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Vecchio 30-03-2013, 13:35   #1
Esperto
L'avatar di Kaname92
 

Mi sono messa a riflettere un po' sul mio comportamento degli ultimi mesi.
Le poche volte che esco, tengo a farlo con persone con cui mi interessa mantenere l'amicizia, che sono alla fine due o tre.

Quelle uscite con persone che fondamentalmente non mi interessano, e si fanno soltanto per passare una serata fuori , non mi convincono poi cosi tanto perchè penso: perchè devo vedermi con una persona con cui non ho intenzione di costruirci un rapporto di amicizia perchè non mi interessa?

Sarà disturbo evitante, misantropia? Boh :/
Pensate mai così ?
Vecchio 30-03-2013, 14:05   #2
Esperto
L'avatar di unmalatodicuore
 

Certo magari persone non timide si fanno meno problemi a uscire cosi, un pò con chi capita fra una cerchia di amici.
Nel tuo caso è semplicemente selezionare una cerchia di amici, più in sintonia con te.
Vecchio 30-03-2013, 14:06   #3
Esperto
L'avatar di Helpless Child
 

Quote:
Originariamente inviata da Kaname92 Visualizza il messaggio
Mi sono messa a riflettere un po' sul mio comportamento degli ultimi mesi.
Le poche volte che esco, tengo a farlo con persone con cui mi interessa mantenere l'amicizia, che sono alla fine due o tre.

Quelle uscite con persone che fondamentalmente non mi interessano, e si fanno soltanto per passare una serata fuori , non mi convincono poi cosi tanto perchè penso: perchè devo vedermi con una persona con cui non ho intenzione di costruirci un rapporto di amicizia perchè non mi interessa?

Sarà disturbo evitante, misantropia? Boh :/
Pensate mai così ?
Io praticamente sempre e non credo bisogni "correre alla diagnosi".
Anch'io ragiono così e sono molto (come dice a ragion veduta mia madre) "selettivo" con le persone. Per quanto riguarda me, è perchè conferisco alla parola "amicizia" un valore molto alto, potrei essere un illuso, ma per me è importante e non mi sbilancio mai a dire che ho tanti amici. Nè mi interessa la quantità.
Vecchio 30-03-2013, 14:23   #4
Esperto
L'avatar di Kaname92
 

In questo caso non credo sia timidezza (anche se un po' ce l'ho), ma proprio disinteresse verso le persone!
Perchè non mi sono mai fatta problemi a andare a trovare un'amica che magari sta a 2 ore di distanza ...
Vecchio 30-03-2013, 14:24   #5
Esperto
L'avatar di Boyyy82
 

Quote:
Originariamente inviata da Kaname92 Visualizza il messaggio
Mi sono messa a riflettere un po' sul mio comportamento degli ultimi mesi.
Le poche volte che esco, tengo a farlo con persone con cui mi interessa mantenere l'amicizia, che sono alla fine due o tre.

Quelle uscite con persone che fondamentalmente non mi interessano, e si fanno soltanto per passare una serata fuori , non mi convincono poi cosi tanto perchè penso: perchè devo vedermi con una persona con cui non ho intenzione di costruirci un rapporto di amicizia perchè non mi interessa?

Sarà disturbo evitante, misantropia? Boh :/
Pensate mai così ?
L'ho sempre pensato e lo penserò sempre... comunque alla tua età è molto frequente che la gente esca con certa gente solo per far serata... poi nel corso degli anni comunque si tende a selezionare le persone e ci si accorge che in definitiva gli amici sono veramente pochi...
E' comunque molto più importante coltivare le amicizie vere (anche se poche) piuttosto che perder tempo con certi "conoscenti" ai quali non gliene frega nulla di noi..

Ultima modifica di Boyyy82; 30-03-2013 a 14:26.
Vecchio 30-03-2013, 14:45   #6
Esperto
L'avatar di Evandro Flores
 

Quote:
Originariamente inviata da Kaname92 Visualizza il messaggio
perchè devo vedermi con una persona con cui non ho intenzione di costruirci un rapporto di amicizia perchè non mi interessa?
Ecco, hai colto in pieno, pure io seguo questa linea di pensiero. Un esempio su tutti: la pausa caffè, quell'odioso e patetico rituale che esiste in molti ambienti lavorativi italiani e che è quasi elevato a sacramento religioso dove lavoro io.

