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21-07-2010, 17:12
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#21
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Principiante
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Torino
Messaggi: 84
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Dici bene, le inabilità sociali sono tali non xchè non si è in grado di svolgere determinate attività di relazione, ma per il fatto che non vengono esercitate. Tutti hanno queste capacità, il problema nasce quando non si è “allenati”. In questo incide molto l’ambiente familiare o sociale in cui si è cresciuti. Ad esempio se un bambino ha un genitore troppo protettivo e ansioso, non ha la possibilità di sperimentare a sufficienza una serie di attività sociali; se i genitori sono a loro volta timidi o tendono ad avere una vita chiusa, è altamente probabile che il bimbo sviluppi la timidezza con le conseguenti inabilità sociali; se un bimbo è continuamente criticato in senso negativo ha molte probabilità che sviluppi dentro di sé la convinzione di non essere all’altezza di esercitare determinate attività che possono essere fisiche, mentali o relazionali e quindi è portato ad evitare di vivere quelle esperienze oggetto delle sue convinzioni negative.
Riguardo invece ai tentativi di reazione a cui pensavi, esse vengono chiamate “esposizioni”, che è un modo d’attacco diretto per superare la timidezza ma è anche rischiosa se non è preceduta da una fase preparatoria. Una cosa è esporsi ad una situazione che genera uno stato ansiogeno lieve, o cmq non forte, altra cosa è affrontare una situazione fortemente ansiogena: nel primo caso l’esposizione può ottenere ottimi risultati, nel secondo caso può portare ad un acuirsi del problema. Perciò le azioni a cui pensavi come fare acquisti o chiedere informazioni, se non ti creano grossi problemi va benissimo, ma evita di esporti in situazioni che ti portano un grosso stato di agitazione.
Quando ho risposto al tuo post precedente, ho accennato ai pensieri che vengono in mente quando si sta affrontando una circostanza che fa emergere la timidezza, vengono chiamati pensieri automatici, ciò xchè spesso vengono in modo automatico e sistematico: se vuoi affrontare quegli aspetti della tua timidezza che più di altri ti fanno star male, comincia prima a lavorare su questi pensieri, poiché non sono i tuoi veri pensieri, ma sono una diretta emanazione dello stato emotivo. Per vincere la timidezza ci vuole tempo, pazienza e metodo. Ti consiglierei di non strafare, ma da come ti sei espresso credo che questo tu lo abbia già capito, non sembri un ragazzo stupido, anzi…
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..........che terminologia ultramedica usi..........da favola!!
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21-07-2010, 17:18
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#22
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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veramente io ho il problema contrario. io non so cosa dire e il mio cervello è VUOTO quando sono a contatto con gente nuova. mi serve tempo per rompere il ghiaccio.
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22-07-2010, 10:59
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#23
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Capita anche a me...
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Hei ragazzi, non sono un medico, ma solo uno che si informa per il piacere di sapere e capire.
Il cervello non è mai vuoto, credo piuttosto che concentrate la vostra attenzione sul fatto che ritenete di non aver niente da dire, magari vorreste dire qualcosa di importante, di profondo, che vi ponga in buona luce agli occhi dei presenti, magari c'è la paura di dire sciocchezze e per questo di essere mal giudicati. Se si pensa a queste cose quando si è con altri che parlano e discutono, la mente non può pensare ad altre cose e quindi non viene in mente niente. Quasi tutte le discussioni che si fanno tra amici e conoscenti sono pour parler, non è necessario che si dicano cose importanti si possono anche dire delle banalità (come fanno un po tutti!), tanto nessuno ci mangia. Se poi la discussione è "seria", tutte le opinioni hanno valore xchè nel mondo delle idee OGNI pensiero è opinabile per definizione e xchè nessuno può considerarsi portatore di verità assolute o infinite.
Provate a seguire senza intervenire, i contenuti della discussione, concentratevi su questi, pensate se Caio sta dicendo cose su cui concordate o non concordate, se esce qualche spunto interessante, appassionatevi al tema, vedrete che prima o poi qualcosa da dire vi verrà spontaneo.
