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Paz 21-07-2014 23:09

Estero sì, estero no?
 
So che su questo tema sono già stati aperti topic su topic, ma mi serve l'ennesimo consiglio a riguardo.

Sto prendendo seriamente in considerazione la possibilità di emigrare. Il motivo è soprattutto lavorativo. Qui le ho provate tutte: domande per tirocini, per borse di studio, cv a iosa, colloqui andati male. E da quello che ho capito, con la mia età, sono proprio fuori. Inutile aggiungere che la disoccupazione mi sta togliendo la salute.

E tutti: "hai pensato all'estero?"

Ma io ho i miei dubbi su questo El Dorado.

Non ho contatti. E non servono i giusti contatti?
Non ho fortuna. E non serve la famosa botta di culo?
Non ho coraggio. E qui non ho speranze.

Certo l'idea allettante di andare lontano, qualunque posto sia, non solo per trovare lavoro, ma anche per staccarmi da una vita che forse non voglio più è di conforto (anche se mi sembra più un fuggire dai problemi), ma la sola idea di dover tornare dopo nemmeno pochi mesi con la coda tra le gambe, senza più risparmi è a dir poco terrificante.

Ancor di più il pensiero di dover ammettere la sconfitta definitiva.

Voi che fareste? Stareste ancora qui ad aspettare l'occasione della vita? E se decideste di partire, come scegliereste i contatti, la nazione & co.?

Kanon 21-07-2014 23:14

Re: Estero sì, estero no?
 
io a settembre me ne andrò a Londra...qui non c'e futuro...ormai l'italia è un paese alla frutta...

Equilibrium 21-07-2014 23:22

Re: Estero sì, estero no?
 
In nord europa sicuramente avrai più possibilità, ma l'inizio non sara affatto facile, probabilmente farai lavori di basso profilo per tirare a campare nel frattempo che trovi qualcosa attinente la tua formazione.
E un passo che richiede convinzione e motivazione.

Ogni scelta che fai comporta dei rischi poi

Paz 21-07-2014 23:35

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da Kanon (Messaggio 1330923)
io a settembre me ne andrò a Londra...qui non c'e futuro...ormai l'italia è un paese alla frutta...

Posso chiederti se a Londra vai alla cieca o hai già dei contatti? E cercherai lavoro in qualsiasi ambito o solo nel tuo?

Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 1330929)
In nord europa sicuramente avrai più possibilità, ma l'inizio non sara affatto facile, probabilmente farai lavori di basso profilo per tirare a campare nel frattempo che trovi qualcosa attinente la tua formazione.
E un passo che richiede convinzione e motivazione.

Ogni scelta che fai comporta dei rischi poi

E' proprio questo che temo: di lavori saltuari e di basso profilo ne faccio già qui in Italia e andare fuori per continuare a farli sarebbe frustrante. Anche perchè di certo non ci camperei, almeno non qui.
L'idea che mi spinge verso l'estero è quella di specializzarmi nel mio settore, ma ho sempre più paura che rimanga solo un'idea, anche perchè non so proprio da dove partire :testata:

The_Sleeper 21-07-2014 23:40

Re: Estero sì, estero no?
 
Se dovessi fare un confronto fra le persone che conosco che hanno deciso di cercare lavoro all'estero e quelle che sono rimaste in Italia vincerebbero le prime in quanto a % di persone che hanno trovato lavoro.
Mi riferisco però ad una fascia di età fra i 20 e i 30 anni e spesso a ragazzi laureati che cercano all'estero il posto di lavoro per cui hanno studiato in Italia.
Oppure persone disposte a fare qualsiasi lavoro pur di sfuggire ad una situazione opprimente e senza prospettive.
Molti di questi ultimi fanno i camerieri, cuochi o mansioni simili in Inghilterra (principalmente Londra). Non è che se la passino benissimo ma a parer loro sicuramente meglio che in Italia.

Non ho idea quale sia la tua età, le tue competenze e se conosci qualche lingua straniera ( l'inglese ovviamente è abbastanza d'obbligo ormai) in particolare.
Le botte di culo in quanto tali non sono prevedibili quindi le escluderei dal discorso e i contatti benchè servano sempre non sono indispensabili.
Il coraggio invece lo è sicuramente per ovvi motivi.

Io stesso finita la mia carriera universitaria se non avrò forti motivi per rimanere in Italia quali un posto di lavoro " umano", una relazione che mi mantenga qui oppure problemi vari che mi costringano a rimanerci penso di emigrare e cercare lavoro in Nord Europa ( idealmente). Magari dopo aver racimolato come possibile qui una somma di denaro che mi permetta di sopravvivere per qualche tempo all'estero mentre cerco lavoro.

muttley 21-07-2014 23:48

Re: Estero sì, estero no?
 
