FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > SocioFobia Forum Generale
Rispondi
 
Vecchio 12-09-2025, 19:44   #1
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Parlo di una cosa che a me dà molto fastidio, mi piacerebbe sentire se altri utenti si sono trovati in situazioni analoghe e come l'hanno presa, o come la prenderebbero se ci si trovassero.

Negli anni mi è capitato spesso di provare a comunicare i miei problemi a diverse persone: conoscenti, amici, e da un certo punto in poi anche psicologi e psichiatri.
Non sempre, ma diverse volte quando ho esposto un determinato problema, cioè malessere mentale, ansie, blocchi psicologici nel fare le cose, mi sono sentito rispondere come prima cosa: "Ma è normale", "Sono cose che provano tutti", e così via.
Ora, partiamo dal presupposto che c'è una bella differenza tra provare un'ansia lieve o media ma superabile, e provare un'ansia che ti impedisce letteralmente di fare le cose, che te le fa rimandare per mesi o anni, che ti blocca completamente o, nei casi peggiori, che ti fa restare chiuso in casa. Il primo tipo di ansia è "normale" e "capita a tutti", il secondo no.
Poi riesco anche a immaginare che le persone comuni, quando mi dicono che i miei problemi mentali sono "cose normali" e che "hanno tutti" magari vogliano incoraggiarmi. Anche se a me commenti del genere danno comunque fastidio, mi sembrano che vadano a sminuire i problemi in cui mi dibatto e che sono stati e sono tuttora invalidanti rispetto alla possibilità di condurre una vita soddisfacente o quantomeno funzionale. Mi sembra un modo per liquidare sbrigativamente il problema e magari passare ad altro.
Quello che però veramente non capisco è che discorsi del genere me li facciano degli specialisti, cioè psicologi e psichiatri, che dovrebbero avere ben chiaro che se una persona finisce in psichiatria perché fatica a vivere o ha bisogno di psicofarmaci pesanti per tirare avanti, forse non ha cose che "capitano a tutti".
Eppure la psicologa del CSM che mi ha seguito questi discorsi li faceva sistematicamente. Io spiegavo che certe cose semplici non riesco letteralmente a farle, e lei come prima cosa mi diceva: "Capita a tutti di provare ansia". A me una specialista del genere sembra semplicemente una persona poco competente e magari pure poco sveglia di testa.

O forse sono io che interpreto male o reagisco male a questo tipo di commenti o a questo approccio ai problemi altrui? A volte me lo chiedo.
Fatto sta che, fossero pure tentativi di incoraggiare, a me provocano solo fastidio se non rabbia.

Ultima modifica di Hor; 12-09-2025 a 19:53.
Vecchio 12-09-2025, 19:53   #2
Esperto
L'avatar di Axolotl~
 

Non sei tu, posso solo dirti che uno specialista da cui andavo, quando gli dicevo " ho ansia mentre sono fuori di casa da sola, mi blocco mentre sto camminando " la sua risposta è stata " vai avanti lo stesso " ok zio. Vengo da te per un problema sennò non venivo minchione. ( ho risolto con la cognitivo comportamentale cambiando medico).

Ultima modifica di Axolotl~; 12-09-2025 a 19:55.
Vecchio 12-09-2025, 20:05   #3
Esperto
L'avatar di Sasuke
 

