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Vecchio 26-12-2022, 22:10   #41
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Originariamente inviata da Hitomi Visualizza il messaggio
Io faccio una vita miserabile, e in effetti vivrei molto meglio se accettassi di non valere nulla e di accontentarmi delle briciole di socialità che gli altri mi concedono.
Non è vero che non valiamo nulla è la nostra mente che ce lo dice perché non siamo campioni di autostima e ci focalizziamo solo sui nostri difetti ma le qualità positive ce le abbiamo tutti solo che in determinate condizioni non le vediamo

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muttley (26-12-2022)
Vecchio 26-12-2022, 22:17   #42
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L'avatar di Sheev Palpatine
 

Comunque la religione c'entra poco, a prescindere dall'essere credenti in dio o meno si può avere un'opinione positiva o negativa di se stessi. Di certo questa fede nel destino, in senso negativo non è una cosa molto "razionale". Ma è tutto frutto in ogni caso delle proprie convinzioni.
Io personalmente sto facendo tutto quello che posso, non ho cose da rimproverarmi. Piuttosto rimprovererei la vita per il fatto che non mi da opportunità.
Vecchio 27-12-2022, 01:30   #43
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Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
Quindi a quanto ho capito non hai ancora trovato una soluzione definitiva a questo problema. Hai capito perché è successo e no, non credo che tu sia stupido per esserci arrivato in ritardo. Io ancora oggi. non credo che ammetterei mai di essere stata "debole e manipolabile" e che ciò che sono adesso dipende in parte dal volere di altre persone, neppure se fosse vero. Al massimo posso dare la colpa alla natura o al destino. Magari non sarà un atteggiamento furbissimo ma non credo che c'entri l'intelligenza alla fine. Ma mi sembra che per te sia una questione ancora aperta, o mi sbaglio?
Sì una soluzione definitiva ancora non l'ho trovata, non so neanche se c'è. Cerco di ottenere il meno peggio. In effetti neanche l'analisi che ho fatto credo sia completata ma una parte di verità l'ha messa in luce. Non penso quotidianamente al mio "destino", è una cosa che faccio con una frequenza minore, in particolare quando non sono impegnato in pensieri più ordinari, e visto che ho problemi col lavoro attuale tendo a concentrarmi più su quelli perché sono più impellenti. Ma in fondo è tutto collegato.
Penso che mi tocca guardare a me stesso con meno idealismo, accettare il fatto che sono soggetto facilmente a figure non bellissime. Che dall'esterno si possa notare che non sono un tipo disinvolto e risoluto, che sono uno di quelli che appunto non ha avuto il polso (su FS il polso ricompare sempre!) e l'istinto di reagire quando avrebbe dovuto per costruirsi una sua personalità più indipendente, e che adesso molto di quel che è fatto è fatto. Ma non la vedo come una colpa, non avendo fatto del male a qualcuno volontariamente non ha senso parlare di colpa. Mettiamo che è una sfiga.
Come si fa a costruire un'autostima non lo so. Non è che poi mi ponga proprio questo preciso problema. Penso più a cosa potrei fare per rendere la situazione personale meno invalidante, migliorare dove posso, e distrarmi cercando di non pensare alle cose che non vedo come modificabili. In parte recentemente me la sono passata non troppo male attuando un evitamento non totale ma abbastanza convinto su certi punti, cosicché se non sono obbligato a trovarmi in certe situazioni e ne resto fuori riesco a gestire più o meno l'ansia e a non abbattere l'autostima.

Comunque non ho capito quando dici che non faresti quell'ammissione neanche se fosse vera. Se si parla di ammettere di fronte a se stessi come si fa a non farlo se se ne è divenuti consapevoli? Pare contraddittorio
Vecchio 27-12-2022, 02:01   #44
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Io sono pigro e raramente prendo iniziativa per conoscere gente anche perché penso di dare fastidio questi sono dei lati del mio carattere che non mi piacciono tanto si possono smussare un pò ma l'indole è quella

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Vecchio 27-12-2022, 02:18   #45
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Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
In parte è vero, ma queste convinzioni personali spesso dipendono anche dall'esterno. Io posso anche pensare che l'importante sia sopravvivere e basta o che dei traguardi che sono necessari per gli altri non mi interessa, ma se le persone che ho attorno, la società ecc. continuano a dirmi che se non hai la laurea, un buon lavoro e quant'altro sei un fallito alla fine o mi adeguo e inizio a pensarlo anch'io o rimango della mia idea, sapendo però che chiunque altro quando mi vedrà, mi parlerà, avrà a che fare con me in qualche modo mi tratterà appunto da fallita.
Le dinamiche relazionali sono complesse, e in parte è vero che le persone tendono ad assecondare le nostre credenze, che percepiscono inconsciamente. L'abito fa il monaco, se corrisponde all'immagine di noi stessi che abbiamo internamente.

