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Vecchio 09-10-2017, 01:48   #1
Principiante
 

Ciao a tutti, sarò "veloce", mi ero presentato ancora tanto tempo fa ma poi per scappare dalla cosa non ho più fatto accesso al forum, per scappare intendo, pensarci il meno possibile. Scrivo qua ora finalmente perchè in un certo senso ho allontanato i problemi, o almeno forse sono latenti ma almeno sono a bada, sotto controllo. Da allora, quando scoprii cosa avevo cercando in internet, questo forum fu uno dei primi risultati e leggendo qualche discussione, odorando la negatività nell'affrontare la cosa (lo so è tutto normale, spero nessuno si offenda) mi allontanai all'istante.
Iniziai un percorso personale, perchè in realtà non avevo neppure il coraggio di avere a che fare con lo psicologo, ma fortunatamente sono autodidatta di mio, mi piace arrangiarmi un po in tutto (forse per il motivo della socio fobia?) e quindi un po alla volta cominciai ad affrontare ogni singola mia paura fino ad arrivare ad oggi, tra le altre cose ho fatto due bei viaggi in solitaria tra cui uno in portogallo e uno in tailandia/cambogia.
Comunque sono Andrea, ho 27 anni e lavoro come barista e cameriere, fotografo persone (una sorta di street/psycho photography), mi interesso di psicologia e alpinismo.
Apro questa discussione per sentire un po le vostre storie, di come affrontate la cosa e sentire quali secondo voi sono le origini dei vostri problemi sociali (i miei penso siano stati causati per problemi familiari).
Fatemi qualsiasi domanda e se riesco cercherò di aiutarvi, non sono psicologo, risponderò sulla base di un mio percorso personale.
Ciao e spero sia di vostro gradimento
Vecchio 09-10-2017, 02:10   #2
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Originariamente inviata da semper_fidelis Visualizza il messaggio
La mia fobia sociale è dovuta dal fatto che sono una persona di merda. Ho un carattere schifoso, sono insopportabile e antipatico. Non ho amici, non ho vere passioni e non ho hobbies. Faccio schifo. Non c'è alcun motivo per il quale valga la pena conoscermi/frequentarmi. Non mi piace niente e odio tutti.
Sei serio?
Vecchio 09-10-2017, 08:08   #3
Esperto
L'avatar di sparatemi
 

dalle tue informazioni date non sembreresti affatto un "fobico", poi magari mi sbaglio......
Vecchio 09-10-2017, 14:00   #4
Principiante
 

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Originariamente inviata da sparatemi Visualizza il messaggio
dalle tue informazioni date non sembreresti affatto un "fobico", poi magari mi sbaglio......
Quali? Comunque lo son stato, ora ho qualche piccola ricaduta ma controllata, non è più fobia ma una leggera ansia attualmente
Vecchio 11-10-2017, 03:53   #5
Principiante
 

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Originariamente inviata da semper_fidelis Visualizza il messaggio
ho un po' esagerato, però visto che non piaccio a nessuno comincio a pensarlo davvero
Perchè pensi di non piacere a nessuno? In tanti ti dicono che gli stai sul cazzo o robe del genere? O pensi sia così?
Vecchio 11-10-2017, 04:25   #6
Principiante
 

