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23-05-2015, 01:00
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#101
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 753
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Se accetti quella parte di te, perché non accettare pure di essere (o sembrare) poco socievole? Tu giudichi noiosa e odi una persona così? Una persona come te? Io no. Ci sono n motivi per essere in quel modo e io li rispetto. La mia impressione è che ti fai carico di troppe cose...
Bentornata, comunque.
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Grazie, comunque no negli altri l'essere poco socievole non lo ritengo un difetto ma un modo di essere, non mi infastidiscono le persone come me anzi, forse le preferisco, ma una cosa sono gli altri una altra cosa sono io, sono troppo giudicante e severa nei confronti di me stessa.
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Ultima modifica di cancellato16177; 23-05-2015 a 01:02.
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23-05-2015, 01:12
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#102
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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quante polemiche troppe...
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23-05-2015, 01:15
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#103
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,539
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Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
... una cosa sono gli altri una altra cosa sono io, sono troppo giudicante e severa nei confronti di me stessa.
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Capisco bene, purtroppo.
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23-05-2015, 01:30
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#104
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Principiante
Qui dal: Jun 2014
Messaggi: 76
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Quote:
Originariamente inviata da Nexus
Vero. Il gran numero di ospiti connessi al forum e che non riescono a postare, la dice lunga sui livelli che l'ansia può raggiungere in una persona.
Non fare l'errore di pensare che se un utente si lamenta allora automaticamente non fa nulla per migliorare la qualità della propria vita.
Può anche darsi che si sbatta per migliorare tanto e quanto più di altri.
Tu questo non lo puoi sapere.
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Non credo questo.
Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
Grazie, comunque no negli altri l'essere poco socievole non lo ritengo un difetto ma un modo di essere, non mi infastidiscono le persone come me anzi, forse le preferisco, ma una cosa sono gli altri una altra cosa sono io, sono troppo giudicante e severa nei confronti di me stessa.
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Anch'io sono una perfezionista, in parte fa parte del mio carattere, in parte è diventato un problema unito all'insicurezza, alla fobia ecc. Probabilmente darkrose tu cerchi di controllare troppo la situazione, vuoi che vada nel modo che ti sei prefissata. Forse e dico forse perchè non conosco bene la tua situazione dovresti avere meno aspettative, e come diceva un utente sopra, essere più te stessa. Se ti perdi nei tuoi pensieri, lascia che sia così, vivi l'esperienza per come viene. Lo so è difficile...
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23-05-2015, 01:33
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#105
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
ma una cosa sono gli altri una altra cosa sono io, sono troppo giudicante e severa nei confronti di me stessa.
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te l'ho sempre detto ...un bacione
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23-05-2015, 03:27
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#106
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Per le relazioni datti tempo, e non avere troppe aspettativa, già il fatto di uscire è un bene. Anche se stai zitta comunque, puoi sentirti a tuo agio. Non sta scritto da nessuna parte che devi parlare per forza.
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Ehm.... se il taciturno, per qualche motivo, si sente a suo agio, difficilmente lo sarà la compagnia. Con tutto quello che ne consegue...
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23-05-2015, 07:36
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#107
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Mi sembra che ci sia differenza tra uscire pensando "chissà dai forsee mi divertirò, conoscerò qualcuno" o aspettarsi che i tuoi sforzi abbiano un risultato immediato "mi aspetto di divertirmi e conoscere un ascco di persone se poi non succede, dico "lo sapevo io che è inutile, ecc. Potrebbe succedere ma potrebbe anche non succedere, vai provi, vedi cosa succede, prendi quello che viene. Aspettarsi un risultato immediato è controproducente.
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Se pensi "chissà forse mi divertirò"... E' un "forse" e perciò poi c'è anche la controparte negativa ancora attiva "forse andrà male e inoltre non mi divertirò affatto", e con che probabilità vale il primo forse e il secondo forse per te?
