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Vecchio 28-01-2009, 16:29   #1
Intermedio
L'avatar di Fabiofilosofo
 

Accade, talvolta,che noi fobici pensiamo: "Ma che me ne frega ora ci provo,mi butto, non si sa mai", tanto in amore quanto nelle amicizie. Spesso però quello slancio entusiastico che ci fa dire "forse sta cambiando qualcosa" si rivela un fallimento. Ricordo che un paio di mesi fa ero fuori dal mio ex ateneo e passeggiavo,ad un certo punto vidi 3 ragazze (estroverse) sedute sulla panchina.
Non avevo nulla da fare nè da perdere,così mi dissi: "Ora invento qualcosa e vado lì". Così, con una scusa (i movimenti studenteschi e la riforma dell'Università) provai ad attaccare bottone..Ma il mio carattere altezzoso,scontroso e da "intellettualoide" mi fregò alla Grande. Cominciai a criticare le loro scelte di vita e di studi, e NOTAI CHIARAMENTE che tutte loro mi stavano prendendo per i fondelli..risatine, una che diceva all'amica ("Dai chiedigli il numero ahahah"). Fallimento totale, uscì da lì pensando "Ecco lo sapevo,è inutile credere che possa succedere qualcosa,quelli come noi sono destinati a non farcela").
Altro episodio: anni fa andai in vacanza DA SOLO e conobbi alcune ragazze marchigiane. Una di queste,che neanche mi piaceva, attirò la mia attenzione (quella più carina era contesa da 2 amici,meglio lasciarla stare)..Ebbene, eravamo al mare e io come un idiota,con un tono assolutamente poco convincente, dissi: "Sei fidanzata? Ti va di conoscerci meglio?" (qualcosa del genere, ma lei ovviamente capì). Lei mi disse di no e io per "sfogarmi" andai a nuotare al largo e tornai indietro dopo tempo. Poco prima di prendere l'aereo scoprì che la terza ragazza aveva un debole per me. Caratterialmente era il mio tipo, fisicamente no. Io ovviamente avevo scelto l'altra perchè ero CONVINTO che mi avrebbe detto di no.
Fa riflettere questa cosa e mi è capitata anche un altro paio di volte: riesco a dichiararmi,seppur in modo buffo e chiaramente inadeguato,solo con quelle che quasi certamente mi diranno di no. Come se mi consolasse l'idea che "tanto non ci stanno", però "io ci ho provato". Il meccanismo psicologico è semplice: quella che "ci sta" davvero rappresenta un rischio,un principio di angoscia,quindi è intoccabile. Quella che non ci sta mi dirà comunque di no,ma io mi sarò illuso di aver fatto "l'uomo", dichiarandomi.
Qual è la conclusione di tutto ciò? Davvero noi fobici non abbiamo opportunità a causa delle nostre concezioni e dei nostri problemi? NON si può uscire dalla Prigione?
Vecchio 28-01-2009, 16:52   #2
Avanzato
L'avatar di RagionierFantozzi
 

Secondo me hai centrato il problema, troviamo degli alibi dicendo che le donne ci ignorano completamente ma a me pare strano che un ragazzo di media bellezza( come credo siano la maggior parte di questo forum) non abbia mai avuto un'occasione. Magari anche qualcuna in passato c'è stata e noi forse l'abbiamo evitata per paura e ora consoliamo noi stessi con scuse come quelle che siamo brutti e nessuna ci caga.
Per quanto rigaurda me il passato mi ha dato delle chances che io non ho sfruttato e una volta che perdi il treno è difficle recuperare.
Vecchio 28-01-2009, 17:22   #3
Banned
 

vedete qual è la differenza?

fabiofilosofo è stato disposto a fare un approccio del cavolo...del tipo "ti va di conoscerci meglio?"....nemmeno fosse ad un quiz televisivo di Gerry scotti...."L'accendiamo?"...inconsapevolmente...è andato lì provando a buttarsi ed è uscito in un modo imbranato

Io? io sono consapevole di cosa risulta completame infelice, inadeguato....e dunque piuttosto che dirlo me ne sto zitto....mai andrò da una ragazza approcciandola dicendo "ehmmm...guarda ti volevo chiedere se ti andava di conoscerci meglio" (tipo come si fa alle elementari "vuoi metterti insieme a me? fai una crocetta").

Però di fatto non mi vengono modi e argomenti nemmeno brillanti x parlare e intrattenere x ore...

e dunque mi ritrovo nella stessa situazione....


dunque fabiofilosofo tirati tu di morale...almeno tu fai le figuracce, ma almeno parli con loro (seppur facendo figuracce).

Io? Volendo riesco a farle sorriderle, ma non so che pesci pigliare x parlare (oltre i momenti in cui faccio battute, provocazioni, allusioni).

