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Vecchio 25-04-2014, 13:03   #21
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Dottore Malato Visualizza il messaggio
Eh! Hai colpito a segno.
Questo lo quoto per dissipare i dubbi di chi ancora pensasse che non so fare le diagnosi on line

Quote:
Originariamente inviata da Dottore Malato Visualizza il messaggio
Comunque sottolineo che è la "sensazione dell'esser un molestatore-insoddisfatto" che CI uccide. E qui rientra come diceva Muttley tanto la sensibilità personale QUANTO il fatto di esserci sempre fatti passare per inadeguati da chi ci ha "allevati" (per alcuni genitori siamo quasi bestie: ci vogliono bene, ma andiamo coltivati più che cresciuti). Parlo per me: mi ricordo che pur avendo sempre voti buoni o ottimi a scuola quando i genitori di amici ci trovavano per strada e mi chiedevano «Come va a scuola?» o mia mamma ma spesso e volentieri mio papà diceva «Potrebbe fare di più!» (anche se avevo distinto o ottimo!!!). E lo dico per portare una tesi sulla mia teoria, non per farmi compatire: ci tengo a chiarirlo, non voglio ANCHE sembrare patetico!

Non ci posso credere: uguale uguale! (cit.)

Vecchio 25-04-2014, 13:23   #22
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Quote:
Originariamente inviata da Dottore Malato Visualizza il messaggio
Forse mi aspettavo di essere una persona rispettabile come tutti gli altri e invece scopro con disappunto che il Prossimo mi da scarsa considerazione (mi fido poco dei complimenti degli altri, non ho una bella vita dal mio punto di vista).
fraatello mio !

mi sta andando in pappa il cervello per colpa di questo retropeniero, ti capisco
Vecchio 27-04-2014, 12:41   #23
Intermedio
L'avatar di Dottore Malato
 

Beh, forse conviene anche assieme a Muttley cercare di fare il punto e di cavarci da questo piccolo impiccio noh? Già in due cervelli pensanti ce la si fa secondo me! Poi sono un campione a risolvere i problemi (degli altri, non i miei! Classical bis! E modesto! ahahahah)
Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio
fraatello mio !

mi sta andando in pappa il cervello per colpa di questo retropeniero, ti capisco
Però...c'è una cosa da dire che ha dell'imperfetto nel mio discorso. Mi autocito:
Quote:
Forse mi aspettavo di essere una persona rispettabile come tutti gli altri e invece scopro con disappunto che il Prossimo mi da scarsa considerazione (mi fido poco dei complimenti degli altri, non ho una bella vita dal mio punto di vista).
Errore gravissimo di fondo: facciamoci l'esame di coscienza e lo dico non per me MA PER VOI! Avete mai stuprato? Avete mai rubato? Avete mai commesso volutamente atti denigratori contro il prossimo? E se sì, in che quantità e con che frequenza? Orbene, vanno considerati persone civili perfino i carcerati saldato il loro debito con la giustizia e la società: perché mai dovremmo considerarci PERSONE POCO RISPETTABILI? Perché mai non dovremmo farci rispettare? Perché mai NON CI RISPETTIAMO? Cosa abbiamo commesso di così grave da essere differenti dagli altri?
O forse siamo noi che siamo classisti, poco modesti e VOGLIAMO considerarci diversi dagli altri...speciali. Sì lo so, è uno speciale negativo: ma se fosse poca modestia? Noi siamo come gli altri, non siamo diversi ed è arrogante considerarci diversi dagli altri. Smentitemi, se ce la fate! E se non ce la fate: testa alta e poca paura!

