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Vecchio 05-06-2012, 04:04   #1
Avanzato
 

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Ultima modifica di Ginta; 02-09-2015 a 00:52.
Vecchio 05-06-2012, 12:11   #2
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Ginta Visualizza il messaggio
Stavo pensando ad una cosa.
Io conosco parecchi ragazzi che hanno 20-25 anni e pensano unicamente ai cosplay, agli anime e le loro uniche preoccupazioni vertono su queste due materie.

Un bel po' di mesi fa mi incontrai con 3 "otaku" e per tutto il tempo si parlò di anime, di yaoi, di "voglio cosplayare quello e quest'altro" e allora, per variare un po' con i discorsi ho voluto parlare di politica (si era appena insediato il governo Monti) e la loro reazione fu epica: mi lanciarono un'occhiataccia e i 3 si guardarono perplessi tra di loro...
Poi ho scoperto da altri che loro non vollero più vedermi, poiché si sentivano a disagio a stare con me XDD Insomma, avevo rovinato la loro giornata riportandoli verso la realtà.
Ecco perche le cose andranno sempre peggio
Vecchio 05-06-2012, 12:45   #3
Banned
 

Se l' unica alternativa fosse tra il vestirsi da personaggio dei cartoni animati ed il parlare del governo, beh, diventerei un "otaku" anch' io.
Vecchio 05-06-2012, 13:50   #4
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Quote:
Originariamente inviata da Ginta Visualizza il messaggio
Ma forse è il loro modo per alienarsi?
Essere otaku non è un modo per emarginarsi o isolarsi, questo può eventualmente avvenire laddove si rimane vittima dei giudizi e delle considerazioni negative sociali, il tipico esempio è appunto l'episodio di bullismo.
Quote:
Ho sempre pensato che chi si immergesse in questo mondo fantasioso lo facesse per non pensare alle guerre, alla crisi economica o ad altri eventi tristi che ci accadono quotidianamente.
???? no credo che tu sia vittima di stereotipi, ci si immerge in questo mondo perché è una passione: la passione per il collezionismo, il modellismo, l'animazione e i fumetti.
Si può al massimo dire che queste caratteristiche siano riscontrabili negli individui che manifestano neotenie ma di più non si può dire perché infiniti fattori incidono sulla nascita degli hobbies.
Quote:
Solo io trovo che questo mondo, all'apparenza fantasioso e affascinante, nasconda tanta tristezza e solitudine?
semplicemente sono passioni che si sposano con i caratteri più introversi e solitari.
Quote:
Nella vita reale tutti loro saranno sicuramente presi in giro dai figo-bulli che li considerano "sfigati", ed è per questo motivo che si rifugiano dietro ad un pc.
Altro stereotipo, il culturista si rifugia in palestra? lo scalatore fa l'eremita?
Oggi tutti sono dietro al pc o uno smartphone(domani tutti dietro i tablet) il pc non è un rifugio è semplicemente una delle attitudini di otaku e neet, è uno strumento che più facilmente gli permette di coltivare le loro passioni.
Quote:
Poi ho scoperto da altri che loro non vollero più vedermi, poiché si sentivano a disagio a stare con me XDD Insomma, avevo rovinato la loro giornata riportandoli verso la realtà.
Allora ti consiglio di guardare l'anime Genshiken, è presentato allo spettatore attraverso gli occhi di una ragazza semplice che è costretta a frequentare un club di otaku per passare più tempo con il suo fidanzato.
Vecchio 05-06-2012, 14:11   #5
Esperto
L'avatar di amarlena
 

Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
no credo che tu sia vittima di stereotipi, ci si immerge in questo mondo perché è una passione: la passione per il collezionismo, il modellismo, l'animazione e i fumetti.
Si può al massimo dire che queste caratteristiche siano riscontrabili negli individui che manifestano neotenie ma di più non si può dire perché infiniti fattori incidono sulla nascita degli hobbies.
semplicemente sono passioni che si sposano con i caratteri più introversi e solitari.
Non conosco siffatti individui ( ora che mi ci fai pensare quando si fece un miniraduno anni fa alcuni nostri colleghi fs si lanciarono in un ambiguo negozio di fumettistica dove si svolgevano anche strani incontri, partite o che so io )
Non so fino a che età però si possa coltivare una tale passione e ad ogni modo se finisce per isolarti e per farti frequentare solo individui apparentemente simili a te beh non va bene perchè rimanda un confronto con un mondo che prima o poi ci deve essere.

