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01-01-2021, 22:18
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#21
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,893
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
Se ho un problema fisico corro dal medico.
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Quoto te ma non ti giudico.
Questo scambio però è emblematico del grosso problema che esiste nell'approccio alla cosa, in generale.É un classico.
Se non cambia questo, in generale, saranno guai, anzi lo sono già, e già lo sono stati.
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02-01-2021, 02:43
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#22
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Quote:
Originariamente inviata da Eracle
Anche io ho dovuto frequentare psichiatri, psicologi e il CSM, mi hanno aiutato, però io ho avuto psicosi gravi e gravi atti di autolesionismo, se non fosse stata così grave la situazione non mi ci avrebbero portato, e credo sarei stato meglio. Per problemi lievi uno può sentire uno psicologo che può aiutare a fare ordine nel pensiero, lo psichiatra ha a che vedere con le malattie mentali, sono due cose diverse.
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Anche io sono sempre stato seguito per gravi problemi psichiatrici; sono in terapia psicologica e farmacologica da 10 anni.
Quello che volevo intendere è che se si hanno dubbi del genere è meglio rivolgersi a figure professionali piuttosto che chiedere su un forum.
E per fare una visita da uno psichiatra del CSM non bisogna essere per forza malati psichiatrici gravi.
Può essere anche una semplice consulenza e da lì potrebbe consigliarti la strada giusta e magari indirizzarti ad uno psicologo del CSM o ad un consultorio.
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02-01-2021, 07:18
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Magari sei solo egocentrico ebbasta
Spesso i termini egocentrismo e narcisismo vengono confusi o utilizzati come sinonimi, il più delle volte in un’accezione negativa. In realtà esprimono due concetti fondamentalmente distinti e non necessariamente negativi. In generale possiamo dire che una forma di pensiero e comportamento estremamente egocentrico può portare a forme di narcisismo più o meno negative o patologiche.
L’egocentrismo consiste in un processo cognitivo tramite il quale vediamo il mondo dall’interno, dal nostro personale punto di vista. Essendo un processo normale, ognuno di noi tende ad essere più o meno egocentrico nel proprio modo di ragionare e di valutare le situazioni che affronta. Possiamo però definirlo un bias cognitivo, o errore cognitivo, in quanto l’egocentrismo porta ad una restrizione della nostra percezione causato dal fatto che possiamo vedere il mondo solo dal nostro punto di vista. Ci vuole infatti uno sforzo particolare per vedere con i nostri occhi il mondo da una prospettiva diversa. Superare il nostro naturale egocentrismo e allenare il nostro pensiero ad assumere altri punti di vista è possibile attraverso la crescita e lo sviluppo delle nostre abilità cognitive ma può rimanere un processo difficile anche in età adulta.
Come riconoscere il nostro pensiero egocentrico?
Per avere un’idea di come può funzionare il pensiero egocentrico facciamo alcuni esempi. Prendiamo un compito nel quale siamo particolarmente bravi grazie alle nostre conoscenze e competenze. Poi proviamo a spiegare come si esegue questo compito a qualcuno che non l’ha mai provato.La maggior parte delle persone trova molto difficile mettersi nei panni di qualcuno che non sa assolutamente nulla di quello che tentiamo di spiegare. La difficoltà sta nel fatto che probabilmente risulterà difficile cancellare completamente la propria conoscenza personale del compito per potersi calare nei panni dell’altro e fornire così una spiegazione semplice e comprensibile.
L’egocentrismo può anche farci fare delle ipotesi errate su ciò che gli altri pensano o sentono. Secondo l’errore della “presunta somiglianza”, per esempio, riteniamo che persone simili a noi per alcune caratteristiche, siano d’accordo con le nostre opinioni, anche quando abbiamo poche motivazioni oggettive per pensarlo.
Mostriamo una forma di egocentrismo anche quando non riusciamo a comunicare in modo sufficientemente chiaro perché diamo per scontato che le persone alle quali ci rivolgiamo abbiano le stesse informazioni e conoscenze che abbiamo noi. Questo atteggiamento potrebbe portare a fraintendimenti e incomprensioni.
Quali sono i rischi del pensiero egocentrico?
