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12-06-2021, 19:23
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Ultima modifica di Alakazam; 04-09-2021 a 22:05.
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12-06-2021, 19:35
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Che schifo...purtroppo l'unica soluzione percorribile è quella di rendersi indipendente e per farlo hai bisogno di una fonte di reddito.
Da una parte questo trattamento che hai ricevuto dovrebbe spronarti a darti da fare per smentire le loro convinzioni, ma deve partire da te.
Ti consiglierei un lavoro qualsiasi per partire e appena accumuli tot, vai a vivere in affitto da solo o con coinquilini.
Lo so che non è facile come a dirsi, non conosco nel dettaglio i tuoi problemi di ansia e fobia. Però in qualche modo devi uscire da quell'ambiente tossico.
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12-06-2021, 19:45
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,887
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Quando saranno anziani e avranno bisogno di aiuto ci penserà tua sorella a loro.
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12-06-2021, 19:58
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,074
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Mi dispiace molto, purtroppo i problemi che abbiamo noi spesso non vengono compresi, ma per quanto riguarda le visite che devi fare vai dal medico della mutua, una soluzione puoi trovarla con lui.
Poi lo so che è difficile, ma non impossibile essere un minimo indipendenti economicamente. Di sicuro quando loro avranno bisogno di te, perché prima o poi succederà, non dovrai sentirti in dovere di aiutarli.
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Ultima modifica di gaucho; 12-06-2021 a 20:18.
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13-06-2021, 00:07
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Quando saranno anziani e avranno bisogno di aiuto ci penserà tua sorella a loro.
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La beffa è che quando hanno bisogno di aiuto ci devo pensare sempre io, perché io sono a casa, mentre mia sorella, purtroppo, è nell'altra città. E se rifiuto sono io "l'ingrato", per loro e per i parenti. Mia sorella si sta impegnando per andare avanti, io invece non solo non faccio niente, ma non voglio (vorrei) neanche dare una mano.
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Sei il primogenito? Forse non è solo il genere.
Sono un primo figlio, condivido le tue sensazioni, sono nato come un esperimento, le cose che hai descritto capitano anche a me.
Non posso avanzare pretese e ho un fratello appoggiato in tutto, ogni volta che c'e bisogno di qualcosa è finanziato.
I genitori in generale pagano il figlio vincente, quello più predisposto a portare risultato.
Io penso sia il fardello di chi nasce per primo.
Le persone che mettono al mondo figli sono egoiste e agiscono in modo brutale e d'interesse.
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Il primogenito si, ma la differenza è di 1 anno e pochi mesi.
Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Mi dispiace molto, purtroppo i problemi che abbiamo noi spesso non vengono compresi, ma per quanto riguarda le visite che devi fare vai dal medico della mutua, una soluzione puoi trovarla con lui.
Poi lo so che è difficile, ma non impossibile essere un minimo indipendenti economicamente. Di sicuro quando loro avranno bisogno di te, perché prima o poi succederà, non dovrai sentirti in dovere di aiutarli.
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Con il medico della mutua si ma poi per fare le visite si deve pagare il ticket.
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13-06-2021, 00:34
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
Sembra una situazione tipica da famiglia narcisistica dove tu sei il figlio "scapegoat" e tua sorella é la "golden child".
Che ne pensi? Ti ci ritrovi?
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Non ho ben chiaro il modello...
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13-06-2021, 00:40
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 705
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
Sembra una situazione tipica da famiglia narcisistica dove tu sei il figlio "scapegoat" e tua sorella é la "golden child".
Che ne pensi? Ti ci ritrovi?
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Cioè tipo la famiglia di Benno Neumar, lì vi era un modello simile.
Intendo simile a questo stereotipo sopra descritto,non faccio riferimento alla famiglia dell'OP.
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13-06-2021, 07:18
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,995
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Giusto per capire: ti eri iscritto all'università dopo le superiori e loro ti hanno detto che dovevi uscire di casa a 18 anni? Tua sorella è in corso o fuori corso? Ora che lavoro stai facendo? Stai cercando? Ti adatteresti a un lavoro manuale pur di lavorare oppure vuoi avere un altro tipo di lavoro?
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13-06-2021, 08:47
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#9
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,750
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Mi stavo chiedendo le stesse cose di Ortica. Tua sorella al momento sta studiando quindi ci sta che la mantengono. Se non ricordo male tu hai fatto l'università. Durante quel periodo era la stessa di adesso la situazione?
Quello su cui mi trovo più in disaccordo con i tuoi genitori è il trattamento diverso tra i figli. Che avessero scelto di comportarsi in un modo o nell'altro avrebbero dovuto farlo con entrambi. Anche perché in questo modo creiano anche dell'astio tra fratelli.