Credo però che una passione forte ti può anche salvare il c.....e tenerti legato alla vita. Iinvidio fortemente chi ha una grossa passione perchè in quello ha risolto il senso del tutto.
Vecchio 05-06-2012, 15:30   #6
Esperto
L'avatar di clizia
 

La penso esattamente come te. Ho anche amici di vecchia data che - grazie a questa passione - hanno trovato lavoro nel campo del fumetto giapponese.
Io ho sempre letto manga da quando avevo 16 anni, ma non sono mai stata un'ultra-appassionata, pur avendo partecipato attorno ai 18-20 anni a molte fiere del fumetto, e avendo preso parte, ogni tanto, a giochi di ruolo ecc.
Ormai questo interesse (che non definirei mai vera e propria passione) per me è scemato alquanto e trovo questo mondo fatto di fumetti e fantasy molto lontano dal mio attuale modo d'essere e dalle mie corde.
Dall'esperienza che ho avuto io, ho come l'impressione che rintanarsi in un mondo fatto di carta e fantasia, sia un modo per fuggire dal presente e soprattutto dal confronto con se stessi e il mondo che spaventa. Almeno le persone da me conosciute, seppur buoni diavoli, le ho sempre trovate poco competenti a livello sociale, ma soprattutto molto poco "prossime a se stesse" o poco attente all'introspezione e all'auto-analisi, e nei rapporti col prossimo poco desiderose di reale scambio umano, perché esclusivamente concentrate a costruire un tipo di relazione basato solo sulla condivisione di gusti e interessi ossessivi, dimostrando anzi, quasi disinteresse per la personalità dell'altro. Pur essendo queste persone gentili, non ho mai captato da parte loro segni di interesse reale nei miei confronti come persona, né curiosità per i miei stati d'animo o le mie idee....
In questo senso ho sempre reputato queste persone un po' alienate (nel senso di estranee a se stesse) e lo stesso mito del Giappone, da loro così strenuamente coltivato, l'ho sempre collegato al fatto che questa società da loro idealizzata è una società molto rigida e formale, dove ognuno indossa una maschera sociale e vige poco l'usanza di stabilire con l'altro un contatto intimo fatto di sincerità e scambio autentico. Parlo di questo perché ho avuto modo di conoscere molti giapponesi e alcuni di questi miei amici otaku puntualmente escono con loro o vanno in vacanza nel paese del sol lavante quasi ogni anno.
Per chi ha problemi di socializzazione, un paese che fonda la sua essenza sull'indossare una maschera e sul nascondere l'io più intimo al prossimo dietro un volto di gentilezza formale, è forse l'ideale.

Concordo su un altro punto con te: se parli loro di politica, ma anche solo di questioni più controverse o problematiche, scorgerai sul loo volto un repentino disagio, forse perché è forte la tendenza a rifuggire da qualsivoglia tipo di confronto o scontro (inteso positivamente)....

Comunque, visto che il mercato dei manga si è allargato alquanto, probabilmente - otaku a parte - ora si troveranno molte più persone appassionate di manga che escono fuori da questo tipo di profilo che abbiamo tracciato impietosamente noi, tra cui rientro io stessa (anche se ora leggo prevalentemente graphic novel!)

ps: ovviamente ho riscontrato questi difetti o tale chiusura solo nei fan più estremisti, ma per me qualsiasi passione, se vissuta ossessivamente, rischia di portare alla chiusura della persona verso l'esterno...

Ultima modifica di clizia; 05-06-2012 a 17:29.
Vecchio 05-06-2012, 15:39   #7
Esperto
L'avatar di clizia
 

Sull'appartenenza di questi otaku alla categoria di NEET io non sarei così convinta...non so! Gli amici manga-sfegatati che ho io, un mestiere ce l'hanno, eccome; come ho già scritto lavorano proprio nel settore dei fumetti!
Vecchio 05-06-2012, 15:49   #8
Esperto
L'avatar di TheCopacabana
 

Boh... secondo me è solo un passatempo, un hobby, una passione. Penso che sia meglio questo, piuttosto che fare i perdigiorno per strada, o andare in giro a far danni.