E' come se ti dicessi "forse al Polo Nord c'è un tesoro sepolto e potrei trovare un sacco di banconote là" e tu in base a questa possibilità, che non si può escludere (chissà magari qualcuno l'ha sepolto là un tesoro del genere, non posso escluderlo), ti imbarchi al polo nord ignorando che c'è anche attivo il "forse non c'è alcun tesoro là".
Ma mentre sei spinta al Polo Nord da questo forse incerto c'è la certezza invece dei disagi e delle spese del viaggio a cui devi far fronte. E una persona poi potrebbe mettersi a scavare buche per tutta la vita alla ricerca di un tesoro che non c'è solo perché non si può escludere, in base a quel che si sa, che non ci sia.
A me non interessa scavare buche felicemente pensando al tesoro, interessa trovare il tesoro con degli sforzi ragionevoli per me.
Qua c'è in gioco la stima probabilistica dei forse, non c'entra molto quel che ti dici, almeno io personalmente non funziono così. Che "forse delle cose possono capitare" ci dice molto poco, "forse" può capitare quasi di tutto, anche che ti colpisca un fulmine.
Una persona che non esce e non si barcamena in certe situazioni lo fa perché crede che le probabilità che le cose vadano bene sono basse (e questa stima se l'è costruita in base a certe esperienze precedenti non è che esiste da sola così per magia).
Ora se non è vero che sono così basse e sono più alte entro un margine di prove relativamente basso rispetto alla precedente stima le cose che si aspetta con il forse positivo motivante le dovrebbe beccare, ma se non le becca deve concludere che la sovrastima probabilistica del forse positivo iniziale, che lo psicoterapeuta cerca di instillare, era falsa.
E nel caso vadano così le cose lo psicoterapeuta che fa?
Dice alla persona che non doveva aspettarsi certe cose in più, ma se proprio in base a queste aspettative che è stata spinta e convinta ad esporsi?!
Da un lato la si spinge ad aspettarsi di più di quel che si aspettava prima (per convincerla ad esporsi) e dall'altro a non aspettarselo (qualora le cose vadano male rispetto a questa sovrastima).
Io questa cosa la leggo come presa per i fondelli.
Per questo dico che con me non funzionerebbe questa strategia, se devo sforzarmi di fare 100 prove negative per prendere molto poco, io non lo faccio comunque, perché è proprio questo che mi aspetto adesso, anche se becco qualcosa non mi interessa beccarlo così, mettendolo in relazione al disagio che devo sopportare, per me è poco e non si risolve il problema economico di fondo per me, almeno il mio problema è questo qua, poi altri possono pensarla diversamente.
Immediato non lo si deve aspettare un risultato, ma bisogna aspettarsi qualcosa dopo un certo termine (e questo termine deve venire molto prima di quello che avevamo prima) quando si usa il forse positivo, o no? Tu prima hai detto che non bisognava aspettarsi proprio nulla. Perciò poi per forza di cose qualcosa in più rispetto a prima lo si dovrebbe aspettare. L'incongruenza di fondo in questi consigli per me resta.
O c'è un errore di valutazione probabilistica e perciò bisognerebbe beccare qualcosa di molto positivo e molto prima di quanto ce lo aspettavamo (rispetto alla valutazione precedente prima della correzione psicoterapeutica che dovrebbe spingerci ad aspettarcelo molto prima per convincerci ad esporci) e perciò, in conseguenza di ciò, il secondo consiglio del non aspettarsi molto di più cade (visto che è stato lo psicoterapeuta stesso a spingerci ad aspettarci molto di più per convincerci ad esporci), oppure è proprio tutto questo discorso che cade.
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Ultima modifica di XL; 23-05-2015 a 08:54.
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23-05-2015, 07:46
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#108
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Già.
Ho avuto per tanto tempo l'atteggiamento"non mi devo aspettare nulla, ma provo lo stesso si sa mai".
Il risultato è che sono diventata evitante.
C'è un limite, raggiunto quello dici basta, e ti viene il rifiuto.Almeno a me.
Tutta la vita a tentare non si può passare, prima o poi arrivi al limite di sopportazione dei fallimenti.