Secondo me hanno ragione gli psicologi, tutti hanno difficoltà, la differenza è come vengono affrontate, non si tratta di sminuire ma di valutare cosa si fa per modificare la propria situazione, per esempio molti ragazzi soffrono per la propria bruttezza, ma magari sono sovrappeso o non in forma perché non fanno sport, o non si tagliano i capelli, o non si mettono le lenti a contatto, o hanno poche possibilità di farlo perché non lavorano, o non hanno l'auto o vivono con i genitori per il medesimo motivo, tutte scelte legittime, ma è altrettanto legittimo non essere presi in considerazione da possibili partner a causa del proprio aspetto e comportamento, ora, gli psicologi studiano, è anche certo che qualcuno sia un pessimo professionista, ma se se ne sente diversi e l'opinione di un esperto non è mai gradita siamo davanti a un rifiuto, si inizia con l'incolpare i propri genitori, amici compagni di scuola etc etc, insomma la colpa è sempre degli altri, quello che viene detto per incoraggiare è assolutamente vero, il passato è passato e un adulto non può sperare di cambiare in meglio facendo sempre le stesse cose, poi se uno va da uno specialista che gli da ragione a descrivere un mondo contro alla Don Chisciotte dove il paziente è l'eroe di turno allora là si, ti sta rubando i soldi facendo fesso e pseudo contento.
Vecchio 12-09-2025, 20:16   #4
Esperto
L'avatar di juan
 

Questo succede perché certi aspetti che diventano esagerati e vincolanti nell'ambito di un disturbo mentale fanno parte della vita di ognuno e quindi la gente si sente in dovere (o in diritto) di dire che sanno di cosa stai parlando, soprattutto nel mondo di oggi in cui la salute mentale è un argomento ormai alla portata di tutti e le autodiagnosi fioccano. Quindi provare ansia per un esame diventa avere un disturbo d'ansia, essere di cattivo umore diventa avere un disturbo depressivo, controllare il gas tre volte diventa avere un disturbo ossessivo compulsivo, essere lunatico diventa avere un disturbo bipolare. Gli unici che per ora rimangono esenti sono i disturbi psicotici perché non credo qualcuno ti verrebbe mai a dire ''Ah senti le voci? Anche io''. Quindi secondo me per essere capiti bisogna spingersi fino ai limiti della sanità mentale fino a sperimentare stati psicologici lontani dal comune sentire, solo così riceverai un po' di comprensione e umanità.
Vecchio 12-09-2025, 20:38   #5
Esperto
L'avatar di cosechenonho
 

Per me non lo fanno neanche per incoraggiarci, semplicemente non hanno di meglio da dire perché mancano di professionalità e di serietà.
Ringraziamenti da
Keith (15-09-2025)
Vecchio 12-09-2025, 21:03   #6
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Con una persona con cui ci si confida su questioni personali ci deve essere empatia.
Se non c'è empatia è come parlare a vuoto...
Vecchio 13-09-2025, 02:51   #7
Esperto
 

la gente (tutta) sminuisce sempre i problemi non propri..

FINE.
Vecchio 13-09-2025, 04:53   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da 忘れられた Visualizza il messaggio
la gente (tutta) sminuisce sempre i problemi non propri..

FINE.
Uno specialista non può banalizzare un disturbo psicologico invalidante, questo non si può sentire.
A meno che il paziente no lo stia esagerando, e realmente sia lievissimo e non impatti sulla qualità di vita. Perché è vero che "un po' di ansia ce l'abbiamo tutti", ma oltre una certa soglia è patologica, non fisiologica, non si può accettare da uno psicoterapeuta.


Quanto tutti comunemente e quotidianamente sminuiscano cose che non conoscono , invalidanti in maniera anche devastante, lo sa chi le ha certe cose.
Chi non le ha pensa magari di non sminuire nulla, che l'altro esageri, e spesso lo fa il soggetto stesso che non accetta la gravità di quello che ha poiché non è considerata dagli altri cosa grave pur essendolo.
Bisogna in primis riconoscersi la gravità, poi spiegare quando si ricevono commenti ignoranti, perché è normale che la gente non sappia di cosa stai parlando se quel problema esiste in forma diffusa, fisiologica e tollerabilissima. Spetta purtroppo a noi chiarire che sì, tutti hanno l'acciacco ma ci sono livelli diversi.
Questo non riguarda solo disturbi psicologici.
Ma sui disturbi psico ci sono persone che purtroppo non accettano che "le cose della mente" possano essere gravi, e quindi non si curano, arrivano a ridursi malissimo, e dicono a se stessi che devono farcela con la volontà, si rifiutano di vedere strizzacervelli e prendere farmaci perché sono cose per i matti, e intanto preferiscono stare malissimo piuttosto che affrontare il disturbo grave per quello che è.

