Cari tutti,
vi leggo spesso, ho scritto qualche volta, mi scuso se non ho partecipato attivamente alle discussioni dandovi consigli, spero che comunque vogliate darmi un'opinione lo stesso. Grazie in anticipo, davvero.
Dunque, il mio problema si aggrava col tempo che passa tanto che mi sto chiedendo seriamente se non si tratti di una forma di fobia sociale, credo di sì, di certo qualcosa di patologico ci sta.
Sostanzialmente non riesco a dire no, se ci provo mi prendono sensi di colpa, ansia, soprattutto della delusione degli altri. La cosa si è manifestata anni fa con alcune amicizie, poi pian piano mi sono accorta che il mio obiettivo era,a discapito di me stessa e delle mie preferenze quando non della mia salute (esempio mi forzavo a uscire con la febbre), incastrare qualsiasi mio impegno/forza pur di accontentare tutti. Sarà che ho avuto gruppi di amici escludenti tra di loro e quindi mi trovavo a dover sempre calcolare le preferenze di tutti, e ad essere la... fessa di turno che rispondeva e organizzava sempre, quando in realtà sono timida, insicura e poco adatta a questi "ruoli", oppure mi ritrovavo ad aver paura di esser esclusa del gruppo se dicevo no alle proposte...passati i gruppi liceali/universitari (anche se all'università mi ero un po calmata, trovando persone tranquille) li problema si manifesta anche ora con i singoli: soffro se noto che una mia amica con cui non posso uscire c'è rimasta male, oppure mi fisso che ci sia rimasta male, se invento scuse mi sento in colpa per una settimana e mi fisso proprio.
Un esempio: ormai il weekend (ed è diverso tempo che mi capita, forse un paio di anni, con qualche momento di calma) mi alzo col pensiero: e oggi come faccio se non mi va di fare qualcosa?
Sembro tanto piena di amici così, ma in realtà sono delle persone che mi sono sì sinceramente affezionate ma, forse, sono anche un bel po' sole e questo gioca...o ancora mi vedono simpatica e tranquilla, e soprattutto DISPONIBILE e allora provano a vedere che faccio, se ho da fare, forse senza immaginare minimamente la mia ansia. Non sono opportuniste però, sono io che sbaglio, di questo sono certa, anche se a volte noto dei comportamenti un po' troppo "comodi" e li mi sento meno in colpa a dire no (ad esempio un mio amico che mi chiese 4 volte di fare non so quanti viaggi con la mia macchina per un trasloco, dicendo che in realtà era un viaggio solo, fregandomi ogni volta!).
Ovviamente la cosa mi capita maggiormente con persone che sono più insistenti, se poi hanno abitudini diverse dalle mie (c'è una mia amica dal carattere molto forte, che mi vuole molto bene ma insiste a farmi uscire ad orari in cui non mi va, come mezzanotte passata..) peggio mi sento...non riesco a imporre la mia volontà, non appena vedo che qualcuno mi scrive e subodoro (quasi sempre..)problemi di organizzazione mi viene l'ansia, tremano le gambe, una cosa proprio fisica!
Mi sono accorta ella gravità della cosa qualche giorno fa quando qui non c'era nessuno (tutti fuori per le vacanze) e io sono stata tranquilla, in santa pace, a sentire chi mi andava (non è che non sopporto nessuno, ma trovo che la gente sia invasiva a volte). Mi voglio tenere strette le persone che mi fanno stare bene, godermi i momenti belli, perché nON FACCIO NULLA DI MALE, comunque attualmente dei due miei miglio amici uno abita all'estero e un'altra ha altri problemi e non è facile gestire neanche lei per cui evito di aggiungere ansia.
Da dove posso iniziare, secondo voi, per smettere di sentirmi assediata?
Per ora, a parte prendere tempo e fare la vaga, non riesco a fare nulla e mi sento una fallita che non si gode nulla. ovviamente vita amorosa zero, velo pietoso. addirittura sono arrivata a "calcolarmi" quando dire si alla gente per evitare che rompano il giorno dopo quando magari ho altro da fare o non ho voglia di uscire o fare cose e quindi mi forzo: per me inconcepibile decidere di pensare solo a ME, fosse anche per 10 giorni di fila...