In ogni caso è anche vero che in giro è pieno da un lato di persone che hanno la testa piena di idee bislacche, dall'altro di persone che, con una sconosciuta (soprattutto se respingente/difficile), non si sentono di dire come la pensano loro, preferendo rifarsi a questa o quella frase fatta distanziante.

Detto questo, un po' di disprezzo per sé non fa male, non è mica obbligatorio avere autostima. L'autostima è un traguardo, anche difficile (a meno di non gonfiarsi l'ego), mica un dovere. "Si avvicina il tempo dell'uomo più disprezzabile: quello che non sa più disprezzarsi." (cit.)
E' una cosa un po' severa da dire, ma forse non così bislacca.

Può essere forse utile distinguere tra una stima di sé "situazionale", legata alla propria capacità di cavarsela nelle circostanze della propria vita e alle proprie caratteristiche naturali, e una stima "ontologica", legata a parametri astratti: la cultura, la bellezza, la ricchezza, la quantità e qualità di relazioni, il savoir faire rispetto a vari modelli assoluti.
Vecchio 27-12-2022, 02:29   #46
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Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
In parte è vero, ma queste convinzioni personali spesso dipendono anche dall'esterno. Io posso anche pensare che l'importante sia sopravvivere e basta o che dei traguardi che sono necessari per gli altri non mi interessa, ma se le persone che ho attorno, la società ecc. continuano a dirmi che se non hai la laurea, un buon lavoro e quant'altro sei un fallito alla fine o mi adeguo e inizio a pensarlo anch'io o rimango della mia idea, sapendo però che chiunque altro quando mi vedrà, mi parlerà, avrà a che fare con me in qualche modo mi tratterà appunto da fallita.
Questo problema io comunque lo sento molto. Ho cercato di trovare un modo per gestire il conflitto tra la visione più libera che preferirei, credo simile alla tua, e i pregiudizi più comuni, e per un periodo qualche passo avanti l'ho fatto, senza però risolvere. Mi dà fastidio tra l'altro anche il contrario dell'esempio che fai: ottieni risultati e di colpo ti giudicano come se fossi un'altra persona.
Vecchio 27-12-2022, 10:03   #47
XL
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L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Altrimenti non mi spiegherei come un Chris Cornell finisca per suicidarsi, mentre Cazzulati Mario, il mio meccanico di fiducia, nonostante il metro e sessanta, la pelata inarrestabile e la cassintegrazione è contento della sua vita e a sessant'anni spera ancora di rifarsi, tanto che l'estate scorsa è andato in Lituania a caccia di moglie e l'ha pure trovata (una mezza pazza che prima o poi lo ridurrà al lastrico, eppure lui è felice così).
Se è per questo sono vivo e vegeto ancora anche io e ho una certa età, ma cosa dimostra?
Per me niente.
Poi mi vai a fare l'esempio di una persona inconsapevole dei guai in cui si va a ficcare.
È ovvio che se uno è un completo cretino e non sa manco quanto è grande il suo pisello nelle mutande magari è felice, ma è felice per me per i motivi sbagliati come un tizio che si immola per avere le vergini del paradiso.

Alcuni personaggi dello spettacolo è vero che sono stimati ma il loro successo è sempre a rischio e la paura di finire nel dimenticatoio è altissima, non mi è difficile capire questa cosa. La stima sociale non è una cosa stabile, dei vecchi rincoglioniti la perdono del tutto.

Io che vivo costantemente da morto di fame è meno probabile che mi ammazzi rispetto a un tizio che riceve una fortuna ma rischia ogni giorno di perderla.
D'altra parte però nel periodo in cui si è sulla cresta dell' onda si ha più margine di movimento, infatti questi prima di ammazzarsi trombano, fanno figli e quant' altro.

A me non interessa essere felice in base a delle illusioni, può funzionare come palliativo talvolta, ma pensare che la soluzione sia questa è diecimila volte più folle per me dell' esser depressi per le cose che non vanno a genio.

Preferisco un suicida morto per i motivi giusti rispetto ad una persona che continua ad illudersi. Per me il vero matto è il secondo, non il primo.

Il fatto che una persona si ammazzi tu la vedi come un anomalia, ma io no, non necessariamente è un anomalia.

Uno dei motivi di scontro con la mia psicoterapeuta è stato su questo piano qua, mi ha raccontato di un tizio malato di Aids convinto che il virus non esistesse, e che se l'è passata bene per questo finché è campato.
Questo è un esempio analogo al tizio di cui parli incapace di vedere come viene valutato davvero dall'altro sesso contento di illudersi e trovare una tizia lituana che magari lo spennerà come un pollo.