Ai miei colleghi sembra doveroso e giusto scendere tutti insieme, a orari fissi e assolutamente rigorosi, col sole, con la neve o col terremoto, scendere al solito bar e trattenersi per mezz'ora d'orologio, con la compiacenza dei capi, a conversare di futili argomenti per mantenere le buone relazioni.

Buone relazioni un cazzo. Chi siete? Non vi ho scelti io come amici, non abbiamo nessun interesse comune, è stata solo una fortuita coincidenza che ha portato me a lavorare a qualche metro da voi, quando se ci incrociassimo per strada, anche tutti i giorni, senza essere colleghi non ci degneremmo neppure di un reciproco sguardo.

E no, non mi interessano i vostri ciaeti (come si dice qui a Genova) sul tempo, sugli ultimi acquisti della Sampdoria, su quant'è bello il culo della nuova barista (che tanto non ve la darà mai), trovo disgustosi i vostri patetici scatti da centometrista verso la cassa perché "No, no, guai, oggi tocca a me (maledetto scroccone, potessi morire)!". Io me ne sto nel mio cantuccio, non vi chiedo nulla né vi dò.

Io mi trattengo esclusivamente in compagnia delle persone che hanno qualcosa da darmi (a livello emozionale, intendo) e a cui sento di poter dare qualcosa. Misantropia? Coerenza, dal mio punto di vista.
Vecchio 30-03-2013, 15:01   #7
Banned
 

@ Kaname92
Sei selettiva, preferisci la qualità alla quantità. Anche io sono così.
Vecchio 30-03-2013, 15:20   #8
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores Visualizza il messaggio
Ecco, hai colto in pieno, pure io seguo questa linea di pensiero. Un esempio su tutti: la pausa caffè, quell'odioso e patetico rituale che esiste in molti ambienti lavorativi italiani e che è quasi elevato a sacramento religioso dove lavoro io.

Ai miei colleghi sembra doveroso e giusto scendere tutti insieme, a orari fissi e assolutamente rigorosi, col sole, con la neve o col terremoto, scendere al solito bar e trattenersi per mezz'ora d'orologio, con la compiacenza dei capi, a conversare di futili argomenti per mantenere le buone relazioni.

Buone relazioni un cazzo. Chi siete? Non vi ho scelti io come amici, non abbiamo nessun interesse comune, è stata solo una fortuita coincidenza che ha portato me a lavorare a qualche metro da voi, quando se ci incrociassimo per strada, anche tutti i giorni, senza essere colleghi non ci degneremmo neppure di un reciproco sguardo.

E no, non mi interessano i vostri ciaeti (come si dice qui a Genova) sul tempo, sugli ultimi acquisti della Sampdoria, su quant'è bello il culo della nuova barista (che tanto non ve la darà mai), trovo disgustosi i vostri patetici scatti da centometrista verso la cassa perché "No, no, guai, oggi tocca a me (maledetto scroccone, potessi morire)!". Io me ne sto nel mio cantuccio, non vi chiedo nulla né vi dò.

Io mi trattengo esclusivamente in compagnia delle persone che hanno qualcosa da darmi (a livello emozionale, intendo) e a cui sento di poter dare qualcosa. Misantropia? Coerenza, dal mio punto di vista.
Ti quoto in toto perché la penso come te, anche se poi bisogna essere consapevoli che in questo modo si rischia di trovarsi soli se non si hanno dei cari amici sui quali si può fare conto

Io ne sono consapevole, ma non me ne frega una cippa

Secondo me questo tipo di atteggiamento non è tanto sintomo di misantropia, piuttosto nell'avere una cerchia ristretta di persone fidate ci vedo un bisogno di rassicurazione, per me è anche questo
Vecchio 30-03-2013, 15:23   #9
Paz
Esperto
L'avatar di Paz
 

Quote:
Originariamente inviata da evitante Visualizza il messaggio
Sei selettiva, preferisci la qualità alla quantità. Anche io sono così.
Anche secondo me è questione di selettività. Il problema però, per me, sta nell'estremismo di questo criterio. A forza di scartare gli altri per ogni minimo dettaglio, c'è il rischio di scartare persone valide e potenzialmente affini. Forse bisognerebbe essere un po' meno rigidi, ma non so.
Vecchio 30-03-2013, 15:27   #10
Principiante
L'avatar di assassins
 

Non credo sia strettamente necessario parlare di misantropia solo perchè si preferisce avere rapporti amicali significativi e meno superficiali. Alle volte sono solo delle fasi anche: io ad esempio sento che alle volte preferisco vere una persona con cui parlare in modo approfondito di ciò che mi succede nella vita (e magari questa persona fà lo stesso con me).

