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22-05-2015, 21:59
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#81
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,688
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non accetto di sentir dire che chi lavora non è fobico.
Che ci siano diversi livelli e che per ognuno la fobia sia più concentrata in alcuni ambiti ok.
Sinceramente nemmeno io potrei mai lavorare in un locale, perché non è che arrossirei e tremerei soltanto,ma piangerei tutto il giorno e scapperei dal panico, potrei facilmente svenire e non credo che un gestore mi terrebbe volentieri, per quanta volontà io possa avere non dipenderebbe solo da me.
Ma con questo non dico che Blimunda non abbia problemi di fobia sociale.
Certo ci sono persone che stanno male al punto da non poter neanche cercare un lavoro, se si è malmessi è dura che ti prendano, e anche averne la forza.
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Hai esemplificato perfettamente ciò che intendevo.... e purtroppo i lavori più facili da trovare sono proprio quelli a contatto con il pubblico, perchè non serve una laurea o particolari studi per accedervi....
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22-05-2015, 22:04
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#82
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
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Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
... una sorta di ansia da prestazione nelle situazioni sociali, questa ansia da prestazione deriva dal fatto che non mi sento adeguata ad intrattenere conversazioni con gli altri. Spiego meglio, quando sono in una situazione sociale il comportamento che adotto è: cerco di essere estroversa, parlare e apparire socievole. ...
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Se posso intromettermi, è proprio questo, secondo me, il punto. Prova ad essere te stessa, una volta ogni tanto, giusto per iniziare. Nel mio caso sono arrivata a zittire quei pensieri, poiché è fisiologico che ci siano dei silenzi, si può uscire con il solo intento di ascoltare in silenzio, essere presenti in quei momenti, ma non partecipare attivamente.
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22-05-2015, 22:07
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#83
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
devi uscire e sei terrorizzata (situazione per classica) quello che facevo prima era evitare, inventare scuse, ecc... ma se tu invece di pensare a tutte le cose di cui sopra, pensi ai motivi per cui vuoi uscire: perchè ne hai voglia, perchè vuoi ridere, perchè vuoi conoscere gente, ecc, e pensi al piacere che puoi trarre dall'esperienza, affronterai tutta la situazione in modo più sereno.
Questo è spostare l'attenzione, e quindi cambiare modalità di porsi. Non dico che se fai così ti passa la paura, ti senti super a tuo agio, ecc, ma i cambiamenti li noti.
Bisogna soprattuto trovare le motivazione per fare quello che ci fa sentire bene, guaradndo oltre la paura iniziale. Perchè dopottuto stare con le persone dovrebbe essere una fonte di piacere non il contrario.
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Interessante, però ci sono alcuni aspetti da chiarire: molti oltre la paura hanno effettivamente dei deficit di abilità sociali. Ad esempio non sanno cosa dire, mandano dei messaggi non verbali sbagliati (ad esempio creano tensione negli altri ricevendo così feedback nagativi ecc.)
Tu come hai fatto a imparare queste abilità? Come hai fatto nuove amicizie? Quali difficoltà hai trovato e come le hai superate? Qui essere generici non basta. Perchè altrimenti il rischio è che uno prendendo alla lettera le tue parole si limiti a lavorare sulla motivazione. Ma spinti dalla sola motivazione il rischio è che si vada avanti a testa bassa andando incontro a nuovi feedback negativi che si sommano a quelli avuti nell'infanzia adolescenza...(per esempio aggregarsi a forza a gruppi che poi ti fanno fuori)
Poi sono d'accordo che alcune abilità si acquistano anche solo con la pratica (ad esempio la paura di guidare passa guidando) e che ogni nuovo passo in avanti apre nuove possibillità, ma per altre cose (in particolare fare nuove amicizie, entrare in gruppi già formati e soprattutto approcciare l'altro sesso) superare l'inesperienza può essere molto difficile, soprattutto all'inizio, a meno di non avere la capacità di ingoiare molte brutte figure e conseguenti umiliazioni..(anche se di solito le persone, passata l'adolescenza sono meno spietate, o almeno più garbate, nell'escludere dai gruppi)
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22-05-2015, 22:15
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#84
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 251
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Alla fine basta aspettare 80 anni (se vi va male).. il resto discorsi.