Insomma non riesco a mettermi li e parlarci x ore e ore come fosse normale....
Vecchio 28-01-2009, 17:32   #4
Principiante
L'avatar di napapijri2
 

Quote:
Originariamente inviata da NightVision
ragioniere ti posso assicurare e ci metto non una ma due mani sul fuoco
(altro no 8) )
che nel mio caso non ci sono mai state occasioni di nessun tipo
nè evidenti nè celate...
Night mi piacerebbe conoscerti.
Vecchio 28-01-2009, 18:01   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Viridian
Ci sarebbe da chiedersi se il tuo desiderio sia effettivamente quello di avere una compagna stabile.

Mi spiego..

Dando per scontato che quanto asserisci sia vero, e cioè:

Quote:
riesco a dichiararmi,seppur in modo buffo e chiaramente inadeguato,solo con quelle che quasi certamente mi diranno di no. Come se mi consolasse l'idea che "tanto non ci stanno", però "io ci ho provato".
..vien da pensare che ti renda più felice l'idea di averci provato che non il risultato in sé stesso.

Tra l'altro, è molto difficile che un ragazzo mediamente carino ed intelligente passi del tutto inosservato allo sguardo accorto delle signorine: qualcuna che ti trovava interessante, nel gruppetto, c'era - questo è valso per te e vale probabilmente per molti altri ragazzi di questo forum. Pur tuttavia, si direbbe che tu non abbia frequentato oltre modo quella ragazza "psicologicamente affine a te": non ti piaceva o ti sembrava "troppo fattibile"?

Non voglio certo dire che tu stia strumentalizzando le ragazze ma che probabilmente ti sta più a cuore la tua disinvoltura con loro che non una relazione, al momento..

E la tua condotta è contro tutte le regole egoistiche di questo mondo. Pensaci su: una persona che impara a riconoscersi come insicura, tenderà ad "abbassare" (si fa per dire..) il proprio target, mirando a bellezze meno appariscenti in modo tale da non sentirsi a disagio, né nel provarci né nello starci assieme. Insomma, "il semplice va con la semplice", tutto tornerebbe.

Invece no, preferisci corteggiare.

Potrei sbagliarmi ma c'è un evento a dir poco eclatante: ti sei volontariamente dato in pasto ai leoni, durante il periodo della protesta studentesca. Le ragazzine carine, in gruppo, sono micidiali. Si sa che scherzano e che amano prendere in giro - aspettandosi ovviamente che il ragazzo sia capace di tener testa a quella che gli piace e gestendo brillantemente le prese in giro delle altre due.

In linea di massima, vige la mentalità del branco: approcciare tre ragazze carine in un sol colpo, mantenendo anche un'indole sarcastica (e poco convinta perché inquinata dalla speranza di far colpo su una delle tre..) è veramente da "suicidio".

E non sei tu ad esser stato imbranato.. Tanti ragazzi estroversoni hanno collezionato prese in giro lanciandosi in questo modo. E' obiettivamente complicato.

Ebbene, ti sei lanciato, appunto, in un contesto dove la percentuale di riuscita era decisamente bassa. Però ti sei lanciato - e sapevi senz'altro come sarebbe andata a finire.

Detta maccheronicamente, stai seguendo un po' lo stile del nostro giova.

Provare per provare, non per concretizzare.

Ed è forse questa tua condotta che ti preclude dall'abbandonare "la tua prigione", una prigione che non sarebbe tale se ti decidessi a prender la vita così come viene.
MIERD.....L'ERRORE è PROPRIO Lì....NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE UN SUICIDIO APPROCCIARE IN UN COLPO SOLO 3 RAGAZZE CARINE ED ESTROVERSE...

E' lì che ti freghi....quando inizi a pensarla così hai già perso in partenza....

si deve partire con no ncuranza, con l'idea di non star facendo nulla di sbagliato, anzi se proprio si sta facendo una cosa e un qualcosa in cui gli altri devono guardarti dal basso....

Voglio dire....che se sei sicuro dentro di te....beh....le ragazze possono essere pure in 10 carine, ochette ed estroverse, ma.....possono solo uscirne sconfitte....

se una di loro dice "dai dagli pure il numero magari a sto qui eheh" e tu ti trovi preparato per rispondere qualcosa del tipo "ma prima di arrivare al sodo volevo per lo meno fare finta di corteggiare un po' offrendo qualcosa da bere....non volete? beh meglio risparmio i soldi..."

se un'altra dice borbottando con l'amica a bassa voce "ma guarda sto qui..." e tu rispondi "ve che ti ho sentito...ve' che non volevo nulla di che...avevo questi 5 minuti in cui non avevo nulla di meglio da fare e trovando un bel gruppeto di persone mi sono detto perchè non andarsi a fare 4 risate...." ecc...ecc...

insomma....se si ha sempre da ribattere...a qualsiasi battuta, a qualsiasi provocazione...diventando a propria volta provocatori si dovrebbe anzi scatenare interesse nei propri confronti.