Non conosco nessuno di voi di persona e quindi non so niente dei vostri comportamenti, ma di persone che fanno scena muta ne conosco diverse ed ho notato che in genere finiscono con l'estraniarsi o col seguire i confronti in modo distratto presi come sono dai loro problemi, ma questo atteggiamento è un grave errore.
Giacché fate anche voi scena muta, non siete allenati a disquisire in un gruppo, e queste sono abilità che si apprendono praticandole.
Le persone che mi conoscono mi considerano uno dotato di grande dialettica, ma non sono sempre stato così, non è un dono innato, ho acquisito questa abilità a furia di dire cavolate, mi sono sorbito una gran quantità di risatine e di critiche che però alla fine mi sono state utili.
Visto che il vostro presente non è dei migliori, sacrificate l'oggi per migliorare il vostro domani, so che questa vi apparirà una frase retorica e non l'ho neanche creata io, ma contiene grande saggezza.
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22-07-2010, 12:18
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#24
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Banned
Qui dal: May 2010
Messaggi: 747
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Cavoli imparare ad interpretare la propria timidezza è veramente un'impresa!!Per ogni aspetto della nostra personalità ci sono almeno 2000 sfumature differenti tra loro.Non so se mi spiego.Il mio problema personale è relativo al fatto che,essendo naturalmente timido di natura,invece di cercare di colmare questo mio difetto affrontando diverse situazioni sociali fin da bambino mi sono limitato a scappare dai rapporti con la gente ed adesso mi ritrovo a 19 anni ad aver vissuto durante il percorso della mia vita un numero esiguo di esperienze,le quali avrebbero sicuramente contribuito ad apprendere delle capacità di socializzazione utili per superare ogni tipo di rapporto.In definitiva posso affermare che certezza che se avessi cercato di avere dei rapporti sociali a quest'ora sarei sempre timido ma un pò meno,magari non avrei comunque la ragazza ma almeno saprei divincolarmi fra i meandri della società.
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22-07-2010, 19:54
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Hei ragazzi, non sono un medico, ma solo uno che si informa per il piacere di sapere e capire.
Il cervello non è mai vuoto, credo piuttosto che concentrate la vostra attenzione sul fatto che ritenete di non aver niente da dire, magari vorreste dire qualcosa di importante, di profondo, che vi ponga in buona luce agli occhi dei presenti, magari c'è la paura di dire sciocchezze e per questo di essere mal giudicati. Se si pensa a queste cose quando si è con altri che parlano e discutono, la mente non può pensare ad altre cose e quindi non viene in mente niente. Quasi tutte le discussioni che si fanno tra amici e conoscenti sono pour parler, non è necessario che si dicano cose importanti si possono anche dire delle banalità (come fanno un po tutti!), tanto nessuno ci mangia. Se poi la discussione è "seria", tutte le opinioni hanno valore xchè nel mondo delle idee OGNI pensiero è opinabile per definizione e xchè nessuno può considerarsi portatore di verità assolute o infinite.
Provate a seguire senza intervenire, i contenuti della discussione, concentratevi su questi, pensate se Caio sta dicendo cose su cui concordate o non concordate, se esce qualche spunto interessante, appassionatevi al tema, vedrete che prima o poi qualcosa da dire vi verrà spontaneo.
Non conosco nessuno di voi di persona e quindi non so niente dei vostri comportamenti, ma di persone che fanno scena muta ne conosco diverse ed ho notato che in genere finiscono con l'estraniarsi o col seguire i confronti in modo distratto presi come sono dai loro problemi, ma questo atteggiamento è un grave errore.
Giacché fate anche voi scena muta, non siete allenati a disquisire in un gruppo, e queste sono abilità che si apprendono praticandole.
Le persone che mi conoscono mi considerano uno dotato di grande dialettica, ma non sono sempre stato così, non è un dono innato, ho acquisito questa abilità a furia di dire cavolate, mi sono sorbito una gran quantità di risatine e di critiche che però alla fine mi sono state utili.
Visto che il vostro presente non è dei migliori, sacrificate l'oggi per migliorare il vostro domani, so che questa vi apparirà una frase retorica e non l'ho neanche creata io, ma contiene grande saggezza.
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Ni.