Anche se non ti aspettavi nulla, intanto li hai dovuti incassare, con tutta la sofferenza che ne deriva.
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23-05-2015, 08:06
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#109
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
Blimunda vorrei chiederti un consiglio sulla mia specifica situazione. Io sono sociofobica ma quello che mi porta ad essere sociofobica non è il non sentirmi sicura di me stessa ( a me di piacere o meno agli altri non interessa) ma una sorta di ansia da prestazione nelle situazioni sociali, questa ansia da prestazione deriva dal fatto che non mi sento adeguata ad intrattenere conversazioni con gli altri. Spiego meglio, quando sono in una situazione sociale il comportamento che adotto è: cerco di essere estroversa, parlare e apparire socievole. Quello che realmente accade: mi distraggo dall'ambiente esterno e vengo catturata dai miei pensieri che non riguardano esclusivamente la situazione che sto vivendo ma possono essere di varia natura. (praticamente il mio lato introverso prende il sopravvento anche nelle situazioni in cui dovrebbe prevalere il lato estroverso)
Comportamento che adotto per riparare a ciò: cerco di tornare alla realtà riprendendo il filo del discorso, ma ormai gli altri hanno fatto interminabili chiacchiere e io ne sono rimasta fuori apparendo pensierosa, magari intenta ad ascoltare ma poco loquace. Tutto qua il mio problema, so che sembra una cosa molto facile da risolvere ma credimi è da anni che sto cercando di risolvere questa specie di comportamento negativo che adottsio nelle situazioni sociali (l'estraniarmi) ma non ci riesco in alcun modo. Io non sono una che ha paura di buttarsi nelle cose, il consiglio "buttati e prova" io lo attuo sempre, il problema è quello che ti ho esposto sopra, quando sono dentro le situazioni non riesco a viverle al meglio. Quale consiglio mi daresti?
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Anche a me succede, ma per quanto mi riguarda riconosco due tipi di meccanismi che mi distraggono da una conversazione.
Uno è quello che si attua quando chi conversa lo fa direttamente cn me, magari guardandomi negli occhi e l altro quando ci si ritrova tra un gruppo di persone e nn sono attivo nella conversazione.
Nella prima la mente si distrae, è come se stessi sovrappensiero anche se nn penso a niente Penso che sia un meccanismo per sfuggire da qualcosa che inconsciamente ci crea disagio.
Hai o hai avuto problemi a guardare la gente negli occhi?
L'altro meccanismo si attua invece quando in una conversazione l interlocultore non si rivolge direttamente a me, ma parla ad un gruppetto di persone in cui ci sono anch io.
Li mi succede di divagare un po con la mente, fa da innesco qualcosa detta dall interlocutore. Ma quello poi nel frattempo continua a parlare e cosi si perde il filo del discorso, ottenendo come risultante un senso di disagio.
Non so se ti sia mai capitato che mentre tu stai li in fase rimuginamento ad un certo punto vedi tutti che cominciano a ridere di botto. Cazzo è successo ma pero anche tu inizi a ridere anche se non hai capito una mazza. Li poi magari ti prende pure la paranoia che stessero ridendo su di te e quindi ridendo anche tu non hai fatto altro che fare la figura della merda
Questo penso sia la dovuto all'abitudine che abbiamo di rimuginare solo con noi stessi, aal abitudine che abbiamo di fare il punto della situazione e alla scarsa abitudine che abbiamo nell interagire. Abitudini che ci piacciono tanto, da buoni introversi che siamo abituati ad essere
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23-05-2015, 08:14
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#110
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 105
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Inizio un post un po’ lungo che avevo sempre sperato di scrivere e che ora posso finalmente cominciare. Per cominciare dico che non ho mai partecipato attivamente al forum, ma che è da quando avevo circa 15 anni che lo frequento, leggendo tanto, in modo anonimo. Perché c’è una realtà di utenti fantasma che non hanno neanche il coraggio di scrivere sul forum, e di questa realtà facevo parte anch’io. Il perché non mi sono iscritta che poco tempo fa, è che (devo essere sincera) ho sempre trovato il forum deprimente e alienante, non mi ha mai dato conforto nei momenti di difficoltà, ma ciononostante per anni ho continuato a leggere. Quello che volevo trovare in questo forum erano soprattutto storie di successo, chiamiamole così, testimonianze che da questo “buco nero” si poteva uscire. Il fatto che queste storie non v’era praticamente traccia mi faceva sentire peggio e “senza speranza”. Sarò critica. Spesso ho trovato più incoraggiante la controparte inglese ( http://www.socialanxietysupport.com/forum/) in cui trovavo topic più strutturati, e più incentrati sul processo di “guarigione”. Metto guarigione tra virgolette perché non considero la fobia sociale una vera e propria malattia, (discutere di così sia in effetti non è molto utile comunque).