Gente simile ce n'era un bel po' alla recente fiera Torino Comix: (http://www.torinocomics.com/). Oltre a gente vestita da manga giapponesi, c'erano diversi che interpretavano Resident Evil, la serie di Hannibal Lecter, e gli immancabili Star Wars, con un Qui-Gon Jinn (identico!) che dava lezioni di spada laser, e addirittura i membri di un'associazione sportiva, che si esibivano nei duelli; eccoli qui: http://www.ludosport.net/
Guardate cosa facevano a TorinoComix:
Vecchio 05-06-2012, 15:59   #9
Esperto
L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da TheCopacabana Visualizza il messaggio
Boh... secondo me è solo un passatempo, un hobby, una passione.
Fin quando rimane tale, concordo con te. Se diventa una passione totalizzante, diviene invece lo specchio di un disagio e di un desiderio di fuga dalla realtà, ma d'altronde questo discorso può potenzialmente valere per ogni tipo di passione. Però ho notato che, in genere, chi desidera fuggire dalla realtà, predilige l'ambito dove è prevalente l'elemento fantastico...

Ultima modifica di clizia; 05-06-2012 a 17:29.
Vecchio 05-06-2012, 16:06   #10
Esperto
L'avatar di Milo
 

A me sembra una bella passione,mi sembra molto più interessante guardare gli anime e parlarne che non la classica pallosissima serata in discoteca,se avessi conosciuto gli anime qualche anno fa avrei fatto come loro e mi sarei evitato tante serate noiose a fare sempre le stesse cose,secondo me fanno bene a spassarsela facendo quello che gli piace senza essere influenzati dalla società.
Vecchio 05-06-2012, 17:43   #11
Banned
 

Il troppo storpia in tutte le cose.
Però dai "il discorso Monti" due pa..., non è che se non si parla di politica si è fuori dalla realtà, anche perchè in effetti la "realtà" non esiste
Vecchio 05-06-2012, 19:39   #12
Esperto
L'avatar di Sentry
 

Sinceramente non vedo tanta tristezza nell'avere una forte passione per manga/anime/cosplay. Insomma, si divertono, coltivano una loro passione e riescono a renderla un punto d'incontro con altre persone e quindi anche a socializzare.
Penso che la tua impressione sia sbagliata, chi fa cosplay ecc... di solito ha una vita normalissima, non è che finito il Lucca Comics corre a tapparsi in casa (che poi la tua descrizione sembra essere più adatta all'utente medio di fobia sociale).
Sostituisci la passione per manga/anime con quella per il calcio o per la musica... a me sembra la stessa cosa, solo che queste ultime due sono più comuni e quindi colpiscono di meno.

Quote:
Originariamente inviata da Ginta Visualizza il messaggio
Aggiungo una mia esperienza per farvi comprendere il livello di disadattamento.
Un bel po' di mesi fa mi incontrai con 3 "otaku" e per tutto il tempo si parlò di anime, di yaoi, di "voglio cosplayare quello e quest'altro" e allora, per variare un po' con i discorsi ho voluto parlare di politica (si era appena insediato il governo Monti) e la loro reazione fu epica: mi lanciarono un'occhiataccia e i 3 si guardarono perplessi tra di loro...
Poi ho scoperto da altri che loro non vollero più vedermi, poiché si sentivano a disagio a stare con me XDD Insomma, avevo rovinato la loro giornata riportandoli verso la realtà. [/B]
Ma infatti per me gliel'hai letteralmente rovinata, perché non è questione di realtà ma di spensieratezza. Uno è già afflitto quotidianamente da pensieri e problemi, se anche quando vuole divertirsi o comunque passare momenti piacevoli arrivi tu a tirar fuori "Monti, le guerre, la crisi economica o ad altri eventi tristi che ci accadono quotidianamente", è normale ti veda un po' come un "guastafeste" (non tanto te, ma i pensieri/preoccupazioni che gli fai venire mettendo a parlare di certe cose). Che poi parlare di manga o di cose "più reali" è la stessa cosa... nei fatti non cambia nulla. Parlare con un amico della crisi economica non avrà alcun riflesso sulla realtà.
Vecchio 05-06-2012, 20:40   #13
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Anime e manga sono fortemente influenzati dalla religione spiritista shintoista o dalla corrente cyber-punk e noi occidentali non abbiamo il diritto di giudicare "fantastica" questa cultura.
Il fumetto o l'animazione è solo un mezzo attraverso cui l'arte si può esprimere, esattamente come il cinema, i libri e tutto il resto.
Non capisco perché guardandomi un anime dovrei isolarmi dal mondo e quando vedo i Transformers al cinema o leggo Twilight dovrei essere immerso nella realtà o nell'attualità.
Vecchio 05-06-2012, 22:55   #14
Esperto
L'avatar di illumi
 

Quote:
Originariamente inviata da TheCopacabana Visualizza il messaggio
C'ero anch'io! Mi si vede tra gli spettatori!