C'è del vero in quello che dici, ma non sono d'accordo sugli accenti e non sono d'accordo sul fatto che se tu sei cambiato allora possono cambiare anche gli altri. Non dobbiamo essere ottimisti per forza. Vuoi tirarci su di morale? OK, fai pure: io non ti seguo.
E' evidente che una cosa è parlare all'interno di un gruppo di amici, un'altra è parlare in un ambiente pieno di persone con cui si ha poca confidenza.
Quest'ultimo caso è ostico non solo per i motivi che hai detto, ma anche perché spesso la gente non è poi così brava a coinvolgerti nel discorso; infatti, il fatto che con quelle persone non hai confidenza è la conseguenza del fatto che non le conosci bene e non stai spesso con loro, per cui si fa fatica a entrare nei loro discorsi perché parlano di cose estranee a noi. Per questo motivo, se uno volesse parlare, rischierebbe di fare soltanto domande come "chi è costui di cui parlate?" "che significa quello che hai detto?", tutte domande molto noiose per loro.
Con gli amici invece è diverso perché hai collegamenti pronti, hai un passato in comune, hai più conoscenze in comune ecc ecc.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Quasi tutte le discussioni che si fanno tra amici e conoscenti sono pour parler, non è necessario che si dicano cose importanti si possono anche dire delle banalità (come fanno un po tutti!), tanto nessuno ci mangia.
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Sì, ma non puoi parlare a degli sconosciuti come se fossero degli amici, perché il significato sarebbe diverso. Nessuno ci mangia, ma lo scopo non è aprire la bocca: lo scopo è fare bella figura verso altri, e non si fa né stando zitti ma neanche dicendo cose inopportune.
Ultimamente sono stato invitato ad un matrimonio e a cena ero al tavolino con gente sconosciuta, mi sono messo a esprimere dei Warlordmaniacpensieri (obbligato da domande indiscrete) e alla fine della cena ero diventato il fantoccio (ma sarebbe meglio dire "lo sfigato") della tavolata; alcuni sembravano divertiti, alcuni sembravano perplessi, ma io non credo che avrei potuto fare colpo in quel modo.
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23-07-2010, 12:03
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#26
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Nessuno ci mangia, ma lo scopo non è aprire la bocca: lo scopo è fare bella figura verso altri, e non si fa né stando zitti ma neanche dicendo cose inopportune.
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Permettimi di dissentire, secondo me il tuo primo problema è che ti poni lo scopo di fare bella figura davanti agli altri. Ma chi sono questi altri, Dio? Il tuo valore dipende dalla loro approvazione? ammirazione? E poi che dovrebbero fare, accettare un'immagine o te? Vuoi apparire o essere? Tu non devi dimostrare un bel niente a nessuno.
Inoltre non vedo nulla di noioso nel chiedere chiarimenti, al contrario dai dimostrazione che sei interessato a quanto l'altro esprime, è quasi come fargli un complimento, fa SEMPRE piacere sapere che a qualcuno interessa quanto stai dicendo, significa che non si sta parlando a vuoto e che si è presi in considerazione.
Come fai a dire che nel chiedere un chiarimento, procuri noia? glielo hai chiesto? che prove hai per dimostrare la tua tesi? Stai trasformando una tua ipotesi in una verità certificata.
Quote:
E' evidente che una cosa è parlare all'interno di un gruppo di amici, un'altra è parlare in un ambiente pieno di persone con cui si ha poca confidenza.
Quest'ultimo caso è ostico non solo per i motivi che hai detto, ma anche perché spesso la gente non è poi così brava a coinvolgerti nel discorso;
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Non sono gli altri che ti devono coinvolgere, sei tu che devi farti coinvolgere. Non puoi pretendere che gli altri ti facciano da assistente sociale, e se stai ad aspettare che qualcuno venga illuminato dal cielo e senta il bisogno di invitarti ad uscire dal tuo guscio, bè allora stai fresco, resterai un isolato per il resto della tua vita. Sono proprio questi tuoi ragionamenti che ti fregano. Non devi essere ottimista, vedere tutto rose e fiori, ma essere realista ed il realismo non si poggia sulle ipotesi, sulle presunte realtà, sulle tue idee, xchè queste non sono la realtà.
