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			05-05-2012, 00:02
			
			
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#461
			
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			 Esperto 
			
			
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				Ma prima di tutto a parte te chi l'ha visto? Io sono ancora a metà!    
			
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 Ma allora le scadenze che le diamo a fare?   
		 
		
		
		
		
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			05-05-2012, 00:14
			
			
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#462
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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			Ma io chiedevo chi l'ha visto per metterlo in lista.   
Comunque per rispondere alla domanda, per quanto ho visto sinora, io non mi sono immedesimato in quella specie di Frankenstein.   
Era lui il protagonista prima di tutto, vero?   
 
		 
		
		
		
		
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						Ultima modifica di Moonwatcher;  05-05-2012 a 00:17.
					
					
				
			
		
		
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			05-05-2012, 00:19
			
			
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#463
			
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			 Esperto 
			
			
			
			
				 
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			Sì, ma qui non è esattamente lui   
(questo per dimostrarti che non hai capito bene il film, e che quindi non è troppo didascalico ^^)
Non dirmi che non hai mai pensato  "The wall is too high"  
		 
		
		
		
		
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			05-05-2012, 00:24
			
			
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#464
			
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			Vabbuò ma lo devo vedere tutto prima, domani ne riparliamo.
		 
		
		
		
		
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			05-05-2012, 00:42
			
			
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#465
			
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			Questo non è forse l'emblema dell'infanzia del fobico medio? 
		 
		
		
		
		
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			06-05-2012, 12:46
			
			
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#466
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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			E finalmente vidi  Pink Floyd The Wall!
 
Iniziamo con un po’ di rassegna stampa   :
 
	Quote: 
	
	
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					Originariamente inviata da Pino Farinotti
					
				 
				Dall’inizio alla fine è la musica dei Pink Floyd la vera protagonista (The Wall, del ‘79, è l’ellepi) di una storia che non coinvolge più di tanto. 
			
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	Quote: 
	
	
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					Originariamente inviata da Mauro Gervasini
					
				 
				La prosa di Roger Waters, il bassista dei Pink Floyd autore delle canzoni di The Wall delle quali l’opera cinematografica è emanazione, è notoriamente “pesante”, al limite del didascalico. La regia di Alan Parker, che pure ebbe in fase di realizzazione le intuizioni migliori, spesso è indecisa tra la dimensione simbolica del racconto e il realismo della messinscena, così che solo alle (strepitose) animazioni di Gerald Scarfe viene demandato il compito di riempire i buchi di senso. 
			
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	Quote: 
	
	
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					Originariamente inviata da Leonard Maltin
					
				 
				Visualization of Pink Floyd’s somber best selling album, about a rock star’s mental breakdown, is perhaps the longest rock video to date, and certainly the most depressing. Many of the images are hypnotic, but self-indulgence, and a relentlessly downbeat theme, erode one’s interest after a while. Striking animated sequences by Gerald Scarfe, who also designed the film. 
			
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	Quote: 
	
	
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					Originariamente inviata da Paolo Mereghetti
					
				 
				Opera-rock basata sull’omonimo album dei Pink Floyd, che alterna sequenze dal vero ad altre d’animazione (curate dal disegnatore Gerald Scarfe). Didascalico e pieno di banalità sulla scuola e la famiglia che vorrebbero essere libertarie. Tonitruante surrealismo di massa in un costoso videoclip allungato, adatto solo a chi è già nutrito del verbo di Roger Waters e soci. 
			
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					Originariamente inviata da Morando Morandini
					
				 
				Non è un film concerto, ma la visualizzazione - quasi senza parole ed esplicitamente metaforica - di un celebre album rock con inserti di animazione, disegnati da Gerald Scarfe. Un po' deprimente e autoindulgente, misogino con petulanza. 
			
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					Originariamente inviata da Film TV
					
				 
				Forse Alan Parker voleva bissare il suo precedente successo "Saranno famosi", mostrando questa volta gli aspetti negativi del successo. La sua predilezione per la banalità, condita di magniloquenza, rende però il film pesante e retorico. I disegni animati di Gerald Scarfe non salvano la nave che affonda. Non resta che sedersi tranquilli e ascoltare i Pink Floyd. 
			