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22-05-2015, 22:19
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#85
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 751
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Originariamente inviata da _Diana_
Se posso intromettermi, è proprio questo, secondo me, il punto. Prova ad essere te stessa, una volta ogni tanto, giusto per iniziare. Nel mio caso sono arrivata a zittire quei pensieri, poiché è fisiologico che ci siano dei silenzi, si può uscire con il solo intento di ascoltare in silenzio, essere presenti in quei momenti, ma non partecipare attivamente.
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Lo so sforzarsi di essere quel che si è non porta a nulla di buono ma io purtroppo sono una persona che si preoccupa molto "dell'armonia esterna" (io sono la classica persona a cui se affidano il compito di organizzare una festa finché non è tutto perfetto e le persone non si divertono non sta in pace)stare in compagnia di qualcuno ma essere poco socievole e quindi farlo annoiare è una cosa che odio, preferisco star sola più tosto. Questo contrasto tra l'essere altamente perfezionista e non essere in grado di garantire il meglio agli altri è la cosa che mi fa rifuggire da tutti gli impegni, lavoro, relazioni ecc.
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22-05-2015, 22:38
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#86
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
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Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
Lo so sforzarsi di essere quel che si è non porta a nulla di buono ma io purtroppo sono una persona che si preoccupa molto "dell'armonia esterna" (io sono la classica persona a cui se affidano il compito di organizzare una festa finché non è tutto perfetto e le persone non si divertono non sta in pace)stare in compagnia di qualcuno ma essere poco socievole e quindi farlo annoiare è una cosa che odio, preferisco star sola più tosto. Questo contrasto tra l'essere altamente perfezionista e non essere in grado di garantire il meglio agli altri è la cosa che mi fa rifuggire da tutti gli impegni, lavoro, relazioni ecc.
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Se accetti quella parte di te, perché non accettare pure di essere (o sembrare) poco socievole? Tu giudichi noiosa e odi una persona così? Una persona come te? Io no. Ci sono n motivi per essere in quel modo e io li rispetto. La mia impressione è che ti fai carico di troppe cose...
Bentornata, comunque.
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22-05-2015, 23:17
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#87
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
anche io ho avuto l'impressione che la topic starter volesse far la morale o la maestrina..
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Può darsi, ma ha ragione
Quote:
Originariamente inviata da Myway
ah il caro buon vecchio "muovete il culo..."...
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Anche nei topic in cui si afferma che la nostra condizione è il frutto di storture socio culturali e non personali, si afferma implicitamente che la società (quindi gli altri) deve cambiare. In sostanza si afferma che il culo lo devono muovere gli altri. Alla fine è sempre lì che si va a parare: qualcuno (noi, la gente) deve fare qualcosa
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22-05-2015, 23:35
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#88
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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che malattia avevi?
comunque son contento della tua guarigione
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22-05-2015, 23:38
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#89
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Principiante
Qui dal: Jun 2014
Messaggi: 76
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Originariamente inviata da Leucina
No perchè non lavoro, non guido e l'idea di sottrarre tempo e soldi alla mia famiglia per mie esigenze personali non mi fa stare bene.
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Leucina, è la tua vita, dici che non ti fa stare bene, ma qui un sano egoismo ci sta , tu devi stare bene, e so la guardi da una certa prospettiva la tua famiglia ha il dover di aiutarti, ovviamente secondo le loro capacità, possibilità, ecc. il senso di colpa o cose varie lo devi buttare nel cesso.
Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma se incontrassi una persona socio-fobica come lo eri tu prima, ti dirai che sei come questa qua senza fare paragoni? Ma se è vero questo tanto valeva restare com'eri visto che supponi tu stessa di non stare meglio adesso o essere migliore di questo tipo di persone qua in qualche senso.
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Non valeva restare come prima perchè prima mi sentivo di merda, ora mi sento bene. Non capisco del tutto la logica della tua domanda. Intendo dire che non c'è una differenza in cui loro sono ok e tu no, sei tu che non ti senti ok.
Quote:
Originariamente inviata da XL
non risultano conflittuali?
Da un lato si dice ad una persona di concentrarsi sul bottino per convincersi ad affrontare una situazione in cui potrebbero andare storte diverse cose, e poi si racconta a questa persona allo stesso tempo che non deve aspettarsi alcun bottino?
Se non hai alcuna aspettativa di vincere qualcosa, non c'è nulla da guadagnare: fai quel che fai così, tanto per farlo, senza alcun obiettivo.
