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25-11-2014, 12:41
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#41
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Se è per questo non avrebbero dovuto farlo nemmeno coi casinisti, ma la differenza è che a questi non importava nulla. Allora è meglio prima di tutto cominciare ad apprezzarsi, perché se non ci si apprezza prima noi, qualunque cosa verrà dall'esterno non sembrerà mai abbastanza lontana da un critica.
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25-11-2014, 12:52
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#42
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Se è per questo non avrebbero dovuto farlo nemmeno coi casinisti, ma la differenza è che a questi non importava nulla. Allora è meglio prima di tutto cominciare ad apprezzarsi, perché se non ci si apprezza prima noi, qualunque cosa verrà dall'esterno non sembrerà mai abbastanza lontana da un critica.
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Già, questo è un concetto che va ribadito incessantemente e costantemente soprattutto qua dentro,e bisogna capire che questo "auto-apprezzamento" dev'essere incondizionato e a priori, non può essere "razionalizzato" facendo somme e differenze tra pregi e difetti, qualsiasi cosa, ma proprio qualsiasi cosa che ci fa star male di noi, dobbiamo accettarci e perdonarci (cazzo ho iniziato a parlare come gesù,vado a crocifiggermi)
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25-11-2014, 12:56
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#43
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Vero che il loro ego da bambini/preadolescenti è più forte, ma..
Il casinista agli occhi della classe è una figura positiva, portando il buon umore e la goliardia nelle deprimenti giornate di apprendistato, eccetto quando la fa fuori dal vaso e qualcuno si fa male e/o tutti gli studenti vengono puniti per le sue azioni, annullando una gita per esempio.
Lì viene ingiuriato come tutti i comuni mortali.
Invece, il timido è spesso percepito socialmente come strano/inquietante, quando non malato.
Questo, al netto di cosa possa pensare di sè stesso.
Purtroppo non tutte le cause di un male, anche psicologico, possono essere ricondotte solo a chi ne soffre. Nè tantomeno è ingiusto aspettarsi un aiuto esterno, specie da adulti ed educatori, usando un tatto particolare in questi casi.
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25-11-2014, 12:57
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#44
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Se è per questo non avrebbero dovuto farlo nemmeno coi casinisti, ma la differenza è che a questi non importava nulla.
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No, la differenza è che, come ha detto Novak, agli occhi della classe il "casinista" è più "figo". Poi, certo, la gogna pubblica serve a poco, in questi casi. Metodi educativi in failure totale.
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25-11-2014, 13:01
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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L'insicuro si sente sempre sotto esame, ma come tale è egli il primo esaminatore di se stesso. Non si accetta e proietta la sua non accettazione sul prossimo, esattamente come il narcisista patologico si apprezza troppo e proietta sugli altri tale considerazione per cui non può non pensare di non piacere se non a coloro che considera stupidi.
Un altro problema dell'insicuro sono anche le strategie di compensazione che mette in atto per risollevare la sensazione dell'ego ferito: quando hai poca autostima su ogni versante, rimane ben poco per compensare questa lacuna se non forse l'aspetto morale...ecco allora che fioccano le considerazioni "morali" contro la gente cattiva, irrispettosa, superficiale fino ad arrivare ad estenderle a tutta la società. Il fobico non si accetta ma in base al classico meccanismo della dissonanza cognitiva, inizia a raccontarsi che sono solo gli altri a non accettarlo, quindi gli altri sono cattivi, insensibili, senza tatto ecc.
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25-11-2014, 13:04
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#46
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
No, la differenza è che, come ha detto Novak, agli occhi della classe il "casinista" è più "figo"
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Anche quando la gente andava a riferire in presidenza di certe "malefatte"? Non credo proprio
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25-11-2014, 13:06
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#47
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Invece, il timido si percepisce spesso socialmente come strano/inquietante, quando non malato
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Esistono anche introversi e asociali che vanno fieri di questa loro caratteristica, che non parlano né interagiscono con nessuno e ne fanno motivo di vanto.
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25-11-2014, 13:08
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#48
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Un altro problema dell'insicuro sono anche le strategie di compensazione che mette in atto per risollevare la sensazione dell'ego ferito: quando hai poca autostima su ogni versante, rimane ben poco per compensare questa lacuna se non forse l'aspetto morale...ecco allora che fioccano le considerazioni "morali" contro la gente cattiva, irrispettosa, superficiale fino ad arrivare ad estenderle a tutta la società.
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Sarà, ma noto che quando si fanno queste osservazioni (fondate o meno che siano), si alza spesso un muro di gomma, della serie: ce ne sbattiamo le palle della tua morale, il problema è tuo, adeguati perché noi facciamo come cazzo ci pare.
Nella fattispecie, certi insegnanti (e certe famiglie, aggiungo) dovrebbero rimettere in discussione i loro metodi educativi, e questa è una problematica GRAVE, data l'importanza del loro ruolo.
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25-11-2014, 13:09
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#49
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
L'insicuro si sente sempre sotto esame, ma come tale è egli il primo esaminatore di se stesso. Non si accetta e proietta la sua non accettazione sul prossimo, esattamente come il narcisista patologico si apprezza troppo e proietta sugli altri tale considerazione per cui non può non pensare di non piacere se non a coloro che considera stupidi.
Un altro problema dell'insicuro sono anche le strategie di compensazione che mette in atto per risollevare la sensazione dell'ego ferito: quando hai poca autostima su ogni versante, rimane ben poco per compensare questa lacuna se non forse l'aspetto morale...ecco allora che fioccano le considerazioni "morali" contro la gente cattiva, irrispettosa, superficiale fino ad arrivare ad estenderle a tutta la società. Il fobico non si accetta ma in base al classico meccanismo della dissonanza cognitiva, inizia a raccontarsi che sono solo gli altri a non accettarlo, quindi gli altri sono cattivi, insensibili, senza tatto ecc.
