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26-01-2020, 03:13
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#1
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Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Rimini
Messaggi: 245
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Emetofobia è un termine che ho appena scoperto ma che mi accompagna da circa 20 anni (ne ho 38).
Ho letto pochi giorni fa per la prima volta questo termine, in precedenza consideravo i miei disturbi come ansia generalizzata e ansia sociale, secondo la diagnosi che mi fece il mio psicologo qualche anno fa.
Sicuramente soffro di ansia però il sintomo principale, la paura che mi ha sempre distrutto è quella di vomitare, non tanto per il dolore fisico quanto più per l'imbarazzo e il conseguente schermo e derisione altrui nel caso il vomito capitasse in una situazione sociale inappropriata, che poi significa sempre in presenza di altre persone (questa cosa l'ho realizzata dopo qualche anno di psicoterapia).
Inutile dire che qualsiasi cosa, anche una semplice parola relativa al poter star male di stomaco, magari solo una battuta innocente, mi rovina la giornata e fa partire tutte quelle sensazioni sgradevoli come sentire lo stomaco che si accartoccia su se stesso, la nausea, il nodo alla gola, sudorazione accellerata, tremore...
Nella realtà ho sempre vomitato pochissimo, giusto una volta ogni 3-4 anni quando capita il virus influenzale pesante. La paura che succeda però è quotidiana, non ci sarebbe motivo logico ma il terrore che accada non se ne va mai del tutto.
L'emetofobia ha influito pesantemente su tutti gli ambiti della mia vita, sebbene, stringendo parecchio i denti, mi sia sempre sforzato di mantenere una vita più normale possibile e difatti non mi considero un emarginato (avevo il mio giro di amicizie - in passato, più che attualmente - e ho un buon lavoro), anche se, per gusti personali, non ho mai amato troppo la vita mondana.
Tante situazioni però sono sempre molto difficili, anche quando sono coinvolte solo persone amiche. Potrei citare le situazioni che includono il cibo, come la classica cena al ristorante (o anche solo una cena in casa altrui), o anche tante altre dove non c'è via di fuga, dove non ti puoi nascondere o andare via, quindi non puoi permetterti di stare male perchè c'è il rischio di fare brutte figure. Situazioni tipo andare a un evento, magari lontano da casa, in macchina con altri, per dirne una. A volte le evito (a malincuore), a volte cerco di stringere i denti...
La cosa più dura probabilmente è stato non poterne parlare mai con nessun altro, neanche le persone più strette compresi i miei genitori hanno potuto capire cosa significano l'emetofobia e l'ansia.
p.s. ho visto che c'erano già discussioni a tema ma erano molto vecchie e non volevo fare necrobumping.
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26-01-2020, 13:18
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#2
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,579
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Quote:
Inutile dire che qualsiasi cosa, anche una semplice parola relativa al poter star male di stomaco, magari solo una battuta innocente, mi rovina la giornata e fa partire tutte quelle sensazioni sgradevoli come sentire lo stomaco che si accartoccia su se stesso, la nausea, il nodo alla gola, sudorazione accelerata, tremore...
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This.
Soffro anch'io della paura di vomitare in alcune situazioni davanti ad altre persone, nel mio caso la inserisco più nel contesto dell'ansia sociale, perché la mia paura è quella di venire giudicato. Non mi terrorizza l'idea di vomitare o vedere altri vomitare (ovvero l'emetofobia propriamente detta), quanto lo star male di stomaco davanti ad altri in un contesto "inadatto", magari anche solo non riuscendo a mangiare quello che ho nel piatto, per paura che venga recepito un problema di ansia sottostante o una mia fragilità e perdita di controllo.
Ha una causa reale, l'ansia sociale situazionale che mi porta a problemi anche gastrointestinali e che più di una una volta ha generato la situazione che da quei momenti temo. Prima al vomito in pubblico non ci pensavo particolarmente.
no quote
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26-01-2020, 13:27
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 145
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Non ho la fobia ma mi é capitato di vomitare per l'ansia o lo stress.
