I sociofobici sono visti come ritardati? - Pagina 3

Alienata · 16-10-2014, 23:28

Scusa ma in pratica è quello che ho detto

Alex88 · 16-10-2014, 23:34

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Originariamente inviata da She

A me e stato detto da una persona che non sono proprio "normale"
Non tanto per la timidezza e introversione, ma per la mancanza di esperienze amorose /sessuali che ad una certa età si dovrebbe aver già fatte.
Non mi è stato detto con cattiveria (anche se ci sono rimasta male) , alla fine pure io non mi reputo normale o (MATURA)sotto quel punto di vista.

le esperienze sessuali e sentimentali non servono a guarire dalla fs, io le ho avute e non e cambiato nulla...certo meglio averle, ma per guarire dalla fs non serve a nulla.

Marchese · 17-10-2014, 18:45

Ritardati no, ma sfigati e poco interessanti, securo!

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Originariamente inviata da Kody

Troppo negativo. I timidi hanno la loro vita, riescono benissimo a vivere decentemente. Hanno amici, interessi sociali, relazioni. Gli introversi uguale. I fobici, purtroppo, evitano di mettersi in gioco e una visione distorta di ciò che li circonda, li porta ad isolarsi. I fobici non sono persone da schivare o pesanti/deprimenti, ma quando vedi che parlare parlano poco, se li inviti campano scuse.....

Il concetto di persona normale è ambiguo. Fra le persone normali ci può benissimo rientrare un timido, ma anche un introverso. Loro vivono le loro vite senza tanti problemi. Hanno magari una vita con meno amici e meno relazioni degli estroversi, ma questo non li tocca, non è motivo di senso di inferiorità.

No, guarda, anche tu passi all'altro estremo. Io, da timido e introverso, non ho mai avuto amicizie, fidanzate, vita sociale. Non vivo la vita decentemente e senza tanti problemi, come tantissimi altri timidi e/o introversi. Non sono così totalmente opposti ai fobici. La scarsa autostima e senso d'inferiorità la puoi trovare facilmente.

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Originariamente inviata da She

A me e stato detto da una persona che non sono proprio "normale"
Non tanto per la timidezza e introversione, ma per la mancanza di esperienze amorose /sessuali che ad una certa età si dovrebbe aver già fatte.
Non mi è stato detto con cattiveria (anche se ci sono rimasta male) , alla fine pure io non mi reputo normale o (MATURA)sotto quel punto di vista.

È successo pure a me, per tutte le 4 cose che hai citato.

Selenio · 17-10-2014, 20:10

...

Drifter · 17-10-2014, 21:26

Dubito seriamente che qualcuno abbia mai pensato che io sia ritardato; per carità, ovviamente (purtroppo) non sono un personaggio come Einstein o simili, ma molti degli argomenti a cui mi interesso non sono certo capibili da un ritardato, un ritardato non li avrebbe nemmeno mei sentiti nominare probabilmente.

Noriko · 17-10-2014, 21:26

Non ne faccio una colpa ai così detti sociali, capisco benissimo che evitarmi/ci, sia più semplice e meno impegnativo in fondo in pochi mostrano/mostriamo empatia verso la "diversità".

Ma non ne faccio una colpa neanche a me stessa, vivo cercando di non tradire ciò che sono nonostante tutto, provando amarezza e rabbia per una situazione inevitabile di disagio e "esclusione".

kasper-me · 17-10-2014, 21:34

Al di la delle brutte esperienze di gente quanto meno bast#rda che anche io ho avuto come ho scritto.....

.....mi viene una spontanea domanda.....

OK, ma perché dobbiamo dare a sta gente il "peso" delle loro cattiverie ?? Ma che si f#ttano !!!

Ho conosciuto gente che viveva sfottendo gli altri, anche in maniera cattiva, premeditata e quasi criminale...solo per farsi vedere o per essere qualcuno sminuendo qualcun'altro....

salvo poi essere dei complessati muli con i paraocchi, insomma; cerchiamo di non dare peso a sti str#nzi ne guadagnamo solo !!!