E' un suicidio se tu parti con il piede sbagliato.

A volte mi sono buttato senza pensare e lasciando parlare l'istinto estroversone per me su delle ragazze estroversissime che sono rimaste alquanto intrigate da me (fin troppo)...per la mia risposta pronta, il mio essere burlone...ecc...ecc...

Altre volte...ho fatto figure bestiali, da vero imbranato con ragazze mansuete mansuete :roll:

Tutto dipende, voglio far capire, non da chi hai davanti, ma da cosa hai tu dentro.

E se ci riesce uno che 8 volte su 10 non ha nulla da dire e sta zitto....
Vecchio 28-01-2009, 19:05   #6
Esperto
L'avatar di valmor
 

Quote:
Originariamente inviata da RagionierFantozzi
Secondo me hai centrato il problema, troviamo degli alibi dicendo che le donne ci ignorano completamente ma a me pare strano che un ragazzo di media bellezza( come credo siano la maggior parte di questo forum) non abbia mai avuto un'occasione. Magari anche qualcuna in passato c'è stata e noi forse l'abbiamo evitata per paura e ora consoliamo noi stessi con scuse come quelle che siamo brutti e nessuna ci caga.
Per quanto rigaurda me il passato mi ha dato delle chances che io non ho sfruttato e una volta che perdi il treno è difficle recuperare.
Che ci sono più ragazzi (quelli di aspetto fisico medio o carini) che hanno avuto occasioni e le hanno perse è vero, ma anche chi come io e altri non abbiamo mai avuto nessuna occasione nè il minimo segno di interesse.

Quote:
Originariamente inviata da Viridian
Dove voglio arrivare? Tutti, TUTTI trovano difficoltà nell'approcciarsi ad una ragazza quando questa non è sola. Specialmente se si è poco abituati ad aver successo con loro. Tra l'altro, se la cosa si vive con leggerezza, si può strutturare un'amicizia con la ragazza in questione sulla base della "figuraccia" fatta in precedenza.. Magari la ragazza continua a tirare fuori l'aneddoto con le sue amiche ed il ragazzo, a quel punto, può inserirsi con un corteggiamento in senso lato..

Ma per una persona che sa di essere timida, lanciarsi volontariamente in un contesto di una certa difficoltà non è semplice, giova. Non è tutto così immediato
Concordo in pieno. Approcciare una ragazza per strada, già se è sola, è una cosa difficile anche per ragazzi normali, proprio perchè è fuori dalla routine, devi imbastire una conversazione in pochi secondi, il rischio di imbarazzare ed essere ignorati è alto.

Approcciare un gruppo di persone o di ragazze è ancora più difficile, molto più difficile, ANCHE per gli estroversi, che come la tua storia conferma vengono derisi anche loro se non sono calibrati, se non riescono a farle divertire, se non si mostrano super fighi: figuriamoci un timido impacciato.

Insomma, se io fossi una persona timida che si è buttata in approccio così difficile e rischioso non collegherei il fallimento alla fobia sociale o timidezza, perchè almeno che non l'avesse fatto una persona socialmente scafatissima e allenata non avrebbe avuto successo.

Concludo dicendo che non credo sia una buona idea per una persona timida quella di abbordare ragazze per strada, magari estroverse, proprio perchè per riuscire a farlo senza farsi deridere, senza imbarazzare e fare brutte figure non basta essere estroversi, ma ci vuole tanta tanta esperienza di situazioni sociali, simpatia elevatissima, capacità di parlare a ruota facendosi ascoltare etc roba raggiungibile da una persona estroversa che sin da giovane ha passato ore al giorno a socializzare, non da un timido.
Vecchio 28-01-2009, 19:10   #7
Principiante
L'avatar di napapijri2
 