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Ora la mia opinione. Partiamo da una questione di puro gusto personale: trovo che il “film” difetti completamente di ironia. E’ molto difficile che io possa apprezzare un film che ne è totalmente privo, ritengo che solo i più grandi ne possano fare a meno e, ça va sant dire, Alan Parker non è tra questi. Mi dicono che il “film” non vada visto come un “film” ma neppure come un videoclip, bensì come un videoqualcosa presumo, come la visualizzazione, la trasposizione visiva dell’album dei Pink Floyd. Ecco, a mio modo di vedere fallisce anche da questo punto di vista. Teoricamente un film che si proponga di raccontare una storia in questo modo, basato esclusivamente su immagini e musica dovrebbe essere musica (eheh, chiedo scusa per la ripetizione) per le mie orecchie. Nella mia concezione di cinema la soppressione pressoché totale dei dialoghi sarebbe l’ideale. Ma non è questo il caso, sia perché da un lato i dialoghi -rappresentati dai testi delle canzoni- ci sono eccome, sia perché trovo che la fusione tra immagini e musica sia assai poco riuscita. La regia di Alan Parker è piatta e si limita a rendere il ritmo musicale con stacchi e qualche frustata della macchina da presa: personalmente la maggior parte delle sequenze da lui dirette le trovo esteticamente brutte. Molto meglio le surreali animazioni di Gerald Scarfe, e se il film fosse stato completamente realizzato a cartoni animati sarebbe stato senza alcun dubbio migliore. L’altro difetto del film, che deriva direttamente dal modo in cui è stato concepito, è che le varie sequenze risultano incollate tra di loro senza che il risultato finale abbia alcuna fluidità narrativa. Veniamo ai personaggi: il padre morto in guerra, la madre opprimente, il tirannico maestro di scuola... ed anche il protagonista -che peraltro Bob Geldof interpreta ottimamente, per quel che può- è abbastanza stereotipato. Per assurdo il film vorrebbe penetrare nei meandri della mente, della follia e dell’alienazione di Pink. Peccato che lo scavo psicologico sia scarso e tutto resti molto in superficie. Sicché mi è difficile identificarmi in tale personaggio, senza contare che, a parte la metafora del muro, vedo scarsissimi legami con l’introversione. Gli introversi non hanno allucinazioni, non rifuggono la realtà, Pink è un alienato, più uno schizofrenico che un fobico o un introvertito.
 
Mio voto al film: 5 (su 10).
		  
		
		
		
		
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			06-05-2012, 13:12
			
			
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#467
			
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			Se si entra nel campo dei videoclip firmati da registi cinematografici, molto meglio Thriller di John Lnadis.
		 
		
		
		
		
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			07-05-2012, 01:15
			
			
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#468
			
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			Vabbè ma io dovevo togliermi la soddisfazione di stroncare il film preferito di Winston fino in fondo.   
		 
		
		
		
		
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			07-05-2012, 23:30
			
			
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#469
			
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			Per rispondere a Bourée, non conosco purtroppo il concept da lei citato, ma provvederò quanto prima a colmare la lacuna. 
Quanto al discorso sull'immedesimazione, è ovvio che la mia attenzione era concentrata sulla metafora del muro, e neanche sull'introversione in sé (Pink sotto svariati aspetti è un classico estroversone). Ovviamente ognuno ha la propria storia personale, ci mancherebbe, ma non ditemi che queste parole non toccano qualche corda in qualcuno di voi: 
 
When we grew up and went to school 
there were certain teachers who would 
hurt the children anyway they could 
 
By pouring their derision 
upon anything we did 
and exposing every weakness 
however carefully hidden by the kids 
 
No dark sarcasm in the classroom 
 
(sostituendo magari gli insegnanti con qualche coetaneo)  
 
Mama's gonna put all of her fears into you 
Mama's gonna keep you right here 
under her wing 
She won't let you fly but she might let you sing 
 