Ma se prima si è sostenuto che bisogna buttarsi in certe situazioni che potrebbero essere sgradevoli pensando alle cose positive che si potrebbero guadagnare?!
Ci pensi al piacere ma non te lo aspetti più di tanto?
Si potrebbe muovere tutta l'economia umana con nulla se si riuscissero a convincere tutti che sono validi i due principi di prima. Che i dipendenti, quando vanno a lavorare, pensino allo stipendio e quel che potrebbero comprare e il piacere che ricaverebbero da questi acquisti (per farli andare a lavorare e sopportare situazioni disagevoli senza farli pensare troppo al disagio) ma che poi non se lo aspettino a fine mese un qualche stipendio (così non li si deve pagare e non ci saranno nemmeno lamentele o malumori casomai non li si pagasse).
Per quanto tempo si può far continuare a lavorare le persone così? Motivandole con un miraggio?
Se il miraggio non diviene reale in breve io personalmente mollo tutto.
Perciò su di me questa roba qua non riesce proprio a far presa, comunque non metto in dubbio che con te ha funzionato, sembra che questi argomenti qua funzionano e risultano persuasivi per molti (dicono di aver fatto degli esperimenti), ma su di me non fanno presa.
E' come se qualcuno mi volesse vendere qualcosa illustrandomi le qualità positive e poi subito dopo mi dicesse di non aspettarmi che il prodotto in questione queste qualità ce le abbia.
Personalmente mi irriterebbe questo tipo di discorso e penserei che sta cercando di prendermi per i fondelli, ma altri potrebbero pensare altro.
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Mi sembra che ci sia differenza tra uscire pensando "chissà dai forsee mi divertirò, conoscerò qualcuno" o aspettarsi che i tuoi sforzi abbiano un risultato immediato "mi aspetto di divertirmi e conoscere un ascco di persone se poi non succede, dico "lo sapevo io che è inutile, ecc. Potrebbe succedere ma potrebbe anche non succedere, vai provi, vedi cosa succede, prendi quello che viene. Aspettarsi un risultato immediato è controproducente.
Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
ahah XL è il top
Sei "troppo" logico; se ti aspetti di riuscire a vivere e fare passi in avanti senza mai violare il supremo principio di non contraddizione stai fresco.
Penso che il messaggio di Blimunda, più che per le istruzioni specifiche fornite su come guarire, che sono in sé stesse contestabili e non necessariamente efficaci per tutti, (non per questo non efficaci per qualcuno o anche per molti) debba essere letto nel suo significato più generale, in ciò che non viene espresso esplicitamente, più che in ciò che è palesato, ossia: "il pensiero si muove, e con esso tutte le cose; la guarigione non è una cosa da cercare, da trovare, ma da seminare, coltivare, raccogliere nel proprio terreno psico-emotivo-esperienziale" Io l'ho interpretato così. Aggiungo che seminare, coltivare, raccogliere nel proprio terreno, vuol dire che qualche cosa, il superamento, la maturazione, è un'esperienza soggettiva (che si sviluppa nel tempo), e che perciò non è neanche possibile comunicare efficacemente agli altri perché ognuno ha un modo tutto suo peculiare di mettere in rapporto le cose e di dare loro un significato; per questo non ci sono manuali di istruzioni, e se ci sono, sono cose generiche, spesso contradditorie appunto, perché devono comunicare formalmente, con dei segni, qualcosa che assume un valore ed è decodificato in base alla sostanza, al contenuto, di chi li legge. Non c'è la cura in sé; ci sono mezzi, la fede, la psicoterapia, il giardinaggio, sono tutti simboli che interagiscono con chi li legge e che producono effetti diversi in questa interazione, che assumono di volta in volta i significati a loro attribuiti.
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Concordo su tutto.
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22-05-2015, 23:51
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#90
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Può darsi, ma ha ragione
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non è questione di aver ragione o no in questo contesto
il suo intento era di "spronare" e sbaglia.
che poi si sa le cose da fare se si vuole migliorare.. ma son cose ovvie.
blminda e smettila di incolpare/far la paternale agli altri maro.. questo è solo un forum. e chi ti ha chiesto nulla
nessuno ti ha chiesto niente.
quello che dovevi dire(anche se l'hai detto/te l'han fatto tirar fuori dopo) l'hai detto.
punto.
finish
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Ultima modifica di Ansiaboy; 23-05-2015 a 00:01.