Non comprendo il meccanismo mentale che porta a lanciarsi nel mucchio come un giavellotto impazzito all'insegna del 'ndo cojo cojo. Non sareppe più opportuno veicolare l'approccio mediante una conoscenza comune o una delle solite scuse, banali, ma meno improbabili ? Queste missioni kamikaze sono destinate a fallire al 90%. Se una donna se ne sta in pace con un gruppo di amiche e vede uno che si fionda senza un perchè per cercare, forzatamente, un approccio senza nè capo nè coda, lo riterrà invadente, arrogante o peggio ancora idiota patetico ( vallo a sapere che il tizio in questione sta facendo un test autovalutativo delle sue paranoie personali ! ). Che conclusioni razionali e sensate riuscite a trarre, a posteriori, da episodi di questo tipo ? Non hanno alcun valore. L'abbordaggio ( termine orribile ) nasce dal desiderio e il desiderio,anche superficiale ed effimero ) deve alimentarsi in qualche modo, deve avere degli imput per poter nascere; negli episodi che descrivete non c'è desiderio/interesse reale, solo una cerebrale, insulsa, speculazione egoistica finalizzata alle esigenze esclusive di chi agisce. Perchè dovrebbe esserci una risposta positiva? Alcuni saranno poi pure convinti che si trattava di fighette oche altezzose che non hanno riservato la giusta attenzione a quel baldanzoso gesto di virile simpatia o peggio finiranno per autocompiangersi !
E' come Giova che ossessivamente pensa a cosa dire per ammorbare con ore ed ore di conversazione le ragazze che incontra sul suo cammino. Non ha interesse di fatto a conoscere quelle ragazze, quelle persone perchè è concentrato solo su se stesso, su quello che dovrà dire, raccontare, inventare, non è curioso di sapere cosa loro pensano, cosa risponderanno, perchè sta già pensando a quale sarà il suo prossimo argomento. L'altro in questi casi è solo proiezione/prolungamento di noi stessi, potrebbe essere sostituito da un ologramma o un'immagine virtuale.
In condizione "normali" le cose avvengono e basta, spontaneamente; la vita fluisce, le situazioni sorgono naturalmente. Io per anni mi sono chiesta perchè a me capitasse meno, ebbene perchè non lo desideravo affatto e quando provavo a forzare certe dinamiche per auto testarmi e sentirmi "normale" nulla andava come doveva o comunque non ne traevo nessuna emozione positiva.
Vecchio 28-01-2009, 19:47   #8
Intermedio
L'avatar di Fabiofilosofo
 

Risposta a Giova: la tua filosofia del "sproloquiare purchè lo si faccia,non conta quel che dici", non la condivido. Le frasi esemplificative che riporti sono a mio parere ancora più inadeguate delle mie. Io converso abitualmente, anche per ore, e di qualsiasi argomento, con ragazze.
Il problema nasce ESCLUSIVAMENTE quando si scende sul terreno del "primo approccio" o della "richiesta di fidanzamento". So anch'io che dire ad una ragazza "Vogliamo fidanzarci"? è terrificante, e infatti un paio di anni fa, durante una bella frequentazione poi finita male con una ragazza,avevo in mente di scrivere una lettera. Poteva essere una buona idea.
Vecchio 28-01-2009, 22:07   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Viridian
Quote:
"ma guarda sto qui..." e tu rispondi "ve che ti ho sentito...ve' che non volevo nulla di che...avevo questi 5 minuti in cui non avevo nulla di meglio da fare e trovando un bel gruppeto di persone mi sono detto perchè non andarsi a fare 4 risate...." ecc...ecc...
Frasi come queste ti aprono la via per l'inferno. :lol:

Ma no che non è un errore, giova. E' un contesto decisamente "estroso", te ne rendi conto anche da solo. E' una "sfida". Secondo te perché, anche alle feste, anche nei telefilm scemi (!) si aspetta sempre che una persona se ne stia più appartata per farsi notare? Generazioni e generazioni di fobici, ci hanno preceduto? :lol: Ma dai! Il gruppetto è notoriamente più complesso da gestire..

Te ne racconto una.

Ero in vacanza in Spagna con mia sorella - e lì vicino si struttura una scenetta piuttosto simpatica: c'era un ragazzo siciliano che cercava in tutti i modi di farsi notare da tre ragazze che sembravano spagnole..

Per farla breve, il ragazzo fa finta di fare il simpaticone.. La ragazza gli domanda: "Te gusta el mar?", o una cosa del genere, si parlava di mare..

Lui biascica con un accento a metà tra un cafone ed un gorilla convinto: "Me gusta tu, me gusta tu". La ragazza ridacchia con le altre e lo pianta.

Ora non so se la cosa abbia avuto altri risvolti.. Ma in ogni caso, dopo un po' il ragazzo se n'è andato - e la tipa ha parlato male di lui per tutto il tempo. Da quel che sentii, lei non era nemmeno veramente spagnola e lo canzonava per aver tentato un approccio così ridicolo con le sue amiche che ovviamente ridevano come delle matte.

Per me, lui era proprio un bel giovanotto. Ma alle ragazze in gruppo interessava più farsi la risata su di lui per divertirsi un po'.

Fine della favola.

Dove voglio arrivare? Tutti, TUTTI trovano difficoltà nell'approcciarsi ad una ragazza quando questa non è sola. Specialmente se si è poco abituati ad aver successo con loro. Tra l'altro, se la cosa si vive con leggerezza, si può strutturare un'amicizia con la ragazza in questione sulla base della "figuraccia" fatta in precedenza.. Magari la ragazza continua a tirare fuori l'aneddoto con le sue amiche ed il ragazzo, a quel punto, può inserirsi con un corteggiamento in senso lato..

Ma per una persona che sa di essere timida, lanciarsi volontariamente in un contesto di una certa difficoltà non è semplice, giova. Non è tutto così immediato.

viri nun me sfida' :P

quando mi si dice così mi intestardisco io :lol:

ti trovi in difficoltà se tu ti vuoi trovare in difficoltà...

lo ripeto: per me gli estroversoni di oggi sono + fobici dei fobici stessi...non sanno estroversare come si deve...non sanno fingere sicurezza quando dovrebbero, ma solo quando gli fa comodo o hanno l'appoggio.