Hush now baby don't you cry 
Mama's gonna check out all your girlfriends for you 
Mother won't let anyone dirty you through 
Mama's gonna wait up till you come in 
Mama's will always find out where you've been 
Mama's gonna keep her baby healthy and clean 
Oooooh Babe 
You'll always be a baby to me 
 
I don't need no arms around me 
I don't need no drugs to calm me 
I have seen the writings on the wall 
Don't think I need anything at all 
No, don't think I need anything at all 
All in all it was all just bricks in the wall 
All in all you were all just bricks in the wall 
 
Goodbye cruel world 
I'm leaving you today 
 
Hey you! out there in the cold 
Getting lonely, getting old, can you feel me 
 
But it was only fantasy 
The wall was too high as you can see 
No matter how he tried he could not break free 
And the worms ate into his brain 
 
Now I've got that feeling just again 
I can't explain, you would not understand 
This is not how I am 
I have become comfortably numb 
 
e potrei continuare...
		 
		
		
		
		
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			07-05-2012, 23:45
			
			
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#470
			
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			 Esperto 
			
			
			
			
				 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				E finalmente vidi  Pink Floyd The Wall!
 
Iniziamo con un po’ di rassegna stampa   :  
			
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 Oltre al voto del film, anche la rassegna stampa è un privilegio di cui ha goduto solo  Pink Floyd The Wall, vedo... 
Ad ogni modo qui non siamo a Cannes (dove pure l'opera fu presentata), e non vedo perché non dobbiamo scambiarci le nostre opinioni senza per forza far riferimento a gente che con tutta evidenza dimostra di non avere la mentalità adatta per giudicare un'opera del genere con consapevolezza. 
Cioé, se la storia non ti coinvolge più di tanto (Farinotti) vuol dire che non l'hai saputa guardare e fare tua. Impossibile non riconoscersi, in almeno un momento difficile della propria vita, nel protagonista della storia. 
Gervasini prima dice che la prosa di Waters è didascalica, poi dice che il film è indeciso tra simbolismo e realismo... e se fosse una scelta voluta, una combinazione dei due elementi (Sommo docet)?     
Maltin parla di  longest rock video to date (ergo, non ha capito una mazza di quello che ha visto: un punto a favore della non-didascalicità del film) e di  self-indulgence: strano, mi ricorda certi commenti di certi utenti quando leggono delle problematiche di cui si discute qui   
E poi dice che non c'è da immedesimarsi...   
Mereghetti parla di banalità: da quale pulpito! (e anche lui parla di videoclip, non capendo una beata fava)    
Morandini ricalca Maltin parlando di autoindulgenza (alla faccia dell'originalità) e di misoginia (!) Perché non parla anche di apologia di nazismo? ^^  
L'unica cosa buona la scrive Film TV:
 
	Quote: 
	
	
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				 Non resta che sedersi tranquilli e ascoltare i Pink Floyd
			
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						Ultima modifica di Winston_Smith;  07-05-2012 a 23:48.
					
					
				
			
		
		
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			07-05-2012, 23:47
			
			
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#471
			
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			 Esperto 
			
			
			
			
				 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Bourée
					 
				 
				Allora, Winston, non anticipo nulla sugli aspetti comuni. Dopo l'approfondimento, mi fai sapere se hai trovato anche tu delle affinità? 
			
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 Claro que sì, se no non sarei qui a parlarne.
 
	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Bourée
					 
				 
				Però, riportando i testi delle canzoni si distoglie l'attenzione dal film. Se dobbiamo "giudicare" l'album è un discorso, ma qui si dibatte sul film e i testi delle canzoni (così come la musica) ne sono solo una parte. 
			
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 Sì, ma non possiamo dimenticarcene.
		  
		
		
		
		
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			08-05-2012, 00:02
			
			
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#472
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
			
				 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				E finalmente vidi Pink Floyd The Wall! 
			
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 Hai  guardato, ma non hai  visto  
	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				Ora la mia opinione. Partiamo da una questione di puro gusto personale 
			
		 | 
	 
	 
 Il film (senza virgolette) difetta completamente di ironia? Embé? Mica la ordina il medico, l'ironia. Non è che bisogna inserirla per forza dovunque, in qualunque storia.
 
