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Vecchio 23-06-2010, 23:58   #21
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Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
Vabbè direi che con questa chiosa possiamo chiudere l'intero discorso.
provocazione riuscita. come si dice: colpito e affondato.
un po' come quando Piero Angela diceva che il femminismo è un sottoprodotto del petrolio. come dargli torto?
Vecchio 24-06-2010, 00:09   #22
Esperto
 

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Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
si buonanotte. altro che frase fatta. anche biologicamente il testosterone medio degli uomini è diminuito un sacco e continua a scendere (ma questo è anche causa ambientale).
il fatto che il linguaggio del corteggiamento è andato e l'educazione dei figli in mano alle madri è un disastro.
perché? perché le mamme educano i figli a comportarsi come pensano che dovrebbe comportarsi un uomo che E' l'esatto contrario di quello che le donne vogliono da un uomo. per dirla spicciola.
Ammesso che ciò sia vero, è vero anche il contrario? I padri educherebbero male le figlie? Ogni genitore dovrebbe educare solo i figli del suo stesso sesso?

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
gli uomini sono educati a compiacere le donne, non a essere uomini. e sono super succubi del giudizio femminile, ma è come un cane che si morde la coda.
stanno a sentire quello che le donne vogliono e cercano di farlo, un processo razionale. questo è l'esatto contrario di quello che fa un alfa.
ora che i beta ci sian sempre stati è un conto, ma pure i beta non erano così femminilizzati.
Ma allora non tutti gl uomini sono educati a compiacere le donne, solo i "beta" (qualunque cosa essi siano), o ho capito male io?

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
ovvio che no. quella è la causa. ma non una certa forma di emancipazione, ma la cultura femminista che l'ha accompagnata. quella del "siamo tutti uguali".
un abominio di stampo marxista.
Dal punto di vista dei diritti, siamo tutti uguali certo. In generale no, ma le differenze tra i singoli invididui non sono meno importanti di quelle tra i generi, tutt'altro.

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
questo è quello che dice il femminismo, che non è una legge scientifica ma una semplice posizione politica che è entrata nella sfera privata.
ora rispondimi: tu faresti dettare le tue pulsioni emotive da un orpello politico?
perché stiam parlando di questo, adattare una mentalità, una società, l'informazione ad una "verità" che cozza inevitabilmente con gli istinti sessuali e il modo di vivere le emozioni che i due generi hanno.
hai presente in 1984 di Orwell quando viene riscritta la storia? ecco.
Ma anche il maschilismo è una posizione politica, o invece è qualcosa di più?
Vecchio 24-06-2010, 00:10   #23
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
la persona più discriminata al mondo è il maschio bianco (cit. il sindaco di Londra). mai stato così d'accordo con un londinese.
Cosa subisce un maschio bianco in termini di discriminazione in più rispetto a qualunque altra categoria di persone sulla Terra?
Vecchio 24-06-2010, 01:07   #24
Esperto
L'avatar di Nick
 

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Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
provocazione riuscita. come si dice: colpito e affondato.
un po' come quando Piero Angela diceva che il femminismo è un sottoprodotto del petrolio. come dargli torto?
Provocazione fine a sè stessa e telefonata, di fatti non ti ho mandato a cagare ho detto finiamola qui.
Sta cosa di Angela però te la potevi risparmiare, non mi sembra una citazione molto geniale. Tutto è derivato dal petrolio in questa società, mi sembra abbastanza lapalissiano visto che sul petrolio si fonda l'intero sistema economico e di conseguenza quello sociale.
Vecchio 24-06-2010, 11:46   #25
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Cosa subisce un maschio bianco in termini di discriminazione in più rispetto a qualunque altra categoria di persone sulla Terra?
quella di non appartenere ad una categoria che può essere vittimizzata.
c'è una paura talmente elevata di essere tacciati di discriminazione che
l'appartenere alla categoria identificata come dominante (ma non sempre dominante nei fatti) diviene una forma di disuguaglianza.
il maschio bianco non può fare la vittima, tutti gli altri si (e non è raro che sia vittimismo alle volte).
prima che qualche benpensante mi dia anche del razzista (dopo che maschilista)
tengo a precisare che ripudiare il vittimismo è il primo passo dell'antirazzismo e della lotta alla discriminazione. se si vuole essere coerenti, ovviamente.
altrimenti si può continuare a stare nel politicamente corretto dove una persona
ha vantaggi solo per il fatto di appartenere ad un genere o ad un'etnia.
Vecchio 24-06-2010, 11:49   #26
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
Sta cosa di Angela però te la potevi risparmiare, non mi sembra una citazione molto geniale.
non sarà geniale ma è vera. senza l'industrializzazione col cavolo che sarebbero scomparsi i ruoli. è la tecnologia industriale che ha reso obsolete le caratteristiche fisiche (ma anche psichiche) del maschio, rendendo intercambiabili uomini e donne.
"intercambiabili" è una parola significativa, si usa appunto nei pezzi di ricambio.
quello che stiamo diventando con questa mania dell'uguaglianza che altro non è che omologazione.
Vecchio 24-06-2010, 12:20   #27
Esperto
L'avatar di Nick
 