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13-06-2021, 12:15
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da Ortica
Giusto per capire: ti eri iscritto all'università dopo le superiori e loro ti hanno detto che dovevi uscire di casa a 18 anni? Tua sorella è in corso o fuori corso? Ora che lavoro stai facendo? Stai cercando? Ti adatteresti a un lavoro manuale pur di lavorare oppure vuoi avere un altro tipo di lavoro?
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Mi stavo chiedendo le stesse cose di Ortica. Tua sorella al momento sta studiando quindi ci sta che la mantengono. Se non ricordo male tu hai fatto l'università. Durante quel periodo era la stessa di adesso la situazione?
Quello su cui mi trovo più in disaccordo con i tuoi genitori è il trattamento diverso tra i figli. Che avessero scelto di comportarsi in un modo o nell'altro avrebbero dovuto farlo con entrambi. Anche perché in questo modo creiano anche dell'astio tra fratelli.
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Ovviamente non è che ho un titolo superiore a quello di mia sorella e mi lamento se lei sta studiando, ci mancherebbe. Ci differiamo 1 anno e qualche mese.
Ciò che non accetto è la diversità di trattamento. Io mi devo fare problemi anche a comprare una pizza, mentre mia sorella si fa viaggi vari in tutta Italia, oltre a quello già menzionato prima.
Lavori manuali dove abito io significa lavori in nero, sottopagati e devi conoscere le persone giuste per entrare. E lavori comunque con gentaglia.
Poi se mi dici se farei il bidello, si lo farei senza alcun dubbio. Anzi, ho già fatto la domanda ma già so che non mi chiameranno mai, dato il punteggio che mi ritrovo.
Ora sto cercando qualche lavoro, ma in ogni casi significa trasferirsi, o nella città più vicina a circa 100km dove non c'è quasi nulla a livello lavorativo o in qualsiasi altra città d'Italia. Quindi sto cercando lavoro ma sempre con mille dubbi.
Sai, trasferirsi a 500-1000km di distanza, affrontando tutto da solo, tra trovare casa, condividerla, contratti vari e il lavoro in se, non è proprio qualcosa che mi sento in grado di sostenere. Già il contesto lavorativo sarebbe pesante da sopportare a livello relazionale, come già lo sai chi come me ha problemi simili ai miei. Figuriamoci affrontare tutto il resto. Di impossibile non c'è nulla, e infatti ho cercato e continuo a cercare qualcosa e ogni tanto qualche colloquio riesco ad ottenerlo (che poi va comunque male, dato lo stato in cui mi trovo).
Ma per uno come me che apre discussioni sul web del tipo "come superare la paura di prenotare una pizza", "come dire al medico che mi serve una ricetta" e "come superare l'ansia di parlare al telefono", non mi sembra difficile capire come cose del tipo ottenere il primo lavoro, trasferirsi lontano e affrontare i vari problemi, siano qualcosa Un Po' troppo difficili per me. Ma ci sto provando lo stesso, quantomeno nella fase della ricerca. Lo sapete, ho anche aperto altri topic abbastanza lunghi a riguardo, per provare a convincermi meglio e a superare le mie paure. Ma restano sempre cose esagerate, per lo stato in cui mi trovo e per il fatto che devo affrontare tutto da solo, decisamente fare un passo (solo uno?) più lungo della gamba. Di sicuro se sono qui in questo forum e dato il contesto, è facile capire che di certo non spicco per intraprendenza.
E senza neanche considerare le esigenze finanziare che servirebbero, quantomeno inizialmente...
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Ultima modifica di Alakazam; 13-06-2021 a 15:25.
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13-06-2021, 13:47
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Sei nato un anno prima, secondo me è anche peggio.
In ogni circostanza sei il figlio che doveva fare compagnia al successivo, una competizione barbarica nella stessa famiglia, vince il figlio migliore.
Comunque niente è realmente perduto, cioè che ci vuoi fare? Sono i fardelli che ti accompagnano dalla nascita alla morte.
Vedrai il tuo fratello o sorella godere delle agevolazioni tanto come qualsiasi altro estraneo.
Sono premiate le persone che stanno bene e fanno cose.
Tutte queste ansie e paure ci marchiano anche in famiglia, non c'è un vero aiuto, siamo soli per sempre nelle nostre vite striscianti.
Si diventa quei zii o cugini definiti strambi che non hanno niente di realistico, che muoiono come vivono, in silenzio e abbandonati.
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A me interessa soprattutto farmi la mia vita, non mi interessa vincere in qualcosa.
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13-06-2021, 14:11
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#12
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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i problemi psicologici dei figli non bisognerebbe rifiutarsi di riconoscerli, per cui per me in questi casi la responsabilità primaria è dei genitori, anche se il figlio è un uomo adulto. Quanto meno per le visite mediche dovrebbero provvedere a pagarle loro e se ci fosse volontà di seguire cure psicologiche/psichiatriche idem.