	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				 Mi dicono che il “film” non vada visto come un “film” ma neppure come un videoclip, bensì come un videoqualcosa presumo, come la visualizzazione, la trasposizione visiva dell’album dei Pink Floyd. Ecco, a mio modo di vedere fallisce anche da questo punto di vista. Teoricamente un film che si proponga di raccontare una storia in questo modo, basato esclusivamente su immagini e musica dovrebbe essere musica (eheh, chiedo scusa per la ripetizione) per le mie orecchie. Nella mia concezione di cinema la soppressione pressoché totale dei dialoghi sarebbe l’ideale. Ma non è questo il caso, sia perché da un lato i dialoghi -rappresentati dai testi delle canzoni- ci sono eccome, sia perché trovo che la fusione tra immagini e musica sia assai poco riuscita. La regia di Alan Parker è piatta e si limita a rendere il ritmo musicale con stacchi e qualche frustata della macchina da presa: personalmente la maggior parte delle sequenze da lui dirette le trovo esteticamente brutte. Molto meglio le surreali animazioni di Gerald Scarfe, e se il film fosse stato completamente realizzato a cartoni animati sarebbe stato senza alcun dubbio migliore. 
			
		 | 
	 
	 
 A mio parere così sarebbe potuto essere un buon film, ma la contaminazione tra sequenze "realistiche" e passaggi "simbolici" lo rende decisamente ottimo. Le opere che si possono leggere su più livelli (autobiografia dell'autore, metafora esistenziale, metafora socio-politica) sono sempre le migliori    
	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				 L’altro difetto del film, che deriva direttamente dal modo in cui è stato concepito, è che le varie sequenze risultano incollate tra di loro senza che il risultato finale abbia alcuna fluidità narrativa. 
			
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 Da quando in qua la fluidità narrativa inficia il valore artistico di un'opera? La storia non deve svolgersi obbligatoriamente in modo lineare, anzi i diversi salti logici e temporali (che poi non mi sembrano neanche così tanto frequenti) contribuiscono a rendere la sensazione di straniamento in cui ci si trova immersi insieme al protagonista e a rendere la pluralità di livelli di lettura di cui parlavo prima.    
 
	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				Veniamo ai personaggi: il padre morto in guerra, la madre opprimente, il tirannico maestro di scuola... ed anche il protagonista -che peraltro Bob Geldof interpreta ottimamente, per quel che può- è abbastanza stereotipato. Per assurdo il film vorrebbe penetrare nei meandri della mente, della follia e dell’alienazione di Pink. Peccato che lo scavo psicologico sia scarso e tutto resti molto in superficie. 
			
		 | 
	 
	 
 Forse, ma più che spiegare i fattori che lo portano a chiudersi nel suo muro ed affidandosi a scene comunque "emblematiche" non so cosa si potesse fare... 
 
	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				Sicché mi è difficile identificarmi in tale personaggio, senza contare che, a parte la metafora del muro, vedo scarsissimi legami con l’introversione. Gli introversi non hanno allucinazioni, non rifuggono la realtà, Pink è un alienato, più uno schizofrenico che un fobico o un introvertito. 
			
		 | 
	 
	 
 La metafora del muro  è la storia, non puoi metterla da parte, come già ho evidenziato nel post precedente non m'interessa la cartella clinica del singolo ma la sensazione di disperazione e frustrazione che deriva dall'isolamento.  
 
	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				Mio voto al film: 5 (su 10). 
			
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 Mio voto al film: fuori categoria   
		 
		
		
		
		
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			08-05-2012, 00:08
			
			
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#473
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
			
				 
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			Per saperne di più: 
http://www.ondarock.it/pietremiliari...yd_thewall.htm
Per introdurre un altro spunto di discussione, che ne pensate della metamorfosi di Pink, da  Comfortably numb in poi?
		  
		
		
		
		
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			08-05-2012, 01:08
			
			
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#474
			
		 | 
	
 
	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Oltre al voto del film, anche la rassegna stampa è un privilegio di cui ha goduto solo Pink Floyd The Wall, vedo... 
			
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 Siamo in pochi a commentarlo, ho voluto portare qualche altro parere (autorevole).
 