Del forum poi ho sempre trovato irritante la distinzione che spesso veniva evidenziata come un divario insormontabile tra introversi e estroversi (chiamati estroversoni, come se essere estroversi fosse una cosa negativa), quasi a voler trovare sollievo nell’additarli come superficiali, stupidi, insensibili, ecc.
Attualmente mi considero “guarita” o “in via di guarigione”, ma la cosa veramente importante è che ho cambiato la mia “modalità” di pensiero, il circolo vizioso ansia–paura–evitamento–solitudine, e che ho preso decisamente in mano la mia vita, ( o la mia mente forse), ho abbattuto il muro che mi ero costruita attorno, e sto scoprendo le parti di me più vive e vere che in più di dieci anni di fobia sociale e solitudine, si erano perse.
Il mio grado di fobia sociale era molto elevato, provavo ansia e disagio in praticamente qualsiasi attività che aveva a che fare con gli altri, e aveva interferito molto con la mia vita. Più di dieci anni di ansia, paura, terrore, isolamento, dolore, che è culminato l’anno scorso in un episodio depressivo durato all’incirca un anno. Prima di questo episodio a volte dicevo “sono depressa” ma poi quando lo sono diventata sul serio, ho capito la differenza abissale che c’era tra il mio essere triste di prima.
Fobia sociale e depressione, la peggior combinazione possibile.
La depressione però per me, è stata l’inizio di un processo che mi ha portato sulla via della guarigione.
Raccontare dieci anni di vita in un post è una cosa troppo lunga, però se qualcosa volesse indagare su questa “sedicente” sconosciuta che propugna la via della guarigione, mi dilungherò in dettagli. Non ho la chiave per guarire ma so che è possibile farlo.
La cosa importante che voglio sottolineare è che prima mi sentivo in un modo, ora mi sento in un altro. Prima mi comportavo in un modo, ora mi comporto in un altro, prima pensavo in un modo, ora penso in un altro. Se questo cambiamento è avvenuto in me credo che tutti, almeno potenzialmente, possano riuscirci. Non si nasce fobici, per quanto la vita possa sembrare storta e senza speranza, si può sistemare. Non sono ottimista, sono realista. Lamentarsi non serve a niente, ci sta solo per sfogarsi ma poi bisogna lavorare su sé stessi, bisogna andare in profondità in sé stessi, essere onesti con sé stessi, e accettare il dolore che ne consegue. Questo forum dovrebbe essere un aiuto per stare meglio, non un luogo dove crogiolarsi nel proprio dolore.
Ho letto che quei pochi che “guariscono” poi spariscono dal forum, io vorrei nel mio piccolo, aiutare e incoraggiare quelli che hanno questo male di vivere.
Probabilmente questo post è confuso, ma spero di aver reso l'idea.
Rispondete e ditemi che cosa ne pensate, raccontatemi la vostra esperienza, chiedetemi, mandatemi a quel paese.
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Grazie per aver raccontato la tua esperienza. Personalmente sentire di qualcuno che "ce l'ha fatta" mi dà fiducia e speranza, non bisogna rassegnarsi ma combattere ogni giorno, forse non sarà possibile "guarire " del tutto, ma stare meglio assolutamente sì! Grazie ancora
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23-05-2015, 08:26
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#111
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
non dipende tutto da noi
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Quote:
Originariamente inviata da Nexus
Non fare l'errore di pensare che se un utente si lamenta allora automaticamente non fa nulla per migliorare la qualità della propria vita.