Andare all'estero non vi aiuterà ad uscire dai vostri problemi...detto questo, io mi trasferisco domani :D

tersite 21-07-2014 23:55

Re: Estero sì, estero no?
 
ma ci state ancora a pensare ? Partite! Questo è un paese finito
detto questo imparate prima bene una lingua o forse due
voi assumereste un francese che non parla una parola di italiano ?
Prendereste un commesso norvegese che non proferisce parola ..no eh?
allora andare in Germania o Francia o Inghilterra e non saper parlare la
lingua è da incoscienti
Io son troppo vecchio sennò sarei già partito ,destinazione Inghilterra dato che spikkio e liddle inglisc o meglio South Africa , visto che lì ho 3 cugini sudafricani perfettamente integrati

Warlordmaniac 21-07-2014 23:57

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da The_Sleeper (Messaggio 1330938)
Molti di questi ultimi fanno i camerieri, cuochi o mansioni simili in Inghilterra (principalmente Londra). Non è che se la passino benissimo ma a parer loro sicuramente meglio che in Italia.

I camerieri possono trovare anche in Italia.

Warlordmaniac 21-07-2014 23:58

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1330946)
ma ci state ancora a pensare ? Partite! Questo è un paese finito
detto questo imparate prima bene una lingua o forse due

Ehm.... per imparare bene una lingua bisogna vivere lì. Per vivere lì bisogna guadagnare.

phabio 21-07-2014 23:59

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da Paz (Messaggio 1330919)
So che su questo tema sono già stati aperti topic su topic, ma mi serve l'ennesimo consiglio a riguardo.

Sto prendendo seriamente in considerazione la possibilità di emigrare. Il motivo è soprattutto lavorativo. Qui le ho provate tutte: domande per tirocini, per borse di studio, cv a iosa, colloqui andati male. E da quello che ho capito, con la mia età, sono proprio fuori. Inutile aggiungere che la disoccupazione mi sta togliendo la salute.

E tutti: "hai pensato all'estero?"

Ma io ho i miei dubbi su questo El Dorado.

Non ho contatti. E non servono i giusti contatti?
Non ho fortuna. E non serve la famosa botta di culo?
Non ho coraggio. E qui non ho speranze.

Certo l'idea allettante di andare lontano, qualunque posto sia, non solo per trovare lavoro, ma anche per staccarmi da una vita che forse non voglio più è di conforto (anche se mi sembra più un fuggire dai problemi), ma la sola idea di dover tornare dopo nemmeno pochi mesi con la coda tra le gambe, senza più risparmi è a dir poco terrificante.

Ancor di più il pensiero di dover ammettere la sconfitta definitiva.

Voi che fareste? Stareste ancora qui ad aspettare l'occasione della vita? E se decideste di partire, come scegliereste i contatti, la nazione & co.?

Se vuoi un consiglio per quanto mi riguarda è meglio andarsene. Se sei indeciso dove andare forse puoi scegliere l'oltre Atlantico. Magari in Sudamerica, il Nord Europa e l'Inghilterra sono ormai saturi

Paz 22-07-2014 00:02

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da The_Sleeper (Messaggio 1330938)
Se dovessi fare un confronto fra le persone che conosco che hanno deciso di cercare lavoro all'estero e quelle che sono rimaste in Italia vincerebbero le prime in quanto a % di persone che hanno trovato lavoro.
Mi riferisco però ad una fascia di età fra i 20 e i 30 anni e spesso a ragazzi laureati che cercano all'estero il posto di lavoro per cui hanno studiato in Italia.
Oppure persone disposte a fare qualsiasi lavoro pur di sfuggire ad una situazione opprimente e senza prospettive.
Molti di questi ultimi fanno i camerieri, cuochi o mansioni simili in Inghilterra (principalmente Londra). Non è che se la passino benissimo ma a parer loro sicuramente meglio che in Italia.

Non ho idea quale sia la tua età, le tue competenze e se conosci qualche lingua straniera ( l'inglese ovviamente è abbastanza d'obbligo ormai) in particolare.
Le botte di culo in quanto tali non sono prevedibili quindi le escluderei dal discorso e i contatti benchè servano sempre non sono indispensabili.
Il coraggio invece lo è sicuramente per ovvi motivi.