Mi pare un po' un ricatto questa richiesta di vedere un'improvvisa capacità di indipendenza, basato su un'aspettativa formalmente corretta ma che non tiene conto del rapporto famigliare e dei sentimenti che dovrebbe esserci alla base (e dei disturbi psicologici): o fai tutto da solo e ti liberi da questa situazione o ti concediamo al massimo di sopravvivere nella nostra abitazione con tutti disagi che comporta e i problemi che non possono che peggiorare. Anche perché non credo che loro possano essere contenti della situazione. Posso capirli se per esempio non si fidano pensando che non sfrutteresti al meglio i soldi per pagarti le cose iniziali per trovare un lavoro (quindi che pagano senza vedere poi i risultati attesi), certo nella situazione del mondo lavorativo attuale è pure normale non farcela. Quindi se non si hanno difficoltà economiche un aiuto in più potrebbero darlo. Altrimenti uno dovrebbe buttarsi pensando unicamente a uscirne per se stesso, magari stringe i denti per un tot mesi per fare un qualsiasi lavoro, per trasferirsi altrove e prendere poi eventualmente il reddito di cittadinanza. Ma c'è sempre l'impedimento dovuto alle fobie sociali che può vincere sulla decisione razionale, al di là delle proprie intenzioni.
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Ultima modifica di alien boy; 13-06-2021 a 14:14.
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13-06-2021, 17:08
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#13
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Quote:
Le visite mediche sono problemi miei, tranne per cose gravi. Quindi la vista non è una cosa grave, quindi niente oculista nonostante abbia problemi. La gastrite non è una cosa grave. Idem l'udito. Niente analisi, niente di niente
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se sei nel loro nucleo familiare e non riesci a uscirne perchè non hai lavoro, perchè loro non ti hanno mai aiutato a formarti, non avrai neanche nessun diritto sociale perchè sono pressocchè tutti subordinati al nucleo familiare
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13-06-2021, 17:22
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
i problemi psicologici dei figli non bisognerebbe rifiutarsi di riconoscerli, per cui per me in questi casi la responsabilità primaria è dei genitori, anche se il figlio è un uomo adulto. Quanto meno per le visite mediche dovrebbero provvedere a pagarle loro e se ci fosse volontà di seguire cure psicologiche/psichiatriche idem.
Mi pare un po' un ricatto questa richiesta di vedere un'improvvisa capacità di indipendenza, basato su un'aspettativa formalmente corretta ma che non tiene conto del rapporto famigliare e dei sentimenti che dovrebbe esserci alla base (e dei disturbi psicologici): o fai tutto da solo e ti liberi da questa situazione o ti concediamo al massimo di sopravvivere nella nostra abitazione con tutti disagi che comporta e i problemi che non possono che peggiorare. Anche perché non credo che loro possano essere contenti della situazione. Posso capirli se per esempio non si fidano pensando che non sfrutteresti al meglio i soldi per pagarti le cose iniziali per trovare un lavoro (quindi che pagano senza vedere poi i risultati attesi), certo nella situazione del mondo lavorativo attuale è pure normale non farcela. Quindi se non si hanno difficoltà economiche un aiuto in più potrebbero darlo. Altrimenti uno dovrebbe buttarsi pensando unicamente a uscirne per se stesso, magari stringe i denti per un tot mesi per fare un qualsiasi lavoro, per trasferirsi altrove e prendere poi eventualmente il reddito di cittadinanza. Ma c'è sempre l'impedimento dovuto alle fobie sociali che può vincere sulla decisione razionale, al di là delle proprie intenzioni.
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Non è che tutte le famiglie hanno tutta questa lungimiranza.
Per la mia famiglia i problemi psicologici non esistono. Esistono le persone normali e i pazzi tipo manicomi anni 20'.
Vivo ormai da molti anni da isolato, senza amici e quant'altro con evidenti problematiche rispetto a coetanei "normali". Ma loro non si sono mai fatti problemi a riguardo, tra indifferenza e ignoranza.
Quindi non c'è nessuna lungimiranza e nessuna strategia loro dietro alle loro decisioni, in termini di ricatti, aspettative e quant'altro. Ma solo indifferenza rispetto al mio futuro.
La loro logica è: "Noi ti abbiamo dato da mangiare ti abbiamo cresciuto, non solo fino a 14 anni ma addirittura anche fino ai 18, il nostro compito è finito".
Tutto il resto non è ne responsabilità né affar loro.
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Nel interesse di farti una vita c'è comunque il fatto che tu sia (siamo) un vincente o un perdente.
Ti presenti ai tuoi genitori chiedendo un supporto importante e ti senti rispondere di no.