Può anche darsi che si sbatta per migliorare tanto e quanto più di altri.
Tu questo non lo puoi sapere.
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Anche se non ti aspettavi nulla, intanto li hai dovuti incassare, con tutta la sofferenza che ne deriva.
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Qui l'applauso è dovuto
Quote:
Originariamente inviata da muttley
E' sbagliato il modo in cui lo ha fatto o è sbagliato spronare tout court?
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C'è differenza tra "spronare" e "criticare"... Io lo so bene, perchè sono un criticone
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23-05-2015, 09:09
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#112
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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Finalmente qualche topic positivo, che bello
a volte credo che chi sta su questo forum (alcuni) dopo essersi dichiarati "fobici sociali" smettano di cercare di cambiarsi con la giustiziaficazione: sono un fobico sociale, non posso farci niente.
Se ho capito bene, un metodo per cambiare che tu stessa hai sperimentato e' la cosidetta "terapia d'urto": c'e' un problema che non riesci ad affrontare, al posto di pensare come superarlo ti butti e vedi quello che succede (scusa se riassumo tutto cosi ma non riesco a leggere tutto quello che avete scritto xD)
La terapia d'urto la consiglio tantissimo anche io. Ok non funzionera' per tutti i mali, ma risultati ne da. Io fino qualche anno fa avevo una paura cane di andare dal panettiere o addirittura di telefonare, perche' ancdavo nel panico, parlavo male, non sapevo gestirmi.
ho fatto poi dei mesi in cui cercavo affrontare il problema con le figure di merda, vuol dire che andavo da sta gente che mi faceva paura, ci faccio la figura di merda (perche' tanto non riuscivo a smettere di parlare male e di andare nel panico) ma dopo mi sentivo meglio, perche' la figuraccia era prevista, quindi ci scherzavo, ci ridevo anche con chi avevo davanti.
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23-05-2015, 09:15
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#113
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Biomotivato
Finalmente qualche topic positivo, che bello
a volte credo che chi sta su questo forum (alcuni) dopo essersi dichiarati "fobici sociali" smettano di cercare di cambiarsi con la giustiziaficazione: sono un fobico sociale, non posso farci niente.
Se ho capito bene, un metodo per cambiare che tu stessa hai sperimentato e' la cosidetta "terapia d'urto": c'e' un problema che non riesci ad affrontare, al posto di pensare come superarlo ti butti e vedi quello che succede (scusa se riassumo tutto cosi ma non riesco a leggere tutto quello che avete scritto xD)
La terapia d'urto la consiglio tantissimo anche io. Ok non funzionera' per tutti i mali, ma risultati ne da. Io fino qualche anno fa avevo una paura cane di andare dal panettiere o addirittura di telefonare, perche' ancdavo nel panico, parlavo male, non sapevo gestirmi.
ho fatto poi dei mesi in cui cercavo affrontare il problema con le figure di merda, vuol dire che andavo da sta gente che mi faceva paura, ci faccio la figura di merda (perche' tanto non riuscivo a smettere di parlare male e di andare nel panico) ma dopo mi sentivo meglio, perche' la figuraccia era prevista, quindi ci scherzavo, ci ridevo anche con chi avevo davanti.
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E che ne pensi di quelli che hanno provato la terapia d'urto e invece non ha funzionato, anzi ha avuto effetti negativi?
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23-05-2015, 09:42
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#114
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Ma quelli che nn ci hanno ancora provato nessuno ci pensa?
Mi immagino una ragazza o un ragazzo che per la prima volta scopre che ha la fobia sociale, magari l ha scoperto grazie a questo sito a tema.
Magari leggendo questo post intraprende una strada piu giusta e non fa errori che qualcuno prima di lui ha fatto e magari cosi si risparmia un po di anni di vita buttati nel wc.