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
quello che stiamo diventando con questa mania dell'uguaglianza che altro non è che omologazione.
Ti ha già risposto Winston, uguaglianza nei diritti, l'omologazione è il pensiero unico che c'è ma non ha nulla a che vedere con le lotte per i diritti delle minoranze. Il maschio Wasp non subisce alcuna discriminazione in quanto maschio wasp quindi non c'è motivo che faccia la vittima in quanto maschio wasp
'Sti sofismi basati sul paradosso che spari non capisco se celano volontà di prendere per culo o ingenuità.
Però citi un esempio a fagiolo, in fabbrica sei un macchinario, anzi un pezzo di ricambio, lo vedi che il problema è l'identità di genere umano? e per te quale sarebbe la soluzione? non che operai uomini e donne si rendano conto di avere un problema in comune ma quella di affibbiare a loro dei ruoli.

Ma poi non ho capito, rivuoi il patriarcato? Te lo dico io cos'è il patriarcato se vuoi e non perchè l'ho letto su un libro ma perchè l'ho letto sulla pelle della famiglia di mia madre: 6 figli, 6 nevrotici, 2 figlie zitelle condannate ad accudire un genitore, 2 ipocondriaci gravi e un cadavere, una famiglia sclerotizzata dalla volontà di uno in quanto uomo.
Vecchio 24-06-2010, 12:46   #28
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
uguaglianza nei diritti
come appunto nell'affidamento dei figli?
come nel fatto che la parola della donna in tribunale vale qualcosina di più?

Quote:
Il maschio Wasp non subisce alcuna discriminazione in quanto maschio wasp
io sono solo white. ne anglo, ne saxon, ne puritan. thanks.
la cosa succede anche in italia.

Quote:
'Sti sofismi basati sul paradosso che spari non capisco se celano volontà di prendere per culo o ingenuità.
secondo me sei tu l'ingenuo.

Quote:
Però citi un esempio a fagiolo, in fabbrica sei un macchinario, anzi un pezzo di ricambio, lo vedi che il problema è l'identità di genere umano?
semmai scomparsa di identità di gruppo. all'apparato produttivo fa comodo che tu ti considera cittadino del mondo e non appartenente ad un gruppo con particolarità che potrebbero mettere a repentaglio il sistema....
guarda solo in Medio Oriente.

Quote:
e per te quale sarebbe la soluzione? non che operai uomini e donne si rendano conto di avere un problema in comune ma quella di affibbiare a loro dei ruoli.
uno non esclude l'altro. il problema identitario è il problema del prossimo futuro.
non vedi che ci sono un sacco di stati che si vanno a frammentare? pure il Belgio rischia di dividersi. è normale. la gente sta tornando alle radici, e speriamo che la tendenza non si fermi. in c..o alla globalizzazione.

Quote:
Ma poi non ho capito, rivuoi il patriarcato?
decidetevi. c'è o non c'è il patriarcato?
a me non interessa sinceramente il patriarcato in quanto tale, come non mi interessano ruoli universali. ma ruoli relativi ad un contesto si.
qui non si parla di diritti, qui si parla di reale uguaglianza: cioè dare senso a certe premesse. fino a che si fa passare un certo messaggio culturale del vittimismo a prescindere i diritti non sono certo uguali.