Quando stavo prendendo la patente mi é capitato spesso di vomitare per strada, una volta ho fatto un macello sull'uscio di una casa (mi dispiace per chi ha dovuto pulire!) sperando che non mi abbia visto nessuno.
Una volta, andando all'uni mi sono addirittura vomitato addosso, in macchina; é successo tutto talmente in fretta che non ho fatto in tempo ad accorgermene e mi sono dovuto far prestare una maglietta.
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26-01-2020, 17:20
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#4
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Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Rimini
Messaggi: 245
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Quote:
Originariamente inviata da Al One
This.
Soffro anch'io della paura di vomitare in alcune situazioni davanti ad altre persone, nel mio caso la inserisco più nel contesto dell'ansia sociale, perché la mia paura è quella di venire giudicato. Non mi terrorizza l'idea di vomitare o vedere altri vomitare (ovvero l'emetofobia propriamente detta), quanto lo star male di stomaco davanti ad altri in un contesto "inadatto", magari anche solo non riuscendo a mangiare quello che ho nel piatto, per paura che venga recepito un problema di ansia sottostante o una mia fragilità e perdita di controllo.
Ha una causa reale, l'ansia sociale situazionale che mi porta a problemi anche gastrointestinali e che più di una una volta ha generato la situazione che da quei momenti temo. Prima al vomito in pubblico non ci pensavo particolarmente.
no quote
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Esatto, il mio problema è proprio questo, tu l'hai descritto meglio. Dovessi vomitare in casa da solo non mi preoccuperei, il dolore fisico non mi spaventa affatto, ma è quando sei con gli altri che non è accettabile. E' ansia sociale, senza dubbio, che però si palesa sempre come sintomo con questa fissa del vomito, probabilmente perchè, nella mia mente, è la cosa più imbarazzante in assoluto che potrebbe succedermi davanti agli altri.
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26-01-2020, 18:34
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#5
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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L'ho avuta fin dai 12 anni, e ha contribuito a rovinarmi l'adolescenza. Sono sicura di non essere guarita, semplicemente ormai non ho più bisogno di andare a scuola e di stare con chi non mi piace, quindi il problema è risolto. Avevo questa fobia proprio perché mi sentivo costretta a stare con gente che non mi piaceva, e il mio cervello non era contento, provocandomi terribili somatizzazioni. Spesso vomitavo, quando uscivo con qualcuno, sopratutto al liceo. Ho ricordi pessimi di tutto quel periodo.
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26-01-2020, 18:56
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#6
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,022
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Ne soffriva il mio ex insieme ad attacchi di panico, ne ha sofferto per circa un anno e nel suo caso la tcc ha aiutato. Comunque alla fine se uno ha bisogno di vomitare ce la fa ad arrivare al bagno o comunque a non vomitare proprio addosso alla gente... E' un segno di malessere fisico che viene generalmente riconosciuto per tale, non e' esattamente una cosa "imbarazzante"...
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26-01-2020, 19:14
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Io ne soffro praticamente da sempre.
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26-01-2020, 19:25
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#8
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da Dahmer
Ne soffriva il mio ex insieme ad attacchi di panico, ne ha sofferto per circa un anno e nel suo caso la tcc ha aiutato. Comunque alla fine se uno ha bisogno di vomitare ce la fa ad arrivare al bagno o comunque a non vomitare proprio addosso alla gente... E' un segno di malessere fisico che viene generalmente riconosciuto per tale, non e' esattamente una cosa "imbarazzante"...
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Può diventare molto imbarazzante, perché la fobia ti porta a evitare di mangiare in pubblico. Pranzare o cenare difficilmente può essere evitato se si esce con qualcuno, e spesso si passa per malati di anoressia. Poi, certo, uno volendo può spiegare di avere un problema, ma se si preferisce tenerlo nascosto può essere molto imbarazzante, perché si soffre molto a causa della nausea e del terrore di vomitare, e inoltre bisogna tenersi tutto dentro.
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26-01-2020, 22:15
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2006
Messaggi: 1,156
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Presente! Infatti il mio migliore amico è il Plasil.... Quando gira l’influenza intestinale, poi, è un incubo!