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23-07-2010, 12:05
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#27
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Bellissimo intervento maralgiu...
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23-07-2010, 12:25
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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mmmh. doppio mmmmh.
parlare di banalità dici? si, dopo 10 minuti mi suicido ma si può fare.
il problema piuttosto è quello evidenziato da WLM: se esprimi quello che pensi, se
sei te stesso e quindi magari anticonformista, vieni preso a bersaglio 9 volte su 10.
da qui nasce la selettività che contraddistingue molti di noi.
il che non è affatto sbagliato.
credo sia sbagliato pretendere di farsi coinvolgere da gente troppo diversa da te,
quando "non condividono" quello che sei.
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23-07-2010, 12:31
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#29
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
mmmh. doppio mmmmh.
parlare di banalità dici? si, dopo 10 minuti mi suicido ma si può fare.
il problema piuttosto è quello evidenziato da WLM: se esprimi quello che pensi, se
sei te stesso e quindi magari anticonformista, vieni preso a bersaglio 9 volte su 10.
da qui nasce la selettività che contraddistingue molti di noi.
il che non è affatto sbagliato.
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Diciamo che come minimo passi per strano. Il che può non impedirti di suscitare la simpatia e l'amicizia di qualcuno (parlo per me), ma riuscire a sedurre è un'altra cosa.
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23-07-2010, 12:57
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#30
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Permettimi di dissentire, secondo me il tuo primo problema è che ti poni lo scopo di fare bella figura davanti agli altri. Ma chi sono questi altri, Dio? Il tuo valore dipende dalla loro approvazione? ammirazione? E poi che dovrebbero fare, accettare un'immagine o te? Vuoi apparire o essere? Tu non devi dimostrare un bel niente a nessuno.
Inoltre non vedo nulla di noioso nel chiedere chiarimenti, al contrario dai dimostrazione che sei interessato a quanto l'altro esprime, è quasi come fargli un complimento, fa SEMPRE piacere sapere che a qualcuno interessa quanto stai dicendo, significa che non si sta parlando a vuoto e che si è presi in considerazione.
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Quando scrivo un post è perché penso che sia interessante. In un forum di vegetariani non mi metto a parlare della tecnica di mangiare il tacchino arrosto. Fare bella figura davanti agli altri è ciò che interessa alla maggior parte degli utenti e la mia risposta teneva conto di questo (anche il tuo post precedente teneva conto di questo, altrimenti vorrei capire che male ci sarebbe a stare zitto tutta la serata).
Poi magari possiamo anche dire che la masturbazione è più appagante del sesso penetrativo in compagnia femminile, non penso di avere chiusure mentali in queste cose.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Come fai a dire che nel chiedere un chiarimento, procuri noia? glielo hai chiesto? che prove hai per dimostrare la tua tesi? Stai trasformando una tua ipotesi in una verità certificata.
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Penso di avvertirlo, con l'osservazione, l'intuito, la logica. Anche se glielo chiedessi, direbbero la verità? Mi devo fidare della parola degli altri? Sarei fresco!!
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Non sono gli altri che ti devono coinvolgere, sei tu che devi farti coinvolgere. Non puoi pretendere che gli altri ti facciano da assistente sociale, e se stai ad aspettare che qualcuno venga illuminato dal cielo e senta il bisogno di invitarti ad uscire dal tuo guscio, bè allora stai fresco, resterai un isolato per il resto della tua vita. Sono proprio questi tuoi ragionamenti che ti fregano. Non devi essere ottimista, vedere tutto rose e fiori, ma essere realista ed il realismo non si poggia sulle ipotesi, sulle presunte realtà, sulle tue idee, xchè queste non sono la realtà.
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Discorso vecchio e terminologia da estrovertito introfobo. Se nel mio gruppo si unisce un nuovo elemento, non mi considererei un assistente sociale se evitassi di parlare tutto il tempo di persone e di fatti che lui non conosce. Pensa che il nuovo elemento sia una donna carina: ti verrà più facile capire il concetto.
Chi deve fare il primo passo? Gli altri, io? Non siamo tutti uguali, è questo il punto; c'è chi è molto narcisista e non ha bisogno di un gran feedback e invece c'è chi ce ne ha bisogno. All'introverso che tendenzialmente se ne sta sulle sue, costa di più avvicinarsi all'altro e quindi se lo fa pretende più garanzie, un feedback che lo motivi.
