Eccomi, alla fine
 

Non per farlo di proposito, già il titolo fa riferimento ad un primo mio problema: l'essere evitante. Che pesantezza già dalla presentazione!, mi sembra di sentirvi pensare. Ho scelto di cominciare così perché in realtà tengo d'occhio questo forum già da molto tempo (parrà inquietante, ma mi pare di riconoscere già i problemi o, almeno, lo stile di scrittura di qualcuno) e soltanto adesso decido di iscrivermi (finalmente!).
Il disturbo evitante mi deriva da una depressione maggiore, che ormai mi porto dietro da diversi anni, nonostante la mia giovane età. In particolare, evito tutto quanto so che, in fondo, mi farebbe stare meglio di come sto (i miei libri e il mio studio, per esempio), creandomi un rapporto complicato con ciò che, in precedenza e nei momenti di apparente equilibrio, mi dava e mi darebbe motivo d'esistere.
Insomma, impossibilità di agire, giusto per cominciare (con la depressione ormai ci convivo). Sono qui soprattutto per quei momenti bui in cui spengo il cervello e preferisco non pensare aspettando soltanto che il giorno finisca: proprio allora parlare con voi sarà prezioso per smuovermi. In più, so che non ascolterò frasi del tipo ma sei giovane e intelligente! oppure c'è chi sta molto peggio di te! e mi sento già rassicurato. Dunque, salve a tutti.

Re: Eccomi, alla fine
 

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Re: Eccomi, alla fine
 

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Re: Eccomi, alla fine
 

@ Kverg.

Beh la paura degli altri è distribuita , in modo forse non troppo democratico, fra tutti. Io temo a volte il mio preside, che sembra di ferro, ma lui ha manifestato timore di alcuni genitori. I miei allievi possono temere me; singolarmente non li temo, ma messi insieme, direi di si. Il timore sociale è come un sensore. L'alcol , che é disinibitorio, lo riduce o lo elimina, ma vedi se conviene!

Non si danno consigli non richiesti, ma per esperienza diretta , so che, in caso di paure generalizzate, aiuta molto la solitudine. Ma non quella che intendiamo in generale: ma la solitudine fisica, il ritiro, una lunga passeggiata in zone come spiagge o boschi, in cui non si vede nessuno intorno.
Sembra un'esperienza antisociale, invece é risocializzante. Probabilmente perché ci si ritrova con sé stessi e si toglie quello smarrimento di sé che a volte ci accompagna. Gli altri ci sfaccettano, ma noi dobbiamo poter riconoscere una faccia unica.

Re: Eccomi, alla fine
 

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:ciao:

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