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Vecchio 22-07-2014, 00:48   #21
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da Paz Visualizza il messaggio
Tu hai mai fatto colloqui tramite quel sito?
No.
Lo tenevo d'occhio, ma quello che mi ha frenato è che non so fare nulla.
Vecchio 22-07-2014, 00:59   #22
Paz
Esperto
L'avatar di Paz
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
No.
Lo tenevo d'occhio, ma quello che mi ha frenato è che non so fare nulla.
Stessa cosa per me. Alle spalle ho solo anni di formazione universitaria, ma a livello pratico ho paradossalmente bisogno di altra formazione. Così, con le competenze di ora, non so utilizzabile da nessuna parte.
Vecchio 22-07-2014, 01:11   #23
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Se la moderazione mi consente, posterei un link interessante. E' neutrale assolutamente non commerciale eccetera. La storia di una ragazza che è andata all'estero. Mi paiono molto pertinenti i commenti sulla selezione, sul fatto che si è visti come investimenti quindi è possibile essere rifiutati se la potenziale nazione ospite così decide, eccetera. Ecco qua, solo come spunto di riflessione.

http://lamiavitaupsidedown.wordpress.com/2014/05/19/emigrare-una-scelta-da-ricchi/

Ovviamente se il regolamento non consente, come non detto, le mie scuse e cassate tranquillamente il post.
Vecchio 22-07-2014, 04:02   #24
Esperto
L'avatar di muttley
 

Non condivido l'idea che l'unico modo per apprendere una lingua come si deve sia vivere nel paese in cui la si parla. Sicuramente i metodi d'insegnamento prevalenti in questo paese sono fallimentari, ma con forme particolari come l'apprendimento organico di Paul Pimsleur è possibile raggiungere livelli più che buoni anche senza vivere in un dato paese. Prendiamo le situazioni di bilinguismo che esistono nelle nazioni scandinave: ci si abitua fin dall'infanzia all'uso dell'inglese come seconda lingua attraverso l'ascolto, il primo step previsto dal naturale apprendimento del proprio idioma nativo da bambini. Il problema degli italiani con le lingue e che nessuno le ascolta, eppure con i mezzi messi a disposizione dalla tecnologia, è possibile abituare le orecchie a un costante sottofondo anglofono ad esempio, tramite l'ascolto di audiobook o padcast (cosa che il sottoscritto fa giornalmente, talvolta anche per diverse ore).
Vecchio 22-07-2014, 08:03   #25
Banned
 

Io conosco delle persone che lavorano a Londra.
Sono sottopagate e per un periodo hanno lavorato per oltre 60 ore alla settimana, senza alcun tipo di protezione, al nero ^_^
Certo, non erano laureate.
Ma non è tutto rose e fiori, quindi fate attenzione...
Vecchio 22-07-2014, 09:31   #26
Banned
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Non condivido l'idea che l'unico modo per apprendere una lingua come si deve sia vivere nel paese in cui la si parla. Sicuramente i metodi d'insegnamento prevalenti in questo paese sono fallimentari, ma con forme particolari come l'apprendimento organico di Paul Pimsleur è possibile raggiungere livelli più che buoni anche senza vivere in un dato paese. Prendiamo le situazioni di bilinguismo che esistono nelle nazioni scandinave: ci si abitua fin dall'infanzia all'uso dell'inglese come seconda lingua attraverso l'ascolto, il primo step previsto dal naturale apprendimento del proprio idioma nativo da bambini. Il problema degli italiani con le lingue e che nessuno le ascolta, eppure con i mezzi messi a disposizione dalla tecnologia, è possibile abituare le orecchie a un costante sottofondo anglofono ad esempio, tramite l'ascolto di audiobook o padcast (cosa che il sottoscritto fa giornalmente, talvolta anche per diverse ore).
io utilizzo dei siti interessanti e in parte gratuiti ... solo per la lingua inglese
la mia conoscenza della lingua è discreta ma non ottima , ho avuto la fortuna in tempi lontani di fare un corso di lingua organizzato dal comune ad un prezzo modesto , eravamo 9 persone ed una insegnante di madre lingua
è così che si impara .
forse intendevi podcast ??
Vecchio 22-07-2014, 10:50   #27
Principiante
L'avatar di ShadyVow
 

