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Vecchio 18-07-2019, 23:21   #1
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L'avatar di Fallen
 

Questo post l'ho scritto come sfogo e sono stato combattuto se pubblicarlo o no visto che all'interno ho riportato un po' troppe informazioni personali. Comunque alla fine ho deciso di pubblicarlo sia perché i miei pensieri, anche se fatti a "caldo", possono essere utili a qualcuno, sia perché avrei bisogno -sempre che voi vogliate- di un parere sulla situazione, perché sto veramente alla frutta.

Mi faccio schifo. Mi sto sempre a lamentare del mondo, della società, degli altri... ma la verità è che sono io incapace a vivere, sono un inetto, uno sbaglio della natura. Oggi ho fatto un casino assurdo e solo perché sono inadatto alla vita e so anche perché (ci vuole un qi sotto i 40 per non capirlo): ho avuto due genitori abbastanza ansiosi, che mi hanno sempre fatto avere tutte le comodità possibili, che mi hanno sempre deresponsabilizzato per qualunque cosa (della serie: c'è qualche faccenda burocratica da sbrigare? La sbrigo io. Vuoi andare a lavorare perché ti servono soldi? Tranquillo non andare, te li do io ecc..), che mi hanno castrato scoraggiando qualsiasi mia attività -in soldoni dicevano "No" a qualsiasi mia richiesta e io dovevo fare quasi sempre tutto quello che volevano loro- e che soprattutto -cosa che non gli perdonerò mai perché è ciò che non mi ha fatto vivere serenamente manco un cazzo di momento della mia vita- mi hanno sempre richiesto più delle mie capacità nella scuola e nello sport: per intenderci il mio ideale di me è lontano tipo plutone dal sole da il mio io reale. Poi tralasciamo i confronti che erano soliti fare con gli altri bambini, ragazzi e ancora ora in parte con i miei coetanei. Non potrò mai perdonare nemmeno me stesso, poiché io stesso mi sono deresponsabilizzato nel momento in cui ho visto tutto questo e ho fatto finta di nulla continuando a dare la colpa al mondo, agli altri, alla sfiga e chi più ne ha più ne metta. Poi va be è anche una questione di temperamento perché mio fratello non è così: io da bambino ero un angelo caratterialmente: ero molto sensibile. Comunque uno come fa a fare un lavoro di responsabilità -come quello che dovrei iniziare a fare io tra un po'- in queste condizioni? No raga sono veramente nei casini... oggi, poco dopo che ho fatto quella cazzata, come un flashback mi sono tornate alla mente le case al mare di alcuni miei ex amici. Nella mia casa al mare -che io avevo vicino alla loro- avevo wi-fi, xbox360 con una marea di giochi, tv al plasma e altre robe. Nella loro non c'era un cazzo. Mi ricordo che quando notai questa cosa pensai «Ti credo che questi sono più stimolati di me a uscire e a cercare il divertimento attraverso i rapporti sociali». Che poi ora che ci penso le comodità le avevo in casa: di sicuro perché non volevano che uscissi. Anzi sono stra sicuro di quest'ultima cosa per altre vicende che tralascio.
Assurdo poi che alcuni ragionamenti che facevo e che faccio tuttora siano il frutto dell' introiezione dell'atteggiamento deresponsabilizzante dei miei nei miei confronti: prima facevo «non hai voglia di approcciare una ragazza? Tranquillo c'è pornhub» ora mi faccio «Sei una merda che l'ultima cosa al mondo che dovrebbe volere è una ragazza e non hai voglia di rimetterti nelle condizioni di poter uscire con una? Tranquillo ci sono le diciottenni a cui importa che tu abbia tre anni in più di loro, la barba, i capelli alla Marco Reus, lo Swarovski e la macchina per esibirti alle loro amiche, tanto che ti frega è solo per trombare». Io volevo che mi si fosse data una zappa in mano e mi si fosse sbattuto fuori di casa e mi si fosse detto «Toh da domani impari a vivere. Vai a zappare, vivi di solo con i tuoi compensi» cioè: io avrei preferito essere sbattuto nella giungla del mondo e lasciato solo: se sopravvivi bene, altrimenti pazienza, sempre meglio che vivere chiuso in casa da spettatore con la paura di fare qualsiasi cosa, con la consapevolezza di essere imbranato in tutto. Secondo me è mancata proprio la disciplina. O forse il problema sono stato io e la mia arroganza. Faccio una provocazione: quanti di voi del forum sono come me? Secondo me tanti, ma spero di sbagliarmi. Tuttavia ora devo fare qualcosa per rimediare a tutto questo. Io ho pensato che l'unica strada possibile sia uscire violentemente dalla comfort zone: se sopravvivo bene altrimenti meglio morto che continuare a vivere come il me stesso attuale, anzi, meglio di essere il me stesso attuale (che schifo).

