Martello

In un rapporto di coppia, che avete avuto o ipotetico, dacchè spesso la verità è lineare e soprattutto poco seduttiva,e che a volte si è costretti non tanto a mentire su se stessi, ma a omettere alcuni aspetti della propria personalità al fine di affascinare(sostanzialmente fare una buona impressione) l'altra persona, dopo quanto tempo ritenete giusto rivelare i vostri punti deboli e scoprire le vostre carte riguardo i difetti?

Specificate anche se non ritenete giusto affrontre tale discorso con la persona amata e il motivo, e soprattutto come vi comportereste con quella persona che vi chiede e vi domanda conto di alcuni aspetti di voi stessi che questa non riesce a comprendere e che risultano chiari solo spiegando i propri limiti e difetti e comunicando i propri pregi d'altra parte.

Martello

Boh, a me accade sta cosa, che riesco per un pò a nascondere, poi esplodo all'improvviso, esempio:
riesco a sospendere il mio pensiero sul giudizio degli altri verso di me, vera mia fobia, ma poi dopo qualche settimana sta cosa deflagra nella mia testa come una bomba H e inizio a tempestare di domande la persona su cosa pensa di questo e di quello, reazione della persona:

CHE PALLEEEEE!

Allocco

Hai centrato il punto, per quel che mi riguarda...
Paradossalmente io, il mago del travestimento, l'Arsenio Lupin della socializzazione, non sono entusiasta all'idea di dover amare qualcuno (anche in amicizia) che non conosce i lati più nascosti di me.
In effetti più di una volta ho sospettato che la mia fuga dal mondo avesse a che fare con la paura dei miei stessi pensieri.
Tuttavia, questi lati nascosti li hanno un po' tutti.
E la "seduzione", come dice il termine stesso, si basa sulla selezione delle informazioni da dare...
Non si scampa.


Se potessi essere del tutto sincero e trasformare i disegni macabri della mia mente in racconti per bambini..

Ehi, aspetta un secondo... Posso! Peccato che sia un genere così poco attraente..!!



Ad ogni modo, quando avevo rapporti umani medio/profondi a seconda delle persone mi sbilanciavo, svelando qualcosa solo a chi sapevo mi avrebbe potuto accettare..
Raramente ho fallito facendo così.
Ma ci vuole una certa abilità per capire la persona, il momento ed il modo..
Oggi il problema non si pone.. quindi..!

Milo

Il fatto che i rapporti umani siano basati sulla menzogna secondo me è un buon motivo per averne il meno possibile.

Martello

Ecco è questa la cosa importante, selezionare le cose da dire, come fanno i ''sani'' senza per questo sentirsi in colpa. Inutile dire che ho una incapacità totale in questo settore.




Eh potresti aprire un bel blog, ci hai mai pensato ?

Martello

Sulla menzogna?Spesso sì, ma con le persone vicine e ''amiche'', spesso accade anhe che siano basati sull'omissione, esempio:

a quante persone che ci conoscono abbiamo confidato di soffrire di fobia sociale o di eccessiva timidezza?Poche , perchè non è una cosa che uno arriva e dice sapete che soffro di bla bla bla etc etc, ci vuole del tempo perchè una persona impari a capirci.

Allocco

Eh ci ho pensato ("storia d'N" nacque con quell'idea), ma onestamente, a chi gliene frega qualcosa?


Tra l'altro, rispetto al passato, ho molta meno premura di esprimermi.
A un blog preferisco un luogo dove tutti dicano la loro, paritariamente, nel quale la mia opinione valga come quella di chiunque altro, venga scelta,
possa magari aiutare qualcuno, anche indirettamente, e in cui le regole siano sovraordinate e ragionevoli...
Ma esisterà un posto del genere in rete?