Io sono il contrario....se sono in gruppo fatico maggiormente a fare lo spavaldo...non so...probabile che mi sentirei fuori luogo a fare lo spavaldo con qualcuno quando sono già con altre persone...

viceversa se mi sento libero ad ogni possibilità sono pronto a tutto....

una volta sono riuscito ad intrigare un'estroversona (che era insieme a delle amihce) partendo da qualche battuta iniziale e un "dai se vieni qui ti riempio di coccole....però non farti pregare troppo..."...con il senno del poi tra me e me penso "ma che azz ho detto quella volta? ma...ma...."...per assurdo sono stato forse più inappropriato che mai in linea teorica....eppure l'ho detto in un modo così burlone (nemmeno un comico di zelig avrebbe fatto meglio e con più spontaneità) che ha fatto il suo effetto sorprendentemente...

Anzi x assurdo se sono in gruppo a volte mi sento più tranquillo (a volte invece preferisco una cosa a 4 occhi....l'importante è che sia io abbastanza libero)...perchè arrivo con lo spirito di sfida, partendo dal fatto che devo tentare di intrigare tutte e nessuna....anzi meglio...ho un'ampia scelta x parlare....il mio problema principale è trovare argomenti x conversare.....x assurdo se ci sono 4-5 ragazze posso fare il vago e ciarlare un po' con una e un po' con l'altra, rigirarmi dare una risposta non lasciarle il tempo di rispondere e fare una battuta subito all'altra...

Poi che non sia semplice non lo metto in dubbio.....ne è la prova tutte le seghe mentali che 8 volte su 10 mi faccio io sui miei silenzi, il timore di non avere nulla da dire a causa dell'abitudine che ho fatto per il silenzio e per timore di mettere in disagio sia le ragazze in questione, sia me stesso...


DETTO QUESTO X ASSURDO il discorso tuo viri e di valmor potrebbe sbloccarmi ancora di più: io nella mia dannata testa quando mi creo il disagio di non avere nulla da dire ritengo sempre che sia io l'unico sprovveduto privo di argomenti...il fatto che anche gli altri provano lo stesso mi fa sentire davvero "normale" (di fatto io credo di essere "normale" oggettivamente...solo con un po' di timidezza e un periodo relativamente lungo vissuto nella solitudine e nel silenzio)...e infatti uscendo, interagendo mi accorgo in primo luogo che se penso troppo io non ho nulla da dire, ma x assurdo che gli altri hanno ancor meno (mi rendo conto che di fatto sono sempre io quello che fa LE BATTUTE, FA LO SPAVALDO CON BUFFETTI, COCCOLE, ALLUSIONI, DOPPI SENSI, CHE BUTTA L'AMO X INIZIARE A PARLARE....gli altri si limitano a continuare....però se io non parlo spesso non parlano loro...e se lo fanno lo fanno dopo uno sforzo....proponendo argomenti iniziali banali, forzati ecc...ecc....).
Quando mi rendo conto di questo riesco davvero a disinibirmi come pochi...ad essere propositivo e fin troppo estroverso...

potrei pure avere ad esempio la faccia tosta di andare da un gruppo di ragazze e dirle in preda alla follia e alla voglia di rischiare totale: "sentite sono appena andati via 2 mie amiche e mi hanno lasciato solo soletto...ho visto che siete pure voi tutte solette...non è che posso unirmi una 20ina di minuti prima di rientrare?"

x napapijri ( un nick più facile no eh? ): ti dò ragione a metà....non è vero che non mi interessa la persona che ho davanti....solo che con 2-3 anni di solitudine ho imparato a vivere le persone in maniera differente...
molte persone si interessano di quante ore ci hai messo a rifarti i capelli, di come ti è venuta male la torta ecc...ecc...io? io mi "ACCONTENTO" di guardarti negli occhi e vederti con un sorriso sul volto, leggere sul tuo volto la gioia e la preoccupazione, mi accontento di ascoltare i tuoi spettegolezzi in silenzio mentre sono nel gruppo e sono ben felice di ascoltarti (ma poi di mio non mi viene da chiederti forse altri spettegolezzi....sono talmente tanti...non avrebbe senso chiederne uno in maniera precisa...); anche il modo di conoscere le persone...capire che tipo sei dalle esperienze ecc...ecc...molti comprendono le persone e imparano a conoscerle raccontandosi e ascoltando gli altri...io? io amo capire le persone osservandole...vedendo le loro reazioni alle mie battute, dal modo in cui interagiscono nella vita di tutti i giorni, dal modo i ncui abbassano gli occhi nei momenti di silenzio/noia o viceversa di come giocherellano con una biro ecc...ecc...
HO SEMPLICEMENT EUN MODO DI CONOSCERE L'ANIMA DELLA PERSONA DIFFERENTE....x certi versi meno diretto (perchè non deriva dalla parola), ma x altri più immediato (attraverso l'osservazione della stessa persona).