L’egocentrismo può avere conseguenze negative di diversa intensità in ambito relazionale e sociale. Pensiamo a tutti quei comportamenti che vengono messi in atto pensando solo alle proprie esigenze, tralasciando quelle altrui, come ad esempio superare qualcuno in una fila per la cassa del supermercato perché si ha fretta di andare via. Pensando solo alla propria situazione, non si presta attenzione alle esigenze di tutti gli altri, che possono avere, ad esempio, altrettanta fretta. Inutile dire che tale comportamento porterà inevitabilmente a manifestazioni di disapprovazione da parte degli altri.
Occasionali errori egocentrici come questi sono comprensibili e facilmente risolvibili. Nel progredire lungo il continuum che porta verso il narcisismo, tuttavia, l’egocentrismo comincia ad assumere una forma molto più complessa e problematica.
Nel narcisismo infatti, si può anche comprendere il punto di vista altrui ma non lo si considera importante. I narcisisti possono irritarsi quando gli altri non riescono a vedere le cose dal loro punto di vista o non vogliono accettarlo in maniera incondizionata. In casi estremi, il narcisismo porta allo sfruttamento degli altri per il raggiungimento dei propri interessi.
E’ facile scivolare dal normale egocentrismo al narcisismo in alcune situazioni in particolare. Un esempio classico è rappresentato dalle persone che ottengono un riconoscimento pubblico. Attori, musicisti, concorrenti dei reality show, che cominciano a ricevere l’attenzione dei media sono particolarmente inclini ad assumere tendenze narcisistiche. Possono pian piano scoprire che la loro autostima diventa sempre più dipendente dall’avere una posizione sotto i riflettori. Al fine di proteggere il loro senso di sé sempre più instabile, hanno bisogno di circondarsi di ammiratori che lo mantengano stabile. Se passano inosservati possono sentirsi insignificanti fino a sperimentare emozioni molto negative come la depressione.
Anche alla gente comune può succedere che il bisogno di essere riconosciuti dagli altri diventi dominante e fondamentale nella propria vita emotiva. Per soddisfare questa esigenza attuano comportamenti quali ad esempio insistere per ricevere un trattamento speciale, lamentarsi quando gli altri non li capiscono, respingere e attaccare le persone che si ritengono essere di intralcio ai propri scopi.
Cosa si può fare per evitare che l’egocentrismo sfoci nel narcisismo?
1. Imparare a riconoscere i propri comportamenti egocentrici. Verificare se il proprio punto di vista interno influenzi negativamente le interazioni sociali.
2. Prendere in considerazione cosa provano le altre persone attraverso l’ascolto attivo empatico. In questo modo è possibile ampliare ed articolare la propria prospettiva.
3. Costruire un solido senso di sé. Costruire la propria autostima sulla base di norme interne che possano essere riconosciute e che consentano di auto premiarci, più che dipendere dall’approvazione o dall’attenzione da parte degli altri.
4. Esercitare il pensiero che contrasta l’egocentrismo. Provare a spiegare qualcosa mettendoci nei panni di qualcuno diverso da noi, immaginare cosa farebbe un’altra persona nella situazione che ci apprestiamo ad affrontare, pensare alle conseguenze che il nostro comportamento può avere sugli altri.
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Ultima modifica di Equilibrium; 02-01-2021 a 07:24.
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02-01-2021, 10:14
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#24
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,893
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Quote:
Originariamente inviata da Eracle
Si ma l'utente parlava di narcisismo secondo me come un possibile aspetto del suo carattere, del suo modo di pensare e di vedere il mondo, anche se fosse narcisista (che per definizione è una persona che ama eccessivamente se stesso) non ha bisogno di medici secondo me, poi io non sono nessuno per dirlo, dovrà essere l'utente o chi gli sta vicino a capire se ha realmente bisogno di un parere medico, ma ripeto, parliamo di un aspetto del carattere, non di una patologia.
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Ha detto "sicuramente ho dei disturbi", non dei lati caratteriali.
Anche avere sempre mal di stomaco una caratteristica personale, ma se disturba si va dal dottore.
Quanta gente, se curata, avrebbe fatto meno male a se stesso e al prossimo?
Anche quando si va dal dottore, non è detto che servano cure e farmaci, ma lo decide lui e tu intanto vai a dirgli che stai male.
Parlo in generale, non dell'op.
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Ultima modifica di claire; 02-01-2021 a 10:17.