Come applicare questo mio sermone al mio caso (perdonatemi, ma conosco l'autore del thread! eheheh). Se ho incontrato delle persone che - sempre o magari solo in quella giornata - si sono comportate prima superficialmente (capire fischi per fiaschi e dare la colpa a me, pure ridacchiando...non dico ridendo in faccia) poi pateticamente (prima faccio il saccente e poi chiedo scusa e mi dispiaccio per «non poter fare di più»), beh, non è un problema mio. Loro hanno fatto la figura come IO ne avrò fatte: chi prima chi dopo, siamo uguali. A vedere bene hanno pure il diritto di essere maleducati, villani o cafoni tuttavia ledendo la mia persona ho il DOVERE verso me stesso di farlo notare (e-d-u-c-a-t-a-m-e-n-t-e!), anche molto chiaramente («Non capisco perché sia così infantile da fare risatine di fronte ad una persona che chiede aiuto», direi).
Sì, come si dice in dialetto veneto "bruza on po' el cueo" (brucia un po' l'ano) il trattamento ma non è forse una reazione umana e un'emozione? Il problema, forse (forse? ), è che NON vogliamo accettare alcune emozioni. Bisogna forse impegnarsi ad accettarle e non pensare sempre di essere il difetto della situazione? E qui torniamo sull'autostima.
Inter nos: mio papà ha un'autostima talmente smisurata che anche se desse del "mona" al Papa e gli tirasse un manrovescio (facile) direbbe che aveva ragione lui. Ma come cassiopea fa? Pagherei ad essere così, ma ovviamente tutto con un animo buono e gentile (e fidatevi che ho fatto passi ottimi con il comportamento: arrossisco almeno il 60% di meno ed è tutto un altro vivere!!! Meno arrossisci meno arrossirai, dato di fatto, a parte per periodi di bassissima autostima).
Vecchio 27-04-2014, 13:59   #24
Esperto
L'avatar di muttley
 

E' tutta una questione di percezioni, le percezioni ci fanno stare male, non le persone, ecco quindi che sono le prime che devono essere cambiate prima ancora delle seconde.
Vecchio 27-04-2014, 14:29   #25
Intermedio
L'avatar di Dottore Malato
 

Esatto, ed è la stessa cosa - semplicissima da capire ma quasi impossibile da imparare - che dice Barbara Berkhan in "Piccolo manuale di autodifesa verbale". Ovvero, se uno ti guarda e si mette a ridere TU (e sottolineo TU che vedi la persona ridere) avrai - semplifichiamo - pensieri probabili:
1) ride di me, lo uccido (rabbia)
2) di cosa starà ridendo? (dubbio)
3) starà ridendo di me? mi sento uno schifo (depressione)

e via dicendo. La persona in sé sta ridendo e lei sa perfettamente di cosa. Siamo NOI con il nostro cervello, come dice Muttley, che trasformiamo i suoi muscoli facciali in un significato. Ma finché non glielo domandiamo non avremmo la certezza, a meno che non sia palese (un ragazzo o una ragazza continua a guardarci sognante ma quando ce ne accorgiamo fa finta di niente: probabilmente gli/le piacciamo ed è timida). Ripetiamo ancora una volta: se non è smaccatamente palese, siamo noi che diamo UN SIGNIFICATO ad un gesto o ad un discorso. Altro esempio è quando una persona è ironica e vuole scherzare ma NOI fraintendiamo: la persone ERA VERAMENTE ironica (se non lo sa lui...!) ma noi abbiamo TRASFORMATO come alchimisti la sua espressione (perché può capitare, perché abbiamo poca autostima, et c.).

Parlo per me: potrei aver anche frainteso la risatella all'ufficio ma insomma era abbastanza evidente. Dico abbastanza perché magari la ragazza giovane ha fatto un ristatella di rito ad una "proposta di risata" della signora più anziana. Un po' come quando chiedi «Come stai?» e le persone rispondono «Bene» anche se dieci minuti prima gli è stato diagnosticato un tumore. Per farvi "ridere", c'era un mio amico che mi chiedeva «Come stai?" e io qualche volta gli rispondevo «Non c'è bene» (per sdramatizzare, ma può essere che non abbia colto per il discorso di cui sopra) oppure un palese «Non va benone» e sto qua continuava a chiedermi dell'altro. Cosa mi chiedi come va se poi te ne infischi? Il prossimo si aspetta un "bene" come risposta... Al contrario un amico fidatissimo se gli dici anche "benino" ti domanda perché: grande uomo, quello! (finale: ho potato via l'amico menefreghista e "tenuto" quello che mi trovo bene; oramai ho solo 3-4 amici e mi trovo DA DIO rispetto a prima ).

