A parte il discorso filosofico sul fatto se esista una realtà unica, oggettiva e slegata dalle percezioni del nostro cervello, credo che vada chiarito un po' il senso della frase "Dicesi sega mentale il pensare a cose che non hanno attinenza con la realta'", forse un po' troppo semplicistica.
In realtà non tutte le paure che un fobico/timido può avere sono infondate e senza nessun tipo di contatto con la realtà: il disagio che si prova in certe situazioni è reale, l'impressione non positiva che si lascia in determinate persone a causa di impacci e inesperienze varie può essere reale. Il problema per me sta, in questi casi, nell'affrontare queste paure, cercando di non esagerare le difficoltà che si possono incontrare, ma certamente non rimuovendole tutte in blocco dicendosi "E' tutto frutto della mia immaginazione, non è vero niente", perché non è detto sia così.
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