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08-01-2013, 16:14
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#121
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,125
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Credo che il vostro ottimismo causi delle frustrazioni a chi vi segue.
Se continuate a dire che è normalissimo trovarsi le donne nel letto, o che prima o poi è naturale e inevitabile, che una ragazza prima di 30 - 35 anni la si trova, perché al 99% succede così, vorrei sapere che ne pensa uno che non è stato avvantaggiato da questa regola. E in questo forum ce ne sono diversi.
Voi positivisti pensate di dare coraggio, invece secondo me fate l'effetto contrario.
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Bisogna partire dal presupposto che siamo noi in larga parte i soggetti artefici non soltanto dei propri accadimenti, ma anche di quello che viene comunemente definito come carattere: i limiti imposti da ciò che siamo soliti considerare come carattere "minoritario" (quello introverso) sono più spesso autoimposizioni della mente, cosciente o meno. Un approccio disfattista, negativo e catastrofista alla materia trattata (ma anche a tutte le altre) non è certo ciò che avvantaggia. A mio avviso, qualsiasi individuo normodotato può accedere ed essere parte della regola. Ciò che fa la differenza è la forma mentis con la quale ci si approccia all'argomento.
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08-01-2013, 16:23
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#122
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Bisogna partire dal presupposto che siamo noi in larga parte i soggetti artefici non soltanto dei propri accadimenti, ma anche di quello che viene comunemente definito come carattere: i limiti imposti da ciò che siamo soliti considerare come carattere "minoritario" (quello introverso) sono più spesso autoimposizioni della mente, cosciente o meno.
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Come a dire che tutti possono andare d'accordo e anche instaurare una relazione di coppia con tutti, pressappoco. Basta volerlo e approcciarsi con la forma mentis giusta... no?
Va bene un approccio non catastrofista, ma sempre rimanendo nell'ambito della realtà e non del velleitarismo.
In più, se vale questo principio (IMHO azzardato ed estremo) per cui noi siamo sempre in larga parte gli artefici di quello che viene definito (e quindi percepito) come carattere, allora anche quando ci sembra che gli altri siano incompatibili con noi e che il loro carattere sia, per dire, troppo estroverso rispetto al nostro, buona parte della responsabilità è da attribuire proprio agli altri, visto che ognuno è in larga parte artefice di come viene definito il proprio carattere.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 08-01-2013 a 16:30.
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08-01-2013, 16:32
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#123
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,125
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As usual
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08-01-2013, 16:33
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#124
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
As usual
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As usual, le battute e le vignette fioccano quando non si sa o si ha voglia di argomentare le proprie posizioni.
Se a un "introverso" basta cambiare approccio e forma mentis per "accedere alla regola" e andare d'accordo con un "estroverso", nulla impedisce che accada il contrario e che un estroverso possa cambiare forma mentis per "accedere all'eccezione". Non sta scritto da nessuna parte che debba essere solo Muhammad ad andare verso la montagna.
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08-01-2013, 16:34
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#125
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,125
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Va bene un approccio non catastrofista, ma sempre rimanendo nell'ambito della realtà e non del velleitarismo.
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Dire che qualsiasi individuo normodotato può avere accesso ad una vita sentimentale significa secondo te propalare un approccio esageratamente ottimistico o velleitario?
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08-01-2013, 16:37
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#126
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Dire che qualsiasi individuo normodotato può avere accesso ad una vita sentimentale significa secondo te propalare un approccio esageratamente ottimistico o velleitario?
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No, tu parlavi di "accedere alla regola", frase che io ho inteso come omologarsi alla media delle altre persone. E comunque non tutti hanno le stesse possibilità di fare tutto, non siamo tutti uguali e non viviamo in un mondo ideale e perfettamente equilibrato. Questo non equivale a dire che ci siano individui a cui è impossibile ogni accesso a una vita sentimentale.
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08-01-2013, 16:40
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#127
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 209
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A quell'età bisogna accontentarsi, anzi è già tardi per accontentarsi, bisogna buttarsi su ogni sembianza di donna che respira.
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Ultima modifica di vetmuar; 08-01-2013 a 16:45.
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08-01-2013, 16:44
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#128
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,125
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
No, tu parlavi di "accedere alla regola", frase che io ho inteso come omologarsi alla media delle altre persone. E comunque non tutti hanno le stesse possibilità di fare tutto, non siamo tutti uguali e non viviamo in un mondo ideale e perfettamente equilibrato. Questo non equivale a dire che ci siano individui a cui è impossibile ogni accesso a una vita sentimentale.
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Ok, equivoco chiarito. Non tutti hanno le possibilità di fare tutto allo stesso modo, ma il messaggio di wlm mi risultava sinceramente poco condivisibile, figlio di un approccio finto-realista, viziato in realtà da un fatalismo che non rientra nel mio schema di pensiero e che ho ritenuto giusto confutare. Nell'attesa lascio a lui la palla.
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08-01-2013, 16:57
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#129
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Bisogna partire dal presupposto che siamo noi in larga parte i soggetti artefici non soltanto dei propri accadimenti, ma anche di quello che viene comunemente definito come carattere: i limiti imposti da ciò che siamo soliti considerare come carattere "minoritario" (quello introverso) sono più spesso autoimposizioni della mente, cosciente o meno. Un approccio disfattista, negativo e catastrofista alla materia trattata (ma anche a tutte le altre) non è certo ciò che avvantaggia. A mio avviso, qualsiasi individuo normodotato può accedere ed essere parte della regola. Ciò che fa la differenza è la forma mentis con la quale ci si approccia all'argomento.