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02-01-2021, 11:33
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#25
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,893
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Quote:
Originariamente inviata da Eracle
Psichiatri e psicologi possono aiutare (sperando di incontrare persone competenti), ma la maggior parte del lavoro la deve fare la persona, se manca la volontà e la speranza di migliorare e di superare i problemi, il medico non può fare nulla. Viceversa se c'è la volontà di migliorare, qualche possibilità c'è anche senza un medico. Mettersi in modo passivo nelle mani dei medici non aiuta secondo me, parlando di problemi della mente. Se invece uno ha la volontà di migliorare e da solo non ce la fa, allora può tentare di farsi aiutare, mantenendo però sempre la propria dignità e identità personale.
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Assolutamente sì, molti dicono "lo psichiatra non mi ha aiutato", ma tu hai collaborato o ti aspettavi il miracolo da lui senza fare nulla? (Non tu, tu generico).
Idem per le malattie fisiche, se il medico ti dice "smetti di mangiare grassi e fai ginnastica" e tu non lo fai , non puoi accusare il medico di non averti dato le pastiglie giuste, c'è sempre la propria parte da fare.
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02-01-2021, 11:40
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#26
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,893
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Quote:
Originariamente inviata da Eracle
Si si tranquia, no so ciapa così mae (spero)
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Eh te sé, no se sa mai, qua me ciapo sempre paroe
Scolta omo, zá che ghe semo cavame par piassere El quote in tel post de prima, ca voio scancearlo, grassie
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02-01-2021, 17:30
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,893
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Quote:
Originariamente inviata da Eracle
Ho cancellato il testo di un quote, non so se era quello che volevi cancellare, semmai fammi sapere
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Bon bon
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02-01-2021, 19:45
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Eracle
Ma si, andiamo dallo psichiatra ad ogni pensiero fuori dal "normale". Se non ti crea grossi problemi evita di andare dagli psichiatri secondo me, vacci solo se hai problemi seri
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Dipende se gli interessa sapere se soffre davvero o no di un dato disturbo (cosa per la quale il parere di perfetti sconosciuti su un forum conta pressoché zero). Se saperlo o meno non gli crea problemi, allora non ha bisogno del parere di uno specialista.
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02-01-2021, 19:48
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,893
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Dipende se gli interessa sapere se soffre davvero o no di un dato disturbo (cosa per la quale il parere di perfetti sconosciuti su un forum conta pressoché zero). Se saperlo o meno non gli crea problemi, allora non ha bisogno del parere di uno specialista.
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Non sono d'accordo poiché ci sono disturbi che danneggiano anche gli altri: se uno ha istinti omicidi, è doveroso farsi vedere, anche se a lui non crea problemi la cosa e non gli interessa.
Per fare un parallelismo, è come per il covid che è diverso da un cancro: per il secondo uno è liberissimo di non farsi fare diagnosi e seguire le prescrizioni , per il primo no perché può essere dannoso per gli altri.
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02-01-2021, 19:52
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#30
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Originariamente inviata da claire
Non sono d'accordo poiché ci sono disturbi che danneggiano anche gli altri: se uno ha istinti omicidi, è doveroso farsi vedere, anche se a lui non crea problemi la cosa e non gli interessa.
Per fare un parallelismo, è come per il covid che è diverso da un cancro: per il secondo uno è liberissimo di non farsi fare diagnosi e seguire le prescrizioni , per il primo no perché può essere dannoso per gli altri.
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Non mi sembra questo il caso e la prima cosa che penso quando sento parlare di istinti omicidi non è "disturbo". Ma non sono uno specialista, quindi può darsi che mi sbagli.
Poi tra l'altro il post a cui rispondevo concludeva con "vacci solo se hai problemi seri", e avere istinti omicidi mi pare uno di quelli.
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02-01-2021, 19:57
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#31
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,893
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non mi sembra questo il caso e la prima cosa che penso quando sento parlare di istinti omicidi non è "disturbo". Ma non sono uno specialista, quindi può darsi che mi sbagli.
Poi tra l'altro il post a cui rispondevo concludeva con "vacci solo se hai problemi seri", e avere istinti omicidi mi pare uno di quelli.
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Ok credevo fosse una considerazione generale.
Le psicosi possono dare pensieri eterolesionistici, infatti a molti killer viene riconosciuta l'infermità mentale, ma non sono esperta nemmeno io.
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03-01-2021, 18:39
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#32
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
Leggendo qua e là commenti, aneddoti e lamentele sui narcisisti mi é venuto questo dubbio: ma non é che lo sono anche io e non me ne rendo conto?
Sono una schiappa totale nelle relazioni sociali, non riesco a capire cosa dire o fare, che cosa ci si aspetta da me, cosa vuole chi mi cerca.
