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Originariamente inviata da XL
Allora poi mi verrebbe voglia di prendere i tizi che affermano queste cose (compresi i vari Ellis che infestano le librerie) e torturarli per ore (e mi vengono in mente sempre torture più violente per queste belle persone qua che affermano tutte queste cose ) e se iniziano a lamentarsi gli direi "avete scelto voi di non essere felici in questo contesto qua, l'esser felici dipende solo da una vostra scelta, mica da me? Non chiedete a me di liberarvi o di smettere di torturarvi, io non c'entro nulla. Come dicevate prima? Qualsiasi contesto va bene per esser felici nevvero? Quindi dipende solo da voi l'esser felici anche in questo contesto mica da me, io faccio parte del contesto, perché chiedete a me di far qualcosa che dipende solo da voi?".
Se poi diranno anche in queste condizioni di esser d'accordo con me e che io non c'entro nulla e che sono loro gli unici responsabili della loro sofferenza mi convicerò che erano in buona fede.
Ma se iniziano a lamentarsi con me anche solo un po' allora vuol dire che erano scemenze quelle che sostenevano.
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C'è qualcuno che per caso ti sta torturando impedendoti di essere felice? Ammettiamo che lo stato della vita interiore dipenda dalla pienezza e dall'integrità delle condizioni fisiche, tolto questo, a parità di condizioni fisiche perché diverse persone sono felici e altre no? Perché per alcune un certo contesto è sufficiente per essere soddisfatte e per altre no? Da cosa dipende se non dalla scelta personale? Genetica? Rispondi a questa domanda, se non riesci a rispondere vuol dire che non hai risposte, di conseguenza non puoi nemmeno affermare il contrario di ciò che ti stiamo dicendo.
PS Come avrebbe fatto il sg. Wayne Dyer, abbandonato dal padre alla nascita e cresciuto in un orfanotrofio, a diventare il Mr Positive che tutti conoscono se non tramite una scelta? O Nick Vujicic, focomelico dalla nascita, a diventare un motivational speaker?