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Originariamente inviata da GiaGian95 Visualizza il messaggio
Non mi è stata diagnosticata ufficialmente ma sono quasi certo io sia sociofobico.
Ho una costante ansia e a volte sfocia in mancanza d'aria e battito accelerato.
Temo quasi ogni tipo di interazione con altri umani, anche se mi son reso conto ci sono una sorta di regole che senza un perché migliorano e peggiorano la situazione.
Non riesco mai a guardare una persona negli occhi, non riesco ad ascoltare discussioni senza distrarmi costantemente, non riesco a dire ciò che voglio in un dialogo e capita che balbetto.
Spesso la persona con cui parlo pensa che sia annoiato o antipatico perché legge della frustrazione nel mio volto.
Frustrazione che esiste solo perché non riesco a pronunciare le parole che voglio.
Sono spesso stanco inspiegabilmente.
Sempre sonno improvviso.
Per qualche strana ragione, non riesco a scrivere la mia firma.
Non riesco a articolare le parole al telefono perciò evito di chiamare chiunque.
Spesso mi sembra di non conoscere il modo giusto di comportamento per una determinata interazione sociale, al contrario di tutti.
Penso troppo e negativo.
Parlo con me stesso continuamente.
A volte vorrei urlare di rabbia per l'ingiustizia che sopporto.
Tendo a inventare scuse per non fare determinate cose che penso mi possano imbarazzare.

In buona sostanza è questo.
Beh quelle regole hanno un perchè e questo dipende dalla persona che ti ritrovi davanti (prova a far caso le prossime volte), penso che generalmente ti trovi più a disagio di fronte a persone sicure e spigliate e con autorità, invece con persone un po "vicine" a te ti sentirai un po più a tuo agio. Poi ci son altre esempi come persone che ti danno l'idea che non giudichino e la ti rilassi ancora di più. Comunque sta tutto sul pensare troppo appunto.
Immagino che quando sei la a parlare con te stesso sei la a rimuginare sul come sei apparso agli occhi degli altri precedentemente in una determinata situazione 20 minuti prima, o a come domandare le sigarette in tabaccheria dopo.
Consiglio che posso darti, quando ti dai una scusa per non fare una determinata cosa, non dartela (la scusa) e fai quella cosa. Magari inizialmente con le cose che sei nel limbo tra farla o non farla, in quel caso falla.
Quella sensazione di essere costantemente osservati e giudicati è data solamente dalla nostra testa perchè è in quello stato fobico.
In più quando ti accorgi che stai pensando e parlando con te stesso prova fermare quel casino, imponitelo.
Vecchio 13-10-2017, 00:08   #7
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da sparatemi Visualizza il messaggio
dalle tue informazioni date non sembreresti affatto un "fobico", poi magari mi sbaglio......
E' l'impressione che ho avuto anche io, è anche per questo che non mi viene molta voglia di rispondere.
Di mio posso dire che la fobia sociale, seppur è un problema grave, è cmq solo la punta dell'iceberg, diciamo che è quasi il più insignificante dei problemi quando dietro ci sono: scarsità fisica, incapacità relazionale, inettitudine nel giudizio e nella lucidità, scarsa resistenza allo stress, scarsa adattabilità, etc. etc.
Vecchio 13-10-2017, 08:11   #8
Esperto
L'avatar di varykino
 

eh vorrei pure io stare senza fobia , anche se sono astronauta , viaggiatore del tempo , chirurgo , barista , cowboy e addestratore di cavalli nel tempo libero .... ho una paura fottuta di entrare nei supermercati anche se ultimamente ho affrontato le mie paure e sono diventato un domatore di lama , un monaco tibetano , un affiliato vietcong e la sera mi travesto per combattere il crimine .
Ringraziamenti da
Keith (13-10-2017)
Vecchio 13-10-2017, 14:14   #9
Principiante
 

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
E' l'impressione che ho avuto anche io, è anche per questo che non mi viene molta voglia di rispondere.
Di mio posso dire che la fobia sociale, seppur è un problema grave, è cmq solo la punta dell'iceberg, diciamo che è quasi il più insignificante dei problemi quando dietro ci sono: scarsità fisica, incapacità relazionale, inettitudine nel giudizio e nella lucidità, scarsa resistenza allo stress, scarsa adattabilità, etc. etc.
Ma non lo sono adesso, ma insomma i miei anni passati a casa per la paura di uscire, il respiro corto costante perchè ero in affanno pur essendo da solo ripensando alla figura di merda che avevo fatto il giorno prima, il prepararmi cosa dire ogni volta che sapevo che avrei avuto a che fare con qualche sconosciuto, inventarmi scuse per non uscire con quei pochi "amici" che avevo, voglia di non fare un cazzo, sonnolenza costante, le mia testa era un elaborazione di paranoie costanti ed era come se avessi un macigno cementato sopra. La scelta di lavorare con il pubblico l'ho fatto per affrontare la cosa, i due viaggi in solitaria anche. Ripeto attualmente ho delle piccolissime ricadute ma in alcuni periodi riesco completamente ad estraniarla.
Scrivo qua solo per dare qualche consiglio e per confrontarla alla mia tutto qua, vorrei sentire se ti va la tua versione
Vecchio 13-10-2017, 14:25   #10
Principiante
 

