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25-02-2010, 23:53
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Il conformismo è un fenomeno comune e riguarda un po' tutti, ma chi è afflitto da ansia sociale o da timidezza può essere particolarmente in difficoltà ad esprimere assertivamente la propria opinione.
Ho letto di un esperimento in proposito: viene assegnata una prova talmente semplice che dovrebbe essere scontato dare risposta al quesito posto, ma la situazione viene complicata dal fatto che il soggetto deve rispondere dopo un gruppo di altre persone che sono tutte complici dello sperimentatore, e che esprimono il loro parere ad alta voce. Di questo gruppo la maggioranza dà una risposta errata. Bè il risultato è sorprendente: il soggetto "ingenuo" dà un'alta percentuale di risposte errate che vanno nel senso della maggioranza.
Perché ci si conforma alla maggioranza? - Per paura del giudizio, ovverosia per compiacere la maggioranza, pur restando intimamente convinti del proprio pensiero ed avendo capito che la maggioranza ha torto (o almeno ha torto per il soggetto, poi magari ha ragione);
- Per paura di sbagliare, ad esempio quando non si è convinti delle proprie competenze su una questione e si pensa che gli altri possano saperne di più; in questo caso si accetta il parere della maggioranza, pur rendendosi conto che esiste una discrepanza tra la propria opinione e quella degli altri;
- Semplicemente perché è troppo stressante riflettere con la propria testa e si subisce supinamente la decisione della maggioranza.
Voi vi conformate? Se sì, in quale dei casi suddetti vi ritrovate maggiormente? Per quanto mi riguarda credo di rivedermi più nel secondo che nel primo, ed ancor meno nel terzo.
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26-02-2010, 00:12
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Mi è capitato qualche volta, in situazione di profondo stress fenomeni da sindrome di zelig, ma è un'altra cosa, dentro di me capivo che mi stavo adeguando a degli idioti.
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26-02-2010, 00:12
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#3
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Diciamo che tendo a farlo di più in un campo in cui gli altri hanno la possibilità di esercitare in qualche modo un controllo su di me, ovverosia sul lavoro (e in quel caso mi blocca la paura che gli altri con la loro esperienza, che è quasi sempre più lunga della mia, possano avere ragione: quindi la risposta è la 2). Indipendentemente dal fatto che gli altri abbiano ragione o no, io temo di avere torto non perché razionalmente sia convinto di esservi, ma perché temo che gli altri abbiano argomentazioni e prove in abbondanza per contrastare la mia opinione di pivellino (poi magari spesso hanno ragione loro, eh ).
In altri campi, invece, non è che vada facendo il bastian contrario ma si capisce abbastanza bene quando non sono d'accordo su una cosa.
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26-02-2010, 00:14
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,022
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Bè a volte si asseconda il pensiero comune per non risultare antipatici soppratutto con le persone appena conosciute....
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26-02-2010, 00:16
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#5
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Intermedio
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 151
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c'è chi è leader e chi pecora
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26-02-2010, 00:29
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,022
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Quote:
Originariamente inviata da calinegro
c'è chi è leader e chi pecora
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Le pecore però stanno sempre in compagnia...i leader spesso rimangono soli....
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26-02-2010, 00:35
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#7
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Intermedio
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 151
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Le pecore però stanno sempre in compagnia...i leader spesso rimangono soli....
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la famosa solitudine dei numeri primi (cit.)
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26-02-2010, 00:43
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Ma non sono meglio 50 giorni da orsacchiotto (cit.)?
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26-02-2010, 00:45
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#9
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Intermedio
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 151
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Da qualche parte ho letto che è meglio un esercito di pecore guidato da un leone che un esercito di leoni guidato da una pecora...