Ripeto che questo non accade solo coi problemi psico.


E ripeto che uno specialista che banalizza disturbi di livello
invalidante, tra l'altro nel suo campo di competenza,
dovrebbe andare a fare un altro lavoro. L'ansia è fisiologica fino ad una certa soglia, oltre è patologica, se non sanno questo dove si sono laureati? Bisognerebbe sempre contestualizzare le affermazioni prima di criticare, ma in questi caso mi sento di criticare lo stesso.


Menzione d'onore per chi utilizza gli altri per auto sminuire i propri disturbi: un utente suicidal con importante disturbo psicologico mi ha detto : "tu hai motivi per ammazzarti, io no."

Ma pensa a curarti a dovere invece di suggerire agli altri di accopparsi, quella è la tua di malattia che ti dice di ammazzarti, non la mia.
Ringraziamenti da
Smeraldina (13-09-2025)
Vecchio 13-09-2025, 05:36   #9
Esperto
L'avatar di Smeraldina
 

A me molti anni fa una presunta psicologa che si faceva pagare poco e che poi non era iscritta neanche all'albo mi aveva detto di farmi guarire prendendo molti integratori multivitaminici,in quel periodo non facevo che comprare integratori,non servirono a niente questa era solo una ciarlatana,vedete che roba,poi ovviamente non ci andai più.

Ultima modifica di Smeraldina; 13-09-2025 a 05:39.
Vecchio 13-09-2025, 05:45   #10
Esperto
L'avatar di Smeraldina
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Uno specialista non può banalizzare un disturbo psicologico invalidante, questo non si può sentire.
A meno che il paziente no lo stia esagerando, e realmente sia lievissimo e non impatti sulla qualità di vita. Perché è vero che "un po' di ansia ce l'abbiamo tutti", ma oltre una certa soglia è patologica, non fisiologica, non si può accettare da uno psicoterapeuta.


Quanto tutti comunemente e quotidianamente sminuiscano cose che non conoscono , invalidanti in maniera anche devastante, lo sa chi le ha certe cose.
Chi non le ha pensa magari di non sminuire nulla, che l'altro esageri, e spesso lo fa il soggetto stesso che non accetta la gravità di quello che ha poiché non è considerata dagli altri cosa grave pur essendolo.
Bisogna in primis riconoscersi la gravità, poi spiegare quando si ricevono commenti ignoranti, perché è normale che la gente non sappia di cosa stai parlando se quel problema esiste in forma diffusa, fisiologica e tollerabilissima. Spetta purtroppo a noi chiarire che sì, tutti hanno l'acciacco ma ci sono livelli diversi.
Questo non riguarda solo disturbi psicologici.
Ma sui disturbi psico ci sono persone che purtroppo non accettano che "le cose della mente" possano essere gravi, e quindi non si curano, arrivano a ridursi malissimo, e dicono a se stessi che devono farcela con la volontà, si rifiutano di vedere strizzacervelli e prendere farmaci perché sono cose per i matti, e intanto preferiscono stare malissimo piuttosto che affrontare il disturbo grave per quello che è.

Ripeto che questo non accade solo coi problemi psico.


E ripeto che uno specialista che banalizza disturbi di livello
invalidante, tra l'altro nel suo campo di competenza,
dovrebbe andare a fare un altro lavoro. L'ansia è fisiologica fino ad una certa soglia, oltre è patologica, se non sanno questo dove si sono laureati? Bisognerebbe sempre contestualizzare le affermazioni prima di criticare, ma in questi caso mi sento di criticare lo stesso.