In secondo luogo non è che mi preoccupo di ciò che devo dire per un senso di egocentrismo...ma semplicemente AMO (e lo amavo anche da ragazzino quando ero ultraloquace) far star bene le persone accanto a me, non le voglio annoiare....credo sia un loro diritto stare con persone che le rendi felici e le faccia rilassare....
quindi se io per primo mi vedo "noioso" o poco coinvogente ecc...ecc....me ne dispiace tanto e me ne cruccio molto...non tanto x me...io mi prendo pure in giro da solo e sono disposto a fare figure di m...e prenderla ridendo...ma per gli altri che non stanno a loro agio....

x fabiofilosofo: quello che voglio dire è che in fin dei conti nella vita di tutti i giorni si parla di tant ebanalità: cavolate successe durante la giornate, aneddoti/esperienze particolari, divertenti, ecc...ecc...e si hanno interazioni particolari (a volte di carattere formale, altre volte che si possono portare su un livello più intimo)...
Vecchio 28-01-2009, 22:47   #10
Esperto
L'avatar di vetro
 

Quote:
Me gusta tu, me gusta tu
Poteva almeno canticchiare manu chao.
Vecchio 29-01-2009, 00:59   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da napapijri2
...veicolare l'approccio mediante una conoscenza comune o una delle solite scuse, banali, ma meno improbabili?
Ovvio.

Quote:
Originariamente inviata da napapijri2
Queste missioni kamikaze sono destinate a fallire al 90%.
Direi al 99,9%.

Quote:
Originariamente inviata da napapijri2
...lo riterrà invadente, arrogante o peggio ancora idiota...
Se ci provassi, non mi sorprenderebbe se chiamasse la polizia.

Quote:
Originariamente inviata da napapijri2
...è concentrato solo su se stesso, su quello che dovrà dire, raccontare, inventare, non è curioso di sapere cosa loro pensano, cosa risponderanno, perchè sta già pensando a quale sarà il suo prossimo argomento.
Tanto fumo e niente arrosto.

Quote:
Originariamente inviata da napapijri2
...la vita fluisce, le situazioni sorgono naturalmente.
Brava.
Vecchio 29-01-2009, 01:05   #12
Esperto
L'avatar di muttley
 

@ Napijri: concordo con la disapprovazione generale dell'escamotage dell'abbordaggio. La maggior parte delle conoscenze avviene tradizionalmente all'interno di nuclei sociali, dove è più facile che le dinamiche conoscitive godano di un certo grado di protezione, nel senso che il gruppo ti preserva dagli eventuali rischi di una conoscenza fortuita. Il gruppo attua meccanismi di filtraggio volti ad attenuare l'impatto che si verifica con l'ingresso dei nuovi entrati, i quali non risultano più degli emeriti sconosciuti, ma delle persone da approcciare e scoprire gradualmente. Ho già espresso il mio parere negativo sull'abbordaggio nel topic apposito, tuttavia....


Quote:
In condizione "normali" le cose avvengono e basta, spontaneamente; la vita fluisce, le situazioni sorgono naturalmente. Io per anni mi sono chiesta perchè a me capitasse meno, ebbene perchè non lo desideravo affatto e quando provavo a forzare certe dinamiche per auto testarmi e sentirmi "normale" nulla andava come doveva o comunque non ne traevo nessuna emozione positiva.
Questo è quello che vorrei pensare anch'io, affidarmi al fluire spontaneo delle situazioni e delle conoscenze, purtroppo mi rendo conto che spesso la naturalità degli incontri non esiste, almeno seguendo la mia esperienza. In giro non mi pare di vedere tante persone favorevoli a fare nuove conoscenze, sembra che molti preferiscano rimanere rinchiusi nel tranquillizzante cantuccio del proprio nucleo amicale già consolidato. Sarà la diffidenza imperante in questi anni di psicosi del nemico e dell'aggressione, ma io osservo solo situazioni di stallo, di work not in progress. Ecco perché tanti prediligono ancora l'antica e abusata tecnica dell'abbordaggio: non trovano alternative o forse non riescono ad elaborarne di valide.
Vecchio 29-01-2009, 02:37   #13
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Quote:
Originariamente inviata da Fabiofilosofo
Il meccanismo psicologico è semplice: quella che "ci sta" davvero rappresenta un rischio,un principio di angoscia,quindi è intoccabile. Quella che non ci sta mi dirà comunque di no,ma io mi sarò illuso di aver fatto "l'uomo", dichiarandomi.
Questo è un punto veramente interessante. Perchè è un tratto che ho generalmente potuto riscontrare in me e che sto cominciando a sperimentare realmente solo adesso che mi sto aprendo molto di più nelle relazioni sociali e in particolare in quelle con l'altro sesso.

