzione e instaurazione di una societa socialista.....si sarebbe anche arrivati al punto che ogni persona produceva....e depositava in depositi comuni...e ognuno con una tessera...all'inizio del progetto...su questa tessere era elencato la quantita del lavoro svolto...e si poteva prendere cio di cui uno aveva bisogno...poi ancora piu avanti quando l'idea socialista era stabilita nelle persone ....ognuno produceva e depositava nei depositi comuni e ognuno senza tessera poteva prendere cio che gli occorreva...ma nessuno aveva intenzione di prendere di piu di quanto gli occorreva..e questo faceva si che si potesse progredire...e le risorse erano sempre in abbondanza..ognuno prendeva secondo i suoi bisogni e prestava lavoro... tratto da l'abc del comunismo
Un pelino utopistico
Vecchio 16-05-2011, 09:57   #17
Esperto
 

la collettivizzazione non funzionerà mai.
quello che è sbagliato è l'idea produttivistica e razionalizzante del sistema economico.
nel medioevo, che qualcuno bistratta, l'efficienza economica cedeva il passo
quasi sempre alla sostenibilità del comparto produttivo.
la concorrenza era vietata, la divisione delle terre agricole quasi mai efficiente, il tutto perché si cercava un equilibrio per la popolazione.
la classe sociale meno "nobile" era il mercante (poiché lucrava sul lavoro altrui, addirittura in Giappone i samurai si rifiutavano di toccare il denaro), mentre il contadino stava un gradino sopra.
da quando l'ancien regime è venuto meno, è stata progressivamente cambiata la priorità. ora non è l'economia al servizio dell'uomo, ma il contrario.
questo è valso sia in sistema capitalistici, che in sistema socialisti.
Vecchio 16-05-2011, 10:59   #18
Esperto
 

a tal proposito, capita a fagiolo:

http://www.massimofini.it/articoli/a...o-nel-medioevo
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