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Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
eh vorrei pure io stare senza fobia , anche se sono astronauta , viaggiatore del tempo , chirurgo , barista , cowboy e addestratore di cavalli nel tempo libero .... ho una paura fottuta di entrare nei supermercati anche se ultimamente ho affrontato le mie paure e sono diventato un domatore di lama , un monaco tibetano , un affiliato vietcong e la sera mi travesto per combattere il crimine .
Beh per diventare monaco tibetano ti sarai sbattuto parecchio
Cosa vuoi alludere con questo messaggio?
Sembra quasi, che uno non possa materialmente superare la cosa, è la stessa cosa che pensavo anchio, più ci pensi più dentro resti.
Vecchio 13-10-2017, 14:31   #11
Esperto
L'avatar di varykino
 

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Originariamente inviata da dero90 Visualizza il messaggio
Beh per diventare monaco tibetano ti sarai sbattuto parecchio
Cosa vuoi alludere con questo messaggio?
Sembra quasi, che uno non possa materialmente superare la cosa, è la stessa cosa che pensavo anchio, più ci pensi più dentro resti.
nn alludo a niente , nn sono fobico , il modus operandi è anche giusto quello che dici , ma nn sempre funziona ecco , io sono asociale ... diciamo che per certe persone il passo che dici te puo essere fattibile , per altre nn dico che nn sia fattibile ma poco ce manca .... nel senso che per uno che ha la paura vera , metterebbe la firma per riuscire a fare certi passi che dici te e nn è detto che una volta fatti stiano meglio .
Vecchio 13-10-2017, 14:37   #12
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L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da dero90 Visualizza il messaggio
Ma non lo sono adesso, ma insomma i miei anni passati a casa per la paura di uscire, il respiro corto costante perchè ero in affanno pur essendo da solo ripensando alla figura di merda che avevo fatto il giorno prima, il prepararmi cosa dire ogni volta che sapevo che avrei avuto a che fare con qualche sconosciuto, inventarmi scuse per non uscire con quei pochi "amici" che avevo, voglia di non fare un cazzo, sonnolenza costante, le mia testa era un elaborazione di paranoie costanti ed era come se avessi un macigno cementato sopra. La scelta di lavorare con il pubblico l'ho fatto per affrontare la cosa, i due viaggi in solitaria anche. Ripeto attualmente ho delle piccolissime ricadute ma in alcuni periodi riesco completamente ad estraniarla.
Scrivo qua solo per dare qualche consiglio e per confrontarla alla mia tutto qua, vorrei sentire se ti va la tua versione
la mia versione era più o meno quello che ho detto in precedenza.
Sono contento che sei quasi guarito, però vorrei sapere in che modo è successo e quanti anni hai. Perché lavorare in pubblico e fare viaggi in solitaria sono tutte cose che ho fatto anche io, ma non sono stati determinanti. In me i disturbi sono più lievi rispetto al rimanere chiuso in casa lunghi periodi, però sono tremendamente incancreniti e cementati nella personalità e non ho neanche molte risorse psico-intellettive per far fronte alla mie problematiche, tradotto: non sono un mostro di intelligenza che trova vie alternative per risolvere le cose, sbatto sempre la testa sugli stessi punti. Danno più "lieve" ma ostico da riparare.
Vecchio 17-10-2017, 11:07   #13
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Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
nn alludo a niente , nn sono fobico , il modus operandi è anche giusto quello che dici , ma nn sempre funziona ecco , io sono asociale ... diciamo che per certe persone il passo che dici te puo essere fattibile , per altre nn dico che nn sia fattibile ma poco ce manca .... nel senso che per uno che ha la paura vera , metterebbe la firma per riuscire a fare certi passi che dici te e nn è detto che una volta fatti stiano meglio .