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anche perchè è un po' difficile che avvenga
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26-02-2010, 00:56
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#10
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Intermedio
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 151
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si questo si, però stando alla lettera una pecora non andrebbe mai al comando. è antidefinizione, la pecora segue, al max comanda qualcosa di piccolo che segue qualcosa di più grande
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26-02-2010, 01:05
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#11
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Intermedio
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 151
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cmq un capo così dura poco, i veri cattivi capi son quelli che prendono decisioni sbagliate
poi insomma, dipende anche uno da che parte guarda le cose, non è detto che il capo debba x forza agire x il gruppo, alla fine scemi loro a seguirlo :p (es silvio )
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26-02-2010, 01:10
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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La pecora segue il montone che segue il cane che mangiò il gatto che mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
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26-02-2010, 01:35
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Far beyond the sun
Messaggi: 1,250
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Io sono per il motivo nr. 1
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26-02-2010, 20:33
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#14
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Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: calabria
Messaggi: 375
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sono più inclinata versa la prima opzione
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26-02-2010, 20:59
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#15
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Avanzato
Qui dal: Oct 2008
Ubicazione: à rebours
Messaggi: 397
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Io tenderei a scartare la terza opzione, la mia testa forse pensa troppo, è sempre in attività, è seguace di Aleksej Grigor'evič Stachanov
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27-02-2010, 00:23
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#16
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Principiante
Qui dal: Dec 2009
Messaggi: 56
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Quote:
Originariamente inviata da calinegro
c'è chi è leader e chi pecora
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quanta verità in queste parole: è un principio che mi sento di sottoscrivere pienamente.
Io da sempre mi sento leader nell'anima e questo impulso mi domina nella maggior parte delle circostanze.
Direi ad eccezione di alcune sfere limitate (ma importanti) dell'esistenza in cui il mio istinto da leader si arresta di fronte alla mia timidezza selettiva, che in questi pochi casi è prevalente.
Quote:
Le pecore però stanno sempre in compagnia...i leader spesso rimangono soli....
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meglio leader, anche se solo, che pecora in compagnia: di questo sono fermamente convinto.
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Ultima modifica di glasnost; 27-02-2010 a 02:11.
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27-02-2010, 00:27
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#17
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,022
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Io cmq non mi sento nè leader nè pecora...nel senso che non mi va di seguire gli altri nè di impormi sugli altri...a me piace fare la mia strada e se qualcuno mi segue o vuole fare un tratto di strada con me tanto di guadagnato....
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27-02-2010, 00:29
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#18
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Quote:
Originariamente inviata da glasnost
meglio leader anche se solo che pecora in compagnia: di questo sono fermamente convinto.
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Ne sei proprio sicuro? Ti dico solo una parola: Rosebud.
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08-10-2010, 20:18
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#19
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Perché ci si conforma alla maggioranza? - Per paura del giudizio […]
- Per paura di sbagliare […]
- Semplicemente perché è troppo stressante riflettere con la propria testa e si subisce supinamente la decisione della maggioranza.
Voi vi conformate? Se sì, in quale dei casi suddetti vi ritrovate maggiormente?
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Io non mi conformo e ritengo che la stragrande maggioranza degli estroversi rientrino nella 3ª categoria. La moda è un chiaro esempio di questo: perché in certi periodi tutti trovano bello qualcosa e poi, gradualmente, quel qualcosa diventa brutto, per poi essere nuovamente ritenuto bello dopo decenni? Perché alla gente piace quello che gli viene detto essere bello
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09-10-2010, 16:37
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#20
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Il conformismo è un fenomeno comune e riguarda un po' tutti, ma chi è afflitto da ansia sociale o da timidezza può essere particolarmente in difficoltà ad esprimere assertivamente la propria opinione.
Perché ci si conforma alla maggioranza? - Per paura del giudizio, ovverosia per compiacere la maggioranza, pur restando intimamente convinti del proprio pensiero ed avendo capito che la maggioranza ha torto (o almeno ha torto per il soggetto, poi magari ha ragione);
- Per paura di sbagliare, ad esempio quando non si è convinti delle proprie competenze su una questione e si pensa che gli altri possano saperne di più; in questo caso si accetta il parere della maggioranza, pur rendendosi conto che esiste una discrepanza tra la propria opinione e quella degli altri;
- Semplicemente perché è troppo stressante riflettere con la propria testa e si subisce supinamente la decisione della maggioranza.
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Secondo me ci si conforma per venire accettati e rimanere all'interno di una società o di un gruppo. A tutti piace sentirsi parte di una comunità, anche agli introversi e proprio perchè non ce la facciamo ne soffriamo.
Detto questo, se non ti comporti come gli altri sei fuori, fuori stai male, ergo ti comporti come gli altri. I motivi 1 e 2 da te elencati sono declinazioni di questo principio.
La terza motivazione può essere solo riferita non ai comportamente che pratichiamo attivamente per conformarci (ex. seguire le mode) ma a ciò che passivamente subiamo (ex. un governo fa leggi ingiuste e noi non ci occupiamo nemmeno di giudicarle).
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