Non so se faccio testo in quanto sociofobico: sono anch'io appassionato di manga, anime, Torino/Milano/Lucca Comics e devo dire che spesso la mia mente usa questo mondo come un dolce rifugio dove potersi finalmente riposare lasciando fuori le ansie e le paure che quotidianamente la perseguitano.
Per il momento riesco ancora a controllarla e quando necessario farla tornare sul pianeta Terra e affrontare discorsi di natura diversa come politica, economia o quant'altro.

Evidentemente gli otaku di cui parla Ginta sono più avanti di me, sono già alla fase di non ritorno....
Vecchio 06-06-2012, 09:04   #15
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Ginta Visualizza il messaggio
Credo che il mio intervento non sia stato capito perché non conoscete a fondo il mondo dei cosplayer, c'è chi lo vive come una sana passione ma c'è chi pensa sempre alla prossima fiera e alla prossima e ad altre ancora...
io l'ho capito e ritengo fondate le tue considerazioni.
ci sono gruppetti che parlano sempre di calcio, altri di motori, le femmine parleranno di moda non lo so, è normale che poi chi non se ne interessi si annoi.
il problema è che c'è poca considerazione e cura dell'altro, persino nelle amicizie. tu hai fatto benissimo a provare a variare i discorsi, sono loro che non si sono comportati bene; anche se non gli interessano, per riguardo verso di te dovevano darti corda.

ti rassicuro riguardo la politica, è uno degli argomenti che salta sempre fuori, come loro parlano sempre di quelle cose, per cui non hai proposto nulla di strano, sono loro che hanno un problema, non tu! se non hanno problemi di alienazione, ne hanno sicuramente di egoismo, educazione e rispetto.
Vecchio 06-06-2012, 09:08   #16
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Viridian Visualizza il messaggio
..Comunque scusami se te lo dico, Ginta, ma se ci fossimo trovati per la prima volta ad un caffè a parlare del più e del meno, sarebbero cadute a me le braccia nel sentirmi parlare di (ex.) Monti.

Piuttosto mi chiedo: se avessero parlato di calcio, di macchine - ipotizzando che a te queste cose non piacciano - ti saresti sentito "fuori dal mondo"? Se si, forse ragioni un po' per stereotipi.
la politica è un argomento come un altro.
magari è inopportuno con gli sconosciuti, perchè è meglio avere confidenza per parlarne, ma in cosa è differente da cinema, calcio, motori e moda?
è importante parlare di ciò che interessi un pò a tutti, l'argomento non ha alcuna importanza credo.
Vecchio 06-06-2012, 09:39   #17
Esperto
L'avatar di illumi
 

Quote:
Originariamente inviata da Ginta Visualizza il messaggio
Aggiungo una mia esperienza per farvi comprendere il livello di disadattamento.
Un bel po' di mesi fa mi incontrai con 3 "otaku" e per tutto il tempo si parlò di anime, di yaoi, di "voglio cosplayare quello e quest'altro" e allora, per variare un po' con i discorsi ho voluto parlare di politica (si era appena insediato il governo Monti) e la loro reazione fu epica: mi lanciarono un'occhiataccia e i 3 si guardarono perplessi tra di loro...
Poi ho scoperto da altri che loro non vollero più vedermi, poiché si sentivano a disagio a stare con me XDD Insomma, avevo rovinato la loro giornata riportandoli verso la realtà.
In base alla mia esperienza se alcune persone hanno dei pregiudizi e dei preconcetti nei tuoi confronti, anche se riesci a conversare tranquillamente di argomenti riguardanti interessi in comune con loro queste persone interpreteranno i tuoi discorsi sempre sotto una luce negativa.
Figurati poi se introduci argomenti "seriosi" tipo politica, economia o università!

Spesso dipende tutto da cosa uno dice, da come lo dice e soprattutto da come è posizionato nella classifica di gradimento di chi ascolta.
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