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Identità di genere
Di recente ho visto un docuentario sulle persone che cambiano sesso, poiché psicologicamente e istintivamente si sentono del sesso opposto a quello biologico.
Per la prima volta esempi come i loro mi hanno aperto una prospettiva nuova con la quale guardare la mia situazione. Queste persone x arrivare ad un'azione così radicale devono essere profondamente convinte della loro identità di genere, x vederla in così profondo contrasto con la loro identità biologica. Queste persone si rifiutano di essere definite omosessuali, poiché, diversamente da loro, non si accettano semplicemente per l'orientamento sessuale della maggiroanza delle persone del loro sesso biologico, ma si spingono oltre mi sono reso conto che x molte persone l'identità di genere a livello psicologico non è così netta e precisa al punto che se fossero nate dell'altro sesso avrebbero preso la decizione di farsi operare. Questa debolezza d'identità personalmente la considero non strettamente correlata con l'orientamento sessuale (ricordo addirittura di aver visto in un altro documentario un uomo che si sentiva donna, si vestiva da donna, ma che era attratto dalle donne, si sentiva psicologicamente "una donna lesbica") La crisi d'identità è qualcosa che ho vissuto anch'io, che per molto tempo fino a pochi anni fa mi rendeva profondamente angoscioso e a disagio nel sentirmi (fisicamente) come un maschio, se mi basavo sullo stereotipo fornitomi dalla società da bambino mi sentivo spesso poco maschio, ma non al punto da vedermi come una femmina. Ho continuato a percepire dentro di me una scarsa virilità, che forse è uno degli aspetti che intuitivamente mi hanno sempre fatto apparire come impermeabile all'interesse affettivo e sessuale dell'altro sesso. Da ragazzino temevo (anche x via di episodi di bullismo) di esser un effemminato. Oggi almeno queste paure sono scomparse e so di non essere affatto effeminato. Ma il mio conflitto d'identità non si è mai sopito ed ha lasciato cicatrici profonde nella mia natura sociale (ne è una prova la mia condivisa situazione di single e vergine cronico). Tornando al documentario di cui paravo all'inizio, mi sono reso conto che se fossi nato femmina sarei stato una lesbica, avrei forse vissuto la mia identità biologica con confusione ma anche accettazione, poiché dubito fortemente che mi sarei sentito un maschio intrappolato nel corpo di una femmina e quindi non avrei mai fatto una scelta come quella fatta dalla ex donna che raccontava la sua storia nel documentario. Sotto vari aspetti, la mia identità sociale (specie nei suoi risvolti affettivi e sessuali) continua a non essere affatto virile e mi fa ancora sentire spesso come una specie di ermafrodita, di asessuato mutilato e sofferente della propia condizione. Spero di non essere stato troppo contorto. Ma mi domando se qualcuno di voi viva un conflitto d'identità di questo tipo. |
Re: Identità di genere
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Re: Identità di genere
<<da bambino mi sentivo spesso poco maschio, ma non al punto da vedermi come una femmina. Ho continuato a percepire dentro di me una scarsa virilità, che forse è uno degli aspetti che intuitivamente mi hanno sempre fatto apparire come impermeabile all'interesse affettivo e sessuale dell'altro sesso. Da ragazzino temevo (anche x via di episodi di bullismo) di esser un effemminato. Oggi almeno queste paure sono scomparse e so di non essere affatto effeminato. Ma il mio conflitto d'identità non si è mai sopito ed ha lasciato cicatrici profonde nella mia natura sociale (ne è una prova la mia condivisa situazione di single e vergine cronico).>>
Ecco è quello che pensavo io,di avere scarsa femminilità..gli e le altre sapevano cos'erano io no,non mi era chiaro manco per niente.Non penso di essere uomo psicologicamente,magari donna si ma mi vengono dei dubbi..forse sono davvero asessuata. |
Re: Identità di genere
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quello che resta problematico è il rapporto con la mia identità maschile, la forte sensazione che quando conosco una ragazza lei precepisca subito questa mia mancata assunzione di un ruolo maschile e che quindi non mi trovi interessante gli psicologi che mi hanno seguito mi hanno fatto notare come tutto ciò sia dovuto essenzialmente al mio ambiente familiare, ho sempre avuto un rapporto freddo e distaccato con mio padre e crescendo è nato solo un crescente antagonismo, mentre è probabile che avendo avuto invece un rapporto profondo con mia madre ed essendo cresiuto in un ambiente in cui comunque erano altre parenti donne ad essere + presenti (mia nonna, mia zia, mia cugina....) io abbia sviluppato un comportamento ed una sentisbilità decisamente femminili mio cugino al contrario ha sempre avuto un rapporto profondo con mio zio e assai + distaccato con la madre, infatti non ha mai avuto problemi di questo tipo, ha perso la verginità presto, è fidanzato da molti anni e si è anche concesso il lusso di tradire di tanto in tanto, è fortemente permeato di una mentalità maschilista e pur essendo decisamente + brutto di me non ha mai avuto problemi con le ragazze il suo esempio mi chiarisce ancora meglio quanto x noi maschi sia fondamentale avere carattere |
Re: Identità di genere
non posso che quotare le parole di Nocturno83, parola per parola.
