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18-09-2013, 14:41
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Ultima modifica di cancellato8738; 12-02-2021 a 21:59.
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18-09-2013, 15:14
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Sì, secondo me generalizzi davvero troppo.
E poi.. cosa sarebbe la "normalità" ? Non esiste.
Esistono persone, esistono situazioni.....e ognuna è un mondo a parte.
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18-09-2013, 15:29
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,451
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Io direi di essere spaventato dalle persone troppo "istituzionalizzate".. cioè quelle persone che... arrivate ad una certa età. Devono fidanzarsi. Poi devono lavorare. Poi devono sposarsi. Poi devono comprare la casa di proprietà. E così via.. cioè..vivono con la fregola di dover per forza seguire un copione stereotipato.. le persone troppo inquadrate. Forse fanno paura perchè sono vite uguali a quelle di millemila altri.
Però io solo su questo sono perplesso, sul fatto di essere sereni no... non penso che la serenità debba essere automaticamente sinonimo di noia o mancanza di passione.
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18-09-2013, 15:49
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#4
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 183
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Penso che la "normalità" che dici tu esista. Se esistono le patologie psichiatriche esistono anche i Normali-scialbi-senza passione-senza domande.
Io non faccio da giudice, né pastore, figuriamoci. ognuno vive come vuole.
Io appena ho rischiato di fare una vita simile,, sono fuggito e mi sono ritrovato al punto di partenza. ognuno ha i suoi limiti. Anche se riuscissi ad adeguarmi , prima o poi esploderei. Comunque non costruisco cose in cui non credo, che poi cadranno a pezzi. penso ci si sia un sistema magico di. vivere. che non ti già più pensare agli altri e al giudizio. almeno inizio a immaginarlo , magari prende vita.
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18-09-2013, 15:57
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,256
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Non sarebbe meglio farsi un giro su Kalasnishnikov di Bregovic?Meglio muovere il corpo,insomma, che far risuonare la testa
...o forse arrivare alla seconda partendo dalla prima.
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18-09-2013, 16:03
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da Maldoror
Penso che la "normalità" che dici tu esista. Se esistono le patologie psichiatriche esistono anche i Normali-scialbi-senza passione-senza domande.
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Ci son pure persone "normali" (secondo il tuo criterio) scialbi-senza passione-senza domande con disagi psicologici e psichici..
Dividere tutto per categorie stagne è qualcosa che magari rassicura, perché rafforza il proprio senso d'identità, ma le categorie stagne non esistono.
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18-09-2013, 16:14
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Non lo so, è tutto strano, complicato, ma paradossalmente c'è una certa semplicità nel modo di porsi e affrontare le cose...insomma...non mi faccio capire, e se provo a farmi capire capiscono male loro, oppure metto soggezione, non lo so, vorrei essere al posto loro per capire come ragionano.....perché neanche io li capisco.
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parti da te, non da loro. perché vuoi essere capita a tutti i costi da chiunque ? Perché ti serve necessariamente capire come ragionano gli altri ? Cio' che ha senso è se sei felice e se stai bene tu e coloro ai quali tu tieni.
Tu sei felice ? la tua vita sta cambiando in meglio ?
E allora fine.. il resto vada come vada, non abbiamo il controllo su tutto.
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18-09-2013, 16:26
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#8
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,451
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
C'è spesso una trasposizione malsana delle prospettive....se dall'oggi al domani fai una cosa che non hai mai fatto, anche se è una cosa stupida...ti avvicini a determinati tipi di categorie di persone. (della serie "tu sei pazzo")
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Ah penso di aver capito.. secondo me si spiega con il fatto che la gente pensa troppo.. cioè..ti faccio un esempio.
Se tu, di te, dici a e poi b... quello che ti sente stà pensando che in qualche modo c ti appartenga. Ma tu non gliel'hai mai detto e magari c non ti appartiene ma bensì ti appartiene d. O y. o z o giallo o blu o gatto o bau o cip.
E' come se facessero dei "completamenti logici automatici" delle informazioni mancanti sul tuo conto. Si basano sui parametri, i dati che hanno sul tuo conto e cercano continuamente di fare "previsioni".
Ma non arrivano a completamenti realisticamente rappresentativi di quello che sei perchè forse sei una persona.. non banale. Non scontata. Il che è positivo.
E per questo motivo la gente fa difficoltà forse a capirti e come dici tu non riesce ad inquadrarti. Non rientri nelle categorie di persone che loro dispongono e non sanno dove metterti e ti devono mettere fuori ma poi fai disordine.
Capita anche a me la stessa cosa.. ma non me ne preoccuperei.. alla fine non è realmente importante capirsi e forse non è nemmeno possibile farlo pienamente. Perchè siamo e restiamo individui a sè stanti. L'importante è trovare spunti di condivisione.. e per quello non servono le parole, basta vivere insieme.