	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Ad ogni modo qui non siamo a Cannes (dove pure l'opera fu presentata), e non vedo perché non dobbiamo scambiarci le nostre opinioni senza per forza far riferimento a gente che con tutta evidenza dimostra di non avere la mentalità adatta per giudicare un'opera del genere con consapevolezza. 
			
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 Lo dimostrano perché non sono d'accordo con te?   
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Cioé, se la storia non ti coinvolge più di tanto (Farinotti) vuol dire che non l'hai saputa guardare e fare tua. Impossibile non riconoscersi, in almeno un momento difficile della propria vita, nel protagonista della storia. 
			
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 Ci si può riconoscere nella storia (a parte che non è ci sia l'obbligo di riconoscersi), ma allo stesso tempo non essere  coinvolti da come la storia viene raccontata. Te capì? E che dipenda solo dallo spettatore coinvolgersi è paradossale, pardon, allora lasciati coinvolgere da  Natale in India, suvvia. ^^
 
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Gervasini prima dice che la prosa di Waters è didascalica, poi dice che il film è indeciso tra simbolismo e realismo... e se fosse una scelta voluta, una combinazione dei due elementi (Sommo docet)?    
			
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 Vabbè tralasciando la quaestio sulla didascalicità, che secondo me non è il punto, c'è modo e modo di essere didascalici, ovvero di avere come scopo l'educazione morale dello spettatore: lo si può essere senza allo stesso tempo essere grevi e pedanti. Ma prima che mi replichi che questo film non lo è, ripeto, in questo caso non mi sembra questo il punto.
 
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Maltin parla di  longest rock video to date (ergo, non ha capito una mazza di quello che ha visto: un punto a favore della non-didascalicità del film) e di  self-indulgence: strano, mi ricorda certi commenti di certi utenti quando leggono delle problematiche di cui si discute qui   
E poi dice che non c'è da immedesimarsi...  
			
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 Ma che vuol dire? Non è che se un'opera è didascalica significa che spiega tutto su sé stessa, significa che ha l'intento di educare e insegnare allo spettatore. In quanto all'autoindulgenza, credo che non hai capito di cosa si parla: si intende autoindulgenza espressiva, autocompiacimento, il non saper limare le proprie idee e i propri difetti, e io questo ce lo vedo eccome.
 
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Mereghetti parla di banalità: da quale pulpito! (e anche lui parla di videoclip, non capendo una beata fava) 
			
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 Invece di ribadire che non ha capito, spiega perché per te non è una collezione di videoclip tratti da un album, cosa che palesemente è. E poi: cosa c'è di offensivo a paragonarlo a un lungo videoclip (che sarebbe nient'altro che un video utilizzato per accompagnare un brano musicale eh, niente di particolarmente degradante).
 
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Morandini ricalca Maltin parlando di autoindulgenza (alla faccia dell'originalità) e di misoginia (!) Perché non parla anche di apologia di nazismo? ^^ 
			
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 Sull'autoindulgenza ho spiegato già sopra, sulla misoginia il discorso è più delicato ma il personaggio di Pink è palesemente misogino. Poi ci sarebbe da discutere su cosa volessero rappresentare con questo gli autori (che sono almeno tre: Waters, Parker e Scarfe).
 
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				L'unica cosa buona la scrive Film TV: 
			
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 Oh, vedo che sei d'accordo che l'opera di riferimento può essere buona ma non è detto lo sia altrettanto il film da essa tratto, cosa che vale anche per 1984 e quel filmetto che è  Orwell 1984. ^^
		  
		
		
		
		
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						Ultima modifica di Moonwatcher;  08-05-2012 a 01:28.
					
					
				
			
		
		
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			08-05-2012, 01:24
			
			
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#475
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Hai guardato, ma non hai visto 
			
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 Questo sempre perché non sono d'accordo con te e non c'ho visto quel che c'hai visto tu?   
Ho visto, ho visto. E comunque, se anche fosse (ma non è), almeno avrei fatto uno sforzo in più di te che incolli la rassegna stampa sul  Faust di Sokurov senza neanche averlo  guardato.   
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Il film (senza virgolette) difetta completamente di ironia? Embé? Mica la ordina il medico, l'ironia. Non è che bisogna inserirla per forza dovunque, in qualunque storia. 
			