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22-05-2015, 23:53
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#91
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
il suo intento era di "spronare" e sbaglia.
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E' sbagliato il modo in cui lo ha fatto o è sbagliato spronare tout court?
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22-05-2015, 23:59
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#92
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
E' sbagliato il modo in cui lo ha fatto o è sbagliato spronare tout court?
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ma nessuno (almeno non io ) sta dicendo che è sbagliato spronare.
ma che è sbagliato usar certi modi e si fan notare le pecche....
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23-05-2015, 00:05
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#93
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Principiante
Qui dal: Jun 2014
Messaggi: 76
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Quote:
Originariamente inviata da Fantasia
Hai descritto perfettamente quello che succede, ma come si fa a raggiungere un'autostima tale da smontare almeno in parte i pensieri negativi che si hanno di sè? Anche se sai di avere delle qualità, non bastano, "gli altri" ti possono aver detto negli anni delle cose che ti hanno ferito e fatto sentire quasi come ti hanno giudicato
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Non credo si tratti di autostima, è più consapevolezza, accettazione. è la stessa cosa che mi chiedevo anch'io, come faccio a riconoscere le mie qualità, ecc...ancora una volta la consapevolezza, non posso essere più specifica perchè non c'è un modo pratico e univoco
Quote:
Originariamente inviata da Fantasia
funziona dirsi ciò? Non è che poi succede l'opposto? cioè che diventi un "so tutto io"
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forse hai capito male..prima pensavo o che ero una merda, oppure che ero meglio degli altri, ora non penso nessuno di queste cose. Sono io PUNTO
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
e quindi anche se sei stata fobica anche se lavoravi?
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i fobici non lavorano? questa affermazione è uno sciocchezza, scusami.
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
e ammettiamo che i soldi danno molti più mezzi e possibilità di curarsi.
altrimenti devo ritornare al discorso dell'ostentenzione (e qua i riferimenti a te ci sono...)e quindi
non direi proprio che vuoi spronare o ci riesci malissimo..
e quindi parli inutilmente se il tuo intento è l'aiutare, spronare etc.
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Il mio intento è dare degli spunti. Non so ostentando niente anche perchè come ho scritto in diversi punti, non sono guarita magicamente, e sto anche dettagliando molto. Forse parlo inutilmente per te. L'ho capito dal principio che non sei disposto ad ascoltare quello che dico.
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
facciamocene una ragione. solitamente le persone soddisfatte non ostentono nulla.
quando io ho risultati e mi sento da ostentare è perche son poco soddisfatto delle cose che ho ottenuto
paradossalmente il tuo esempio di tua nonna è inutile e fuori luogo, c'entra come i cavoli a merenda.
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tu hai detto "se non avessi trovato lavoro non saresti qui a parlare" io ti ho risposto la cosa della nonna, è un modo di dire, vuol dire che inutile parlare di sè e di ma.
Ancora non capisco dove e quando ho ostentato.
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
la realtà del lavoro invece NON AFFATTO visto che è la realtà di tantissimi. se dicevi che "okay che non si han i soldi, però bisogna pur tentare da qualche parte, bisogna iniziar da quel che si ha" avresti fatto un intervento veramemte costruttivo e veramente utile ma cosi non hai detto.....
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sembra che mi esprima sempre nel modo sbagliato per te. Per favore vai oltre al "modo" e guarda il contenuto. Tu hai tirato in mezzo la mancanza di soldi, che non ci si può permettere i farmaci. Questa è una cavolato, i farmaci antidepressivi, neurolettici si paga il ticket, esistono pure gli psicologi del CSM. Ovvero che il problema "soldi" a volte e sottolineo a volte, è una scusa.
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
oh quello che hai detto l'hai detto.
GRAZIE ai soldi(e un forte desiderio di cambiare) ti sei pagata buon terapauti e dici di esser migliorata.
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mi sono pagate dei terapeuti, che fossero buoni o no, non era garantito, i soldi che si prendono quelli sono più o meno.
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
è la tua esperienza. inutile fare giri di parole, moralismi e moralismi, è voler incolpare l'altro.
ed è l'atteggiamento più sciocco e inutile se si vuole spronare anzi è pure dannoso.
non penso sia difficile usar un pò di tatto.
ti consiglio di rileggerti.. vuoi veramente aiutare, spronare o vuoi far incolpare, far moralismi?
ti ricordo che la fobia si alimenta con i numerosi sensi di colpa e moralismi subiti.
e poi incolpare gli altri etc. denota farsi il sangue amaro....