Ste discussioni senza senso ne scopo utile.
Guariti vs non guariti
Guarirai vs non guarirai mai
Io cio il pisello vs io cio la farfallina
Bho
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23-05-2015, 09:47
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#115
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Biomotivato
La terapia d'urto la consiglio tantissimo anche io. Ok non funzionera' per tutti i mali, ma risultati ne da. Io fino qualche anno fa avevo una paura cane di andare dal panettiere o addirittura di telefonare, perche' ancdavo nel panico, parlavo male, non sapevo gestirmi.
ho fatto poi dei mesi in cui cercavo affrontare il problema con le figure di merda, vuol dire che andavo da sta gente che mi faceva paura, ci faccio la figura di merda (perche' tanto non riuscivo a smettere di parlare male e di andare nel panico) ma dopo mi sentivo meglio, perche' la figuraccia era prevista, quindi ci scherzavo, ci ridevo anche con chi avevo davanti.
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Non funziona quasi per nessun male secondo me (con le persone con cui interagisco superficialmente come un panettiere davvero ci arrivo anche io a fregarmene), ma là dove la figura di merda compromette la qualità delle relazioni sociali non la puoi prendere alla leggera ed anche con le persone con cui si interagisce superficialmente un'interazione del genere potrebbe produrre certi effetti che poi ti devi sorbire.
C'era una commessa antipatica alla quale chiedevo un tipo di pane e questa, con la scusa che non mi esprimevo bene, ne infilava un altro nella busta, ora quando becchi queste situazioni qua che poi producono disagi effettivi, che tu ci scherzi o meno, il disagio che ne consegue resta.
E' solo un esempio, se ne potrebbero fare mille altri. Comunque ora abito altrove e non si è presentato più questo problema qua. Però in altri casi dove sono diffuse certe reazioni sociali non puoi ignorarle semplicemente.
Non lo so, io continuo a non afferrare il senso di tutto questo.
Anche io allora risolvo tutto così...
Ci provo con una donna...
Faccio la figura di merda prevista...
E poi che faccio?
Ci scherzo su...
E così secondo te ho risolto il problema?
Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Magari leggendo questo post intraprende una strada piu giusta e non fa errori che qualcuno prima di lui ha fatto e magari cosi si risparmia un po di anni di vita buttati nel wc.
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Ma la strada più giusta per lui quale sarebbe?
Come fa a deciderlo senza un confronto dialettico?
"Stare meglio" è un concetto relativo a cosa ci aspettiamo noi. Se stare meglio per qualcuno significa resistere al dolore, ecco io non sarei d'accordo con questo senso di "Star meglio".
Potrei osservare che un sistema funziona in tal senso e produce individui che resistono al dolore senza lamentarsi, ma non condividerei l'obiettivo.
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Ultima modifica di XL; 23-05-2015 a 10:05.
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23-05-2015, 09:52
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#116
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Avanzato
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Provincia di Monza
Messaggi: 368
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Ancora una volta. Dov'è che mi sto vantando? Non è un discorso di volontà e impegno solamente, l'ho già detto. Non sto accusando gli altri di non impegnarsi abbastanza.
Non è detto che non si posso trovare lavoro finchè si è guariti. per i primi tempi è stato molto difficile, il capo mi dava addosso, i colleghi mi parlavano dietro, i clienti che ti attaccano. Mi veniva da piangere, e trattenevo le lacrime finchè tornavo a casa. Anche io pensavo che non ce l'avrei fatta, che non avrei retto, invece ce l'ho fatta, non vedo perchè non possano riuscirci anche altri.
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Trattenere le lacrime, cosa che mi riesce difficile negli anni che ho lavorato
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23-05-2015, 10:02
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#117
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Non è detto che non si posso trovare lavoro finchè si è guariti. per i primi tempi è stato molto difficile, il capo mi dava addosso, i colleghi mi parlavano dietro, i clienti che ti attaccano. Mi veniva da piangere, e trattenevo le lacrime finchè tornavo a casa. Anche io pensavo che non ce l'avrei fatta, che non avrei retto, invece ce l'ho fatta, non vedo perchè non possano riuscirci anche altri.