Londra ormai è piena.
Vecchio 22-07-2014, 13:25   #28
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

I migliori Paesi per il lavoro secondo me sono quelli che non andremmo volentieri. Spesso si pensa ad andare in un posto dinamico, giovane, una grande città moderna. Invece ormai l'unica è una zona poco nota di uno stato poco noto. Esempio Marocco, Algeria, Bulgaria, Sudafrica, Nicaragua.
Vecchio 22-07-2014, 13:27   #29
Esperto
L'avatar di zoe666
 

io in sud africa ci andrei volentieri
Vecchio 22-07-2014, 13:29   #30
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da zoe666 Visualizza il messaggio
io in sud africa ci andrei volentieri
Ma non stavo parlando di gusti individuali.
Vecchio 22-07-2014, 13:56   #31
Esperto
L'avatar di phabio
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Ma non stavo parlando di gusti individuali.
A proposito di gusti individuali. Ho letto una volta questo post interessantissimo sul fatto di andarsene e i fenomeni contingenti alle decisioni di fuga. Che ne pensate?
http://www.keinpfusch.net/2014/07/sotto-il-sole-di-vilnius-es-gibt-nichts.html
Vecchio 22-07-2014, 16:53   #32
Esperto
 

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Originariamente inviata da Paz Visualizza il messaggio
So che su questo tema sono già stati aperti topic su topic, ma mi serve l'ennesimo consiglio a riguardo.

Sto prendendo seriamente in considerazione la possibilità di emigrare. Il motivo è soprattutto lavorativo. Qui le ho provate tutte: domande per tirocini, per borse di studio, cv a iosa, colloqui andati male. E da quello che ho capito, con la mia età, sono proprio fuori. Inutile aggiungere che la disoccupazione mi sta togliendo la salute.

E tutti: "hai pensato all'estero?"

Ma io ho i miei dubbi su questo El Dorado.

Non ho contatti. E non servono i giusti contatti?
Non ho fortuna. E non serve la famosa botta di culo?
Non ho coraggio. E qui non ho speranze.

Certo l'idea allettante di andare lontano, qualunque posto sia, non solo per trovare lavoro, ma anche per staccarmi da una vita che forse non voglio più è di conforto (anche se mi sembra più un fuggire dai problemi), ma la sola idea di dover tornare dopo nemmeno pochi mesi con la coda tra le gambe, senza più risparmi è a dir poco terrificante.

Ancor di più il pensiero di dover ammettere la sconfitta definitiva.

Voi che fareste? Stareste ancora qui ad aspettare l'occasione della vita? E se decideste di partire, come scegliereste i contatti, la nazione & co.?

Ciao io ho provato ad andare all'estero ma purtroppo non sono riuscito a trovare lavoro e sono stato costretto a tornare a casa. Indubbiamente lì stavo meglio rispetto a qui,avevo maggiore voglia di vivere,di uscire,di conoscere gente,maggiore ottimismo,maggiore fiducia nelle persone,una maggiore prospettiva di vita,volevo rifarmi una vita. Purtroppo le speranze sono state spazzate via e sono stato costretto a ritornare nella mia terra maledetta,triste,cupa e senza speranze per il futuro. Penso spesso,ogni giorno,al periodo in cui ero lì,vorrei tanto ritornarci ma so che non sarà possibile,non voglio più vivere dove sono ora,al pensiero che fra 10 anni sarò ancora qui mi sento male. Sento che quella era l'ultima opportunità e che adesso che è andata male,la mia vita è finita,sento che non posso avere una mia strada e che ormai non c'è più niente da fare. A 23 anni sono disoccupato,ho difficoltà sociali,non ho un lavoro,non ho esperienza lavorativa e nessuno mi prenderà mai per questo oltre che per i motivi sociali,vivo in un posto di merda,pieno di criminalità,ingiustizie sociali,un posto povero economicamente e senza speranze di ripresa,in cui odio la mentalità delle persone che ci vivono.

