Non per farlo di proposito, già il titolo fa riferimento ad un primo mio problema: l'essere evitante.
Che pesantezza già dalla presentazione!, mi sembra di sentirvi pensare. Ho scelto di cominciare così perché in realtà tengo d'occhio questo forum già da molto tempo (parrà inquietante, ma mi pare di riconoscere già i problemi o, almeno, lo stile di scrittura di qualcuno) e soltanto adesso decido di iscrivermi (finalmente!).
Il disturbo evitante mi deriva da una depressione maggiore, che ormai mi porto dietro da diversi anni, nonostante la mia giovane età. In particolare, evito tutto quanto so che, in fondo, mi farebbe stare meglio di come sto (i miei libri e il mio studio, per esempio), creandomi un rapporto complicato con ciò che, in precedenza e nei momenti di apparente equilibrio, mi dava e mi darebbe motivo d'esistere.
Insomma, impossibilità di agire, giusto per cominciare (con la depressione ormai ci convivo). Sono qui soprattutto per quei momenti bui in cui spengo il cervello e preferisco non pensare aspettando soltanto che il giorno finisca: proprio allora parlare con voi sarà prezioso per smuovermi. In più, so che non ascolterò frasi del tipo
ma sei giovane e intelligente! oppure
c'è chi sta molto peggio di te! e mi sento già rassicurato. Dunque, salve a tutti.