Sisi vero, questi passi non servono a superare la cosa, ma ti fanno capire tante cose, ti mettono nell'ordine dell'idea, ma la fobia, poi dipende dal soggetto, non sparisce è sempre la pronta a spuntare. Come scritto diverse volte in questo forum, ma per me è difficile da spiegare, è non pensare più a niente, scacciare i pensieri, tenere la testa più libera possibile. Per fare questo, sembrerà stupido, ogni volta che cominciavo (o comincio perchè mi capita ancora) do un colpo di respiro col naso e cancello il pensiero, e man mano che lo facevo mi abituavo a pensare meno (almeno per me era quello il fattore limitante e penso lo sia per la maggior parte dei fobici). Cercherò di essere più chiaro, quando chiunque di noi fobico o non fobico ha paura di qualcosa, qualsiasi essa sia, dentro di noi comincia una processione di pensieri che ci mette in guardia (molte volte utile la paura eh) su quella cosa che ci spaventa, se uno fa attenzione dentro di sè può "captarla" e bloccarla/alleviarla. Ad esempio nel mio caso quando dovevo avere a che fare con qualcuno soprattutto che non conoscevo, dentro di me iniziava una processione di paranoie: al mio aspetto, a come parlavo (pensi alle parole da dire) a che posizione assumevo ( e sei la sistemarti per essere il più gradevole possibile all occhio di chi hai davanti) poi se avevo detto qualcosa, la nel mentre sei a rimuginare sul come l'hai detto e che l'altro sicuramente penserà che sei un'inetto, sfigato e che non sei in grado di parlare ecc ecc, insomma sicuramente sai/saprete. Siamo ciò che pensiamo e noi siamo mente, la mente può fare cose che nemmeno immaginate, e noi che la usiamo molto o l'abbiamo usata molto in un certo senso è allenata, farne una passione della cosa, appassionarsi può sicuramente aiutare (un libro che consiglio a tutti è "intelligenza emotiva" di goleman). Basta pensare a Billy Milligan, personaggio che aveva ben 24 personalità diverse, considerate quasi 24 persone diverse. Ognuna delle quali aveva caratteristiche completamente differenti, era in grado di controllare fisiologia del corpo e di dosare "volontariamente" l'adrenalina, attualmente sto leggendo la sua storia sul libro di Keyes (una stanza piena di gente) e fa capire molte cose.
Vecchio 17-10-2017, 11:24   #14
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
la mia versione era più o meno quello che ho detto in precedenza.
Sono contento che sei quasi guarito, però vorrei sapere in che modo è successo e quanti anni hai. Perché lavorare in pubblico e fare viaggi in solitaria sono tutte cose che ho fatto anche io, ma non sono stati determinanti. In me i disturbi sono più lievi rispetto al rimanere chiuso in casa lunghi periodi, però sono tremendamente incancreniti e cementati nella personalità e non ho neanche molte risorse psico-intellettive per far fronte alla mie problematiche, tradotto: non sono un mostro di intelligenza che trova vie alternative per risolvere le cose, sbatto sempre la testa sugli stessi punti. Danno più "lieve" ma ostico da riparare.
Già che tu ne sia consapevole è segno di intelligenza, l'autostima è stra determinate e generalmente è sotto zero per chi ha questo problema. Comunque ho 27 anni, le origini della cosa è familiare, genitori divorziati, e poi padre ri separato con la compagna successiva. Da bambino non ho visto altro che litigi, la mia infanzia l'ho passata con mio padre (che mi ha fatto da mamma anche e ringrazierò per sempre), ma non aveva una bella visione degli altri io si vede che l' ho assimilato sotto forma di fobia (infatti da due anni abito con amici, anche per allontanarmi da mio padre). I primi problemi sono venuti fuori che ero alle scuole medie, ho capito ciò che avevo alle superiori. Da la come dicevo non avendo il coraggio di andare dallo psicologo per la fobia (mi sarei sentito giudicato) ho iniziato ad allontanare la cosa da me. Alcuni periodi riesco talmente ad allontanarla che mi dimentico di averla e sono i periodi in cui sto meglio e che non ho alcun problema di tipo sociale. Già a scrivere qua, sto sbagliando, ma come dicevo ho abbastanza in mano la situazione.
Ringraziamenti da
Keith (17-10-2017)
Vecchio 17-10-2017, 13:19   #15
Esperto
L'avatar di varykino
 