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non sto facendo la morale a nessuno. Scrivi tu il post del buon samaritano, non è quella la mia intenzione, non sono io. Sto parlando con le mie capacità e i miei mezzi. Ma secondo te, cosa ci sto qua a fare a prendermi della moralista, a farmi dire da te che potenzialmente sto danneggiando gli altri utenti del forum? Non credi che mi sentirei meglio a farmi due risate davanti a una birretta? Davvero pensi che mi faccia piacere? Che mi faccia sentire meglio? Non provo piacere e non mi sento migliore di nessuno.
Ti prego dimmi chi sto incolpando.
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
nessuno qui ha aggredito e senza motivo nessuno. paradossalmenre blimunda ha detto cose che non c'entravano nulla e sminuito interventi altrui con "è inutile"
semplicemente si vuole solo chiarire la propria posizione esprimendo il proprio pensiero ^^
poi dai.. un pò di senso critico. penso che la convinzione è la cosa più importante per superare i propri problemi
poi è un forum.. ognuno dice la sua, trovo sciocco non aspettarsi critiche sopratutto quando si parla di temi come questi..
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ho detto che era inutile la parte del "se".
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23-05-2015, 00:09
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#94
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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non dipende tutto da noi
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23-05-2015, 00:17
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#95
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Principiante
Qui dal: Jun 2014
Messaggi: 76
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
Quoto! La penso esattamente come te!
Io non vedo nessuna utilità nel vantarsi di essere "guariti" senza spiegare o accennare nulla nel dettaglio e senza dare alcun consiglio pratico.. ma anzi, velatamente o meno, accusando gli altri di non impegnarsi abbastanza.. e che quindi se restano fobici e impanicati per l'eternità, sò cavoli loro dato che non si impegnano abbastanza per "guarire"
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Ancora una volta. Dov'è che mi sto vantando? Non è un discorso di volontà e impegno solamente, l'ho già detto. Non sto accusando gli altri di non impegnarsi abbastanza.
Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
Eb poi trovo un controsemnso dire che si è guariti dalla fobia sociale dopo che si è trovato un lavoro e si sono potute pagare le giuste cure.. perchè per me finchè uno non è guarito e non si è curato, un lavoro non lo trova proprio con questi duisturbi (non parliamo se è anche evitante).. o quantomeno non riesce a reggerlo se anche lo trovasse!
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Non è detto che non si posso trovare lavoro finchè si è guariti. per i primi tempi è stato molto difficile, il capo mi dava addosso, i colleghi mi parlavano dietro, i clienti che ti attaccano. Mi veniva da piangere, e trattenevo le lacrime finchè tornavo a casa. Anche io pensavo che non ce l'avrei fatta, che non avrei retto, invece ce l'ho fatta, non vedo perchè non possano riuscirci anche altri.
Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
Sarebbe bello che ci fosse più solidarietà ed empatia su questo forum e che fosse possibile costruirsi delle amicizie vere e solide... ma mi pare ci sia tanta competizione e cattivi sentimenti più che mutuo aiuto, qui dentro
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Solidarietà e empatia ne trovi a pacchi qua. le amicizie bisogna farsele nella vita vera, le amicizie virtuali non sono la stessa cosa, aiutano ma non credo bastino.
Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
Blimunda vorrei chiederti un consiglio sulla mia specifica situazione. Io sono sociofobica ma quello che mi porta ad essere sociofobica non è il non sentirmi sicura di me stessa ( a me di piacere o meno agli altri non interessa) ma una sorta di ansia da prestazione nelle situazioni sociali, questa ansia da prestazione deriva dal fatto che non mi sento adeguata ad intrattenere conversazioni con gli altri. Spiego meglio, quando sono in una situazione sociale il comportamento che adotto è: cerco di essere estroversa, parlare e apparire socievole. Quello che realmente accade: mi distraggo dall'ambiente esterno e vengo catturata dai miei pensieri che non riguardano esclusivamente la situazione che sto vivendo ma possono essere di varia natura. (praticamente il mio lato introverso prende il sopravvento anche nelle situazioni in cui dovrebbe prevalere il lato estroverso)
Comportamento che adotto per riparare a ciò: cerco di tornare alla realtà riprendendo il filo del discorso, ma ormai gli altri hanno fatto interminabili chiacchiere e io ne sono rimasta fuori apparendo pensierosa, magari intenta ad ascoltare ma poco loquace. Tutto qua il mio problema, so che sembra una cosa molto facile da risolvere ma credimi è da anni che sto cercando di risolvere questa specie di comportamento negativo che adotto nelle situazioni sociali (l'estraniarmi) ma non ci riesco in alcun modo. Io non sono una che ha paura di buttarsi nelle cose, il consiglio "buttati e prova" io lo attuo sempre, il problema è quello che ti ho esposto sopra, quando sono dentro le situazioni non riesco a viverle al meglio. Quale consiglio mi daresti?