Io stesso finita la mia carriera universitaria se non avrò forti motivi per rimanere in Italia quali un posto di lavoro " umano", una relazione che mi mantenga qui oppure problemi vari che mi costringano a rimanerci penso di emigrare e cercare lavoro in Nord Europa ( idealmente). Magari dopo aver racimolato come possibile qui una somma di denaro che mi permetta di sopravvivere per qualche tempo all'estero mentre cerco lavoro.

Quello che ho sottolineato è quello che mi ferma maggiormente. Purtroppo ho superato ormai la soglia dei 30 (per l'esattezza sto a 32) e se all'estero l'età conta tanto quanto in Italia inutile anche andare. In più basta con lavori deprimenti e sottopagati già mi ci sto devastando da anni e anni. E' vero, la mia poca flessibilità mi potrebbe esser d'ostacolo, ma forse è un discorso che faccio da qui. Magari una volta all'estero mi adatterei a qualunque cosa.

Per le lingue diciamo che tra quelle che conosco l'unica utile è l'inglese. Per le competenze...ecco, il guaio. Il mio (o meglio, quello in cui vorrei specializzarmi) è un settore professionale che in Italia va poco, ma nel Nord Europa ad esempio sono molto più avanti, di conseguenza io non farei una gran bella figura.

Oddio, a leggermi mi rendo conto di star razionalizzando il tutto, ma da quello che invece emerge in questo topic ci vuole tutt'altro:coraggio e senso di rischio :miodio:

Warlordmaniac 22-07-2014 00:05

Re: Estero sì, estero no?
 
No, no, la razionalità ci vuole. Non è che uno parte a caso e cerca di trovare lì; secondo me se si va all'estero, bisogna trovare da casa con un colloquio telefonico o via skype.

Ottimo questo sito: https://ec.europa.eu/eures/main.jsp?...=3.2.1-build-1

phabio 22-07-2014 00:07

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da Paz (Messaggio 1330952)
Quello che ho sottolineato è quello che mi ferma maggiormente. Purtroppo ho superato ormai la soglia dei 30 (per l'esattezza sto a 32) e se all'estero l'età conta tanto quanto in Italia inutile anche andare. In più basta con lavori deprimenti e sottopagati già mi ci sto devastando da anni e anni. E' vero, la mia poca flessibilità mi potrebbe esser d'ostacolo, ma forse è un discorso che faccio da qui. Magari una volta all'estero mi adatterei a qualunque cosa.

Per le lingue diciamo che tra quelle che conosco l'unica utile è l'inglese. Per le competenze...ecco, il guaio. Il mio (o meglio, quello in cui vorrei specializzarmi) è un settore professionale che in Italia va poco, ma nel Nord Europa ad esempio sono molto più avanti, di conseguenza io non farei una gran bella figura.

Oddio, a leggermi mi rendo conto di star razionalizzando il tutto, ma da quello che invece emerge in questo topic ci vuole tutt'altro:coraggio e senso di rischio :miodio:

32 anni non è un'età vecchia, anzi. Che lavoro fai di preciso?

Paz 22-07-2014 00:07

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1330944)
Andare all'estero non vi aiuterà ad uscire dai vostri problemi...detto questo, io mi trasferisco domani :D

Tanto è diventata ingestibile la mia preoccupazione per il lavoro che ormai gli altri miei problemi sono diventati secondari. Ormai non riesco a focalizzarmi su altro. Se l'estero mi aiutasse anche solo in questo potrei recuperare un briciolo di serenità.

Intanto in bocca al lupo per la tua avventura.

Equilibrium 22-07-2014 00:10

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da phabio (Messaggio 1330951)
Se vuoi un consiglio per quanto mi riguarda è meglio andarsene. Se sei indeciso dove andare forse puoi scegliere l'oltre Atlantico. Magari in Sudamerica, il Nord Europa e l'Inghilterra sono ormai saturi

Il Nord Europa meglio se non ci si vuole allontanare troppo, paesi lontani vanno bene secondo me Stati Uniti e Canada oppure Australia e fin qui rimaniamo in paesi molto civilizzati, con diritti ai lavoratori, politiche a sostegno dei disoccupati, spedali più efficienti, ecc ecc...
Sud America ci andrei li se fossi pieno di capitali, ma per iniziare privi di esperienze e senza specializzazioni in tasca poi..., me la vedo dura per non dire impossibile.