Quote:
6 figli, 6 nevrotici, 2 figlie zitelle condannate ad accudire un genitore, 2 ipocondriaci gravi e un cadavere, una famiglia sclerotizzata dalla volontà di uno in quanto uomo.
tutta colpa del patriarcato. ohibò.
pensa che invece la mia famiglia è sana da generazioni e probabilmente l'unico antisociale sono io che ho avuto più rapporti con mia madre che con mio padre.
per la cronaca: un tempo accudire un genitore era un dovere quasi naturale, ora sembra che sia un peso che la società ti impone.
un po' individualista questa società moderna, non trovi?
Vecchio 24-06-2010, 15:06   #29
Esperto
L'avatar di Nick
 

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
un tempo accudire un genitore era un dovere quasi naturale, ora sembra che sia un peso che la società ti impone.
un po' individualista questa società moderna, non trovi?
Accudire un genitore certo, non murarsi vivi.
Tutta colpa del patriarcato sì, se la parola di mio nonno non fosse stata l'unica non avrebbe ridotto la famiglia a un lazaretto.
No, che non c'è il patriarcato per fortuna è stato spazzato via, una delle cose positive che il processo di industrializzazione ha portato insieme a quelle negative.
All'apparato produttivo non giova affatto che tu ti consideri cittadino del mondo, mettere in competizione i lavoratori è stato il loro più grande successo, tant'è vero che l'unica strategia aziendale da 20 anni a questa parte si basa sulla riduzione dei costi del personale.
Wasp era per dire classe dominante su.

Quote:
è normale. la gente sta tornando alle radici, e speriamo che la tendenza non si fermi. in c..o alla globalizzazione
.
è perverso, si va indietro perchè non si è più in grado di andare avanti.
Vecchio 24-06-2010, 15:23   #30
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
Accudire un genitore certo, non murarsi vivi.
murarsi vive che vuol dire?

Quote:
Tutta colpa del patriarcato sì, se la parola di mio nonno non fosse stata l'unica non avrebbe ridotto la famiglia a un lazaretto.
cioè? che ha detto sto nonno? non voleva essere messo in un ricovero?

Quote:
No, che non c'è il patriarcato per fortuna è stato spazzato via, una delle cose positive che il processo di industrializzazione ha portato insieme a quelle negative.
come si dice..... de gustibus ....

Quote:
All'apparato produttivo non giova affatto che tu ti consideri cittadino del mondo
nono, macché. far lavorare un italiano con tempi e modi cinesi non gli giova.
nono. la catena di montaggio è stata proprio pensata per adattarsi alla cultura del posto e alla sensibilità differente dei popoli... si, come no...

Quote:
mettere in competizione i lavoratori è stato il loro più grande successo
infatti è verissimo. oltre all'identità culturale e di genere, ti han tolto anche quella di classe. ma guarda....

Quote:
tant'è vero che l'unica strategia aziendale da 20 anni a questa parte si basa sulla riduzione dei costi del personale.
certamente, perché se l'operaio di Pomigliano si rifiuta di avere le condizioni di lavoro di un polacco bisogna ricattarlo.
e il ricatto, visto l'esito referendario, ha funzionato benino.
sempre per via dell'identità di classe vs individualismo trionfante.

Quote:
è perverso, si va indietro perchè non si è più in grado di andare avanti.
è umano. la gente si è stancata di essere quello che non è. speriamo davvero si svegli prima che sia troppo tardi.
Vecchio 24-06-2010, 17:47   #31
Esperto
L'avatar di Nick
 

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
cioè? che ha detto sto nonno? non voleva essere messo in un ricovero?
Ma che hai capito? Lasciamo perdere.

Quote:
nono, macché. far lavorare un italiano con tempi e modi cinesi non gli giova.
nono. la catena di montaggio è stata proprio pensata per adattarsi alla cultura del posto e alla sensibilità differente dei popoli... si, come no...
Hai un concetto un po' particolare dell'essere cittadini del mondo, l'idea è avere tutti uguali diritti non tutti meno diritti. E' il capitalismo che impone la competizione, mica gli operai cinesi. Che tra l'altro negli ultimi tempi hanno ottenuto aumenti anche del 50% del salario, la Cina si sta riconvertendo per il mercato interno. Allegro che tra pochi anni saremo noi i cinesi dei cinesi.

Quote:
infatti è verissimo. oltre all'identità culturale e di genere, ti han tolto anche quella di classe. ma guarda....
E dunque...? Meglio farsi la guerra tra poveri? non si capisce che vuoi dire.
L'identita culturale...se non spieghi a che ti riferisci...quella contadina, quella operaia, quella borghese? La prima è morta 50 anni fa, non c'è la minima possibilità di ritornarci neanche volendo, non ci sono le condizioni sociali nè possono esserci, è un etnicidio già realizzato, la seconda è morente, rimane la terza estesa a tutti come un maniaco narcisista che impone la propria personalità a dei soggetti succubi.
Quote:
certamente, perché se l'operaio di Pomigliano si rifiuta di avere le condizioni di lavoro di un polacco bisogna ricattarlo.
E dunque...? Ciò è giusto, sbagliato, inevitabile...boh.