Menzione d'onore per chi utilizza gli altri per auto sminuire i propri disturbi: un utente suicidal con importante disturbo psicologico mi ha detto : "tu hai motivi per ammazzarti, io no."

Ma pensa a curarti a dovere invece di suggerire agli altri di accopparsi, quella è la tua di malattia che ti dice di ammazzarti, non la mia.
Anche il mio medico psichiatra sminuisce il mio disturbo,mi dice che tutti viviamo nell'incertezza,che tutti abbiamo un certo livello ansiogeno,se ne fottono pensano solo al dio denaro scusate l'espressione.
Vecchio 13-09-2025, 18:02   #11
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Parlo di una cosa che a me dà molto fastidio, mi piacerebbe sentire se altri utenti si sono trovati in situazioni analoghe e come l'hanno presa, o come la prenderebbero se ci si trovassero.

Negli anni mi è capitato spesso di provare a comunicare i miei problemi a diverse persone: conoscenti, amici, e da un certo punto in poi anche psicologi e psichiatri.
Non sempre, ma diverse volte quando ho esposto un determinato problema, cioè malessere mentale, ansie, blocchi psicologici nel fare le cose, mi sono sentito rispondere come prima cosa: "Ma è normale", "Sono cose che provano tutti", e così via.
Ora, partiamo dal presupposto che c'è una bella differenza tra provare un'ansia lieve o media ma superabile, e provare un'ansia che ti impedisce letteralmente di fare le cose, che te le fa rimandare per mesi o anni, che ti blocca completamente o, nei casi peggiori, che ti fa restare chiuso in casa. Il primo tipo di ansia è "normale" e "capita a tutti", il secondo no.
Poi riesco anche a immaginare che le persone comuni, quando mi dicono che i miei problemi mentali sono "cose normali" e che "hanno tutti" magari vogliano incoraggiarmi. Anche se a me commenti del genere danno comunque fastidio, mi sembrano che vadano a sminuire i problemi in cui mi dibatto e che sono stati e sono tuttora invalidanti rispetto alla possibilità di condurre una vita soddisfacente o quantomeno funzionale. Mi sembra un modo per liquidare sbrigativamente il problema e magari passare ad altro.
Quello che però veramente non capisco è che discorsi del genere me li facciano degli specialisti, cioè psicologi e psichiatri, che dovrebbero avere ben chiaro che se una persona finisce in psichiatria perché fatica a vivere o ha bisogno di psicofarmaci pesanti per tirare avanti, forse non ha cose che "capitano a tutti".
Eppure la psicologa del CSM che mi ha seguito questi discorsi li faceva sistematicamente. Io spiegavo che certe cose semplici non riesco letteralmente a farle, e lei come prima cosa mi diceva: "Capita a tutti di provare ansia". A me una specialista del genere sembra semplicemente una persona poco competente e magari pure poco sveglia di testa.

O forse sono io che interpreto male o reagisco male a questo tipo di commenti o a questo approccio ai problemi altrui? A volte me lo chiedo.
Fatto sta che, fossero pure tentativi di incoraggiare, a me provocano solo fastidio se non rabbia.