Io non riesco a crederci che una donna di un certo tipo possa apprezzarmi, per questo ho pagato delle prostitute, ma voglio avere subito qualcosa in cambio, sono gentile, e rispetto tutti, ma non sono fesso o deficiente fino a questi livelli, sono io matto ad avere questa visione distorta?

Io non sono felice, ma non riesco a scorgere in queste cose qua (raccontarmi che per gli altri valgo e vengo visto e valutato in modo più positivo) delle soluzioni.

Io poi non mi odio, odio il disprezzo degli altri e le situazioni che vivo, è questo che odio.
Se avessi mal di testa io odierei il mio mal di testa, è questo che odio, quindi odio tutto quello che lo determina.

Non penso di essere l'unico agente responsabile di quel che avviene.

Ultima modifica di XL; 27-12-2022 a 17:00.
Vecchio 27-12-2022, 13:22   #48
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L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Per me non ha senso, la buona opinione di se stessi deve avere solite motivazioni altrimenti è solo un'allucinazione autoimposta. Questa cosa non impedisce a molte persone sostanzialmente inutili ed inetti di sopravvalutarsi con il risultato di danneggiare se stessi e le persone a lui intorno, è una cosa molto pericolosa.

Poi ti dicono "sei un bravo ragazzo", la solita cazzata per non mortificare una persona già mortificante di suo.

Ma poi che cazzo significa "bravo ragazzo"? Che non commetti reati?

Ok e poi? Se oltre questo c'è il nulla non ci sono le basi per una buona opinione di se, rimane appunto l'auto convincimento che non porta a nulla se non a fare danni.

Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 27-12-2022 a 13:28.
Ringraziamenti da
edward00767 (27-12-2022)
Vecchio 27-12-2022, 17:05   #49
Esperto
 

Io oggettivamente sono un disagiato, agli occhi delle persone normali io sono un "freak", ormai mi sono arreso al fatto che normale non lo sarò mai, questa è l'unica ancora che ho per salvaguardare la mia autostima. Perchè ogni volta che ho provato a confrontarmi col mondo ho sentito tutto il peso della realtà, ho visto come sono gli esseri umani, li vedo distanti e li sento cattivi. La mia vita rimane qua, io ho una buona opinione di me stesso quando sono solo, senza nessuno e senza confronto, mi fanno schifo le persone, o almeno la maggior parte, quando sono solo e mi sento bene, mi scordo del mondo, alla fine io respiro e sono in vita, vivo per me stesso, e si mi voglio sentire egoista ai massimi livelli, proprio a godere della mia solitudine finchè dura il benessere, gli altri sono solo altre menti che ti fanno solo soffrire con i loro giudizi.
Ringraziamenti da
ansiosocronico (27-12-2022)
Vecchio 27-12-2022, 19:28   #50
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A me l'autostima non è mai mancata ma per le feste ricevo 2 messaggi perché sono introverso solitario,gli unici fedback che ricevo sono da gente con cui sono cresciuto e conosciuta all università e stop e quando lavoravo con chi veniva al negozio,al di là dei casini degli ultimi anni,ho sempre faticato a capire come fossi percepito per anni,ho sempre cercato di essere cordiale e corretto con chiunque,fin quando non ho visto cose che non mi son piaciute,li ho cominciato ad essere strafottente.
Come dice schmeichel se sei uno interggerrimo che non fa sorrisi forzati,vuole avere lui il controllo sulle proprie scelte e mostri indipendenza,di sapere la fare senza lecchinaggio ruffianereie e tutti sti meccanismi da estroversi cominci a dare fastidio agli estroversi non a quelli come te,che magari vorrebbero anche parlarti ma non sanno neanche come interagire..
Vecchio 27-12-2022, 19:47   #51
Esperto
 

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Originariamente inviata da Black_Hole_Sun Visualizza il messaggio

Poi ti dicono "sei un bravo ragazzo", la solita cazzata per non mortificare una persona già mortificante di suo.

Ma poi che cazzo significa "bravo ragazzo"? Che non commetti reati?