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Quindi se ho capito bene tu ti esponi alle situazioni, ma poi non riesci a interagire come vorresti giusto? Mi sembra che tu attui una sorta di autosabotaggio, forse dovresti provare a capire perchè lo fai, che paura si cela dietro. Ma in queste situazioni ti senti a tuo agio, o ti senti fuori posto a disagio?
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23-05-2015, 00:22
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#96
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Mi associo all'insofferenza verso questa costante, continua, ripetuta ostilità nei confronti di qualsiasi movimento nel forum.
Mi stupisco nel leggere che alcuni utenti, i quali stimo e che scrivono spesso cose sagge e utili (che a me sono state utili!) pensino che in questo forum non vengano mai scritte cose utili e che anzi, il forum non sia fatto per scrivere cose utili.
Rendiamoci conto che qualsiasi esperienza è avanzamento.
Se io vi dico che grattandosi il culo compare di fronte a noi una ciambella, e voi lo fate senza successo beh... avete imparato che grattandosi il culo NON compare una ciambella!
Se voi mi distruggete da subito, per partito preso, fate come quegli ignoranti che per paura [inserire sentimento] rifiutano il diverso. Fermi.
Io non ho mai imparato nulla da qualcuno dal quale non volessi imparare.
p.s. questo post potrebbe essere lunghissimo... ho sintetizzato confidando nella lettura tra le righe...
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Ultima modifica di Allocco; 23-05-2015 a 00:36.
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23-05-2015, 00:43
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#97
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Non credo si tratti di autostima, è più consapevolezza, accettazione. è la stessa cosa che mi chiedevo anch'io, come faccio a riconoscere le mie qualità, ecc...ancora una volta la consapevolezza, non posso essere più specifica perchè non c'è un modo pratico e univoco
forse hai capito male..prima pensavo o che ero una merda, oppure che ero meglio degli altri, ora non penso nessuno di queste cose. Sono io PUNTO
i fobici non lavorano? questa affermazione è uno sciocchezza, scusami.
Il mio intento è dare degli spunti. Non so ostentando niente anche perchè come ho scritto in diversi punti, non sono guarita magicamente, e sto anche dettagliando molto. Forse parlo inutilmente per te. L'ho capito dal principio che non sei disposto ad ascoltare quello che dico.
tu hai detto "se non avessi trovato lavoro non saresti qui a parlare" io ti ho risposto la cosa della nonna, è un modo di dire, vuol dire che inutile parlare di sè e di ma.
Ancora non capisco dove e quando ho ostentato.
sembra che mi esprima sempre nel modo sbagliato per te. Per favore vai oltre al "modo" e guarda il contenuto. Tu hai tirato in mezzo la mancanza di soldi, che non ci si può permettere i farmaci. Questa è una cavolato, i farmaci antidepressivi, neurolettici si paga il ticket, esistono pure gli psicologi del CSM. Ovvero che il problema "soldi" a volte e sottolineo a volte, è una scusa.
mi sono pagate dei terapeuti, che fossero buoni o no, non era garantito, i soldi che si prendono quelli sono più o meno.
non sto facendo la morale a nessuno. Scrivi tu il post del buon samaritano, non è quella la mia intenzione, non sono io. Sto parlando con le mie capacità e i miei mezzi. Ma secondo te, cosa ci sto qua a fare a prendermi della moralista, a farmi dire da te che potenzialmente sto danneggiando gli altri utenti del forum? Non credi che mi sentirei meglio a farmi due risate davanti a una birretta? Davvero pensi che mi faccia piacere? Che mi faccia sentire meglio? Non provo piacere e non mi sento migliore di nessuno.