Togliendo da mezzo quelli che minimizzano perché a loro non gli interessa niente, in effetti si, ci sono cose che capitano a tutti ed è bene che lo sappiate in quanto voi non siete pazzi mentre gli altri non sono super uomini ai quali va sempre tutto bene e non sbagliano mai niente. Il problema nasce quando un disturbo è invalidante e di grossa portata, quindi diventa patologico. Con questo ci sono si tanti dottori stupidi e poco professionali ma, al tempo stesso, la mente non è una scienza esatta dove intervenire.
Spesso ti chiedono: ho l'ansia, come posso fare per guarire? Uno cosa gli deve rispondere? Non esiste la formula magica, bisogna risalire alle cause più profonde per cercare di risolvere il problema ma questo comporta anche molto impegno e fatica da parte del paziente. Altrimenti si può trattare la cosa in modo più superficiale curando i sintomi ma non il problema e, a quel punto, ti possono soltanto riempire di farmaci, se poi non va allora possono cambiarti cura oppure aumentarti il dosaggio. Più di questo non si può fare niente.
Perché spesso è bello scappare dai problemi e dare la colpa in generale a questo e quello, è molto più facile, anche giudicare i medici senza vedere la situazione nel contesto e i precedenti.
Nessuno può fare il lavoro al posto tuo, fin quando non hai una malattia incurabile puoi soltanto uscirne facendo un percorso interiore di obiettività e con tanta forza e impegno, perché senza fare niente non ottieni niente.
Vecchio 13-09-2025, 18:06   #12
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Smeraldina Visualizza il messaggio
A me molti anni fa una presunta psicologa che si faceva pagare poco e che poi non era iscritta neanche all'albo mi aveva detto di farmi guarire prendendo molti integratori multivitaminici,in quel periodo non facevo che comprare integratori,non servirono a niente questa era solo una ciarlatana,vedete che roba,poi ovviamente non ci andai più.
Gli integratori non sono buoni perché inizialmente il corpo assimila subito le sostanze ma poi dopo subito le perde e lascia l'organismo con delle mancanze. Me lo disse una volta una persona laureata e sinceramente ci credo. Le cose assimilate con il tempo rimangono, quello che ottieni facilmente lo puoi anche perdere facilmente perché alla base non c'è nulla dietro.
Ringraziamenti da
Smeraldina (15-09-2025)
Vecchio 15-09-2025, 13:01   #13
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Secondo me dipende molto dal fatto che ti vedono funzionale, o ai limiti della sufficienza del funzionale e allora dicono "vabbè, questo tutto sommato sta bene, magari non benissimo, però dai,va avanti.".

E' evidente che, prendiamo una persona X, potrei essere io, tu o chiunque altro. La si vede vestita in modo decoroso, pulito, con un lavoro magari marginale, però pur sempre un lavoro, una casa in cui vive da solo.. ad una persona così, che magari soffre come un cane, magari anche di più di uno che vive disagi più visibili.. non si da il giusto peso, gli si da l'antidepressivo, e gli si dice "che vuoi farci caro mio, la vita è dura per tutti, ora fatti questa terapia, e poi affianca uno psicologo. Fra due mesi mi fai sapere."
Oppure se hai il problema dell'alcol e/o altre cose ma spieghi che non vuoi andare al Sert, ti dicono "eh guarda che l'alcol fa male (ma va???), cerca di scalarlo pian piano".
Alla fine è tutto così, o devi andare a ricoverarti in qualche clinica, che oltre che pagare profumatamente poi hai anche il problema che lo viene a sapere la famiglia, la comunità, e peggio del peggio il lavoro.

In Italia siamo molto indietro, In America ci sono dei beri e propri ambulatori di disintossicazione, doveti danno il metadone, i farmaci per l'alcol, sarà a pagamento, questo non lo so, però ti risolvono il problema andando ad un normale ambulatorio anche di un'altra città. invece qui devi andare al Sert del tuo paese con il rischio concretissimo che incontri gente che conosci.

Ultima modifica di Keith; 15-09-2025 a 13:07.
Ringraziamenti da
Dimar (15-09-2025)
Vecchio 15-09-2025, 13:20   #14
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

Un buon consiglio deve essere in primis personalizzato: la persona deve conoscerti altrimenti partono i "eh, cosii' è la vita" o "tu pensa positivo" o "magari vai a prenderti una bella boccata d'aria fresca".

Il tentativo d'incoraggiamento funzionale non solo puo' provenire da chi in parte già ti conosce, ma soprattutto da chi vuole conoscerti, per motivi professionali o amicali.