Non ho autostima, mi danno tanto fastidio le critiche quanto i complimenti e penso spesso che chi vuole avere un dialogo o creare una relazione con me abbia secondi fini, perché non mi capacito del fatto che possano voler avere a che fare con me.
Non ho certo le caratteristiche del narcisista tipico, diciamo che non mi potrei permettere di esserlo, data la mia situazione 😂.
Sto pensando che tutti i miei dubbi e le mie insicurezze siano dovute al fatto che non posso apparire perfetto agli occhi degli altri e che questo mi fa soffrire e sentire inferiore, per cui non riesco a sentimi a mio agio neanche con chi mi accetta per come sono, perché vorrei fare una bella impressione e non essere accettato con i miei limiti e i miei difetti.
Quando parlo i miei discorsi sono sempre incentrati sulla mia persona, dico sempre "io sono, io penso, io faccio, io..." ed é come se stessi parlando con me stesso più che interloquire con altri.
Avrei bisogno dei vostri pareri, so che é difficile interloquire con me e che spesso le mie risposte non sono molto coerenti, vi chiedo di avere pazienza e di capire che sono un tantino picchiatello.
Tendo sempre a giustificarmi, come ho appena fatto, forse per non assumermi la responsabilità di ciò che dico o faccio, quasi a voler fare il finto tonto (non troppo finto, in realtà) e continuare ad essere cinico o indifferente.
Forse sono troppo concentrato su me stesso perché sono narcisista: é possibile una cosa del genere?
È possibile essere narcisisti e rendersene conto o, perlomeno, avere il dubbio di esserlo?
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Ti capisco, so cosa vuol dire pensare in questo modo. Per spiegarti in cosa sbagli mi servirebbero lunghi dialoghi, ma non vedo la possibilità. L'unica cosa che posso dirti è che ha uno sguardo sulla realtà controproducente e deteriorante e che è possibile avere uno sguardo più positivo ed emozionante sul mondo. Quindi ti consiglierei di parlarne con uno psicologo (come d'altronde ho fatto anche io). Mi è servito molto, spero che possa giovare anche a te
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06-01-2021, 22:28
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#33
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Intermedio
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 100
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
Leggendo qua e là commenti, aneddoti e lamentele sui narcisisti mi é venuto questo dubbio: ma non é che lo sono anche io e non me ne rendo conto?
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Il post contro i narcisisti sembra essere diventato un classico immancabile nelle bacheche sui social delle psicologhe e quasi sempre questo è declinato al maschile, come se ci fossero solo maschi narcisisti.
A giudicare da questi articoli sembra ci sia un'epidemia di narcisismo.
E questo può portare alla creazione di complessi soprattutto in maschi che non hanno una solida autostima, che sono sensibili alle critiche ed hanno dei complessi.
Questa attenzione delle psicologhe al tema è dovuto secondo me al fatto che tra la loro clientela ci sono molte donne insoddisfatte delle loro relazioni e che quindi si lamentano degli uomini.
Tuttavia è un'etichetta esageratamente sovrautilizzata... Secondo wikipedia il disturbo narcisistico di personalità è diagnosticabile solo nell'1% della popolazione secondo una stima, mentre secondo una stima più elevata si parla di un numero tra il 2 e il 4% e in un'altra ancora del 6%.
Sembra invece, da quegli articoli, che per ogni donna insoddisfatta dalle relazioni sentimentali c'è un maschio narcisista. Il che secondo me è un pregiudizio bello grande che non tiene conto di tante altre cose che possono creare insoddisfazione.
Inoltre un certo grado di narcisismo è fisiologico, anzi guai a non averlo.
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Ultima modifica di Wyandot; 06-01-2021 a 22:30.
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06-01-2021, 23:24
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#34
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,292
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Concordo con quanto detto da Wyandot. Ho notato anch'io il diffondersi di questo "fenomeno" negli ultimi anni, insieme alle diffusione di innumerevoli tattiche di contro-manipolazione, vendette, strategie d'allontamento ecc. che mi sembrano proprio comportamenti da narcisisti doc.
Inoltre quasi ogni tipo di comportamento in una relazione viene etichettato come possibile sintomo di narcisismo, anche alcuni completamente opposti tra loro. Se si cercano informazioni sulle dinamiche relazionali di coppia al 99% trovi qualcosa che riguarda il narcisismo.
Mi immagino quante relazioni che magari stavano attraversando un periodo di crisi o di incertezza si siano frantumate dopo aver letto i preziosi consigli di queste maghe/maghi della psicologia spicciola (perchè in diversi casi non sono nemmeno degli psicologhi a parlare di questo tema).