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Discordo su tutto, tranne che sul pezzo dove dici che il normodotato può essere parte della regola; ma basta fare 1+1 e si evince che se non piaci a nessuno sei ipodotato.
Il mio approccio non vuole essere più catastrofista di quello che la realtà dice. Molti di noi hanno bisogno di sentirsi raccontare la realtà, perché è quella che vedono e vivono (magari non è quella che raccontano). Non bisogna distorcere la realtà, né in peggio né in meglio.
Voi positivisti descrivete ogni persona con problemi sociali come una persona che ha delle qualità, che però a causa di un tappo non riesce a valorizzarle e preferisce autosabotarsi. Magari avete anche ragione, ma quel tappo fa parte della persona e magari sono anni che cerca di toglierlo.
Non credo nel fai-da-te e non credo neanche nella psicoterapia; dall'introvertimento se ne esce seguendo delle fasi successive che devono essere rispettate.
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Ultima modifica di Warlordmaniac; 08-01-2013 a 19:31.
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08-01-2013, 17:03
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#130
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,125
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Originariamente inviata da Warlordmaniac
ma quel tappo fa parte della persona
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E' qui che si gioca il fulcro di tutta la discussione: quel tappo fa parte di quella persona ma non in quanto espressione di un genoma, elemento inscindibile dal corredo genetico della persona stessa (e le neuroscienze si stanno esprimendo in maniera sempre più chiara sull'argomento), ma quanto "traccia mnestica" maggiormente interiorizzata della propria esperienza di vita. Sei tu a dettare il tuo codice di comportamento, la tua stessa legislazione, indipendentemente dal fatto che tu ne sia cosciente o meno.
E la stessa introversione non è secondo me il vero ostacolo alla realizzazione dell'obiettivo "primario" di molti utenti di questo forum, quanto invece il modo in cui si è soliti "accogliere" e processare le informazioni provenienti dall'esterno.
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08-01-2013, 17:36
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#131
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Muttley, non penserai mica che tutto dipenda dalla forza di volontà? Le psicoterapie hanno così scarso successo, perché siamo indietro, perché sappiamo ancora poco. Per alcuni versi, siamo ancora allo stato in cui i mancini venivano forzati ad usare la destra.
Anepeta stesso parla positivamente dell'introversione, ma negativamente dell'introvertimento, purché non crediate che per curarlo, basti urlargli "TIRA FUORI LE PALLE!!!"
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08-01-2013, 19:26
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#132
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,125
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No, dove avrei scritto cio? Il mio punto di vista è che il carattere non consiste in un elemento oggettuale provvisto di una sua fenomenicità e pertanto immodificabile, ma piuttosto in un insieme di coordinate e appunto "tracce mnestiche" la cui assimilazione si perde nei meandri della biografia personale di ognuno. Sta al singolo riconoscere l'inconsistenza dell'importanza data al carattere (un insieme di ricordi fondamentalmente) e alla visione tetragona dell'identità e del sé. Affermare la fattiblità di tale processo non implica affermarne parimenti la semplicità di esecuzione.
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08-01-2013, 19:54
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#133
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Fanculo l'ubicazione. Piuttosto, gentilmente, nn datemi consigli se nn ve li chiedo. Pensate x voi.
Messaggi: 1,798
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parlate potabile, plis.
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08-01-2013, 19:59
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#134
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Invece per me non è difficile cambiare, adesso è semplicemente impossibile, sotto controllo. Si può cambiare, certo, ma casualmente, senza accompagnare il cambiamento per dosarlo o direzionarlo.
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08-01-2013, 20:00
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#135
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Bisogna partire dal presupposto che siamo noi in larga parte i soggetti artefici non soltanto dei propri accadimenti, ma anche di quello che viene comunemente definito come carattere: i limiti imposti da ciò che siamo soliti considerare come carattere "minoritario" (quello introverso) sono più spesso autoimposizioni della mente, cosciente o meno. Un approccio disfattista, negativo e catastrofista alla materia trattata (ma anche a tutte le altre) non è certo ciò che avvantaggia. A mio avviso, qualsiasi individuo normodotato può accedere ed essere parte della regola. Ciò che fa la differenza è la forma mentis con la quale ci si approccia all'argomento.
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08-01-2013, 22:15
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#136
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,125
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Invece per me non è difficile cambiare, adesso è semplicemente impossibile, sotto controllo. Si può cambiare, certo, ma casualmente, senza accompagnare il cambiamento per dosarlo o direzionarlo.
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Vero solo in parte. Si può cambiare, iniziando con un atto volontaristico e, qualora il caso girasse a favore, si può apportare ulteriore linfa al cambiamento. Sono stato io d'altronde a sostenere che il cambiamento non è sempre autodeterminato dal singolo.
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08-01-2013, 22:43
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#137
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Intermedio
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: venezia
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Kalimero
invece arrivare a 50 anni single, vergine o al massimo qualche fugace rapporto con qualche prostituta, stipendio permettendo è il massimo
magari per te si, ma c'è gente che non riesce a stare tutto questo tempo privo di rapporti sessuali regolari
parlo ovviamente dei brutti, che è un miracolo se trovano una donna qualsiasi
non i single per scelta propria, magari di bell'aspetto, o le donne, che se vogliono un partner lo trovano sotto casa come e quando vogliono
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Per me il massimo è accontentarsi di vivere un rapporto prendendo quello che capita di bello salvo poi, magari dopo tanto tempo, accorgersi di non aver mai amato chi ti sta vicino...in pratica di aver buttato via anni della propria vita: se qualcuno ci vuole provare si accomodi....
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