Ultima modifica di Fallito91; 22-07-2014 a 16:58.
Vecchio 22-07-2014, 16:58   #33
Banned
 

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Originariamente inviata da zoe666 Visualizza il messaggio
io in sud africa ci andrei volentieri
in sudafrica per i bianchi non c'è spazio
al primo posto sono i neri poi le donne nere , poi le donne bianche
all'ultimo i maschi bianchi , mia cugina risk manager di una importante società ha provato di fare finta di cercare lavoro , ma essendo bianca
nessuno ha risposto ...
Vecchio 22-07-2014, 16:59   #34
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
in sudafrica per i bianchi non c'è spazio
al primo posto sono i neri poi le donne nere , poi le donne bainche
all'ultimo i maschi bianchi , mia cugina riuk manager di una importante società ha provato di fare finta di cercare lavoro , ma essendo bianca
nessuno ha risposto ...
Vieni in sicilia col sud africa non c'è molta differenza,anzi forse c'è visto che il sud africa è più ricco.
Vecchio 22-07-2014, 22:01   #35
Paz
Esperto
L'avatar di Paz
 

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Originariamente inviata da Iacopo Visualizza il messaggio
Io conosco delle persone che lavorano a Londra.
Sono sottopagate e per un periodo hanno lavorato per oltre 60 ore alla settimana, senza alcun tipo di protezione, al nero ^_^
Certo, non erano laureate.
Ma non è tutto rose e fiori, quindi fate attenzione...
Ti dirò che secondo me la laurea può fare pure peggio. Guarda il mio caso. Ho tanto fossilizzato l'attenzione sul mio percorso di studi che chissà quante occasioni ho perso e certo ora non mi posso più permettere di continuare a fare un errore del genere, specialmente all'estero.
Vecchio 22-07-2014, 22:13   #36
Paz
Esperto
L'avatar di Paz
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
I migliori Paesi per il lavoro secondo me sono quelli che non andremmo volentieri. Spesso si pensa ad andare in un posto dinamico, giovane, una grande città moderna. Invece ormai l'unica è una zona poco nota di uno stato poco noto. Esempio Marocco, Algeria, Bulgaria, Sudafrica, Nicaragua.
Confermo e smentisco. Anni fa ho fatto uno stage in Bulgaria con tutto che l'idea non fosse così allettante, ma questa era la possibilità offerta. Non che ci avessi riposto chissà quali speranze, ma alla fine si è rivelato un tirocinio fine a se stesso e la delusione è stata grande. Vero che è una nazione in crisi, che non riesce a uscire dall'ombra del regime comunista, che non sa come reagire se non con corruzione dilagante, ma il mio posto di lavoro non venne riconfermato, quello della mia coinquilina, seppur in un altro ambito, sì.
Quindi uno dei miei timori più grandi è che la scelta della nazione, almeno per me, sia solo un terno al lotto.
Vecchio 22-07-2014, 22:40   #37
Paz
Esperto
L'avatar di Paz
 

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Originariamente inviata da phabio Visualizza il messaggio
A proposito di gusti individuali. Ho letto una volta questo post interessantissimo sul fatto di andarsene e i fenomeni contingenti alle decisioni di fuga. Che ne pensate?
http://www.keinpfusch.net/2014/07/sotto-il-sole-di-vilnius-es-gibt-nichts.html
In alcuni punti il discorso mi sembra prendere una piega troppo generalista o astratta, non saprei bene come definirla. Ma sulla "cappa" ci sto. Se io stessi divinamente qui, nel mio habitat, credo che l'esigenza di trasferirmi sarebbe molto meno marcata. Invece sento che l'aria ormai scarseggia. E come ora ho avuto la stessa sensazione in passato. Tant'è che ho cercato e provato vie di fuga estemporanee, ma sempre all'ovile, per un motivo o per l'altro, ho fatto ritorno.
A differenza delle altre volte però, ora la cosa che riesco a valutare è solo ed esclusivamente la mia esigenza lavorativa essendo ormai un peso insostenibile. L'esperienza di vita ha perso di senso così come tutto quello che le ruota intorno.