Per quale motivo ti negano quello che poi viene concesso al tuo fratello o sorella? (non solo denaro, anche supporto emotivo).
È un investimento che fanno sul figlio vincente.
Ti possono voler bene quanto possono voler bene a un cagnolino in modo neutrale e con certe distinte regole.
Ci sono tanti ragazzini di vent'anni sereni sotto questi aspetti perché si sono trovati nel mondo del lavoro, mentre una persona adulta che arranca ha il ruolo del perdente.
Questo vale per la società quanto per la famiglia, tu puoi farti la tua vita ma sempre sotto il loro giudizio e di conseguenza aiuto, permesso, concessioni, e ostacoli, umiliazioni, fino a vederti togliere la libertà stessa.
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I vincoli economici purtroppo rappresentano spesso vere e proprie catene...
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13-06-2021, 23:57
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#15
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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L'indifferenza riguarda anche il fatto che resti lì con loro? In caso vogliano che lasci casa pare strano che non abbiano neanche minimamente immaginato la possibilità di scendere a patti dopo diversi anni che la situazione ai trascina avanti e non si vedono possibilità di cambiamento. Se gli è venuta in mente e l'hanno rifiutata hanno fatto una scelta.
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14-06-2021, 00:13
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
L'indifferenza riguarda anche il fatto che resti lì con loro? In caso vogliano che lasci casa pare strano che non abbiano neanche minimamente immaginato la possibilità di scendere a patti dopo diversi anni che la situazione ai trascina avanti e non si vedono possibilità di cambiamento. Se gli è venuta in mente e l'hanno rifiutata hanno fatto una scelta.
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In verità gli fa comodo che resti a casa, perché così mi "sfruttano", perché altrimenti sarebbero soli.
D'altra parte gli sto sulla scatole perché consumo energia elettrica o perché mangio i biscotti.
E continuano con la sola politica nel non darmi nulla, perché secondo loro già mi stanno facendo un favore che mi danno da mangiare e un letto dove dormire. La vedono proprio, emotivamente, come una cosa sbagliata.
Per loro dovrei lasciare casa oppure lavorare abitando sempre da loro, però dandogli parte di quel che prendo e contribuendo comprandogli un auto, comprare la cucina nuova, etc. Perché in fondo loro mi hanno dato sussistenza per decenni, quindi sarebbe giusto ripagarli per quel che mi hanno dato.
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14-06-2021, 00:31
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,049
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Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Quando saranno anziani e avranno bisogno di aiuto ci penserà tua sorella a loro.
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E invece lo dovrà fare lui se rimane a casa, perché lei è lontana.
Ci sono spesso discriminazioni sui figli, ma non penso sia una questione di genere, ma più di puntare sul cavallo migliore, quando invece andrebbe aiutato il figlio in difficoltà. Se eri disabile ti aiutavano, invece così no.
Al lavoro è uguale, si punta tutto sul dipendente che (all'apparenza) promette meglio, lasciando tutti gli altri a fare da cavalier servente, abbandonati, emarginati, senza formazione e senza più motivazione.
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14-06-2021, 07:50
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#18
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
Sembra una situazione tipica da famiglia narcisistica dove tu sei il figlio "scapegoat" e tua sorella é la "golden child".
Che ne pensi? Ti ci ritrovi?
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La mia..
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14-06-2021, 12:52
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#19
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
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Dopo la rivoluzione francese hanno istituito le quote ereditarie legittime, proprio perchè venivano create discriminazioni ereditarie tra i figli in modo soggettivo e spesso ingiusto.Ad esempio veniva premiato solo il primogenito o il maschio.
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14-06-2021, 17:31
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#20
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
I miei sono arrivati a rinfacciarmi i limoni ti rendi conto?
Limoni che abbiamo gratis, non roba comprata e pagata chissà quanto
Pensa che tante volte mi mandavano a scuola senza neanche 1 € per la merenda e io sempre a fare la figura del miserabile pezzente.
Una volta mia madre mi ha lasciato senza soldi (stiamo parlando dell'euro al giorno, non chissà quale paghetta) per più di una settimana.
Un giorno vado a frugare in camera dei miei e trovo un salvadanaio con più di 100€ tutto a monete da 1 e 2 euro e chiedo spiegazioni a riguardo, dato che diceva di non avere monete da darmi per la merenda.
La scusa é stata che quei soldi erano soldi che mio padre aveva vinto alle macchinette e non me li poteva dare! Ci rendiamo conto?
Io andavo a scuola vestito come uno straccione, senza ombrello quando pioveva e neanche i soldi per la merenda, però avevano sempre soldi per macchinette, gratta e vinci, lotto, superenalotto e altre minchiate.
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Abbiamo qualcosa in comune
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