Ok e poi? Se oltre questo c'è il nulla non ci sono le basi per una buona opinione di se, rimane appunto l'auto convincimento che non porta a nulla se non a fare danni.
beh magari si venisse considerati positivamente per ciò che si è... in realtà ormai l'essere brave persone di per sè agli occhi della società non conta nulla....tutti ti giudicano quasi esclusivamente in base alla realizzazione lavorativa in primis e sentimentale!! il resto passa proprio sullo sfondo
Vecchio 27-12-2022, 23:17   #52
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Ci sono troppi utenti condizionati dall esterno,ho letto più volte la mia famiglia spinge per quel lavoro,i vicini cosa pensano,queste sono gabbie mentali,bisogna mettere il proprio bisogno al proprio posto
Vecchio 28-12-2022, 00:02   #53
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Originariamente inviata da Hitomi Visualizza il messaggio
Magari sono qualità del tutto inutili, però.
Con un pensiero così è facile andare in depressione attenzione non è per fare diagnosi ce li ho anch'io pensieri del genere e conosco i meccanismi che innescano

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Vecchio 28-12-2022, 00:03   #54
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L'avatar di Sheev Palpatine
 

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Originariamente inviata da Hitomi Visualizza il messaggio
Non c'è nessun dio da incolpare, nella mia visione.
Sono io e solo io responsabile di me stessa. Io sono al centro, ecco dove sono.
Quindi ti consideri una dea
Vecchio 28-12-2022, 21:47   #55
Esperto
L'avatar di Barracrudo
 

E inesatto quello che dici hitomi, sicuramente molto dipende da noi ma x quanto riguarda la genetica no, se nasci in carrozzina, cieco o con leucemia o con malattie mentali gravi o robe così voglio vedere se regge ancora il discorso delle responsabilità...
Vecchio 28-12-2022, 21:54   #56
Esperto
L'avatar di Barracrudo
 

Una persona può avere una buona opinione di se stessa pur conducendo una vita di sofferenze e delusioni e avere mille sconfitte e soprusi umilianti, x quanto riguarda il discorso se ha senso è tutto relativo e vago quando si parla di cosa ha senso e cosa no in questa realta, la domanda che hai fatto e troppo vaga e relativa
Così come andrebbe definita la frase avere una vita umiliante, sono discorsi troppo relativi

Non ha senso di parlare di cosa ha senso e cosa non ha senso questo e quello che penso, sono supercazzole che ci hanno insegnato con il linguaggio e la scrittura secondo me
Vecchio 28-12-2022, 22:40   #57
Esperto
L'avatar di Sheev Palpatine
 

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Originariamente inviata da Hitomi Visualizza il messaggio
No. Semplicemente so che la responsabilità di quel che è la mia vita è mia e solo mia. Non do la colpa agli altri o al destino e non cerco scuse.
Messa così ci sta pure. Il punto è che non possiamo considerarci solo come vittime o solo come carnefici. Entrambe le prosepettive semplificano una realtà ben più complessa. Fino ad un certo punto le cose dipendono da noi, ma poi c'è sempre una realtà esterna che sfugge al nostro controllo. Rimane una facoltà di noi stessi interpretare le cose come positive o negative. Certamente è bene concentrarsi sulle proprie azioni perchè le nostre azioni sono l'unica cosa su cui abbiamo il controllo
Vecchio 29-12-2022, 20:07   #58
Esperto
L'avatar di Aaren
 

Rispondendo al post iniziale, puoi avere una grossa autostima o meno, puoi sopravvalutarti o sminuirti, puoi avere soldi o meno ma vali per quello che sei, non per quello che hai e in tutti i casi nessuno si dovrebbe permettere di mancarti di rispetto.
Io se vedo una persona in difficoltà la tratto con più attenzioni, quindi con più bontà rispetto alle altre invece di approfittarne per maltrattare il prossimo come fanno invece gli altri.
A livello di soldi puoi anche essere una fallita, è lecito, ma a livello morale puoi anche essere la persona migliore al mondo e quest'ultima e la cosa più importante.
Ringraziamenti da
cancellato25904 (29-12-2022)
Vecchio 29-12-2022, 20:14   #59
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Non so il mio livello di autostima come è messo, non me lo sono mai chiesto, cerco di vivere in base alle mie caratteristiche cercando di rispettare il più possibile il prossimo e me stesso
Vecchio 30-12-2022, 16:09   #60
Esperto
L'avatar di sparatemi
 

Quote:
Originariamente inviata da Chamomile Visualizza il messaggio
V

Insomma al termine di tutto sto papiello la domanda è: se sei destinato probabilmente fino a che non muori a farti trattare come un disgraziato, è meglio che ti abitui e inizi a pensare di esserlo davvero o è meglio mantenere la propria identità ma sentirsi umiliati ogni volta che si è costretti ad interagire con le persone, con le varie situazioni e con la vita stessa?
non hai detto nessuna stronzata e non è un problema banale, l'autostima serve fino ad un certo punto perchè se poi i risultati vengono puntualmente a mancare è inutile continuare a porsi al livello degli altri, bisogna accettare i propri limiti e il fatto dell'essere inferiori agli altri e la parte più bella è che non c'è un -perché- è così e basta
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