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 Avevo premesso che era un'opinione di puro gusto personale o ricordo male?   
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				A mio parere così sarebbe potuto essere un buon film, ma la contaminazione tra sequenze "realistiche" e passaggi "simbolici" lo rende decisamente ottimo. Le opere che si possono leggere su più livelli (autobiografia dell'autore, metafora esistenziale, metafora socio-politica) sono sempre le migliori 
			
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 Sì, peccato che grevi e pesanti simbolismi non lo rendano ottimo ma mediocre. ^^
 
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					Originariamente inviata da  Winston_Smith
					 
				 
				Da quando in qua la fluidità narrativa inficia il valore artistico di un'opera? La storia non deve svolgersi obbligatoriamente in modo lineare, anzi i diversi salti logici e temporali (che poi non mi sembrano neanche così tanto frequenti) contribuiscono a rendere la sensazione di straniamento in cui ci si trova immersi insieme al protagonista e a rendere la pluralità di livelli di lettura di cui parlavo prima. 
			
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 Fluidità narrativa non significa affatto che debba svolgersi obbligatoriamente in modo lineare, ma quando mai? Significa che il risultato finale debba essere fluido e scorrevole, se poi per te il contrario, che sarebbe statico e faticoso (a cui aggiungerei lacunoso) è un complimento, non so che dire. Per un esempio di film complesso ma scorrevole vedere quel capolavoro che è  Nashville di Robert Altman (tanto per restare in tema musicale).   
		 
		
		
		
		
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						Ultima modifica di Moonwatcher;  08-05-2012 a 01:28.
					
					
				
			
		
		
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			09-05-2012, 20:45
			
			
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#476
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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			Sì, sono d'accordo Bourée, io partivo dal presupposto di considerarlo un'opera cinematografica. Sicuramente il suo limite più grosso è quello che dici tu, non ha saputo sposare l'arte cinematografica, ma a mio avviso non è mancata la forza, è mancata la competenza, l'errore principale è stato affidarlo a quello che sarà il regista del mediocrissimo  Evita.   
		 
		
		
		
		
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			09-05-2012, 20:56
			
			
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#477
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				l'errore principale è stato affidarlo a quello che sarà il regista del mediocrissimo  Evita.    
			
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 Tanti grandi registi hanno firmato film mediocri, e non per questo sono certo mediocri essi stessi. Alan Parker ha diretto anche bei film come  Fuga di mezzanotte e  The Commitments; citare solo  Evita (che comunque non ricordo certo così orrendo) è come identificare Ridley Scott con  Legend o, meglio, Rob Reiner con  Storia di noi due o  Genitori cercasi... visto che Parker non ha mai raggiunto i livelli di certi Scott   
		 
		
		
		
		
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			09-05-2012, 21:10
			
			
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#478
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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			Legend sarebbe da rivalutare secondo me. Comunque la produzione di Parker è mediamente bassa come livello, e Fuga di mezzanotte è anch'esso sopravvalutato (The Commitments non lo so perché non l'ho visto).
		 
		
		
		
		
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			09-05-2012, 21:22
			
			
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#479
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				Legend sarebbe da rivalutare secondo me. 
			
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 Bah, se lo dici tu... io non l'ho visto comunque.
 
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					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				Fuga di mezzanotte è anch'esso sopravvalutato 
			
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 Fuga di mezzanotte è un buon film, niente più niente meno. Penso un 7 su 10.
 
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					Originariamente inviata da  Moonwatcher
					 
				 
				The Commitments non lo so perché non l'ho visto 
			
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 Ma se l'abbiamo visto insieme, alle Gru mi sembra.    E ti era piaciuto. -.-
		  
		
		
		
		
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			09-05-2012, 21:31
			
			
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#480
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  passenger
					 
				 
				Ma se l'abbiamo visto insieme, alle Gru mi sembra. 
			
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 Non lo ricordo per nulla, sto invecchiando.     
		 
		
		
		
		
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