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Originariamente inviata da dero90 Visualizza il messaggio
Sisi vero, questi passi non servono a superare la cosa, ma ti fanno capire tante cose, ti mettono nell'ordine dell'idea, ma la fobia, poi dipende dal soggetto, non sparisce è sempre la pronta a spuntare. Come scritto diverse volte in questo forum, ma per me è difficile da spiegare, è non pensare più a niente, scacciare i pensieri, tenere la testa più libera possibile. Per fare questo, sembrerà stupido, ogni volta che cominciavo (o comincio perchè mi capita ancora) do un colpo di respiro col naso e cancello il pensiero, e man mano che lo facevo mi abituavo a pensare meno (almeno per me era quello il fattore limitante e penso lo sia per la maggior parte dei fobici). Cercherò di essere più chiaro, quando chiunque di noi fobico o non fobico ha paura di qualcosa, qualsiasi essa sia, dentro di noi comincia una processione di pensieri che ci mette in guardia (molte volte utile la paura eh) su quella cosa che ci spaventa, se uno fa attenzione dentro di sè può "captarla" e bloccarla/alleviarla. Ad esempio nel mio caso quando dovevo avere a che fare con qualcuno soprattutto che non conoscevo, dentro di me iniziava una processione di paranoie: al mio aspetto, a come parlavo (pensi alle parole da dire) a che posizione assumevo ( e sei la sistemarti per essere il più gradevole possibile all occhio di chi hai davanti) poi se avevo detto qualcosa, la nel mentre sei a rimuginare sul come l'hai detto e che l'altro sicuramente penserà che sei un'inetto, sfigato e che non sei in grado di parlare ecc ecc, insomma sicuramente sai/saprete. Siamo ciò che pensiamo e noi siamo mente, la mente può fare cose che nemmeno immaginate, e noi che la usiamo molto o l'abbiamo usata molto in un certo senso è allenata, farne una passione della cosa, appassionarsi può sicuramente aiutare (un libro che consiglio a tutti è "intelligenza emotiva" di goleman). Basta pensare a Billy Milligan, personaggio che aveva ben 24 personalità diverse, considerate quasi 24 persone diverse. Ognuna delle quali aveva caratteristiche completamente differenti, era in grado di controllare fisiologia del corpo e di dosare "volontariamente" l'adrenalina, attualmente sto leggendo la sua storia sul libro di Keyes (una stanza piena di gente) e fa capire molte cose.
si boh io sinteticamente penso che fare le cose forzatamente possa aiutare a superare qualche fobia ma nn risolve tutto ecco , a volte nn serve a niente perchè appunto son forzate e magari una volta sospeso questo specie di test torni come prima , è più importante secondo me sapere quello che uno vuole prima , nn fare mille cose a caso che magari nn portano a niente molte volte, nn credo nello " yes men" casuale , prima devi sapere quello che vuoi e poi magari sei libero pure di fare lo yes men a caso .
Vecchio 25-07-2018, 23:03   #16
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Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
si boh io sinteticamente penso che fare le cose forzatamente possa aiutare a superare qualche fobia ma nn risolve tutto ecco , a volte nn serve a niente perchè appunto son forzate e magari una volta sospeso questo specie di test torni come prima , è più importante secondo me sapere quello che uno vuole prima , nn fare mille cose a caso che magari nn portano a niente molte volte, nn credo nello " yes men" casuale , prima devi sapere quello che vuoi e poi magari sei libero pure di fare lo yes men a caso .
Non capisco come tu possa considerarle cose a caso. Gli yes man per mia natura non mi sono troppo vicini, ritengono siano sopraffatti dall'ottimismo. Quindi son d'accordo con te che il fare cose a caso non porta da nessuna parte. Ma un po di sana psicologia introspettiva, cosa di cui parlavo sopra, ma detta sinteticamente, male non fa. Quello che voglio dire è che tutti quei sentimenti, d'ansia perlopiù, sono processi inizializzati della nostra capa automaticamente, automatici perchè più forti della nostra volontà di bloccarli. Ma se uno si allena a percepirli ed a deviarli, quel pensiero che ti provoca quel determinato stato d'ansia come per magia scompare