Quote:
Originariamente inviata da Fallito91 Visualizza il messaggio
Ciao io ho provato ad andare all'estero ma purtroppo non sono riuscito a trovare lavoro e sono stato costretto a tornare a casa. Indubbiamente lì stavo meglio rispetto a qui,avevo maggiore voglia di vivere,di uscire,di conoscere gente,maggiore ottimismo,maggiore fiducia nelle persone,una maggiore prospettiva di vita,volevo rifarmi una vita. Purtroppo le speranze sono state spazzate via e sono stato costretto a ritornare nella mia terra maledetta,triste,cupa e senza speranze per il futuro. Penso spesso,ogni giorno,al periodo in cui ero lì,vorrei tanto ritornarci ma so che non sarà possibile,non voglio più vivere dove sono ora,al pensiero che fra 10 anni sarò ancora qui mi sento male. Sento che quella era l'ultima opportunità e che adesso che è andata male,la mia vita è finita,sento che non posso avere una mia strada e che ormai non c'è più niente da fare. A 23 anni sono disoccupato,ho difficoltà sociali,non ho un lavoro,non ho esperienza lavorativa e nessuno mi prenderà mai per questo oltre che per i motivi sociali,vivo in un posto di merda,pieno di criminalità,ingiustizie sociali,un posto povero economicamente e senza speranze di ripresa,in cui odio la mentalità delle persone che ci vivono.
Quello che hai vissuto è la paura che mi frena più di tutte. L'idea dell'ultima opportunità, dell'esser costretti a tornare, del riaffrontare la terra che pensavi o speravi di poter lasciare per sempre, dell'essere di nuovo punto e capo.
Mi dispiace che ti sia andata così, ma hai solo 23 anni. Non puoi essere finito nè può essere finita. Sarà che sto molto più in là con l'età, ma mi sembra una strada ancora aperta la tua. E già il fatto che tu abbia trovato il coraggio di partire è già buon segno. Forza
Vecchio 23-07-2014, 11:59   #38
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da Paz Visualizza il messaggio
Confermo e smentisco. Anni fa ho fatto uno stage in Bulgaria con tutto che l'idea non fosse così allettante, ma questa era la possibilità offerta. Non che ci avessi riposto chissà quali speranze, ma alla fine si è rivelato un tirocinio fine a se stesso e la delusione è stata grande. Vero che è una nazione in crisi, che non riesce a uscire dall'ombra del regime comunista, che non sa come reagire se non con corruzione dilagante, ma il mio posto di lavoro non venne riconfermato, quello della mia coinquilina, seppur in un altro ambito, sì.
Quindi uno dei miei timori più grandi è che la scelta della nazione, almeno per me, sia solo un terno al lotto.
Non sto dicendo che quei posti sono l'America, il mio discorso era molto più generale: accontentarsi di posti meno noti e meno turistici, invece di cercare fortuna a Londra, a Milano o in posti già noti per le opportunità di lavoro.
Vecchio 23-07-2014, 12:03   #39
Banned
 

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Originariamente inviata da Kanon Visualizza il messaggio
io a settembre me ne andrò a Londra...qui non c'e futuro...ormai l'italia è un paese alla frutta...
e che palle sempre Londra Londra Londra..tutti vanno a cercare fortuna a Londra..e mai nessuno in un posto diverso..che ne sò, Emirati Arabi Uniti, Dubai..e lì si che lavoro ne trovi, altro che fare lo sguattero nel ristorante italiano

ps: non sto scherzando
ps2: odio gli inglesi

http://www.lavoroadubai.it/
Vecchio 23-07-2014, 13:09   #40
Esperto
L'avatar di Alex2
 

secondo me e' plausibile andare all'estero per scappare dalla cappa culturale italiana, per realizzare i propri sogni, a parte qualche fortunato, non lo penso proprio in quanto saresti l'immigrato che proviene da il paese sfigato della situazione e verresti trattato di conseguenza come facevamo noi con i ns.immigrati, i lavori meno qualificati e pagati
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