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Vecchio 29-05-2014, 19:00   #1
Principiante
 

secondo voi è possibile svalutarsi al punto da non badare a come si viene trattati dagli altri? Qualcosa del tipo B tratta male A ma A non se ne accorge perché tratta se stesso allo stesso modo?
mi sembra strano ma credo mi sia successo qualcosa del genere.
Vecchio 29-05-2014, 19:04   #2
Banned
 

bè, sì, se si ha un'autostima bassissima si pensa sia normale venir trattati male
Vecchio 29-05-2014, 19:06   #3
Banned
 

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Originariamente inviata da Aria. Visualizza il messaggio
secondo voi è possibile svalutarsi al punto da non badare a come si viene trattati dagli altri? Qualcosa del tipo B tratta male A ma A non se ne accorge perché tratta se stesso allo stesso modo?
mi sembra strano ma credo mi sia successo qualcosa del genere.
Mi sembra plausibile

Io ad esempio sono parecchio critico con me stesso e in generale quando una persona mi critica io credo che lei abbia ragione ed io debba correggere qualche mio difetto. La cosa può continuare per mesi e le critiche essere soltanto distruttive; io non mi accorgerò che le critiche di quella persona sono vuote se non chiedo consiglio ad altre persone esterne alla vicenda.

Lo stesso vale per il trattamento. A volte vengo trattato molto male da alcune persone però generalmente credo sia così perché lo merito, se quelle persone già non so di che pasta sono fatte, e quindi non mi accorgo di stare subendo dei veri maltrattamenti.
Vecchio 29-05-2014, 19:11   #4
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Aria. Visualizza il messaggio
secondo voi è possibile svalutarsi al punto da non badare a come si viene trattati dagli altri? Qualcosa del tipo B tratta male A ma A non se ne accorge perché tratta se stesso allo stesso modo?
mi sembra strano ma credo mi sia successo qualcosa del genere.
Oppure anche il contrario: svalutarsi a tal punto da badare fin troppo a tutti quei segnali che sembrano confermare l'opinione estremamente negativa che si ha di se stessi, cercando interpretazioni non pertinenti alla sottovalutazione della propria persona, ma elaborando astruse teorie sulla sostanziale crudeltà dell'essere umano. Purtroppo quella è la stessa crudeltà, la stessa spietatezza che noi stessi ci riserviamo nei nostri confronti, sempre inconsciamente.

Ultima modifica di muttley; 29-05-2014 a 19:14.
Vecchio 29-05-2014, 19:15   #5
Principiante
 

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Originariamente inviata da ila82 Visualizza il messaggio
bè, sì, se si ha un'autostima bassissima si pensa sia normale venir trattati male
Quote:
Originariamente inviata da Iacopo Visualizza il messaggio
Mi sembra plausibile

Io ad esempio sono parecchio critico con me stesso e in generale quando una persona mi critica io credo che lei abbia ragione ed io debba correggere qualche mio difetto. La cosa può continuare per mesi e le critiche essere soltanto distruttive; io non mi accorgerò che le critiche di quella persona sono vuote se non chiedo consiglio ad altre persone esterne alla vicenda.

Lo stesso vale per il trattamento. A volte vengo trattato molto male da alcune persone però generalmente credo sia così perché lo merito, se quelle persone già non so di che pasta sono fatte, e quindi non mi accorgo di stare subendo dei veri maltrattamenti.
hanno dovuto farmelo notare infatti, una volta questo B ha fatto una cosa per cui si meritava solo di essere preso a calci e tutti quelli che stavano intorno hanno protestato, e io mi chiedevo perchè si lamentassero e l'ho anche assecondato, ritenendo la cosa normale -_-''... la cosa più triste è che avrei saputo difendermi perfettamente se avessi capito ce ne fosse la necessità...
Vecchio 29-05-2014, 19:26   #6
Banned
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Oppure anche il contrario: svalutarsi a tal punto da badare fin troppo a tutti quei segnali che sembrano confermare l'opinione estremamente negativa che si ha di se stessi, cercando interpretazioni non pertinenti alla sottovalutazione della propria persona, ma elaborando astruse teorie sulla sostanziale crudeltà dell'essere umano. Purtroppo quella è la stessa crudeltà, la stessa spietatezza che noi stessi ci riserviamo nei nostri confronti, sempre inconsciamente.
Quello che dici accade se la nostra disposizione verso gli altri esseri umani è misantropa.
Se si è filantropi come Aria molto difficilmente si cadrà nell'erronea convinzione che la malvagità umana sia congenita ed universale.
Non solo: perché accada ciò che dici tu deve essere assente la demarcazione fra la nostra morale personale e la morale, per così dire, sociale.

Io ad esempio posso reputare errato non pagare quando qualcuno mi offre del cibo, però non credo che se gli altri accettano del cibo senza pagare si stanno comportando male.
La demarcazione esiste in generale perché siamo coscienti della nostra unicità di esseri umani e della limitatezza dei nostri valori morali a noi stessi e quindi reputo il caso che hai esposto degenerato, perché appunto chi si comporta in quel modo non sa che qualcosa che migliora se stesso non migliora anche gli altri.

Quote:
Originariamente inviata da Aria. Visualizza il messaggio
hanno dovuto farmelo notare infatti, una volta questo B ha fatto una cosa per cui si meritava solo di essere preso a calci e tutti quelli che stavano intorno hanno protestato, e io mi chiedevo perchè si lamentassero e l'ho anche assecondato, ritenendo la cosa normale -_-''... la cosa più triste è che avrei saputo difendermi perfettamente se avessi capito ce ne fosse la necessità...
Cerca di imparare a riconoscere i cattivi comportamenti, senza patemi, senza credere di stare pensando male di qualcuno se è questo il problema. Individua il comportamento o la persona e cerca di ignorarlo se il tutto continua.
Vecchio 29-05-2014, 19:28   #7
Esperto
L'avatar di notime
 

bè la cosa ti è servita a rendertene consapevole. Ora sta a te decidere cosa farci, con questa consapevolezza.
Vecchio 29-05-2014, 19:42   #8
Esperto
L'avatar di clizia
 

Si, Aria, ne sono convinta, perchè è successo più volte anche a me. Mi è capitato spesso che gli altri mi facessero notare che ero stata eccessivamente passiva verso comportamenti che sicuramente non ho reputato certo simpatici, ma che non ero arrivata a giudicare e a interpretare come veri e propri "affronti" nei miei confronti, e questo proprio perché sono stata abituata in famiglia ad essere sempre criticata, corretta ecc., per cui a volte mi capita di leggere quell'atteggiamento critico dell'altro come qualcosa di normale. E' come se fossi anestetizzata alle critiche tanto da non percepirle quasi più come tali, perchè negli anni ho interiorizzato la sensazione di sentirmi in difetto e "sbagliata".
E' strano però, è come se oscillassi tra due poli opposti, perchè a volte mi sento anestetizzata nei confronti delle critiche e dei soprusi, mentre altre volte sono molto suscettibile e reattiva.
E' come se facessi fatica a dosare il mio comportamento in quanto poco avvezza a riconoscere la reale natura di un dato comportamento....
Vecchio 31-05-2014, 10:57   #9
Esperto
L'avatar di anahí
 

Non solo è plausibile, è naturale: quando un comportamento è radicato non lo si mette in discussione, quindi non lo vediamo. Non si può conoscere qualcosa di cui non si può dubitare.
Anche a me capitava qualcosa di molto simile: il fatto che ogni mio sforzo dovesse essere teso ad evitare il rifiuto degli altri era proprio un assioma nelle mie interazioni.
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