Quote:
e il ricatto, visto l'esito referendario, ha funzionato benino.
sempre per via dell'identità di classe vs individualismo trionfante.
Neanche tanto, visto che dovevano stravincere,

Ultima modifica di Nick; 24-06-2010 a 18:05.
Vecchio 24-06-2010, 18:01   #32
Esperto
L'avatar di giallorossonellanima
 

Quote:
Originariamente inviata da Nocturno83 Visualizza il messaggio
Di recente ho visto un docuemntario sulle persone che cambiano sesso, poiché psicologicamente e istintivamente si sentono del sesso opposto a quello biologico.

Per la prima volta esempi come i loro mi hanno aperto una prospettiva nuova con la quale guardare la mia situazione.

Queste persone x arrivare ad un'azione così radicale devono essere profondamente convinte della loro identità di genere, x vederla in così profondo contrasto con la loro identità biologica.

Queste persone si rifiutano di essere definite omosessuali, poiché, diversamente da loro, non si accettano semplicemente per l'orientamento sessuale della maggiroanza delle persone del loro sesso biologico, ma si spingono oltre

mi sono reso conto che x molte persone l'identità di genere a livello psicologico non è così netta e precisa al punto che se fossero nate dell'altro sesso avrebbero preso la decizione di farsi operare.

Questa debolezza d'identità personalmente la considero non strettamente correlata con l'orientamento sessuale (ricordo addirittura di aver visto in un altro documentario un uomo che si sentiva donna, si vestiva donna ma che era attratto dalle donne, si sentiva psicologicamente "una donna lesbica")

La crisi d'identità è qualcosa che ho vissuto anchio, che per molto tempo fino a pochi anni fa mi rendeva profondamente angoscioso e a disagio nel sentirmi (fisicamente) come un maschio, se mi basavo sullo stereotipo fornitomi dalla società

da bambino mi sentivo spesso poco maschio, ma non al punto da vedermi come una femmina. Ho continuato a percepire dentro di me una scarsa virilità, che forse è uno degli aspetti che intuitivamente mi hanno sempre fatto apparire come impermeabile all'interesse affettivo e sessuale dell'altro sesso. Da ragazzino temevo (anche x via di episodi di bullismo) di esser un effemminato. Oggi almeno queste paure sono scomparse e so di non essere affatto effeminato. Ma il mio conflitto d'identità non si è mai sopito ed ha lasciato cicatrici profonde nella mia natura sociale (ne è una prova la mia condivisa situazione di single e vergine cronico).

Tornando al documentario di cui paravo all'inizio, mi sono reso conto che se fossi nato femmina sarei stato una lesbica, avrei forse vissuto la mia identità biologica con confusione ma anche accettazione, poiché dubito fortemente che mi sarei sentito un maschio intrappolato nel corpo di una femmina e quindi non avrei mai fatto una scelta come quella fatta dalla ex donna che raccontava la sua storia nel documentario.

Sotto vari aspetti, la mia identità sociale (specie nei suoi risvolti affettivi e sessuali) continua a non essere affatto virile e mi fa ancora sentire spesso come una specie di ermafrodita, di asessuato mutilato e sofferente della propia condizione.

Spero di non essere stato troppo contorto. Ma mi domando se qualcuno di voi viva un conflitto d'identità di questo tipo.
E' una riflessione interessante anche se come dici tu un pò contorta.
Io credo che la serenità è alla base di tutto, anche della propria autoaccettazione sessuale.
E la serenità si conquista secondo me avendo accanto le persone che ti vogliono piu bene come la tua famiglia, degli amici veri che anche nelle difficoltà più gravi ti sono accanto, ed eventualmente un/a ragazzo/a, in base alle proprie inclinazioni.
Da questa si parte per assumere consapevolezza di se stessi, della propria sessualità,del proprio futuro...
Ma se non si ha questa puoi anche essere il nuovo Rocco Siffredi secondo me, ma rimarrai sempre una persona insicura di se stessa e della propria sessualità.
Vecchio 24-06-2010, 18:05   #33
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
Ma che hai capito? Non le ha fatte sposare. Ha tormentato tutti con le sue cazzo di manie da uomo dell'800 finchè ha campato. Lasciamo perdere.
ma il matrimonio monogamico è un'istituzione patriarcale (cit.)
non capisco.