Ultima modifica di dero90; 26-07-2018 a 20:39.
Vecchio 26-07-2018, 20:36   #17
Principiante
 

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Originariamente inviata da CloseToTheEdge Visualizza il messaggio
Sono Asperger e sociofobico: ho una diagnosi professionale per entrambe le condizioni.

Che dire, penso proprio di essere nato così, avevo grosse difficoltà di socializzazione persino in prima elementare.
Mi riesce quasi impossibile instaurare un contatto con persone sconosciute, ho una sorta di blocco fisicamente tangibile che si potrebbe definire come "mutismo selettivo".
Con i familiari, per contro, non ho assolutamente alcun tipo di problema.

Se invece sono le altre persone a prendere l'iniziativa sociale, a volte il ghiaccio si scioglie alla svelta, ma non è affatto una regola fissa: se sento un feeling "a pelle" con queste persone, riesco ad aprirmi facilmente e sembrare persino un medio-estroverso, mentre se tale feeling non lo sento mi chiudo a riccio, parlo a monosillabi ed in certi casi divento pure scontroso.

Come vivo la sociofobia? Come un enorme macigno, come l'unico grande problema che mi impedisce di vivere una vita che altrimenti sarebbe stata da sogno (a detta non solo mia, ma soprattutto delle altre persone che, in un modo o nell'altro, hanno qualche rapporto con me).
Ti dico non si nasce socio fobici, ossia non esiste il gene della sociofobia, almeno per quanto ne sappia io, quindi è una paura che si è infondata in te per qualche motivo. Medita sul passato, medita sulle persone che per natura ti sono state più vicine, come i genitori, in se è da alloro che si apprende, ed a volte, purtroppo, certe cose si manifestano sotto forma di paura. L'inizio di una guarigione da un problema, in particolare se psicologico, parte dal capirne le cause. Tutte quelle paranoie che ci creiamo non sono altro che castelli che noi stessi costruiamo.
Vecchio 26-07-2018, 20:53   #18
Esperto
 

Gli altri sono mostri a tre teste.
Ringraziamenti da
SingleHeroine (29-07-2018)
Vecchio 26-07-2018, 22:26   #19
Esperto
L'avatar di Keith
 

Che ti devo dire.. per me la fobia sociale è sempre stato un problema grave e penalizzante, ma ti posso assicurare che non è l'unico e non è affatto il più grave.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (29-07-2018)
Vecchio 26-07-2018, 22:28   #20
Banned
 

La vivo male, io non capisco cosa trovi la gente ad ammucchiarsi e radunarsi, probabilmente solo un tipo di sublimazione sessuale.

Però lo scemo poveraccio resto io
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