Salve a tutti, sono una ragazza e vengo da Firenze.
Non sono sicura di avere il disturbo evitante, perché sono ancora molto giovane e ho sempre attribuito tutti quei sintomi all'adolescenza. Ma ho sedici anni e ho il terrore dei rapporti intimi, specie con i ragazzi, non riesco a interagire in moltissime situazioni dalle quali preferisco fuggire piuttosto che sentirmi perennemente in ansia e in imbarazzo. Sento sempre un grande vuoto che provo a colmare con hobby a cui non riesco mai a dedicarmi fino in fondo.
Non ho mai avuto molta stima di me, ma col tempo è andato tutto a peggiorare e mi capita di fare pensieri che in passato mi avrebbero spaventato e adesso sono la normalità, un rumore di fondo.
Ho diversi amici, ma tutte persone che mi hanno accettato subito o con cui condividevo in parte la ritrosia nei rapporti con gli altri. Spesso quando mi parlano delle loro vite sentimentali o sessuali mi sento male, inadeguata e insignificante più che invidiosa, anche se non dico niente e cerco comunque di essere obbiettiva, mi disgusta sperare che le cose vadano male agli altri per non sentirmi tanto sbagliata. E mi stupisce che tutti pensino a me come a una persona serena, quando non lo sono mai stata. Forse è perché non dimostro di essere timida di solito, non con tutti sicuramente, e con gli amici sono molto estroversa e allegra (anche troppo) anche quando soffro. Ho paura che a mostrarmi sempre triste come mi sento comincerebbero a scansarmi o a chiedermi cos'ho. Dev'essere un disagio davvero patetico visto dagli occhi di chi non ne soffre...mia cugina ha trent'anni, non ha mai avuto un uomo e vive in casa con i genitori nonostante abbia la possibilità economica e lavorativa di vivere per conto suo, e la mia famiglia ne parla come di un essere umano di serie B, neanche da compatire ma da guardare con sufficienza per la sua poca esperienza di vita. Non vorrei essere così, non vorrei diventarlo mai.
So che non conta molto, ma lei è anche una bella ragazza, io non lo sono né lo sarò mai, non è un complesso, è un dato di fatto e non mi aiuta a sperare bene.
Con i miei genitori poi ho un rapporto difficile. Loro sono e sono sempre stati molto amorevoli ma ogni contatto fisico come abbracci e baci e una qualunque interferenza con la mia vita mi infastidisce profondamente. Li vorrei lontano. A volte sento quasi di odiarli e mi dispiace perché so che non se lo meritano neanche un po'.
Mi sento sempre più sola e cose che dovrebbero rendermi felice mi feriscono profondamente. Non vorrei arrivare a trent'anni e ricordare questi anni (che dovrebbero essere i più spensierati) come un grande vuoto, ma non ho il coraggio o forse non ho la capacità di farcela da sola. Spesso mi pare che venga a mancare la voglia di vivere in generale. E sono troppo giovane per rivolgermi a uno psicologo per conto mio e i miei non sanno nulla e non voglio che lo sappiano.
Sono solo contenta di aver scoperto questo forum per potermi sfogare un tantino, sapere di non essere la sola con questi problemi mi ha consolato un poco, anche se non è bello da dire é_è vorrei poter aiutare gli altri ma non riesco ad aiutare me stessa e forse peggiorerei solo le situazioni altrui. Ringrazio chi si prenderà la briga di leggere un messaggio così lungo, un abbraccio a tutti e buona fortuna...