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Come avevo detto...
"Potrei osservare che un sistema funziona in tal senso e produce individui che resistono al dolore senza lamentarsi, ma non condividerei l'obiettivo."
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Ultima modifica di XL; 23-05-2015 a 10:09.
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23-05-2015, 10:39
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#118
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma la strada più giusta per lui quale sarebbe?
Come fa a deciderlo senza un confronto dialettico?
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Ma infatti io sono per il confronto, ma non per il confronto distruttivo chè in sostanza nn dice niente. Sono delle fazione che si sono create e che giocano, anche quando non è il caso, a chi ce l ha piu lungo.
E diciamo che hanno rotto un po il [/QUOTE]
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23-05-2015, 11:58
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#119
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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Quote:
Originariamente inviata da claire
E che ne pensi di quelli che hanno provato la terapia d'urto e invece non ha funzionato, anzi ha avuto effetti negativi?
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funziona con alcuni, con altri boh, altri non funziona proprio. se fossimo tutti uguali avremo risolto i nostri problemi già da un pezzo XD
ieri per esempio una mia amica mi ha scritto che lei prima di uscire di casa si deve guardare bene allo specchio e cercare di essere il più presentabile possibile. io invece ho un atteggiamento totalmente opposto: meno mi guardo allo specchio e meglio e' due metodi esattamente opposti ma che ci danno sicurezza prima di uscire, giusto per dimostrare quanto il nostro cervello ragioni in modo diverso da persona a persona
Quote:
Originariamente inviata da XL
Non funziona quasi per nessun male secondo me (con le persone con cui interagisco superficialmente come un panettiere davvero ci arrivo anche io a fregarmene), ma là dove la figura di merda compromette la qualità delle relazioni sociali non la puoi prendere alla leggera ed anche con le persone con cui si interagisce superficialmente un'interazione del genere potrebbe produrre certi effetti che poi ti devi sorbire.
C'era una commessa antipatica alla quale chiedevo un tipo di pane e questa, con la scusa che non mi esprimevo bene, ne infilava un altro nella busta, ora quando becchi queste situazioni qua che poi producono disagi effettivi, che tu ci scherzi o meno, il disagio che ne consegue resta.
E' solo un esempio, se ne potrebbero fare mille altri. Comunque ora abito altrove e non si è presentato più questo problema qua. Però in altri casi dove sono diffuse certe reazioni sociali non puoi ignorarle semplicemente.
Non lo so, io continuo a non afferrare il senso di tutto questo.
Anche io allora risolvo tutto così...
Ci provo con una donna...
Faccio la figura di merda prevista...
E poi che faccio?
Ci scherzo su...
E così secondo te ho risolto il problema?
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io la uso per i primi approcci con le persone. sapendo già di fare figuracce, risulto molto più solare e allegro, riesco anche a tenere l'ansia sotto controllo. con il tempo l'ansia se ne va e rimango molto più sicuro.
il primo impatto con una persona è fondamentale, se risulto allegro una volta, quando rincontrerò al seconda volta la persona partirà già pensando di avere davanti una persona allegra e solaree mi tratterà di conseguenza. se invece già mi vede tutto ansioso, che non scherza, non so se la seconda volta vorrà di nuovo parlare con me
con la donna che ti interessa, può funzionare: parti già che molto probabilmente farai una figuraccia, di qualsiasi tipo, quindi quando si presentala figuraccia, provi a scherzarci e cosi sdrammatizzi un sacco. poi ovvio c'è figuraccia e figuraccia, se si sporca il vestito di una persona con il vino c'è poco da ridere eh xD ma per i danni minori, come difficoltà a parlare, arrossamenti, incomprensioni che ne so, si butta tutto sul ridere e si fanno mole meno pippe mentali dopo l'accaduto. l'ansia si abbatte.