Ultima riga: domanda da un milione di dollari-->come cambiare le percezioni? Con l'ottimismo? Meglio che mi riascolti le registrazione dello psico eheheh Domanda aperta, anzi, spalancata a tutti!!!
Vecchio 29-04-2014, 20:10   #26
Intermedio
L'avatar di Sayuri
 

Quote:
Originariamente inviata da Calla screziata Visualizza il messaggio
Forse non ha riso DI TE, ma ha fatto solo una risatina di rimando alla collega dopo che, probabilmente, stava diventand scema ed annoiata a mettere in ordine lo schedario
Quoto.
Non mi sembra sia accaduto niente di eclatante, non dovresti rimuginare su queste piccolezze
Vecchio 29-04-2014, 20:48   #27
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

La tipica zappata sui piedi, nel tuo caso però sarà più probabilmente un asciata
Vecchio 29-04-2014, 22:01   #28
Intermedio
L'avatar di Dottore Malato
 

Grazie a chi ha voluto scrivere il suo punto di vista!
Cito come sempre lo strizza (che era una sagoma) e mi diceva:
«XXXXX, confermo la mia impressione: mi dai proprio l'impressione di chi ha un martello in mano (pausa di qualche secondo)...E SE LO DA SUI COXXIONI» AHAHAH Che tipo!

Comunque no, era un discorso diretto tra le due: la percentuale di dubbio era del 10%. Al massimo se non di arroganza si può parlare di maleducazione: se ci ripenso ora so di non aver frainteso (o la percentuale è molto scarsa).

Domanda rivolta a voi: ma in casi come questi, dove effettivamente non si commette niente di "socialmente vergognoso" (chiedere informazioni ed essere pure frainteso ora è cosa da vergognarsi? ) ma comunque oltre a non essere riconosciuto come consapevole di quel che si dice ti fanno pure la risatina di scherno...voi...come reagireste emotivamente? Riuscite anche a "psicanalizzarvi" la risposta (se è sano farlo eheheheh)?
Vecchio 02-05-2014, 12:32   #29
Intermedio
L'avatar di Dottore Malato
 

EPILOGO
Tornato alle 10 di stamattina dal posto "incriminato". A parte che l'essere claudicante a causa di una mega grattata al ginocchio di mercoledì tornando di corsa alla macchina mi ha dato la forza (rabbiosa) di inveire - dolcemente! - contro eventuali altri intoppi devo dire che sono rimasto soddisfatto dalla mattinata e posso concludere:
1) il dottore si è dimostrato professionale E GENTILE come avevo intuito. Aveva fatto un po' di pasticci (è bravo ma un po' pasticcione con la burocrazia) e per "scusarsi" (non ho chiesto scuse, ci mancherebbe altro!!!) mi ha fatto un doppio trattamento: al posto di 220 euro ne pago 110...e fidatevi che per me è come se fossero 600 euro di risparmio!
2) posso dire - ora che ho chiarito di non aver colpe - che la signora alla reception era proprio una stupida. Anzi, maleducata da primato. Dimostrato che pure il dottore ha fatto casino a capire cosa aveva prescritto e quindi la questione era BEN poco chiara.

Per appuntare: oggi ho trovato una signora allo sportello esattamente opposta. Calma, tranquilla, cordiale, gentile. Ci vuole tanto a comportarsi così? Avrà avuto la giornata un po' tesa, buttiamola diplomaticamente, ma col paziente (cliente? oramai...) ci si comporta SEMPRE bene.
Tutto sommato ne ho ricavato una lezione: se le persone sono stupide e se so di aver ragione (e qua bisogna essere SICURI) di cosa mi assumo le colpe di essere stupido/analfabeta/sbadato/brutto/cattivo? Mi appunto anche di far notare con cortesia gli atteggiamenti che non capisco, tanto da chiarirmi subito (avrei dovuto chiedere se «stava ridendo della situazione», quella volta: almeno da metterla dinanzi all'evidenza e vedere se aveva la faccia tosta di dirlo...e lì sarebbe cominciato lo show, non lascio passare).

Vabbon, grazie a tutti per le conclusioni tratte. Se c'è da aggiungere...aggiungiamo! A presto e grazie a tutti!!!
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