Paz 22-07-2014 00:15

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 1330946)
ma ci state ancora a pensare ? Partite! Questo è un paese finito
detto questo imparate prima bene una lingua o forse due

Ebbene sì, sono qui ancora ad arrovellarmici invece di prendere e andare. Che strazio. Sto cercando di capire esattamente cosa mi ferma perchè proprio non lo so.
Poi di lingua utile so solo l'inglese, quindi non è che abbia molta scelta. E dal momento che la mia decisione è a breve termine, non ho il tempo di impararne un'altra (ma se la vogliamo dirla tutta nemmeno la mente giovane e fresca per farlo)

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1330948)
I camerieri possono trovare anche in Italia.

Appunto, altro dubbio. Se proprio mi devo buttare su un lavoro fuori dal mio settore, quanto conviene emigrare?

phabio 22-07-2014 00:17

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 1330960)
Il Nord Europa meglio se non ci si vuole allontanare troppo, paesi lontani vanno bene secondo me Stati Uniti e Canada oppure Australia e fin qui rimaniamo in paesi molto civilizzati, con diritti ai lavoratori, politiche a sostegno dei disoccupati, spedali più efficienti, ecc ecc...
Sud America ci andrei li se fossi pieno di capitali, ma per iniziare privi di esperienze e senza specializzazioni in tasca poi..., me la vedo dura per non dire impossibile.

Le specializzazioni ormai le richiedono ovunque. Sul Sud America c'è molta gente che ci emigra: in Brasile, in Cile, in Uruguay. L'Uruguay per esempio è un paese in forte crescita e abbastanza stabile. Ho fatto una ricerca su internet e tutti quelli che ne parlano concordano col dire che è un paese assolutamente accogliente

Equilibrium 22-07-2014 00:22

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da Paz (Messaggio 1330961)
Se proprio mi devo buttare su un lavoro fuori dal mio settore, quanto conviene emigrare?

Non conviene, ma poi dipende, se è un lavoro molto remunerativo non lo faresti?

Comunque secondo me andari li a fare anche il cameriere è utile, in primis perché fai pratica con l'inglese, poi stando li ti si aprono nuovi scenari, conosci gente del posto, hai delle dritte, informazioni che stando qua son difficili da recuperare.

Paz 22-07-2014 00:28

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 1330954)
No, no, la razionalità ci vuole. Non è che uno parte a caso e cerca di trovare lì; secondo me se si va all'estero, bisogna trovare da casa con un colloquio telefonico o via skype.

Ottimo questo sito: https://ec.europa.eu/eures/main.jsp?...=3.2.1-build-1

Grazie, Warlordmaniac. Conoscevo questo sito e proprio qui ho trovato la settimana scorsa due annunci relativi al mio campo. So che il tempo stringe e dovrei sbrigarmi a contattare le aziende, ma rimando di giorno in giorno. Non mi chiedere il motivo preciso perchè ignoro anche questo. Tu hai mai fatto colloqui tramite quel sito?


Quote:

Originariamente inviata da phabio (Messaggio 1330957)
32 anni non è un'età vecchia, anzi. Che lavoro fai di preciso?

E invece, a quanto pare, qui in Italia me lo ricordano di giorno in giorno. Ehm...per il lavoro ometterei, mi vergogno a scriverlo qui :timidezza:

Paz 22-07-2014 00:37

Re: Estero sì, estero no?
 
Quote:

Originariamente inviata da phabio (Messaggio 1330962)
Le specializzazioni ormai le richiedono ovunque. Sul Sud America c'è molta gente che ci emigra: in Brasile, in Cile, in Uruguay. L'Uruguay per esempio è un paese in forte crescita e abbastanza stabile. Ho fatto una ricerca su internet e tutti quelli che ne parlano concordano col dire che è un paese assolutamente accogliente

Brasile è un altro di quelli che potrei prendere in considerazione, anche se, per tanti motivi, preferirei comunque l'Europa. A me ad esempio non dispiacerebbe l'Est (ovviamente ci sono Nazioni e Nazioni), ma lì con la lingua son fuori.

Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 1330964)
Non conviene, ma poi dipende, se è un lavoro molto remunerativo non lo faresti?

Comunque secondo me andari li a fare anche il cameriere è utile, in primis perché fai pratica con l'inglese, poi stando li ti si aprono nuovi scenari, conosci gente del posto, hai delle dritte, informazioni che stando qua son difficili da recuperare.

Forse sì lo farei, ma a malincuore...mi sentirei di aver buttato all'aria anni di studio.
L'ipotesi di farlo come lavoro iniziale ci starebbe, ma è sempre il fattore età che frega. Più vado avanti più si riduce la possibilità di inserirmi in una qualche realtà più affine ai miei interessi.


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