Ultima modifica di Fallen; 19-07-2019 a 10:43.
Ringraziamenti da
hermit94 (19-07-2019)
Vecchio 19-07-2019, 01:05   #2
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L'avatar di Nightlights
 

Credo che se i tuoi genitori si fossero comportati come descrivi, probabilmente gli avresti portato rancore ugualmente per i motivi opposti, un genitore di norma non agisce per il male di un figlio.
Il fatto di preferire altri tipi di divertimenti casalinghi rispetto ad uscire può anche essere una tendenza caratteriale, non riconducibile ad un difetto.
Infine dico anche che sei sempre in tempo per migliorare le tue abilità sociali, collezionando anche qualche fallimento sr necessario e vedendolo come parte del percorso, perché è anche dagli sbagli che si impara (e questo vale per tutto, non solo i rapporti sociali, e ci passiamo tutti prima o dopo)

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Vecchio 19-07-2019, 08:47   #3
Principiante
 

Leggendoti mi sono ritrovato in molti passaggi. Da piccolo ho avuto una situazione anomala che probabilmente poche persone hanno avuto, un genitore era iperprotettivo come i tuoi mentre l'altro era l'opposto. Uno mi faceva tutto e l'altro mi sbatteva fuori costringendomi a fare da solo.
Per tanti anni, stupidamente e ingenuamente ho odiato il genitore che mi sbatteva fuori e mi "costringeva" a fare da solo, ma poi ho realizzato che è stato importantissimo e senza di lui probabilmente oggi non sarei arrivato dove sono arrivato e non avrei potuto avere le possibilità di riscatto che mi sono guadagnato.
Mi spiace per la tua situazione, posso solo dire che avendolo vissuto a metà ti capisco perfettamente. I miei amici infatti notavano questa cosa, perché a tratti manifestavo colui che ci sapeva fare (dove ero costretto ad arrangiarmi) e in altri tratti manifestavo incapacità e disadattamento totale a causa del genitore iperprotettivo.

In passato ti avrei detto che non è mai tardi però oggi inizio ad essere scettico, io personalmente ci ho messo 10 anni a recuperare tutte le problematiche che mi ha lasciato 1 genitore e la situazione famigliare problematica in generale. Però il mio è un caso soggettivo, ti auguro comunque il meglio.
Vecchio 19-07-2019, 09:46   #4
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Originariamente inviata da Ivan87 Visualizza il messaggio
Credo che se i tuoi genitori si fossero comportati come descrivi, probabilmente gli avresti portato rancore ugualmente per i motivi opposti, un genitore di norma non agisce per il male di un figlio.
Il fatto di preferire altri tipi di divertimenti casalinghi rispetto ad uscire può anche essere una tendenza caratteriale, non riconducibile ad un difetto.
Infine dico anche che sei sempre in tempo per migliorare le tue abilità sociali, collezionando anche qualche fallimento sr necessario e vedendolo come parte del percorso, perché è anche dagli sbagli che si impara (e questo vale per tutto, non solo i rapporti sociali, e ci passiamo tutti prima o dopo)