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Benissimo, questa è una parte del problema, probabilmente la maggiore.
Imparare a star bene con sè stessi è sufficiente per vivere dignitosamente.
Dall'altro lato, neghiamo ci sia un oggettivo pregiudizio, un comportamento ostile, specie in alcuni contesti come quello giovanile e scolastico, verso la timidezza (talvolta pure l'introversione)?
E' sbagliato sensibilizzare, oppure educare gli educatori a sviluppare comportamenti ad hoc per questi casi?
Specie se si parla di bambini, che non hanno certo la maturità psicologica per uscirne da soli, e secondo me nemmeno con l'aiuto di uno psicologo.
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25-11-2014, 13:10
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#50
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Se è per questo allora c'è anche un pregiudizio verso l'eccessiva estroversione...
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25-11-2014, 13:11
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#51
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Benissimo, questa è una parte del problema, probabilmente la maggiore.
Imparare a star bene con sè stessi è sufficiente per vivere dignitosamente.
Dall'altro lato, neghiamo ci sia un oggettivo pregiudizio, un comportamento ostile, specie in alcuni contesti come quello giovanile e scolastico, verso la timidezza (talvolta pure l'introversione)?
E' sbagliato sensibilizzare, oppure educare gli educatori a sviluppare comportamenti ad hoc per questi casi?
Specie se si parla di bambini, che non hanno certo la maturità psicologica per uscirne da soli, e secondo me nemmeno con l'aiuto di uno psicologo.
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Vabbé, l'importante è diventare comfortably numb alle contumelie altrui, poi fuori può pure succedere la terza guerra mondiale, va tutto bene e la società è sempre buona e giusta
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25-11-2014, 13:11
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#52
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Nella fattispecie, certi insegnanti (e certe famiglie, aggiungo) dovrebbero rimettere in discussione i loro metodi educativi, e questa è una problematica GRAVE, data l'importanza del loro ruolo.
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Fare l'insegnante è tutto fuorché un mestiere facile in termini di concentrazione e tenuta psicologica.
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25-11-2014, 13:12
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#53
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Originariamente inviata da muttley
Se è per questo allora c'è anche un pregiudizio verso l'eccessiva estroversione...
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Qui dentro, forse.
In generale non mi pare così diffuso come il suo opposto.
Mai sentita l'equiparazione estroverso = potenziale serial killer, p.es.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 25-11-2014 a 13:14.
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25-11-2014, 13:13
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#54
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Fare l'insegnante è tutto fuorché un mestiere facile in termini di concentrazione e tenuta psicologica.
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Nessuno ti obbliga a diventarlo, invece a scuola ci devi andare.
Ecco che fioccano le attenuanti per chi dovrebbe essere più maturo e preparato di un preadolescente. Invece il ragazzo si deve attaccare al tram e diventare insensibile a come lo trattano, nessuna attenuante, sono tutte seghe mentali (cit.)
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25-11-2014, 13:13
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#55
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Se è per questo allora c'è anche un pregiudizio verso l'eccessiva estroversione...
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Del tipo, bambini iperattivi? O persone estremamente pedanti, invasive e chiacchierone? Ho sentito più volte gente lamentarsi di altri che parlano troppo, però in genere questi ultimi conducono comunque una vita sociale decente.
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25-11-2014, 13:14
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#56
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Se è per questo allora c'è anche un pregiudizio verso l'eccessiva estroversione...
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Sì, come hai detto prima quando si va in presidenza o si viene sospesi.
Ma mi pare un po' diverso
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25-11-2014, 13:15
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#57
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Vabbé, l'importante è diventare comfortably numb alle contumelie altrui, poi fuori può pure succedere la terza guerra mondiale, va tutto bene e la società è sempre buona e giusta
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L'importante è non indulgere a 40 anni suonati in proclami adolescenziali contro la società marcia e cattiva, quando la società imperfetta in quanto sintesi di tante esigenze diverse e spesso opposte, e non espressione di chissà quale impero del male. Ognuno ha la sua idea di società ideale, ma capire perché è imperfetta è il primo modo per spingerla nella direzione in cui si vorrebbe. Altrimenti è solo "protestatarismo" fine a se stesso
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25-11-2014, 13:17
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#58
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Nessuno ti obbliga a diventarlo
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Coi tempi che corrono, ci sono ben poche alternative. E comunque non è facile gestire venti animali in rivolta anche solo per poche ore a settimana
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25-11-2014, 13:18
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#59
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Originariamente inviata da muttley
L'importante è non indulgere a 40 anni suonati
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Quella è la tua età? Complimenti, te li porti bene
Io sono un po' più giovane, ho l'età dell'Eccelso nel momento del suo viaggio di capitale importanza nella storia dell'Universo
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Originariamente inviata da muttley
in proclami adolescenziali contro la società marcia e cattiva, quando la società imperfetta in quanto sintesi di tante esigenze diverse e spesso opposte, e non espressione di chissà quale impero del male.
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"Sintesi" un paio di ciufoli. Prevalenza e a volte dittatura della maggioranza, è più corretto.
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Originariamente inviata da muttley
Ognuno ha la sua idea di società ideale, ma capire perché è imperfetta è il primo modo per spingerla nella direzione in cui si vorrebbe. Altrimenti è solo "protestatarismo" fine a se stesso
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A me pare che per te la società sia perfetta, quando ti faccio notare diverse sue imperfezioni svicoli sempre.
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25-11-2014, 13:19
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#60
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Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Coi tempi che corrono, ci sono ben poche alternative. E comunque non è facile gestire venti animali in rivolta anche solo per poche ore a settimana
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Ah ecco, ora capisco un po' meglio.
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