Recentemente sto vivendo una situazione che si può tranquillamente ricollegare al principio da te espresso.
All'università mi sto dando parecchio da fare per conoscere ragazze. Lo faccio quasi senza problemi, attacco bottone con leggerezza, riesco a frapporre fra me e le persone molti meno pregiudizi (riguardanti me e gli altri) che prima mi bloccavano totalmente.

Tuttavia noto con un certo turbamento che vengo attratto maggiormente dalle ragazze che non dimostrano apertamente un interessamento nei miei confronti. Ad esempio, da un mese oramai ricevo sguardi costanti da parte di una ragazza. Quando ci incontriamo nei corridoi, a lezione, in biblioteca.. non so perchè, ma sono certo che gli piaccia. Nonostante questi che sembrerebbero chiari segnali non riesco assolutamente ad approcciarla. Sento che con lei non riuscirei ad essere spontaneo come con le altre. E questo non perchè lei sia più bella o cos'altro...

Proprio ieri ci pensavo. L'unica spiegazione è questa: quella che hai formulato tu.
"Quella che "ci sta" davvero rappresenta un rischio,un principio di angoscia,quindi è intoccabile. Quella che non ci sta mi dirà comunque di no,ma io mi sarò illuso di aver fatto "l'uomo", dichiarandomi."

Ed è secondo me lo stesso processo che ha recentemente caratterizzato i rapporti fra me e una mia vecchia conoscenza ritrovata dopo tanto tempo, che mi ha lanciato segnali d'interesse per poi rifare nuovamente "rotta" sul suo ragazzo (con il quale, nel periodo dell'invio dei segnali d'interesse, era in crisi).
Ho notato che quando si trattava di materializzare qualcosa che era praticamente fatto, titubavo e mi dimostravo restio a chiamarla. Quando poi la situazione con il suo ragazzo si è stabilizzata e oramai sapevo che c'era ben poco da fare e che mi rimaneva solo un ultimo velleitario tentativo.. ecco la sicurezza tornare fuori: chiamate, squilli, visite a casa sua.. il tutto senza il minimo problema e la minima inibizione.

Forse due fatti non costituiscono una prova, ma fanno pensare. Probabilmente è così: una che ci sta quasi sicuramente mi spaventa di più rispetto ad una che potrebbe starci come non starci.
Forse tutto ciò scaturisce dal fatto che con chi ci sta sicuramente, siamo consci di dover sicuramente mantenere delle aspettative che la persona in questione ha nei nostri riguardi.. e così rispunta fuori l'insicurezza..

E credo che la fonte di tutto ciò possa essere solo un fottutissimo orgoglio che le persone, normalmente, non hanno. Un orgoglio che ti porta a buttare via le certezze proprio perchè rappresentano una "certezza di giudizio".
Vecchio 29-01-2009, 03:35   #14
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da Fabiofilosofo
Accade, talvolta,che noi fobici pensiamo: "Ma che me ne frega ora ci provo,mi butto, non si sa mai", tanto in amore quanto nelle amicizie. Spesso però quello slancio entusiastico che ci fa dire "forse sta cambiando qualcosa" si rivela un fallimento. Ricordo che un paio di mesi fa ero fuori dal mio ex ateneo e passeggiavo,ad un certo punto vidi 3 ragazze (estroverse) sedute sulla panchina.
Non avevo nulla da fare nè da perdere,così mi dissi: "Ora invento qualcosa e vado lì". Così, con una scusa (i movimenti studenteschi e la riforma dell'Università) provai ad attaccare bottone..Ma il mio carattere altezzoso,scontroso e da "intellettualoide" mi fregò alla Grande. Cominciai a criticare le loro scelte di vita e di studi, e NOTAI CHIARAMENTE che tutte loro mi stavano prendendo per i fondelli..risatine, una che diceva all'amica ("Dai chiedigli il numero ahahah"). Fallimento totale, uscì da lì pensando "Ecco lo sapevo,è inutile credere che possa succedere qualcosa,quelli come noi sono destinati a non farcela").
Altro episodio: anni fa andai in vacanza DA SOLO e conobbi alcune ragazze marchigiane. Una di queste,che neanche mi piaceva, attirò la mia attenzione (quella più carina era contesa da 2 amici,meglio lasciarla stare)..Ebbene, eravamo al mare e io come un idiota,con un tono assolutamente poco convincente, dissi: "Sei fidanzata? Ti va di conoscerci meglio?" (qualcosa del genere, ma lei ovviamente capì). Lei mi disse di no e io per "sfogarmi" andai a nuotare al largo e tornai indietro dopo tempo. Poco prima di prendere l'aereo scoprì che la terza ragazza aveva un debole per me. Caratterialmente era il mio tipo, fisicamente no. Io ovviamente avevo scelto l'altra perchè ero CONVINTO che mi avrebbe detto di no.
Fa riflettere questa cosa e mi è capitata anche un altro paio di volte: riesco a dichiararmi,seppur in modo buffo e chiaramente inadeguato,solo con quelle che quasi certamente mi diranno di no. Come se mi consolasse l'idea che "tanto non ci stanno", però "io ci ho provato". Il meccanismo psicologico è semplice: quella che "ci sta" davvero rappresenta un rischio,un principio di angoscia,quindi è intoccabile. Quella che non ci sta mi dirà comunque di no,ma io mi sarò illuso di aver fatto "l'uomo", dichiarandomi.
Qual è la conclusione di tutto ciò? Davvero noi fobici non abbiamo opportunità a causa delle nostre concezioni e dei nostri problemi? NON si può uscire dalla Prigione?
Io non capisco troppe cose. Perché devi sempre specificare "estroverse".... Questa sta diventando una fissa...