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Sì probabilmente sarebbe successo quello che tu dici. Alla fine è inutile e senza senso prendersela con i genitori -se essi, come nel mio caso, hanno fatto danni per incompetenza e incapacità nell'educare-. Come ho già detto mio fratello ha avuto più o meno la mia stessa educazione anche se io, essendo il primogenito, ho avuto da sempre più pressioni, ma lui è quasi il contrario di me e questo è dovuto, credo, al differente temperamento. Anche se è vero che lui è più bello e molto più carismatico di me... quindi molto probabilmente l'educazione impartitami ha portato (per dirla alla Aristotele)a in 'atto' tratti caratteriali e comportamentali prima solo in 'potenza'.
Ma sono stanco di fare analisi... voglio agire.
Vecchio 19-07-2019, 09:53   #5
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Originariamente inviata da misantropico Visualizza il messaggio
Leggendoti mi sono ritrovato in molti passaggi. Da piccolo ho avuto una situazione anomala che probabilmente poche persone hanno avuto, un genitore era iperprotettivo come i tuoi mentre l'altro era l'opposto. Uno mi faceva tutto e l'altro mi sbatteva fuori costringendomi a fare da solo.
Per tanti anni, stupidamente e ingenuamente ho odiato il genitore che mi sbatteva fuori e mi "costringeva" a fare da solo, ma poi ho realizzato che è stato importantissimo e senza di lui probabilmente oggi non sarei arrivato dove sono arrivato e non avrei potuto avere le possibilità di riscatto che mi sono guadagnato.
Mi spiace per la tua situazione, posso solo dire che avendolo vissuto a metà ti capisco perfettamente. I miei amici infatti notavano questa cosa, perché a tratti manifestavo colui che ci sapeva fare (dove ero costretto ad arrangiarmi) e in altri tratti manifestavo incapacità e disadattamento totale a causa del genitore iperprotettivo.

In passato ti avrei detto che non è mai tardi però oggi inizio ad essere scettico, io personalmente ci ho messo 10 anni a recuperare tutte le problematiche che mi ha lasciato 1 genitore e la situazione famigliare problematica in generale. Però il mio è un caso soggettivo, ti auguro comunque il meglio.
Grazie mille amico. Anche mia madre era, di natura, più permissiva. Il problema è che era completamente alla mercé di mio padre e ha sempre pensato e fatto quello che pensava e faceva mio padre, dunque era come se non ci fosse. Se posso: cosa hai fatto in quei 10 anni? Hai fatto tutto da solo o ti sei fatto aiutare da qualcuno?
Vecchio 19-07-2019, 10:00   #6
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Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
Quello che hai espresso è un pensiero che ho condiviso a lungo, vedevo la mia vita chiusa in una cameretta e quei parenti cosi contorti da mostrare quello descritto da te, un consenso a perdersi, fino dal momento in cui hanno firmato i documenti per smettere di frequentare il liceo a sedici anni e io come una palla sbattevo a destra e a sinistra perdendomi prima in cattive compagnie e poi nella solitudine più debilitante.
Ho avuto momenti di ribellione, sono scappato di casa più volte rimanendo fuori settimane ma ritornavo sempre non trovando niente, a vent'anni avevo praticamente già smesso con le fughe, sono un incapace, non possiedo nessuna forza di volontà, motivazione, abilità, lo stesso desiderio di cambiare si è sgretolato in pezzi, e sono ritornato nella mia stanza dove passo ogni singolo giorno da anni con insignificanti uscite annuali, un paio di giornate durante le feste e poi basta, non vedo niente nel mondo, quel pensiero "romantico" è solo una fantasia, l'idea che possa ritagliarmi un pezzetto di mondo, stupidaggini di una persona inutile, spaventata, sola e che vive in una prigione mentale costruita anno dopo anno, infrangere questo vetro per me è come farsi del male, riempirsi di schegge, trafiggere un cuore ormai debole. mi spiace anche dare una risposta cosi triste e penosa, una parte minuscola ancora vorrebbe credere, ma è una vecchia lampadina guasta.
Io invece mi voglio fare del male, distruggere il mio cuore se necessario non me ne frega nulla. L'odio, anzi, il disprezzo verso me stesso è troppo grande, troppo viscerale che preferirei esaurirmi e financo morire piuttosto che continuare a vivere così e soprattutto essere quello che sono. Non c'è nulla da fare io il me stesso attuale e la mia vita non l'accetterò mai.
Vecchio 19-07-2019, 11:21   #7
Esperto
L'avatar di Peste Nera
 