Ah, significa che conosca anche il tuo linguaggio, altrimenti per quanto empatico resterà dietro la porta a cercare di capire cosa dici.
Ringraziamenti da
Nightlights (15-09-2025)
Vecchio 15-09-2025, 17:50   #15
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Keith Visualizza il messaggio
Secondo me dipende molto dal fatto che ti vedono funzionale, o ai limiti della sufficienza del funzionale e allora dicono "vabbè, questo tutto sommato sta bene, magari non benissimo, però dai,va avanti.".

E' evidente che, prendiamo una persona X, potrei essere io, tu o chiunque altro. La si vede vestita in modo decoroso, pulito, con un lavoro magari marginale, però pur sempre un lavoro, una casa in cui vive da solo.. ad una persona così, che magari soffre come un cane, magari anche di più di uno che vive disagi più visibili.. non si da il giusto peso, gli si da l'antidepressivo, e gli si dice "che vuoi farci caro mio, la vita è dura per tutti, ora fatti questa terapia, e poi affianca uno psicologo. Fra due mesi mi fai sapere."
Oppure se hai il problema dell'alcol e/o altre cose ma spieghi che non vuoi andare al Sert, ti dicono "eh guarda che l'alcol fa male (ma va???), cerca di scalarlo pian piano".
Alla fine è tutto così, o devi andare a ricoverarti in qualche clinica, che oltre che pagare profumatamente poi hai anche il problema che lo viene a sapere la famiglia, la comunità, e peggio del peggio il lavoro.

In Italia siamo molto indietro, In America ci sono dei beri e propri ambulatori di disintossicazione, doveti danno il metadone, i farmaci per l'alcol, sarà a pagamento, questo non lo so, però ti risolvono il problema andando ad un normale ambulatorio anche di un'altra città. invece qui devi andare al Sert del tuo paese con il rischio concretissimo che incontri gente che conosci.
Appunto, devi anche vedere gente che conosci, in Italia sembra che viviamo in una dittatura dove siamo schedati e ognuno deve fare le cose nel luogo di appartenenza.
Vecchio 15-09-2025, 17:52   #16
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da SugarPhobic Visualizza il messaggio
Un buon consiglio deve essere in primis personalizzato: la persona deve conoscerti altrimenti partono i "eh, cosii' è la vita" o "tu pensa positivo" o "magari vai a prenderti una bella boccata d'aria fresca".

Il tentativo d'incoraggiamento funzionale non solo puo' provenire da chi in parte già ti conosce, ma soprattutto da chi vuole conoscerti, per motivi professionali o amicali.

Ah, significa che conosca anche il tuo linguaggio, altrimenti per quanto empatico resterà dietro la porta a cercare di capire cosa dici.
Meglio non mischiare il lato umano con quello professionale, meglio che di te in generale non sanno niente. E poi non accetto per niente che una persona cerca di aiutarti solo perché ha un interesse su di te, è il solito schifo. Persone così non aiutano nessuno e sono anche inaffidabili.
Vecchio 15-09-2025, 19:06   #17
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Dimar Visualizza il messaggio
Meglio non mischiare il lato umano con quello professionale, meglio che di te in generale non sanno niente. E poi non accetto per niente che una persona cerca di aiutarti solo perché ha un interesse su di te, è il solito schifo. Persone così non aiutano nessuno e sono anche inaffidabili.
Si, questo è unodo di tutleraris , però chi non sa i tuoi problemi e come sei fatto, non può nemmeno aiutarti e consigliarti.
E tolte le sciocchezze che si dicono tanto per dire e che non fanno bene a nessuno, e che tutti potrebbero risparmiarsi, non si può lamentarsi di non essere aiutati se l'altro non sa.
O sa troppo poco.
Se io dico ho mal di testa, mi diranno prendi un Moment.
Se io dico che ho l'emicrania cronica e spiego di cosa si tratta nel dettaglio, perché chi non conosce per sua fortuna, non può distinguerla da un mal di testa da sbornia, allora poi mi aspetto che non risponda prendi il moment ( o altro di peggio) , perché gli ho argomentato come funziona la faccenda. E lì si che mi offendo e dico che è banalizzante nonché poco rispettoso di quanto gli ho raccontato.
Ci sono cose che tutti dovrebbero ormai sapere e non banalizzare (la depressione, ad esempio, diffusissima ma ancora da molto, e pure da chi ce l'ha addosso tosta, minimizzata e non trattata da malattia).
Altre che non appartengono alla cultura generale e che se ti riguardano, spetta a te spiegare. Ed inoltre ogni cosa si inserisce in un contesto soggettivo . Ad esempio: ho la depressione - capisco, è una patologia importante. Hai provato a prendere gli antidepressivi? - non posso ,sono allergico. Questi sono dettagli situazionali personali che se non detto nessuno può sapere, nemmeno lo specialista.
Oppure é un diritto sacrosanto tacere e tenersi i propri problemi.
Però in certi casi è "normale" che gli altri non capiscano, perché non sanno. Non gli abbiamo dato modo. E chi è senza peccato... Tutti possono banalizzare e non conoscere certi problemi, in buona fede, semplicemente non si ha esperienza diretta e indiretta della cosa, non si ha avuto modo di informasenene.