Secondo la mia psicologa significa aver paura di far uscire una parte di noi che potrebbe non piacere agli altri, paura di far brutta figura con la gente che mi circonda.
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27-01-2020, 01:39
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#10
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Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Rimini
Messaggi: 245
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Può diventare molto imbarazzante, perché la fobia ti porta a evitare di mangiare in pubblico. Pranzare o cenare difficilmente può essere evitato se si esce con qualcuno, e spesso si passa per malati di anoressia. Poi, certo, uno volendo può spiegare di avere un problema, ma se si preferisce tenerlo nascosto può essere molto imbarazzante, perché si soffre molto a causa della nausea e del terrore di vomitare, e inoltre bisogna tenersi tutto dentro.
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Già, è molto imbarazzante e come tutte le fobie è irrazionale. Ed è veramente penalizzante perchè si verifica in tutte le situazioni di interazione sociale, quindi sempre a parte quando si è soli in casa. Questo porta spesso all'evitamento, e anche quando si stringono i denti per non evitare comunque non si vive mai bene la situazione come sarebbe lecito, perchè dentro senti sempre questa nausea, lo stomaco accartociato, il nodo alla gola, ecc...
Quote:
Originariamente inviata da obsession
Presente! Infatti il mio migliore amico è il Plasil.... Quando gira l’influenza intestinale, poi, è un incubo!
Secondo la mia psicologa significa aver paura di far uscire una parte di noi che potrebbe non piacere agli altri, paura di far brutta figura con la gente che mi circonda.
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Ci vuole ricetta per il Plasil, vero? Personalmente non ho mai preso farmaci
Quote:
Originariamente inviata da DeadSoul
Io ne soffro praticamente da sempre.
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Credo che sia davvero uno dei disturbi più sottovalutati che ci siano.
Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
L'ho avuta fin dai 12 anni, e ha contribuito a rovinarmi l'adolescenza. Sono sicura di non essere guarita, semplicemente ormai non ho più bisogno di andare a scuola e di stare con chi non mi piace, quindi il problema è risolto. Avevo questa fobia proprio perché mi sentivo costretta a stare con gente che non mi piaceva, e il mio cervello non era contento, provocandomi terribili somatizzazioni. Spesso vomitavo, quando uscivo con qualcuno, sopratutto al liceo. Ho ricordi pessimi di tutto quel periodo.
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Ora però come te la cavi nelle situazioni sociali tipo lavoro o cena/serata fuori? Sei riuscita davvero a limitare il disturbo solo alla scuola?
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27-01-2020, 09:46
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#11
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da Ben Sahar
Già, è molto imbarazzante e come tutte le fobie è irrazionale. Ed è veramente penalizzante perchè si verifica in tutte le situazioni di interazione sociale, quindi sempre a parte quando si è soli in casa. Questo porta spesso all'evitamento, e anche quando si stringono i denti per non evitare comunque non si vive mai bene la situazione come sarebbe lecito, perchè dentro senti sempre questa nausea, lo stomaco accartociato, il nodo alla gola, ecc...
Ci vuole ricetta per il Plasil, vero? Personalmente non ho mai preso farmaci
Credo che sia davvero uno dei disturbi più sottovalutati che ci siano.
Ora però come te la cavi nelle situazioni sociali tipo lavoro o cena/serata fuori? Sei riuscita davvero a limitare il disturbo solo alla scuola?
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Il Plasil lo portavo sempre con me. Sì, ci vuole la ricetta. È un disturbo molto sottovalutato. Si rischia di passare per malati mentali oppure ti vedono che non mangi e subito pensano che hai problemi alimentari. Uscire e avere sempre l'ansia del pranzo e l'angoscia di vomitare è un tormento, purtroppo. È difficile e imbarazzante spiegare come ci si sente (ed è meglio nasconderlo perché tanto difficilmente si viene capiti).