poi ovvio parlo per alcuni, come ho scritto per claire non per tutti funziona (vuoi che non riescono ad usarla bene, vuoi che proprio con loro non ha effetto, non lo so) siamo troppo diversi gli uni dagli altri. qui ho portato la mia esperienza
io mi ritengo una persona stupida, fare figuracce per me è quasi all'ordine del giorno e per questo ora l'unica cosa che posso fare è riderci sopra in più non me ne frega niente di come vengo visto da fuori agli occhi degli altri. magari uno che gli piace presentarsi sempre bene, essere sempre in tiro avrà grosse difficoltà ad usare i miei metodi
con la commessa maleducata l'unico modo per combatterla è la maleducazione. la lasciavi li e andavi a prendere il pane da un'altra parte
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23-05-2015, 12:17
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#120
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Originariamente inviata da Biomotivato
funziona con alcuni, con altri boh, altri non funziona proprio. se fossimo tutti uguali avremo risolto i nostri problemi già da un pezzo XD
ieri per esempio una mia amica mi ha scritto che lei prima di uscire di casa si deve guardare bene allo specchio e cercare di essere il più presentabile possibile. io invece ho un atteggiamento totalmente opposto: meno mi guardo allo specchio e meglio e' due metodi esattamente opposti ma che ci danno sicurezza prima di uscire, giusto per dimostrare quanto il nostro cervello ragioni in modo diverso da persona a persona
io la uso per i primi approcci con le persone. sapendo già di fare figuracce, risulto molto più solare e allegro, riesco anche a tenere l'ansia sotto controllo. con il tempo l'ansia se ne va e rimango molto più sicuro.
il primo impatto con una persona è fondamentale, se risulto allegro una volta, quando rincontrerò al seconda volta la persona partirà già pensando di avere davanti una persona allegra e solaree mi tratterà di conseguenza. se invece già mi vede tutto ansioso, che non scherza, non so se la seconda volta vorrà di nuovo parlare con me
con la donna che ti interessa, può funzionare: parti già che molto probabilmente farai una figuraccia, di qualsiasi tipo, quindi quando si presentala figuraccia, provi a scherzarci e cosi sdrammatizzi un sacco. poi ovvio c'è figuraccia e figuraccia, se si sporca il vestito di una persona con il vino c'è poco da ridere eh xD ma per i danni minori, come difficoltà a parlare, arrossamenti, incomprensioni che ne so, si butta tutto sul ridere e si fanno mole meno pippe mentali dopo l'accaduto. l'ansia si abbatte.
poi ovvio parlo per alcuni, come ho scritto per claire non per tutti funziona (vuoi che non riescono ad usarla bene, vuoi che proprio con loro non ha effetto, non lo so) siamo troppo diversi gli uni dagli altri. qui ho portato la mia esperienza
io mi ritengo una persona stupida, fare figuracce per me è quasi all'ordine del giorno e per questo ora l'unica cosa che posso fare è riderci sopra in più non me ne frega niente di come vengo visto da fuori agli occhi degli altri. magari uno che gli piace presentarsi sempre bene, essere sempre in tiro avrà grosse difficoltà ad usare i miei metodi
con la commessa maleducata l'unico modo per combatterla è la maleducazione. la lasciavi li e andavi a prendere il pane da un'altra parte
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Queste tecniche non funzionano sempre sai perché? Perché è come se tu cercassi di rimettere insieme una ferita lacero-contusa con un cerotto, anzi facciamo un'altro esempio e come se volessi curare un cancro con l'aspirina. La teperapia cognitivo-comportamentale per esempio agisce direttamente sul comportamento negativo modificandolo per un certo periodo di tempo ma siccome l'origine della fobia rimane ancora radicata nella psiche poi piano piano torna a modificare nuovamente il comportamento in negativo. Queste tecniche funzionano se la fobia è superficiale (ho paura dei ragni prendo in mano un ragno e mi passa la paura) ma se la fobia è solo la punta dell'icerberg, è conseguenza di pensieri, patologie ormai radicate nella psiche dall'infanzia ecc è molto difficile che possano funzionare a lungo termine.
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