Quote:
Hai un concetto un po' particolare dell'essere cittadini del mondo, l'idea è avere tutti uguali diritti non tutti meno diritti.
la lingua italiana dice che tutti meno, è cmq tutti uguali.
comprendo benissimo che piacerebbe ai cinesi avere i ns. diritti e le nostre retribuzioni, ma è come credere che gli asini un giorno possano decollare nello spazio. la globalizzazione porte inevitabilmente ad un mercato nel lavoro che deve essere concorrenziale. non piace a nessuno, ma il prb da affrontare è il sistema globalizzante, non l'esportazione di diritti. sulla base di che cosa?
il mondo ha miriadi di culture, credi, tradizioni, modi di vivere, di pensare, di sentire diversi e imporre un modello unico è arrogante e idiota.


Quote:
Ti sfugge che non sono i cinesi che impongono i loro ritmi ma le aziende che impongono quelli dei cinesi.
i cinesi hanno una cultura confuciana che si portano dietro anche quando emigrano. si mescolano pochissimo, creano le loro chinatown, lavorano sodo sin da piccoli. è la loro cultura, e non la cambi a meno di non imporre loro di fare diversamente cosa che sarebbe, ripeto, arrogante e idiota.

Quote:
E dunque...? Meglio farsi la guerra tra poveri? non si capisce che vuoi dire.
no, meglio ritrovare una nuova identità sia di genere, che di appartenenza culturale ed infine anche di classe se il sistema è disumano.

la tua risposta invece è il gioco del sistema: è inutile tentare ottusamente di estendere diritti che sono a livello pratico non estendibili, ma ripensare il modello economico che impone poi queste lotte per salvare il salvabile.
e te lo dico da sindacalista.
il libero mercato va abbattuto, punto e basta.
Vecchio 24-06-2010, 18:18   #34
Esperto
L'avatar di Nick
 

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
il libero mercato va abbattuto, punto e basta.
Oh finalmente una cosa su cui siamo d'accordo. Ma se vuoi abbattere il libero mercato lo devi fare inevitabilmente da una prospettiva internazionalista, ogni emancipazione nazionale verrebbe inevitabilmente normalizzata dalle pressioni esterne. Paradossalmente è più probabile cambiare il mondo che cambiarne una parte
Quote:
la lingua italiana dice che tutti meno, è cmq tutti uguali.
Si vabbè ma storicamente il termine non ha quella valenza.

Quote:
comprendo benissimo che piacerebbe ai cinesi avere i ns. diritti e le nostre retribuzioni, ma è come credere che gli asini un giorno possano decollare nello spazio
RIleggi il post di prima che l'ho modificato dopo che hai risposto. Gli asini cinesi stanno volando.

Ultima modifica di Nick; 24-06-2010 a 18:24.
Vecchio 24-06-2010, 18:52   #35
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
Oh finalmente una cosa su cui siamo d'accordo. Ma se vuoi abbattere il libero mercato lo devi fare inevitabilmente da una prospettiva internazionalista,
ma anche no. la decrescita, per es, è un movimento appunto localista perché combatte il mercato globale.
i movimenti internazionali han già fallito da tempo.

Quote:
ogni emancipazione nazionale verrebbe inevitabilmente normalizzata dalle pressioni esterne.
la strada è irta di ostacoli, me è molto più utopista una strada internazionalista. come pensi di governare un mondo che, legittimamente, vuole avere realtà diverse, culture diverse, religioni diverse, RUOLI diversi, IDENTITA' diverse. ogni popolo ha il sacrosanto diritto di farsi la sua storia.
se no famo il trotzkismo.... che è meglio lasciarlo dov'è.

