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Essere spaventati dalla normalità
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Re: Essere spaventati dalla normalità
Sì, secondo me generalizzi davvero troppo.
E poi.. cosa sarebbe la "normalità" ? Non esiste. Esistono persone, esistono situazioni.....e ognuna è un mondo a parte. |
Re: Essere spaventati dalla normalità
Io direi di essere spaventato dalle persone troppo "istituzionalizzate".. cioè quelle persone che... arrivate ad una certa età. Devono fidanzarsi. Poi devono lavorare. Poi devono sposarsi. Poi devono comprare la casa di proprietà. E così via.. cioè..vivono con la fregola di dover per forza seguire un copione stereotipato.. le persone troppo inquadrate. Forse fanno paura perchè sono vite uguali a quelle di millemila altri.
Però io solo su questo sono perplesso, sul fatto di essere sereni no... non penso che la serenità debba essere automaticamente sinonimo di noia o mancanza di passione. |
Re: Essere spaventati dalla normalità
Penso che la "normalità" che dici tu esista. Se esistono le patologie psichiatriche esistono anche i Normali-scialbi-senza passione-senza domande.
Io non faccio da giudice, né pastore, figuriamoci. ognuno vive come vuole. Io appena ho rischiato di fare una vita simile,, sono fuggito e mi sono ritrovato al punto di partenza. ognuno ha i suoi limiti. Anche se riuscissi ad adeguarmi , prima o poi esploderei. Comunque non costruisco cose in cui non credo, che poi cadranno a pezzi. penso ci si sia un sistema magico di. vivere. che non ti già più pensare agli altri e al giudizio. almeno inizio a immaginarlo , magari prende vita. |
Re: Essere spaventati dalla normalità
Non sarebbe meglio farsi un giro su Kalasnishnikov di Bregovic?Meglio muovere il corpo,insomma, che far risuonare la testa;)
...o forse arrivare alla seconda partendo dalla prima. |
Re: Essere spaventati dalla normalità
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Dividere tutto per categorie stagne è qualcosa che magari rassicura, perché rafforza il proprio senso d'identità, ma le categorie stagne non esistono. |
Re: Essere spaventati dalla normalità
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Tu sei felice ? la tua vita sta cambiando in meglio ? E allora fine.. il resto vada come vada, non abbiamo il controllo su tutto. :nonso: |
Re: Essere spaventati dalla normalità
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Se tu, di te, dici a e poi b... quello che ti sente stà pensando che in qualche modo c ti appartenga. Ma tu non gliel'hai mai detto e magari c non ti appartiene ma bensì ti appartiene d. O y. o z o giallo o blu o gatto o bau o cip. E' come se facessero dei "completamenti logici automatici" delle informazioni mancanti sul tuo conto. Si basano sui parametri, i dati che hanno sul tuo conto e cercano continuamente di fare "previsioni". Ma non arrivano a completamenti realisticamente rappresentativi di quello che sei perchè forse sei una persona.. non banale. Non scontata. Il che è positivo. E per questo motivo la gente fa difficoltà forse a capirti e come dici tu non riesce ad inquadrarti. Non rientri nelle categorie di persone che loro dispongono e non sanno dove metterti e ti devono mettere fuori ma poi fai disordine. Capita anche a me la stessa cosa.. ma non me ne preoccuperei.. alla fine non è realmente importante capirsi e forse non è nemmeno possibile farlo pienamente. Perchè siamo e restiamo individui a sè stanti. L'importante è trovare spunti di condivisione.. e per quello non servono le parole, basta vivere insieme. |
Re: Essere spaventati dalla normalità
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Re: Essere spaventati dalla normalità
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Re: Essere spaventati dalla normalità
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Re: Essere spaventati dalla normalità
Mi ritrovo molto in quello che dici caratteriale :)
Ho un'amica così, inquadrata, lavoro-casa-ragazzo. Lei si sente tranquilla nella sua quotidianità, nelle gite con i genitori di lui, nel fare le pulizie in casa il sabato mattina e il giorno successivo a messa. Non si tratta strettamente solo della routine, ma dall'atteggiamento verso questa, ad esempio si può benissimo essere fidanzati ma il rapporto non dovrebbe trasformarsi presto in abitudine. Sono modi di vedere diversi e non fanno per me, almeno non completamente e sempre. A volte è straziante non essere come loro, non riuscire a crogiolarsi in una normalità che permetta di non avere preoccupazioni oltre quelle concrete e banali, del tipo che dolce portare alla cena di famiglia. Nelle mie scelte c'è sempre celata dietro un'insoddisfazione costante e la voglia di sperimentare, mi sembra di sprecare il mio tempo se non faccio qualcosa di diverso o che mi appassioni. |
Re: Essere spaventati dalla normalità
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Vai tranquilla e vivi serena una vita normale, la gente non sarà lì a giudicarti. Chi veramente è impegnato a vivere una vita propria NON ha tempo per giudicare gli altri. Chi passa le giornate da solo è forse più propenso a giudicare, roba del tipo "tizio è stronzo, la società fa schifo, ecc, ecc". Lo facevo anche io, finchè non ho deciso di vivere la mia vita. |
Re: Essere spaventati dalla normalità
forse non è il tuo stesso caso, ma a me spaventa la normalità nella misura in cui vedo di non farne parte, come se mi facesse paura il vedere la distanza tra quello che sarei dovuta essere e quello che invece sono.
non che io sia una squilibrata, ma di sicuro non sono né laureata, né fidanzata, non faccio vita sociale, non sono felice, non sono sorridente, non sono entusiasta... non sono come avrei dovuto essere, anche secondo i percorsi che parevano delinearsi anni fa e poi ho sempre pensato, o forse l'ho decretato a posteriori, che la normalità non abbia alcuna poesia. ti dirò anche che sono spaventata dal verificarsi delle cose, anche di quelle belle, normali, perché nel loro stesso realizzarsi perdono tutta la bellezza che io potevo dar loro nel mio immaginario. Forse immagino le cose, più che viverle, anche per questo. o forse sono una cretina, non so |
Re: Essere spaventati dalla normalità
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Re: Essere spaventati dalla normalità
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