Per contro, spesso l'errore che si fa è essere fin troppo umili, cioè credere sempre che ci sia bisogna di fare più del 50% della strada per andarsi incontro; questo secondo me nasconde una mancanza di fiducia nei confronti della relazione, del prossimo e di se stessi.
Fiducia ho detto?
Ho letto questo qui da un blog:
Quote:
Dal punto di vista psicologico l’amore, nel gratificare l’individuo, libera il desiderio di scoprirsi nell’altro, per donarsi totalmente. L’amore non si preannuncia e non accade per caso, ma si verifica solo se si ha un atteggiamento fiducioso verso gli altri, in grado di risvegliare, attraverso l’invio di irresistibili messaggi subliminali, il desiderio ad esplorare l’altro. La fiducia è l’unico sentimento in grado di abbattere le barriere difensive della diffidenza, per consentire alle aree del cervello relative agli affetti e agli istinti, che controllano l’organizzazione delle emozioni, di comunicare con il livello cosciente, cioè la Corteccia.
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Quindi, facciamo che sia scontato che la relazione ideale sia quella che per cui entrambi fanno il 50% di strada per venirsi incontro... e se l'altro non vuole farla? E' colpa mia che non ci ho saputo fare oppure sono libero di non piacere e desistere?
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23-07-2010, 12:59
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#31
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
Diciamo che come minimo passi per strano.
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Io odio i gay che ti guardano ti giudicano alzano il sopracciglio stupiti e palesemente pensano "ma sei strano!", e magari "non sei normale!". Semplicemente li aborro. Diciamo che mi sforzo di aborrarli anche quando mi ispirerebbero amore, perché se lo meritano.
Prepotente, collerico, violento, eccessivo in tutto, di una sregolata immaginazione erotica unica, ateo sino al fanatismo, eccomi in poche parole: ammazzatemi o prendetemi come sono, perché io non cambierò. (Donatien Alphonse François de Sade)
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23-07-2010, 14:43
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#32
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 2,912
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Non ha alcun senso la teoria del topic, perché non si spiegherebbe come mai esistono bambini (quindi senza esperienza alcuna) estroversi.
Teoria bocciata, andate in pace.
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23-07-2010, 16:33
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#33
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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penso siano colegate,io quando mi trovo a mio agio,senza ansia sembro quasi un normalone,ma l'ansia va e viene,quindi so che quando tornera' sara' tutto come prima...
cogli anni diminuisce la timidezza,mi consente di fare una vita meno da strano da asociale,pero' dovrei uscire piu' spesso fare piu cose da normloni forse,che faccio ogni tanto....
esempio in estate si dovrebbe uscire almeno 4 sere su 7 credo che i normaloni facciano cosi',io invece non super0 1 o 2 volte....il che non mi consente mai di avvicinarmi ai loro standard...
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23-07-2010, 16:37
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#34
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
esempio in estate si dovrebbe uscire almeno 4 sere su 7 credo che i normaloni facciano cosi',io invece non super0 1 o 2 volte....il che non mi consente mai di avvicinarmi ai loro standard...
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Ma anche no, almeno quelli che lavorano. 1 o 2 volte è già una buona media.
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23-07-2010, 16:41
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#35
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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allora 2 volte va bene,si effetivamente non ho considerato quellic he lavorano,4 volte penso i giovani che hanno finito le scuole e forse gli universitari...
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23-07-2010, 20:44
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#36
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Potente ligure
Messaggi: 960
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
io invece non super0 1 o 2 volte....il che non mi consente mai di avvicinarmi ai loro standard...
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Anche io 1 o 2 volte (all'anno).
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23-07-2010, 21:28
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#37
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
penso siano colegate,io quando mi trovo a mio agio,senza ansia sembro quasi un normalone,ma l'ansia va e viene,quindi so che quando tornera' sara' tutto come prima...
cogli anni diminuisce la timidezza,mi consente di fare una vita meno da strano da asociale,pero' dovrei uscire piu' spesso fare piu cose da normloni forse,che faccio ogni tanto....
esempio in estate si dovrebbe uscire almeno 4 sere su 7 credo che i normaloni facciano cosi',io invece non super0 1 o 2 volte....il che non mi consente mai di avvicinarmi ai loro standard...