Poi quando dici "ora mi butto, non si sa mai"...... non capisco...
ti butti in cosa? e non si sa mai... non va bene.... sembra un tuffo nel vuoto...
Devi sapere quello che vuoi veramente. Se non lo sai ti butti in un mare di guai. Guai per modo di dire...
Cosa cerchi? Amore, sesso, compagnia, parlare, dimostrare a te stesso qualcosa, dimostrarlo agli altri, ammazzare la noia?
La lista dei motivi é infinita...
Devi sapere cosa vuoi... e se quello che vuoi ti fa star bene.
Non so nemmeno perché ti rispondo. Visto che io non voglio piú niente da questa vita.

Ma giá il tuo nick é interessante...
Ce la farai SICURAMENTE.
Vecchio 29-01-2009, 03:38   #15
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

ho letto solo il post iniziale.

Fabio ti faccio i miei complimenti per le palle che hai tirato fuori...te hai problemi di tecnica, la volontà c'è, devi raffinare le modalità e le tecniche di approccio. sbagliando s'impara!

Una cosa: l'atteggiamento intellettualoide non paga. Forse essere un pò più free e sparacazzate non guasta.... Io cmq sono un intellettualodie con la faccia da secchione (ovvero l'anti-fia per eccellenza), ma sento dentro un'anima scazzona che aspetta solo di uscire...

della serie: forse a volte, più che farci scudo della fobia, si tratta principalmente di fare pratica nell'arte dell'abbordaggio, che è complessa e difficile per noi che non l'abbiamo mai praticata...
Vecchio 29-01-2009, 13:56   #16
Intermedio
L'avatar di Fabiofilosofo
 

Grazie,zero_woman. Ho apprezzato molto la tua risposta. Ti abbraccio
Vecchio 29-01-2009, 17:00   #17
Esperto
L'avatar di vikingo
 

tempo fa tentai un paio di approcci per strada on risultati discreti...ragazzi e roba da estroversi....andateci piano...
poi in gruppo lo sconsiglio...
io quando ci provo preferisco siano sole...asolutamente...
ultimamente cho provato con la receptionista della palestra mi e andata male...ma penso piu per imbranataggine e goffagine che per altro...
ho seguito il consiglio del mio psico...aveo colto qualche segnale di lei un paio di battute ecc,una volta mi chiese se avevo soldi da cambiare pure..
comunq mi sono fatto coraggio e cho parlato per mezzora...
la mia non disinvoltura si nota non ce niente da fare...parlavo si ma facevo fatica anche solo ridere... :lol: ad un certo punto volevopure sparire da quel posto....purtoppo di solito riesco a fare battute e a stare simpatico solo alle ragaze con le quali ho un po di confidnza...ma dal nulla cosi faccio fatica...
all fine le ho dettose potevamo conoscerci fuori con le gambe tremanti :lol: e mi ha detto che si era da poco fidanzata ma io non le ho creduto....
sinceramnete non ho rimpianti ho dimostrato coraggio e ho capito dove devo migliorare per il futuro...
prendere i rifiuti ti serve a questo imparare a parlare on le donne da soli...
col tempo magari saro' piu sciolto...
va detto che quando prendevo gli ansiolitici ero piu rilassato bo forse tornero' a prenderli con le donne danno una mano....
comunq io non mi lamento di ragaze interessat a me ce ne sono state di alcune m ne sono accorto col tempo per' anchio essendo orgoglioso non mi accontento e sono troppo esigene con le donne e con me stesso nel mio inconscio voglio una donna speciale...magari molto bella quando forse dovrei cercare qualcosa di piu adatto a me...
Vecchio 29-01-2009, 17:03   #18
Esperto
L'avatar di vikingo
 

volevo dire che dire ad una donna vuoi conoscrmi fuori cosi alla fine di una conversazione puo sembrare da bambini sfigati ma non mi veniva atro... :lol: cos altro potevo dire :?: bo
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