Io mi incazzo con gli altri quando nonostante mille spiegazioni di certe situazioni, danno risposte idiote comunque. Successo ieri sera. Certa gente non ci arriva e basta.

E mi incazzo con nessuno, ma mi incazzo , quando anche se capiscono, sanno e afferrano, non possono fare altro che darmi ragione e fare rotolare le balle di fieno.
Ringraziamenti da
Dimar (16-09-2025), SugarPhobic (15-09-2025)
Vecchio 15-09-2025, 19:12   #18
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

(Chiarisco che eventualmente, nel caso ci fossero dubbi, le mie faccine in altri topic erano puramente ironiche e non erano insinuazioni, non erano messe con cattiveria, bon...chiuso il discorso e non voglio innescare niente di niente...mi eclisso...)
Vecchio 16-09-2025, 17:55   #19
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Si, questo è unodo di tutleraris , però chi non sa i tuoi problemi e come sei fatto, non può nemmeno aiutarti e consigliarti.
E tolte le sciocchezze che si dicono tanto per dire e che non fanno bene a nessuno, e che tutti potrebbero risparmiarsi, non si può lamentarsi di non essere aiutati se l'altro non sa.
O sa troppo poco.
Se io dico ho mal di testa, mi diranno prendi un Moment.
Se io dico che ho l'emicrania cronica e spiego di cosa si tratta nel dettaglio, perché chi non conosce per sua fortuna, non può distinguerla da un mal di testa da sbornia, allora poi mi aspetto che non risponda prendi il moment ( o altro di peggio) , perché gli ho argomentato come funziona la faccenda. E lì si che mi offendo e dico che è banalizzante nonché poco rispettoso di quanto gli ho raccontato.
Ci sono cose che tutti dovrebbero ormai sapere e non banalizzare (la depressione, ad esempio, diffusissima ma ancora da molto, e pure da chi ce l'ha addosso tosta, minimizzata e non trattata da malattia).
Altre che non appartengono alla cultura generale e che se ti riguardano, spetta a te spiegare. Ed inoltre ogni cosa si inserisce in un contesto soggettivo . Ad esempio: ho la depressione - capisco, è una patologia importante. Hai provato a prendere gli antidepressivi? - non posso ,sono allergico. Questi sono dettagli situazionali personali che se non detto nessuno può sapere, nemmeno lo specialista.
Oppure é un diritto sacrosanto tacere e tenersi i propri problemi.
Però in certi casi è "normale" che gli altri non capiscano, perché non sanno. Non gli abbiamo dato modo. E chi è senza peccato... Tutti possono banalizzare e non conoscere certi problemi, in buona fede, semplicemente non si ha esperienza diretta e indiretta della cosa, non si ha avuto modo di informasenene.


