utopia?

Caso 1
Discussione accesa.
Viene fuori una considerazione un pò più astratta e meno pratica.
Magari anche solo a titolo d'esempio, di figura retorica.

Ed eccolo lì, il tipo di turno pronto a categorizzare negativamente come "filosofia" quel che si è appena detto, e quindi a scartarlo.

Esempio pratico. Si sta discutendo dei difficili rapporti tra colleghi in un ufficio.
Uno dei presenti fa notare al datore di lavoro che il suo comportamento relativamente immorale potrebbe in qualche modo influire sulla coscienziosità dei dipendenti.
Viene quindi messo a tacere come troppo astratto.

Caso 2
Discussione accesa.
Viene fuori una considerazione "scomoda" per uno qualsiasi di coloro che stan discutendo.
Magari anche solo per giustificazione, per dare una causa di cui è conseguenza l'argomento di discussione.

Ed ecco lì, il tipo di turno pronto a categorizzare tale considerazione come "polemica", e quindi ad attaccare chi l'ha tirata fuori.

Esempio pratico. Un'associazione che lamenta di avere pochi soldi in cassa per lo svolgimento delle attività odinarie.
Un membro fa notare che una grande quantità di soldi vengono spesi periodicamente per l'organizzazione di cene di gruppo.
Il membro viene messo a tacere come "polemico".

Non sembra anche a voi che questi diffusi meccanismi blocchino e rendano inconcludenti una quantità incalcolabile di ragionamenti e discussioni?
Forse troppo, diffusi.

Josef K.

Da quando in politica la parola "ideologia" è divenuta sinonimo di "arretratezza", simili atteggiamenti sono parte integrante di ogni discorso che non si limiti a scalfire la superficie delle cose. Avere spirito critico è la peggiore colpa di cui ci si possa macchiare.

Tatlises

Capisco il tuo discorso ma capisco anche perché le persone prendono determinate posizioni contro i "filosofi" e i "polemici".
Avendo avuto esperienza in molti ambiti associativi, preferisco il pragmatismo. Certo, la riflessione ha il suo spazio, e così anche le critiche. Purtroppo c'è gente che ne abusa.

I "filosofi" (che sarebbe meglio definire "tiratardi") quando si trovano in assemblea cercano sempre di condurre la discussione verso i massimi sistemi, facendo perdere il filo del discorso con conseguente perdita di tempo.

I polemici invece cercano di monopolizzare il discorso su dettagli di poco conto che a loro avviso devono essere urgentemente cambiati. In questo modo si perde la visione d'insieme e nascono discussioni interminabili sul sesso degli angeli che distolgono l'attenzione dai problemi reali.

Per anni sono stato in un direttivo pieno di tiratardi e polemici... inutile dire che non si concludeva mai nulla