Quote:
Paradossalmente è più probabile cambiare il mondo che cambiarne una parte
ma il mondo non può adottare un modello unico, lo capisci che è quello che da forza al sistema o no? qualsiasi modello internazionale contro il capitalismo anglosassone è destinato a fallire. è un modello potente e invasivo, soprattutto nella sua cancellazione della cultura e nel suo progressismo a tutti i costi, ciecamente ancorato alla tecnologia e alla sistematica sostituzione dell'uomo con la macchina.
bisogna fermarsi un attimo e comprendere le ragioni dei popoli.
per me c'è una sola strada: DECRESCITA.

l'identità culturale è etnico-storica. quella di classe è nata con l'avvento della modernità, alle soglie del 1600, perché l'economia di sussistenza fu fatta saltare (nascita del latifondismo). prima non ve n'era bisogno. un tempo ricco e povero erano molto più vicini, anche emotivamente, di quanto non lo siano oggi. vi erano una società si classista, ma senza l'esasperazione odierna.
i ricchi e i poveri credo ci saranno sempre, o si vuol tornare a utopie comuniste?
certo oggi le condizioni sarebbero diverse e più umane, ma bisogna mettersi nella testa che la forbice sociale è frutto di un'umanità viziata al consumo che è appunto fomentata dall'alienazione rispetto al proprio territorio.

i cinesi erano schiavizzati, ma se tutti continuano ad andare in Cina, anche colossi come Toyota e Honda (aumentando le paghe come sottolinei) è perché
ci guadagnano lo stesso e la qualità è notevole.
ma non tutti i popoli han caratteristiche così adattabili a lavori così alienanti.
bisogna andare contro questa logica.
Vecchio 24-06-2010, 21:11   #36
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
quella di non appartenere ad una categoria che può essere vittimizzata.
Mi pare un po' poco per dire che "la persona più discriminata al mondo è il maschio bianco". A questo punto, per fare un esempio, anche Berlusconi è la persona più discriminata al mondo, visto che non può certo fare del vittimismo (che poi lo faccia lo stesso è un altro paio di maniche ).
Quando penso alla persona più discriminata al mondo penso a una situazione tipo paria indiano, intoccabile, ultimo gradino della scala sociale su cui le altre classi sociali si puliscono i piedi.
Beh, non credo proprio che tutti i maschi bianchi siano in queste condizioni nei confronti di qualunque altra categoria sociale.
Se invece si pensa a un maschio bianco medio, beh, bisognerebbe chiarirsi le idee su cosa è il maschio bianco medio. E poi, sempre per fare un esempio, una donna omosessuale può subire delle serie limitazioni nei diritti civili rispetto a un maschio bianco eterosessuale.
Insomma, "maschio bianco" è un categoria troppo vasta perché la si possa pensare come un blocco monolitico che è soggetto a condizioni anche solo somiglianti e che è più discriminato di qualsiasi altra categoria.
Meno generalizzazioni e facili slogan, please.
Vecchio 24-06-2010, 21:30   #37
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
ME poi, sempre per fare un esempio, una donna omosessuale può subire delle serie limitazioni nei diritti civili rispetto a un maschio bianco eterosessuale.
fammi un esempio.

p.s. l'eterosessuale l'hai tirato fuori tu. meno strumentalizzazioni, please.
io mi son fermato al bianco.
Vecchio 24-06-2010, 21:44   #38
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
fammi un esempio.

p.s. l'eterosessuale l'hai tirato fuori tu. meno strumentalizzazioni, please.
io mi son fermato al bianco.
Beh, una donna omosessuale non può sposarsi in Italia e volendo può essere cacciata dal letto d'ospedale della sua compagna, se i parenti non vogliono.
Un maschio bianco eterosessuale no.

Un maschio bianco eterosessuale è un maschio bianco, no?
Dunque, se appartiene alla "categoria più discriminata del mondo", una persona appartenente a un'altra categoria dovrebbe essere discriminata meno di lui, no? L'esempio che ho fatto mi pare contraddica questa affermazione.
Vecchio 24-06-2010, 22:49   #39
Esperto
L'avatar di Nick
 

Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen Visualizza il messaggio
la strada è irta di ostacoli, me è molto più utopista una strada internazionalista. come pensi di governare un mondo che, legittimamente, vuole avere realtà diverse, culture diverse, religioni diverse, RUOLI diversi, IDENTITA' diverse. ogni popolo ha il sacrosanto diritto di farsi la sua storia.
essì perchè invece il socialismo nazionale c'ha avuto una riuscita...
Vecchio 25-06-2010, 13:03   #40
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
essì perchè invece il socialismo nazionale c'ha avuto una riuscita...
socialismo? a me non piace il socialismo ne lo vorrei.
in ogni caso è sopravvissuto decenni in vari paesi. pure a Cuba con l'embargo.
se proprio vogliam parlare di "riuscita".

per me la statalizzazione è l'ultimo dei problemi.
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