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18-09-2013, 16:27
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ok, non posso darti torto. Non voglio essere capita a tutti i costi, forse è solo che essere giudicata in malo modo mi fa male più che ad altri...magari più che a loro, che per non essere giudicati alla fine non è che facciano tutti questi sforzi, perché sono "normali" nel modo che soddisfa a loro e quindi non hanno problemi in tal senso.
Per il resto...ok, vediamo come va. Se ricasco in mezzo al casino significherà che non è quella della normalità la mia strada. Se invece ci riesco ben venga. E' la paura che mi ha fatto scrivere le cose di prima...la paura di fare una vita che non mi rispecchia.
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Infatti, affronta le cose per gradi.. non farti paralizzare da paure preventive (tanto non serve).. e goditi quel che di bello ti succede..
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18-09-2013, 16:31
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#10
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 653
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Ultima modifica di Gocciola; 21-02-2014 a 19:07.
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18-09-2013, 16:52
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#11
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Banned
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Nagual
Messaggi: 1,950
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18-09-2013, 21:36
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,068
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Mi ritrovo molto in quello che dici caratteriale
Ho un'amica così, inquadrata, lavoro-casa-ragazzo. Lei si sente tranquilla nella sua quotidianità, nelle gite con i genitori di lui, nel fare le pulizie in casa il sabato mattina e il giorno successivo a messa.
Non si tratta strettamente solo della routine, ma dall'atteggiamento verso questa, ad esempio si può benissimo essere fidanzati ma il rapporto non dovrebbe trasformarsi presto in abitudine.
Sono modi di vedere diversi e non fanno per me, almeno non completamente e sempre.
A volte è straziante non essere come loro, non riuscire a crogiolarsi in una normalità che permetta di non avere preoccupazioni oltre quelle concrete e banali, del tipo che dolce portare alla cena di famiglia.
Nelle mie scelte c'è sempre celata dietro un'insoddisfazione costante e la voglia di sperimentare, mi sembra di sprecare il mio tempo se non faccio qualcosa di diverso o che mi appassioni.
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18-09-2013, 21:42
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Mi chiedo se da una parte siano loro a non capire niente, dal modo in cui giudicano quelli che si discostano dalla loro "normalità"....oppure se, d'altro canto, in fondo loro concludono qualcosa nella vita, mentre le persone come me sembrano spesso destinate a condurre una vita di sregolatezza, e quindi inconcludenza.
E' così o mi sbaglio? generalizzo troppo?
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Ma chi è che giudica? Io penso che sia molto più probabile che tu pensi che loro giudichino. C'è chi giudica, ma chi giudica non è da prendere in considerazione.
Vai tranquilla e vivi serena una vita normale, la gente non sarà lì a giudicarti. Chi veramente è impegnato a vivere una vita propria NON ha tempo per giudicare gli altri. Chi passa le giornate da solo è forse più propenso a giudicare, roba del tipo "tizio è stronzo, la società fa schifo, ecc, ecc". Lo facevo anche io, finchè non ho deciso di vivere la mia vita.
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18-09-2013, 22:01
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#14
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Nord Italia
Messaggi: 455
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forse non è il tuo stesso caso, ma a me spaventa la normalità nella misura in cui vedo di non farne parte, come se mi facesse paura il vedere la distanza tra quello che sarei dovuta essere e quello che invece sono.
non che io sia una squilibrata, ma di sicuro non sono né laureata, né fidanzata, non faccio vita sociale, non sono felice, non sono sorridente, non sono entusiasta... non sono come avrei dovuto essere, anche secondo i percorsi che parevano delinearsi anni fa
e poi ho sempre pensato, o forse l'ho decretato a posteriori, che la normalità non abbia alcuna poesia.
ti dirò anche che sono spaventata dal verificarsi delle cose, anche di quelle belle, normali, perché nel loro stesso realizzarsi perdono tutta la bellezza che io potevo dar loro nel mio immaginario. Forse immagino le cose, più che viverle, anche per questo. o forse sono una cretina, non so
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Ultima modifica di in the deepest; 18-09-2013 a 22:12.
Motivo: aggiunta
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18-09-2013, 23:00
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 502
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reset.
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Ultima modifica di Odd; 18-10-2014 a 15:24.
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18-09-2013, 23:32
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#16
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: prov. Milano
Messaggi: 111
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
ho capito, lo so benissimo questo. ma che fare quando stai lì? cioè, stai lì e ti accorgi di essere visto come un poco di buono...come un pazzo...e per quale motivo poi? Perché non sei come gli altri, perché hai un vissuto diverso dagli altri, perché hai fatto o detto una cosa che a te sembrava giusta in quel determinato momento.
Che devo fare con questi qui? non lo so, veramente, cosa devo farci con questi.
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mi sfugge qualcosa, colpa mia che non sono un lettore assiduo: ma cosa hai combinato di così grave per essere vista come una -poco di buono, pazza- ? O forse è solo una tua sensazione?
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