Onizuka · 19-10-2014, 03:18

A me è capitato di avvertire questa sensazione ogni tanto, magari in seguito ad alcuni miei comportamenti impacciati e senza senso agli occhi degli altri...

Svers0 · 19-10-2014, 03:50

Magari i sociofobici sono davvero ritardati, avere carenze nelle abilità sociali e/o sentirsi perennemente in ansia nelle situazioni sociali non sono cose di cui vantarsi.

Alienata · 19-10-2014, 03:56

Se proprio dobbiamo metterla in questi termini paragonerei un sociofobico più a un autistico che a un "ritardato". Io almeno certe volte mi sento così.

Konkurs · 19-10-2014, 05:37

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Originariamente inviata da Svers0

Magari i sociofobici sono davvero ritardati, avere carenze nelle abilità sociali e/o sentirsi perennemente in ansia nelle situazioni sociali non sono cose di cui vantarsi.

Non hai tutti i torti, io stesso in effetti non so se sono sociofobico, spesso penso sia più probabile un ritardo mentale. Alla fine ho poco da biasimare gli altri

Pensavo anche all'autismo un po' di tempo fa ma temo sarebbe un salto di qualità per me

rosadiserra · 19-10-2014, 05:45

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Originariamente inviata da Selenio

...

Non vorrei dire una castroneria ma mi sembra di ricordare che iniziò a parlare solo una volta compiuti gli 8 anni d'età.

Ansiaboy · 19-10-2014, 08:26

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Originariamente inviata da Kody

Troppo negativo. I timidi hanno la loro vita, riescono benissimo a vivere decentemente. Hanno amici, interessi sociali, relazioni. Gli introversi uguale. I fobici, purtroppo, evitano di mettersi in gioco e una visione distorta di ciò che li circonda, li porta ad isolarsi. I fobici non sono persone da schivare o pesanti/deprimenti, ma quando vedi che parlare parlano poco, se li inviti campano scuse.....

Il concetto di persona normale è ambiguo. Fra le persone normali ci può benissimo rientrare un timido, ma anche un introverso. Loro vivono le loro vite senza tanti problemi. Hanno magari una vita con meno amici e meno relazioni degli estroversi, ma questo non li tocca, non è motivo di senso di inferiorità.

Una cosa che spesso è richiesta dagli utenti è l'empatia. Mettendoci nei panni di una persona normale che tenta di socializzare con un fobico e vede che:
-Non la guarda negli occhi;
-Risponde a monosillabi e non argomenta/dice la sua;
-Rifiuta qualsiasi invito con scuse sempre più dubbie e campate in aria.

Soprattutto rifiutare gli inviti è segno che non interessa stare con quella persona. Capite che spesso non è superficialità, ma comprensione che l'altro non vuole, per motivi suoi, interagire con noi.

fortuna ci sono fobici (che io chiamo) doc e fobici doc.

alcuni ad esempio "s'impegnano" a socializzare etc. e diventa "normalissimo" parlar con loro. e per via di certe sensibilità e meno giudizio può essere anche meglio parlare coi più normaloni..
altri purtroppo sono un pò come li descrivi tu e purtroppo può esser davver irritante star dall'altra parte a spronare o a proporre incontri... ci si può sentire preso in giro, non considerato, snobbato.. e in quei momenti della sua fobicità non ce la vedi proprio e lo vuoi solo mandare affanc....
ma qua i fobici doc possono dividersi in due squadre:
quelli che "vanno fieri dei loro pensieri disfunzionali" e se possono ti sputano fango, trovano dei pretesti per criticarti.. non espongono mai con semplice "non me la sento"
e i fobici doc che son consapevoli di avere pensieri disfunzionali ed espongono con "non me la sento" o comunque non esprimono giudizi e allora vien più facile andargli incontro e comprenderli.... e pensare "vabe è la fobia che gli fa parlare cosi.. quando saranno pronti sarò ad accoglierli a braccia aperte"

Drifter · 21-10-2014, 11:51

Ritardato non credo che mi abbiano mai considerato, più che altro le persone hanno sempre pensato che la mia situazione sia una scelta o addirittura una colpa (era così già da bambino)