Io mi incazzo con gli altri quando nonostante mille spiegazioni di certe situazioni, danno risposte idiote comunque. Successo ieri sera. Certa gente non ci arriva e basta.

E mi incazzo con nessuno, ma mi incazzo , quando anche se capiscono, sanno e afferrano, non possono fare altro che darmi ragione e fare rotolare le balle di fieno.
Complimenti, bella spiegazione. Certamente devo essere prima io a spiegare quello che ho perché nessuno mi conosce e non sanno i miei problemi e quello che gira nella mia mente. Per il resto, se mi posso permettere, la gente capisce solo quando hai una gamba rotta, se gli dici che hai un problema mentale, intendo anche un semplice problema temporaneo, la prima volta hanno pazienza, la seconda volta iniziano a sbottare, la terza volta ti mandano a quel paese perché non capiscono e nemmeno gli interessa.
L'unico problema del tuo ragionamento è che tu credi che le persone siano oneste e ben disposte a capire, in realtà non se ne fregano niente né di te in generale e nemmeno dei problemi altrui. Fanno solo quello che gli fa comodo, non capiscono a volte e nemmeno vogliono capire, ci perdi solo tempo. Tu pensi che sono tutti come te che sei a conoscenza di problemi mentali e accetti come normale parlarne, gli altri no.
Vecchio 18-09-2025, 15:43   #20
Principiante
L'avatar di Ottobre
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
[...] mi piacerebbe sentire se altri utenti si sono trovati in situazioni analoghe e come l'hanno presa, o come la prenderebbero se ci si trovassero.
Mi accodo ad alcuni commenti: penso sia sempre giusto prima cercare di far capire, perché nessuno ci legge nella mente, ovviamente.

Comunque, prendendo un contesto in cui appunto il tentativo di farsi capire c'è stato: molte volte mi offendevo o anche ci rimanevo male, ma nel tempo tendo quasi a non farci caso.
Spesso è ignoranza, chiaramente se non vivi situazioni simili, puoi impegnarti anche tanto, ma è difficile capire qualcosa che non vivo: è come se mi raccontassi del mare, senza che io ci sia mai stato, non posso comprendere appieno.
Però anche pur non avendolo vissuto, penso spesso sia la troppa "fatica" di ascoltare e fare lo sforzo di dare importanza a qualcuno: la maggior parte delle persone non ne è in grado e spesso non se ne rende neanche conto.
Sembra una cosa assolutamente banale, ma penso sia una qualità di veramente poche persone, anche chi ammette di farlo, in realtà poi non lo fa davvero o lo fa in maniera superficiale.


Io sinceramente semplicemente mi rendo conto di ciò e non pretendo nulla, non perché lo approvi, ma perché non mi va di farmi sangue a amaro o prendermela.
Cerco di fare il mio e ne parlo con chi davvero è disposto ad ascoltare e nel mio piccolo, cerco di ricambiare anch'io (e son il primo a volte a non riuscirci).
Rispondi


Discussioni simili a Differenza tra sminuire i problemi e tentativi di incoraggiare chi li ha
Discussione Ha iniziato questa discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Perché alcune persone hanno la necessità di sminuire gli altri? Lost75 SocioFobia Forum Generale 38 14-06-2025 15:09
Sminuire l'altra persone all'interno della coppia Milo Amore e Amicizia 37 29-08-2023 15:22
Sapere consolare, incoraggiare, confortare gli altri... Hor Amore e Amicizia 14 15-01-2022 17:35
tendete ad enfatizzare o sminuire i complimenti? tersite SocioFobia Forum Generale 20 02-12-2014 20:54
Chi non trova differenza tra virtuale/reale in ambito fs? harmattan SocioFobia Forum Generale 3 29-03-2009 00:40



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 02:18.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2