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Mi fa un po' sorridere questa contabilità delle uscite... Da introverso non sento sempre il bisogno di uscire, ma è vero che magari meno si esce e meno ipotetiche probabilità si hanno di conoscere qualcuna, come invece capita ad altri.
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23-07-2010, 23:32
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#38
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Intermedio
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 194
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Quote:
Originariamente inviata da Timidone91
Voglio dire:può essere che siamo timidi solo perchè magari durante il corso della nostra vita non abbiamo avuto molti rapporti sociali e quindi siamo così solo perchè appunto inesperti,non abbiamo dimestichezza nel vivere ogni situazione,ad esempio se dobbiamo parlare con una commessa di un negozio iniziamo a farci mille seghe mentali perchè appunto non siamo abituati a stare in mezzo alla gente e quindi ad ogni minima occasione abbiamo paura di sbagliare solo perchè non sappiamo le normali prassi o le consuetudini dei rapporti sociali?(a me succede spesso).Forse,ho pensato, gli estroversi sanno affronare le situazioni sociali,perchè le fanno continuamente e quindi sono esperti,per loro è una prassi,mentre per noi anche solo parlare ad un estraneo è un'impresa perchè non lo abbiamo mai fatto e quindi non sappiamo da dove cominciare e abbiamo paura.Non so se mi spiego.Magari se ci esercitassimo,piano piano a stare in mezzo alla gente,non dico discoteca e cose simili,ma anche solo fare una passeggiata in centro,fare acquisti, oppure chiedere informazioni a qualcuno su qualsiasi cosa (es:via o piazza),magari col tempo saremmo un pò più sciolti con gli altri,non dico di diventare super estroversi da rimorchiare,ma almeno sapere affrontare situazioni sociali,cosa che io non riesco a fare come andare in un ufficio pubblico.Voi che ne dite?
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mah... per esperienza personale quando mi sforzo di fare una cosa così la volta dopo sono sempre nella stessa situazione con le stesse preoccupazioni... magari facendole tutti i giorni un minimo migliori ma veramente poco poco secondo me
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24-07-2010, 20:57
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#39
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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puoi sempre cominciare adesso, hai 19 anni sei ancora un ragazzino
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24-07-2010, 21:38
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#40
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
sei te stesso e quindi magari anticonformista, vieni preso a bersaglio 9 volte su 10
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fatti bastare quella volta su dieci, non devi cercare il consenso, devi solo affermare te stesso (ovviamente nel pieno rispetto degli altri) e la tua libertà d'espressione e col tempo gli altri nove, quantomeno ti stimeranno indipendentemente dalle idee che si hanno.
Lascia perdere "l'anticonformista" che è una parola inflazionata, tutti si sentono tale ma nessuno lo è. E poi chi dovrebbe decidere chi lo è?
Quote:
da qui nasce la selettività che contraddistingue molti di noi.
il che non è affatto sbagliato.
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La selettività di cui parli mi sa che non dipenda dal tuo essere "anticonformista", ma dai tuoi problemi in fatto di relazioni sociali. Tu ti tiri indietro, eviti, rinvii, scappi, hai paura che quei nove ti bersaglino, tant'è che hai già stabilito a priori che vada a finire così, senza nessuna verifica.
Quote:
credo sia sbagliato pretendere di farsi coinvolgere da gente troppo diversa da te,
quando "non condividono" quello che sei.
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non ho mai detto che bisogna frequentare persone che non ci interessano, ma facciamo qualche distinguo. La diversità di idee è nelle cose, non esistono su questo pianeta due persone che pensano in modo perfettamente identico, ancora...la diversità delle idee è quella che ha fatto evolvere la nostra società, che benché non piaccia né a te né a me, è cmq la migliore che la storia umana abbia conosciuto, ancora... non hai alcun diritto di pretendere che gli altri debbano condividere quel che pensi.
L'amicizia non ha nulla a che vedere con i modi di pensare, se poi vuoi fare un ghetto.....o l'eremita....
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