Uscire violentemente dalla comfort zone? Cosa intendi di preciso? Hai un piano per andare magari a vivere lontano da dove vivi adesso e cercare un lavoro? Oppure andresti allo sbaraglio? Capisco che adesso stai male ma questa cosa la devi pianificare.
Vecchio 19-07-2019, 13:08   #8
Principiante
L'avatar di Fallen
 

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Originariamente inviata da Peste Nera Visualizza il messaggio
Uscire violentemente dalla comfort zone? Cosa intendi di preciso? Hai un piano per andare magari a vivere lontano da dove vivi adesso e cercare un lavoro? Oppure andresti allo sbaraglio? Capisco che adesso stai male ma questa cosa la devi pianificare.
No per ora no. Speravo che le risposte mi aiutassero a ideare qualcosa.
Vecchio 19-07-2019, 13:25   #9
Intermedio
L'avatar di Blutarski
 

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Originariamente inviata da Fallen Visualizza il messaggio
ho pensato che l'unica strada possibile sia uscire violentemente dalla comfort zone
e secondo me hai pensato bene, mi sono ritrovato in alcuni punti del tuo racconto e purtroppo per me l'uscita è stata obbligatoria, ma se hai già per le mani un lavoro e se lo stipendio è decente io ti dico di "buttarti" fuori di casa, non aspettare di doverlo fare per forza in età più avanzata, secondo me sarebbe ancora peggio
Vecchio 19-07-2019, 13:52   #10
Banned
 

Ringraziamenti da
Masterplan92 (19-07-2019), Nightlights (19-07-2019), SamueleMitomane (19-07-2019)
Vecchio 19-07-2019, 14:32   #11
Principiante
L'avatar di Fallen
 

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Originariamente inviata da hermit94 Visualizza il messaggio
Ahahah ma cos'è sta trashata?
Vecchio 19-07-2019, 14:36   #12
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Se sei convinto agisci. Cosa vorresti fare?
Vecchio 19-07-2019, 14:40   #13
Principiante
L'avatar di Fallen
 

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Originariamente inviata da Blutarski Visualizza il messaggio
e secondo me hai pensato bene, mi sono ritrovato in alcuni punti del tuo racconto e purtroppo per me l'uscita è stata obbligatoria, ma se hai già per le mani un lavoro e se lo stipendio è decente io ti dico di "buttarti" fuori di casa, non aspettare di doverlo fare per forza in età più avanzata, secondo me sarebbe ancora peggio
Prima di iniziare a lavorare devo finire l'uni. Per ora sono in corso ma mi mancano 3/4 anni per iniziare a lavorare. Sono anche fuori sede ma il problema è nella mia testa: non so rapportarmi agli altri in tutti i contesti: con i colleghi, con i professori, con i coinquilini, con i compagni di squadra ecc... ho pure una media molto alta in una facoltà difficilissima che, tenendo conto di tutti i problemi che ho, significa che le capacità le ho: ho il pane ma non ho i denti e questa cosa mi fa imbestialire.
Vecchio 19-07-2019, 14:56   #14
Banned
 