Lavoro da casa per fortuna. Frequento solo una persona a parte i miei genitori, e con loro il problema non c'è. Infatti, negli anni mi sono analizzata e ho capito che la paura di vomitare si scatenava perché non mi sentivo a disagio con le persone che frequentavo o con cui ero costretta a stare all'epoca. Eliminate le persone, è sparito anche il disturbo. Poi, certo, non si è annullato del tutto, nel senso che se esco da sola o se decidessi un giorno di uscire con una persona di cui non mi fido o che non mi piace il disturbo tornerebbe. Ma, appunto, scegliere di frequentare solo persone che mi capiscono e passare la maggior parte del tempo nella mia comfort zone aiuta molto. È anche per questo che lavoro in proprio. Il mio ultimo lavoro normale fu un trauma. Ero costretta a chiudermi in bagno e pranzare lì, e ovviamente era imbarazzante.
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27-01-2020, 10:51
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Infatti, negli anni mi sono analizzata e ho capito che la paura di vomitare si scatenava perché non mi sentivo a disagio con le persone che frequentavo o con cui ero costretta a stare all'epoca. Eliminate le persone, è sparito anche il disturbo. Poi, certo, non si è annullato del tutto, nel senso che se esco da sola o se decidessi un giorno di uscire con una persona di cui non mi fido o che non mi piace il disturbo tornerebbe. Ma, appunto, scegliere di frequentare solo persone che mi capiscono e passare la maggior parte del tempo nella mia comfort zone aiuta molto.
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Esatto pure per me è così. Io trovo questa condizione molto invalidante perché non mi permette di uscire e mangiare in giro tranquillamente. Pensa, che decisi di andare dalla mia psicologa proprio per questo motivo (all'epoca stavo, adirittura peggio, ero arrivata ad essere inappetente). Poi, dopo una serie di sedute (dopo anni) la mia psico mi ha fatto capire che la mia ansia generalizzata (diagnosticata da uno psichiatra) era dovuta alla fobia sociale; ed è vero, ha proprio ragione: quando sono da sola e/o con familiari mangio tranquillamente, invece, quando son costretta a mangiare con persone semi conosciute o che non piacciono, faccio una fatica immensa.
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27-01-2020, 10:52
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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E poi sì, saltano fuori sempre quelle solite domande del cazzo: perché non mangi? etc.... Poi, io sono molto magra e, spesso, mi scambiano per un'anoressica.
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27-01-2020, 12:19
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#14
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da DeadSoul
Esatto pure per me è così. Io trovo questa condizione molto invalidante perché non mi permette di uscire e mangiare in giro tranquillamente. Pensa, che decisi di andare dalla mia psicologa proprio per questo motivo (all'epoca stavo, adirittura peggio, ero arrivata ad essere inappetente). Poi, dopo una serie di sedute (dopo anni) la mia psico mi ha fatto capire che la mia ansia generalizzata (diagnosticata da uno psichiatra) era dovuta alla fobia sociale; ed è vero, ha proprio ragione: quando sono da sola e/o con familiari mangio tranquillamente, invece, quando son costretta a mangiare con persone semi conosciute o che non piacciono, faccio una fatica immensa.
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Immagino... Ti capisco. Io in un periodo ero diventata inappetente. Non ho quasi mangiato per tre mesi consecutivi e vomitavo sempre. Lo stress peggiora fortemente il disturbo. Cercavo di tirare avanti col Plasil, ma praticamente evitavo qualsiasi uscita (era già tanto sopportare la scuola). Comunque, il problema è tutto lì. Lo stomaco si ribella perché ci sentiamo a disagio con le persone con cui usciamo. Infatti, se ci sentiamo a nostro agio riusciamo a mangiare tranquillamente.
Sì, anche a me davano della malata, perché ero magrissima anni fa. Poi, più mi chiedevano perché non mangi? più mi sentivo male. E se vomiti una volta, poi entri in un circolo vizioso. Si sviluppa una vera e propria fobia di sentirsi male e si evita ogni cosa possibile.
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27-01-2020, 15:26
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#15
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Principiante
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 14
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Inizialmente ho avuto per la prima volta questa fobia durante i vari diciottesimi poiché nonostante avessi fame non mangiavo più di tanto e bere anche solo una birra mi faceva stare male, però il problema era limitato e non ci feci caso.
Io ho avuto seriamente questa patologia per circa un anno. Tutto è iniziato quando ad una pizzata con dei miei amici si sono unite altre persone, quindi in quella serata digiunai completamente.
