Vorrei provare a discutere sull'ipotesi che la fobia sociale sia una forma inconscia di difesa. Probabilmente le esperienze negative si riflettono nell' inconscio.
Il mondo è violento e spaventevole.
Di conseguenza gli individui più sensibili si chiudono a riccio per difesa.
Una volta che il meccanismo inconscio di chiusura è scattato la volontà non è più in grado di controllarlo; di conseguenza l'individuo soffre per non essere più in grado di socializzare come vorrebbe.
In effetti, capita, per esempio nei regimi autoritari, che le persone diventino più riservate e guardinghe per non essere denunciate.
da questo deduco che in un mondo senza violenza e fondato sulla giustizia la
fobia sociale non ci sarebbe.
E' così secondo voi?