Altri in cui mi piace il gruppo, e si crea una situazione leggera e disimpegno. In linea di massima tendo a privilegiare il rapporto fatto di confidenza ma ciò non significa che il desiderio di stare in mezzo ad un gruppo debba essere cosa estranea a chi , normalmente, punta piùsulla qualità che la quantità
Vecchio 30-03-2013, 15:37   #11
Esperto
L'avatar di Kaname92
 

Mmm si anche io vado a periodi, spesso mi piace stare in gruppo, spesso da sola. Dipende.

Oddio Evandro, su questo estremismo non sono d'accordo!
Le quattro chiacchiere da pausa, ci stanno volentieri ... giusto così per spezzare la routine della mattinata. Poi sei già li in ufficio, circondato da gente che sta lì a prescindere , quindi che fatica fa? Anche se mi stanno indifferenti, un po' ci parlerei.

Se però si tratta di usare una mia serata e passarla con persone insignificanti per me, allora quello non lo accetto! Boh !
Vecchio 30-03-2013, 15:42   #12
Avanzato
L'avatar di Dama del Lago
 

Penso che sia normale...alla fine tutti un minimo di selezione la fanno; solo che tu, a differenza di altri, hai scelto di mantenere solo un tipo di legame.
Tante persone hanno un gruppo limitato di amicizie fidate oltre ad amicizie più superficiali.
Queste amicizie superficiali io non le condanno, si tratta di rapporti in cui si sta comunque bene senza tirare fuori problemi esistenziali, e si possono passare momenti di svago, però l'importante è che la cosa venga vissuta allo stesso modo da entrambi. E comunque non è detto che la conoscenza non possa portare l'amicizia ad un livello diverso.
Vecchio 30-03-2013, 15:57   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Kaname92 Visualizza il messaggio
Pensate mai così ?
Assolutamente no ed è la normalità.
Io frequento le persone sulla base della voglia che ho e di quello che mi da la persona.

Per esempio, in questo momento, io preferisco starmene a casa quasi sempre ed uscire solo se l'uscita ha un tornaconto per quelle che sono le mie priorità, ovvero, se dall'uscita ho modo di conoscere nuove ragazze/donne potenzialmente libere, nuove persone più in generale o, ancora, fare qualcosa che mi piace.

Gli amici di vecchia data mi limito a sentirli raramente (e questo non significa che non gli voglia bene, semplicemente che non sono spronato alla frequentazione) ed alcuni amici "selezionati" con cui, nel presente, sto bene li frequento sporadicamente (anche qui perché spesso preferisco star da solo) ma li frequento anche in assenza delle opportunità di cui sopra.

Per capirci, mi piace ogni tanto passare quelle 2-3 d'ore, una volta alla settimana, a prendermi un aperitivo con, tanto per non andar lontani, utenti del forum amici con i quali mi trovo bene, farmi una serata con i colleghi e colleghe amici e frequentare con una certa assiduità le persone a me care.

Ultima modifica di liuk76; 30-03-2013 a 16:05.
Vecchio 30-03-2013, 15:57   #14
Esperto
L'avatar di Boyyy82
 

Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores Visualizza il messaggio
la pausa caffè, quell'odioso e patetico rituale che esiste in molti ambienti lavorativi italiani e che è quasi elevato a sacramento religioso dove lavoro io.

Ai miei colleghi sembra doveroso e giusto scendere tutti insieme, a orari fissi e assolutamente rigorosi, col sole, con la neve o col terremoto, scendere al solito bar e trattenersi per mezz'ora d'orologio, con la compiacenza dei capi, a conversare di futili argomenti per mantenere le buone relazioni.
Sul lavoro è diverso comunque, il "rapporto di colleganza" è meglio che sia il più sereno possibile considerando che con loro stai assieme 8 ore al giorno e che, in caso ci siano troppi conflitti, ne risente anche la qualità della tua vita...
Il motivo della pausa caffè giornaliera e delle cene aziendali è fatta apposta per creare un minimo di rapporto extra-lavorativo, pur essendo consapevoli che con alcuni si ha poco in comune e non si hanno neanche tanti argomenti di discussione...

Qui si parlava più che altro di "conoscenti", gente con la quale non hai nessun "rapporto obbligato"....
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