Poi la situazione si è ancora più complicata visto che non riuscivo nemmeno più a mangiare con dei familiari che non fossero i miei genitori.
Un po’ sono migliorato prendendo delle erbe ma devo ancora vedere se funzionerà visto che dal mese prossimo dovrò mangiare fuori con altri molto spesso
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27-01-2020, 15:34
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#16
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Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Rimini
Messaggi: 245
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Mi rispecchio esattamente nelle vostre parole, Deadsoul e incompresa. Fortunatamente sono riuscito a mantenere sempre il peso forma, quello a cui rinuncio a mangiare fuori casa riesce a equilibrarsi con quello che mangio a casa, dove potrei mangiare quintalate di cibo senza problemi. Poi dipende in realtà, ci sono anche i momenti in cui si crea una bella situazione con gli altri e la stretta allo stomaco si allenta, e allora lì mangio senza problemi. Però di partenza è sempre dura.
Incompresa, potresti dirmi qualcosa di più sul tipo di lavoro che fai da casa, anche in privato se preferisci? Inutile dirti che sia il più grande sogno per uno che ha questi disturbi...
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27-01-2020, 15:36
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#17
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Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Rimini
Messaggi: 245
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Quote:
Originariamente inviata da tlou00
Inizialmente ho avuto per la prima volta questa fobia durante i vari diciottesimi poiché nonostante avessi fame non mangiavo più di tanto e bere anche solo una birra mi faceva stare male, però il problema era limitato e non ci feci caso.
Io ho avuto seriamente questa patologia per circa un anno. Tutto è iniziato quando ad una pizzata con dei miei amici si sono unite altre persone, quindi in quella serata digiunai completamente.
Poi la situazione si è ancora più complicata visto che non riuscivo nemmeno più a mangiare con dei familiari che non fossero i miei genitori.
Un po’ sono migliorato prendendo delle erbe ma devo ancora vedere se funzionerà visto che dal mese prossimo dovrò mangiare fuori con altri molto spesso
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Ciao Tlou, mi diresti qualcosa di più su queste erbe? Anche in privato se preferisci.
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27-01-2020, 15:56
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#18
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Principiante
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 14
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Quote:
Originariamente inviata da Ben Sahar
Ciao Tlou, mi diresti qualcosa di più su queste erbe? Anche in privato se preferisci.
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Ho preso dall’erboristeria delle “pillole” alla melissa, non so se funzionino davvero o siano dei placebo fatto sta che mi hanno aiutato a calmarmi, l’unica cosa è che se ne prendi troppe rischi di addormentarti. Sono molte comode perché le puoi prendere quando vuoi basta che tu abbia un po’ d’acqua, e ovviamente non è dannoso come un medicinale.
Sono simili a queste
https://www.vitamincenter.it/melissa-60-cps.html?gclid=Cj0KCQiAsbrxBRDpARIsAAnnz_Neke1h2-O49QgLK3vfNMzRUA7EndX-WH8ejWWP_WHAM_JodCC4hIIaAorZEALw_wcB&utm_campaign= 6521145725&adgroup=79745779393&device=m&keyword=&m atchtype=
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27-01-2020, 16:25
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#19
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Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Rimini
Messaggi: 245
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Grazie tlou, anche io sto sperimentando coi prodotti da erboristeria, almeno non hanno effetti collaterali come i farmaci. Un mesetto fa mi hanno dato i fiori australiani, tra poco tornerò per provare qualcos'altro.
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19-08-2020, 14:47
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#20
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Intermedio
Qui dal: Aug 2020
Messaggi: 133
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Anche io soffro di questa paura, ce l ho molto spesso anche se sono a casa, ma Peggiora quando devo uscire o fare qualcosa di nuovo. Diciamo che è associata alla paura di perdere il controllo, di fare brutta figura. Per quanto riguarda mangiare con altre persone per me è molto difficile, evito di andarci a meno che non sono costretta perché mi irrigidisco mi gira la testa e non riesco nemmeno a stare seduta a tavola.spesso penso che il cibo non è buono oppure ho paura che non digerisco e sto male
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