il problema è: ora che il danno è fatto, come se ne esce? |
Re: Identità di genere
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Anch'io mi sono fatto brutte seghe (belle seghe mi pareva fuori luogo) mentali sull'argomento identità sessuale, ma venendo da un ambiente in cui se non disamini ogni femmina semovente classificandola per vari gradi e ordini di giudizio, e non sai bruciare le scoregge con l'accendino non sei un uomo... cmq ho risolto quando mi sono reso conto che l'identità non conta una cippa, quello che conta è l'orientamento, almeno per me. (Nel senso che l'identità ti serve per definirti in gruppo, ma visto che il gruppo non c'è...) E sull'orientamento non ho proprio dubbi, basta seguire iddu e vedere dove ti tira...Che poi siano sempre vicoli ciechi è un altro paio di maniche. p.s. Cmq leggendo il titolo pensavo all'identità di genere umano, che oggigiorno mi sembra un problema più cogente e universale. |
Re: Identità di genere
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è vero che anche gli uomini lamentano la scomparsa della femmina, ma quelli vengono definiti maschilisti e quindi non hanno voce in capitolo. :D |
Re: Identità di genere
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perché l'immagine che noi diamo è un po' questa. bisogna che ci rendiamo conto che sono saltati i linguaggi di comunicazione. se manca l'aggressività ed il modo di comunicare maschile, dall'altra parte non hanno compensato manco per nulla... i problemi universali mi han sempre puzzato di marcio, da buon relativista culturale quale sono. |
Re: Identità di genere
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Prima di introiettare questa semplice e banale, per quanto non esaustiva, verità poteva capitare che scambiassi la normale indifferenza con rifiuto o addirittura ostilità. In realtà mi capita tutt'ora quando cessa il battito del razionale (cit.) ma almeno mi sforzo di non scivolare nell'irrazionale Ma ammettiamo che il genere maschile mi consideri neutro, cosa succede? Se non ci entro in relazione nulla, se ci entro in relazione nulla lo stesso. Non competo per il ruolo di maschio alfa, non desidero che qualcuno m'inviti a una partita di calcetto, di goliardie e amenità da caserma ne ho avute abbastanza a suo tempo...al limite posso sempre parlare coi rutti. :D...certo che se invece mi considerano omosessuale e sto passando di fronte alla sede di Forza Nuova forse qualche problema può sorgere. Quote:
se fossi donna se andrei con una lesbica che si finge etero? Ma a me cosa può importare cosa lei finge di essere? per me può anche fingere di essere una giraffa. |
Re: Identità di genere
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il discorso è: andresti con una ragazza eterosessuale che non ha niente di femminile? a livello istintivo, comportamentale. se SI: allora c'è un chiaro cambiamento nei gusti maschili che non viene seguito dai gusti femminili. se NO: allora il tuo gusto è speculare e opposto a quello femminile, ed allora non si può usare il paramentro "modo d'essere". spero di essermi spiegato. |
Re: Identità di genere
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il fatto che il linguaggio del corteggiamento è andato e l'educazione dei figli in mano alle madri è un disastro. perché? perché le mamme educano i figli a comportarsi come pensano che dovrebbe comportarsi un uomo che E' l'esatto contrario di quello che le donne vogliono da un uomo. per dirla spicciola. gli uomini sono educati a compiacere le donne, non a essere uomini. e sono super succubi del giudizio femminile, ma è come un cane che si morde la coda. stanno a sentire quello che le donne vogliono e cercano di farlo, un processo razionale. questo è l'esatto contrario di quello che fa un alfa. ora che i beta ci sian sempre stati è un conto, ma pure i beta non erano così femminilizzati. Quote:
un abominio di stampo marxista. Quote:
ora rispondimi: tu faresti dettare le tue pulsioni emotive da un orpello politico? perché stiam parlando di questo, adattare una mentalità, una società, l'informazione ad una "verità" che cozza inevitabilmente con gli istinti sessuali e il modo di vivere le emozioni che i due generi hanno. hai presente in 1984 di Orwell quando viene riscritta la storia? ecco. |
Re: Identità di genere
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Poi non saprei per sapere le sue reazioni ai comportamenti di una donna dovrei prima parlarci con una donna. Quote:
E cmq, che poi era il motivo del misunderstandment, ci sono lesbiche tutt'altro che maschili, non è solo un luogo comune del porno. |
Re: Identità di genere
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la mia non lo era di certo, ma io e mio padre eravam troppo diversi e abbiam sempre comunicato male. da quando vivo solo le cose son migliorate, ma a 32 anni non cambi. Quote:
poi c'è l'alfa, beh quello te lo spiego con un esempio. è quello che mentre io razionalizzo e porto fatti a sostegno di una tesi, lui quando non ci salta fuori dice una battuta smontando tutto il ragionamento. le donne lo adorano. :laugh: Quote:
certo quando uno è antifemminista viene tacciato di maschilismo, ci sono abituato, vai tranquillo. vorrei solo sapere se le etichette sono un argomento rilevante su questo forum, perché magari comincio ad usarle anche io. tipo: trasudare cliché della cultura dominante? Quote:
per me è chiaramente un male, perché lo svilimento dei ruoli non ha creato un nuovo equilibrio ma una situazione fortemente sbilanciata. e ci sono miriadi di studiosi e filosofi che la pensano come me. saran tutti maschilisti, chissà........ :rolleyes: |
Re: Identità di genere
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un alfa di "parlarci" sai quanto gli frega? zero. al limite ragiona di "mi ci trovo bene". ma DOPO. Quote:
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Re: Identità di genere
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Esistesse sarebbe già un passo avanti. Qui non c'è nè cultura dominante nè subalterna, siamo al grado 1 della società, non dico 0 perchè ancora sopravvive il tabù del cannibalismo via. Poi boh, le categorie antropologiche...sono ben più morte di quelle marxiste, più che altro sono abortite. Non hanno fatto in tempo a fare il primo vagito che già il mondo che descrivevano era bello che morto. Che poi ribadisco il problema dell'identità sessuale è terziario, nemmeno secondario, qui manca la coscienza di genere inteso come genere umano. |
Re: Identità di genere
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E' una cosa che non capisco, uno che è diverso e vede la diversità come un disvalore è in un cul de sac senza via d'uscita. |
Re: Identità di genere
state facendo tutto voi tirando fuori delle pippe che non c'entrano niente.
siete talmente OT che non so come rispondervi. io non vedo affatto la diversità come disvalore, io vedo la società estroverso-centrica come disvalore perché accentua all'esasperazione una competizione alfa-beta mai esistita. è questo è femminismo. più chiaro adesso? vedere realisticamente i meccanismi innescati da un certo tipo di cultura dominante (che c'è. altro che balle) non significa schifare chi non si adatta, anzi. p.s. il patriarcato è la storia umana, parlare di patriarcato è come parlare di sport: il badminton però è leggermente diverso dal calcio, mi pare che su questo possiate essere d'accordo.... :D |
Re: Identità di genere
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Re: Identità di genere
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ma qualcosa sugli studi di genere l'avete letto? |
Re: Identità di genere
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