Preferirei non esistere..
Ringraziamenti da
cancellato20852 (20-07-2019), hypnos688 (19-07-2019)
Vecchio 19-07-2019, 15:26   #15
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Massì se non sai nuotare buttati nell'acqua dove non tocchi se non impari che vuoi che succeda muori annegato, vuol dire che doveva andare così.
NO si deve imparare a nuotare, con i propri tempi, con un istruttore, con i tentativi, con metodo.
Non capisco il ragionamento di passare da un estremo all'altro, i cambiamenti sono possibili ma sono lenti, son cose che richiedono tempo.
Io non mi sono ritrovato nella mia situazione da un giorno all'altro ma sono passati anni, mattoncino dopo mattoncino si son costruite delle mura, mura che sto cercando di sfare e mi accorgo che richiede tempo quasi quanto ce n'è voluto per metterle in piedi.
Sfare tutto in un botto, stravolgere la propria vita è uno sconquasso che può causare tutta una serie di danni collaterali.
Queste mura mi han protetto da qualcosa, non posso abbatterle come se niente fosse sarei subito preda dei pericoli da cui mi nascondevo.
Se non si riesce a fare il primo passo per iniziare il cambiamento si chiede aiuto, si cerca una spinta dall'esterno ma non si chiede di essere gettati nel baratro.
Ringraziamenti da
Vertigo (19-07-2019)
Vecchio 19-07-2019, 19:25   #16
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Originariamente inviata da Fallen Visualizza il messaggio
Sì probabilmente sarebbe successo quello che tu dici. Alla fine è inutile e senza senso prendersela con i genitori -se essi, come nel mio caso, hanno fatto danni per incompetenza e incapacità nell'educare-. Come ho già detto mio fratello ha avuto più o meno la mia stessa educazione anche se io, essendo il primogenito, ho avuto da sempre più pressioni, ma lui è quasi il contrario di me e questo è dovuto, credo, al differente temperamento. Anche se è vero che lui è più bello e molto più carismatico di me... quindi molto probabilmente l'educazione impartitami ha portato (per dirla alla Aristotele)a in 'atto' tratti caratteriali e comportamentali prima solo in 'potenza'.

Ma sono stanco di fare analisi... voglio agire.
Potresti cominciare ad importi, con decisione ma senza arrivare a litigare, sugli aspetti che reputi abbiano inciso sulla tua autonomia nel prendere decisioni, facendogli capire che certe scelte hai bisogno di prenderle da solo, anche sbagliando se necessario

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Vecchio 20-07-2019, 01:32   #17
Intermedio
L'avatar di Blutarski
 

Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Queste mura mi han protetto da qualcosa, non posso abbatterle come se niente fosse sarei subito preda dei pericoli da cui mi nascondevo.
io invece, in parte ho visto che quei muri mi nascondevano da due gattini che io credevo cento leoni, siccome mi sono rivisto mi sono permesso di suggerire la terapia d'urto.
Vecchio 20-07-2019, 09:36   #18
Principiante
L'avatar di Fallen
 

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Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
È una energia che tutti hanno conosciuto nella vita, ma secondo me questa ribellione personale è sempre destinata a perdersi perché non c'è una vera conquista, si tratta di una lotta continua contro l'inadeguatezza, una guerra che non si può vincere ma solo accettare e conviverci.
Non puoi abbinare un piano che ti distrugga e allo stesso tempo sperare di pararti il culo concludendo gli studi, proponendoti in un lavoro ben pagato e chissà cos'altro.
Infatti quasi tutti ad un certo punto accettano che la propria vita è destinata verso un percorso, e si riconosce che ci sono alternative molto più spaventose della morte e si preferisce rimanere in uno status quo.
Boh per quanto posso darò il massimo.
Vecchio 20-07-2019, 09:45   #19
Principiante
L'avatar di Fallen
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se sei convinto agisci. Cosa vorresti fare?
Bisogna capire quali conseguenze hanno avuto la deresponsabilizzazione, la castrazione, l'iper-protettività e l'iper-criticismo e cercare di correggere pensieri e comportamenti.
Vecchio 20-07-2019, 11:16   #20
Esperto
L'avatar di varykino
 

secondo me è meno drammatica di quello che sembra , nel senso che quello che provi è giustificato dai fatti ma uno puo sempre cambiare , nel senso che messo in una certa condizione reagiresti anche tu come tutti gli esseri umani , se vuoi veramente andare a zappare vacci e vedrai che riesci e se non riesci è solo una casualità , non è che sei un alieno che nn sa fare cose , siamo tutti umani e potenzialmente messi in un certo contesto con un certo approccio possiamo fare molte cose ..... nn sei diverso , inabile o speciale, quello è un modo per giustificare le stronzate che abbiamo nel cervello , e poi se c è gente vicino pronta a farti sentire una merda ricorda che è la normalità , col tempo ci fai il callo, proprio io ho imparato che funziona cosi .... non esiste niente se nn c è qualcuno che rompe il cazzo vicino

e poi dai chi è che è adatto a vivere veramente? devi essere malato per essere adatto a vivere

Ultima modifica di varykino; 20-07-2019 a 11:40.
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