Riflettevo anche sul fatto che se si sommassero le percentuali di diffusione sulla popolazione di tutti i disturbi della personali a questo punto credo che si supererebbe il 100%.
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Ultima modifica di DownwardSpiral2; 06-01-2021 a 23:31.
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07-01-2021, 11:01
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,062
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Perchè la narrazione sul narcisismo patologico è cosi mainstrem e accalappia (guarda caso) pubblico femminile?
Ciò che viene raccontato sul narcisista patologico ha tutte le caratteristiche del classico "uomo stronzo" quello venuto fuori da anni di narrazioni costruite sulla base di stereotipi di genere: l' uomo che non deve chiedere mai nulla, che abbandona la propria donna a piacimento, perchè vive la propria donna come accessorio e che pertanto mette in atto questi meccanismi non perchè sia narcisista patologico ma perchè ha una visione della relazione uomo/donna non paritaria.
Penso che stia sfuggendo una dinamica psicosociale e storica molto importante alla riflessione di tanti colleghi che non fanno altro che alimentare tali stereotipi piuttosto che educare al cambiamento.
Quando leggete post sul narcisismo patologico fate attenzione:
Vengono messe in risalto caratteristiche ed elementi con cui chiunque può identificarsi.
Elementi in cui è possibile che vi siate ritrovate, non perchè il partner era narcisista ma per il semplice fatto che la persona che avevate al vostro fianco aveva una considerazione di voi come donna usa e getta!
Siete vittime di una narrazione di genere ed una conseguente identificazione con un modello di donna che alimenta tali dinamiche:
Sei fragile
Bisognosa di amore
A metà senza un uomo al tuo fianco
Guarda caso chi ha più "successo" narrando di questi fantomatici partner narcisisti non cambia la narrazione da una donna dipendente a una donna libera ma resta in questa stessa narrazione.
Della serie:
"Non con il narcisista, ma con uno che ti tratta bene, alla fine però, sempre con un uomo. Il principe azzurro ti aspetta, tu continua a fare la principessa, che poi arriva quello che ti tratta bene". Aiuto🤮
Nessuno narra che per svincolarsi da tali dinamiche che, ripeto, spesso di patologico hanno il solo fatto di provenire da stereotipi e pregiudizi sulla narrazione del femminile e dell'amore romantico c'è bisogno di una sola cosa!
Educare alla parità di genere.
Educare all'amore sano.
Educare all'indipendenza affettiva.
Ora basta, avete stancato!
Simona Mazzola
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15-02-2021, 00:53
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#36
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Bisogna secondo me fare una distinzione.
All'epoca del giovane Werther, andava di moda essere "sensibili", malinconici, un po' depressi; molte donne cercavano quel tipo di giovane uomo, solo per condizionamento, e molti uomini cercavano di impersonarlo, in modo più o meno falso.
Oggi i modelli sono diversi; l'introverso non va più, il "narcisista", l'uomo spregiudicato, padrone di sé, positivamente aggressivo, invece va (ancora) per la maggiore. La dinamica però è la stessa.
Molte donne sono attratte dall'archetipo, come sappiamo, senza sapere bene perché. Molti uomini cercano di impersonarlo.
Di fatto, se nella nostra cultura fosse diffusa un'ammirazione idealistica per i calvi, i ragazzi starebbero tutti a rasarsi a zero, e le ragazze, osservando una palla da bowling, proverebbero quel certo nonsoché, spiegabile attraverso "la chimica" (per chi non ha troppe pretese), "l'evoluzione dei nostri antenati" (versione più à la page) o qualche altra stupidaggine. Fine nota ironica.
Bisogna dunque fare sempre la tara; il nostro narcisismo è effettivo o recitato? Siamo narcisisti o evitanti mascherati da narcisisti? Siamo narcisisti o vorremmo esserlo?
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15-02-2021, 01:30
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#37
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Siamo narcisisti o evitanti mascherati da narcisisti?
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Siamo evitanti imbruttiti
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15-02-2021, 02:29
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#38
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 691
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
All'epoca del giovane Werther, andava di moda essere "sensibili", malinconici, un po' depressi; molte donne cercavano quel tipo di giovane uomo, solo per condizionamento, e molti uomini cercavano di impersonarlo, in modo più o meno falso.
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Sarei stato un cazzo di play boy 😎😆
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