Milo

Se si parla dei soliti rapporti superficiali "giusto per far qualcosa perchè a stare a casa da solo mi annoio"hai perfettamente ragione ma se vuoi un rapporto serio e di una certa maturità secondo me bisogna essere sinceri fin dall'inizio e se non ti accettano per quello che sei vuol dire che non era una persona adatta te quindi inutile perderci tempo che può essere dedicato a qualcosa di più costruttivo.

barclay

Non penso che tutti i rapporti siano basati sulle menzogne, molti rapporti lo sono, ma questo perché la maggioranza delle persone sono superficiali. Nel caso di un introverso, qualsivoglia rapporto con una persona superficiale è escluso a priori, quindi il dilemma in questione non si presenta.
In altre parole, quando si ha a che fare con una persona superficiale, la richiesta di chiarimenti può avere solo due effetti: incomprensione o derisione.

SoloUnaDonna

I difetti pian piano vengono fuori.. non è che puoi prendere una persona e dirgli tutti i tuoi difetti così a un determinato giorno prestabilito..

Martello

Mah, secondo me se uno confessa tutto e subito uccide il rapporto nella culla, al primo appuntamento o incontro dire:

io ho questi problemi, ho questi difetti, è anche una questione di autostima, bisogna un attimo anche comunicare quelli che sono i propri pregi secondo me, non è un qualcosa di menzognero.

E' un diverso ordine di esposizione, dimostrare che si può essere anche simpatici, divertenti, interessanti, mostrare questo lato è importante, poi ci sarà tanto tempo in seguito per comunicare i propri problemi.

Martello

Già... volevo dire la stessa cosa, cioè così dovrebbe essere, ma in pratica quando una persona mi dice: allora hai questo difetto e dentro di me so che corrisponde abbastanza, allora tendo a vuotare il sacco, invece che come molti negare e negare e negare e rinfacciare all'altra persona i suoi difetti, ovvero un atteggiamento simmetrico, invece ho per così dire un comportamento ''asimmetrico'', questa persona mi rinfaccia i difetti e io li confermo, forse dovuto a una carenza mostruosa di autostima, invece forse sarebbe il caso di dire: allora perchè mi stai vicino???

Martello

Mi sfugge l'equivalenza introverso=sincero, non credo che un introverso sia migliore in questo di un estroverso, semplicemente la categoria di quelli che mentono mi sembra trasversale.

Okkei concordo per le menzogne, ma per le omissioni non penso che una persona sia superficiale, anzi al contrario dico che una persona può dimostrare maggiore delicatezza omettendo sul momento alcuni aspetti, affinchè non passi come carro armato sull'altra persona con tutto il fardello dei proprio difetti e problemi, che tutti ne abbiamo, anche chi sembra ''sano''.

Milo

Vabbhè non intendevo dire che appena la conosci devi star lì a raccontargli i tuoi problemi,anche perchè difficilmente si andrà in argomento alla prima uscita,ma se capita di parlarne anche se si esce da poco io penso sia meglio essere sinceri,cmq sono punti di vista.

barclay

Mi hai frainteso: io ho parlato di “persone superficiali” non di estroversi. Conosco estroversi/e che non sono affatto superficiali e sono gli unici/che con cui riesco a star bene.

Non posso fare altro che risponderti come hanno fatto altri prima di me: primo o poi certe cose vengono fuori… e non sottovalutare mai i segnali non verbali.

maury25

Non riesco a mentire, non riesco a basare un rapporto di corteggiamento(che brutta parola) sulla menzogna. Ergo, il problema non si pone.

Reinhart

Non sono d'accordo, nel mio caso ho nascosto i miei difetti talmente bene e per talmente tanto tempo che ora vivo una doppia vita, la considerazione che ha la gente di me non corrisponde per niente alla mia vera essenza. Se ci sono riuscito io ci può riuscire chiunque.

Singolar

...................

Allocco

Non uso mai questa terminologia ma non mi è venuta in mente frase più adatta a spiegare cosa ho pensato appena letto il tuo post:
Sarebbe una gran figata invece!
Questa è quella affinità (non scrivere elettiva non scrivere elettiva non scrivere...) assoluta di cui si parlava tempo fa nel forum; il "sentirsi in sintonia".
Capire cosa pensa l'altro senza che te lo dica...
Avercene..!

Singolar

...................