Ti prego dimmi chi sto incolpando.
ho detto che era inutile la parte del "se".
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blinda hai capito male...chi ha detto che i fobici non lavorano.
intendo che il lavorar non implica esser guariti dalla fobia, ma che da più possibilità di guarir
e non capisco perche ammettere ciò significa farsi una scusa.
come ho già detto condivido il contenuto del "capisco che i soldi dan più possibilità,
però bisogna pur partire da quel che si ha e i soldi non sono tutto"
ecco l'avresti espresso in questa forma non avrei avuto nulla da obbiettare.
mi è parso che facevi la paternale a leucina partendo con "è la tua vita blabla"
per me quello che conta in cose come queste è sia la forma che i contenuti.
si potranno dire tutte le cose fondate che si vuole ma se non le si dice con la forma giusta servirà a poco se non a causar ulterior frustrazione..
le critiche dei nostri genitori che ci han causato la fobiasociale al 80-90% eron fondate..
ma dette in modi dannosi che ci han condizionato/ci condizionano in negativo in ogni caso parecchio nella vita..
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Ultima modifica di Ansiaboy; 23-05-2015 a 00:48.
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23-05-2015, 00:48
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#98
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Ibiza
Messaggi: 1,078
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Perché c’è una realtà di utenti fantasma che non hanno neanche il coraggio di scrivere sul forum, e di questa realtà facevo parte anch’io.
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Vero. Il gran numero di ospiti connessi al forum e che non riescono a postare, la dice lunga sui livelli che l'ansia può raggiungere in una persona.
Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Lamentarsi non serve a niente, ci sta solo per sfogarsi ma poi bisogna lavorare su sé stessi, bisogna andare in profondità in sé stessi, essere onesti con sé stessi, e accettare il dolore che ne consegue. Questo forum dovrebbe essere un aiuto per stare meglio, non un luogo dove crogiolarsi nel proprio dolore.
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Non fare l'errore di pensare che se un utente si lamenta allora automaticamente non fa nulla per migliorare la qualità della propria vita.
Può anche darsi che si sbatta per migliorare tanto e quanto più di altri.
Tu questo non lo puoi sapere.
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23-05-2015, 00:51
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#99
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 751
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Quote:
Originariamente inviata da Blimunda
Ancora una volta. Dov'è che mi sto vantando? Non è un discorso di volontà e impegno solamente, l'ho già detto. Non sto accusando gli altri di non impegnarsi abbastanza.
Non è detto che non si posso trovare lavoro finchè si è guariti. per i primi tempi è stato molto difficile, il capo mi dava addosso, i colleghi mi parlavano dietro, i clienti che ti attaccano. Mi veniva da piangere, e trattenevo le lacrime finchè tornavo a casa. Anche io pensavo che non ce l'avrei fatta, che non avrei retto, invece ce l'ho fatta, non vedo perchè non possano riuscirci anche altri.
Solidarietà e empatia ne trovi a pacchi qua. le amicizie bisogna farsele nella vita vera, le amicizie virtuali non sono la stessa cosa, aiutano ma non credo bastino.
Quindi se ho capito bene tu ti esponi alle situazioni, ma poi non riesci a interagire come vorresti giusto? Mi sembra che tu attui una sorta di autosabotaggio, forse dovresti provare a capire perchè lo fai, che paura si cela dietro. Ma in queste situazioni ti senti a tuo agio, o ti senti fuori posto a disagio?
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Anche quando mi sento a mio agio capita, è una cosa che mi viene "naturale" il finire per distrarmi dalle conversazioni, forse perche' sono abituata fin da piccola a stare più con me stessa che con gli altri. In realtà io ascolto molto, osservo molto e mi viene naturale mentre lo faccio pensare, elaborare quello che vedo e sento, cosi finisco per non partecipare molto, come se fossi la perenne spettatrice di un film, guardo, ascolto ma mi viene difficile partecipare non perché abbia paura ma perche' non mi viene spontaneo. è una cosa un po' difficile da capire per chi non la vive e anche difficile da superare, perche' chi ha una paura la supera e poi vive tranquillamente la situazione, io pure che supero le mie paure non riesco a vivere le situazioni.
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23-05-2015, 00:51
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#100
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 893
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Bah.. lasciamo perdere!
Scusate.
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Ultima modifica di T.A.R.D.I.S.; 23-05-2015 a 01:02.
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