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30-08-2011, 01:02
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#22
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: lontano
Messaggi: 675
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
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Grazie per i link. Trovo interessante questa pagina:
Levels of Personality Functioning scale
Dà un'idea delle differenze tra una personalità considerata "ok" e una più o meno disturbata. Mi sembra di stare più o meno a metà: che consolazione! Però trovo difficile situarmi con certezza.
Questa è una cosa in cui mi rivedo:
Little mutuality: others are conceptualized primarily in terms of how they affect the self (negatively or positively);
Una scarsa reciprocità nelle relazioni, gli altri sono concettualizzati principalmente in base a come mi influenzano (negativamente o positivamente).
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Ultima modifica di daimoneu; 30-08-2011 a 01:06.
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30-08-2011, 03:32
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#23
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da kappa2010
Si grazie: conoscevo queste differenziazioni,e` che avevo interpretato male il tuo post,nella parte relativa alla persona schizoide .
Adesso che l`ho riletto era gia` chiaro il concetto espresso.
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Un'utentessa schizoide mi ha scritto giusto stasera (chiacchierando d'altro) che non è proprio completamente vero che lo schizoide non vuole relazioni sociali a priori...
diciamo che le emozioni interpersonali di qualunque genere (positive o negative) per lui sono sempre dolorose, quindi le evita per non venirne sconvolto.
Credo si possa dire che riuscirebbe a tollerare relazioni sociali solo quando fosse lui a dettarne totalmente i tempi e i modi e l'altro non si aspettasse iniziativa e coinvolgimento da parte dello schizoide.
Le cose sono sempre complicate, però di base penso si possa dire che quello che ho riassunto nell'altro post sia vero.
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30-08-2011, 05:20
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#24
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 1,658
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Affermazione Vera .
A quanto parrebbe,leggono "la realta`"nei rapporti interpersonali,in
maniera differente "dalla media" delle persone...
In teoria non riuscirebbero a gestir/dosare le emozioni(forse)mi pare di aver inteso ,perche` non ne abbia consapevolezza.
Pare sia un punto molto delicato quello,un po "alieno"alla loro condizione.
Penso anche io,Che le cose siano complesse e meno stereotipate di una definizione standard (per fortuna),tra l`altro son differenti anche le capacita`d`introspezione da persona a persona,e la consapevolezza di una specifica connotazione schizoide risulta proprio per quello essere suscettibile di miglioramento nei rapporti interpersonali,se non sotto il profilo emozionale ,almeno sotto quello relazionale di miglior interazione con l`individuo che schizoide non sia .
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30-08-2011, 12:52
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#25
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Banned
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 42
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
No, secondo me in quel caso 'tu' sei semplicemente timido/introverso. Non vedo perché parlare di patologia quando si è consci di essere poco portati per le relazioni sociali; una persona comune che si ritrovasse a gareggiare con dei campioni olimpionici non proverebbe ansia da prestazione? Se sì, la si potrebbe definire fobia?
Vedi sopra.
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Discussione interessante.. probabilmente un timido a lungo andare potrebbe diventare evitante, che a lungo andare potrebbe diventare fobico.. mi pare d'aver capito questo! Ma come fare a migliorare le proprie abilità sociali senza venire sommerso e distrutto dagli insuccessi?!?
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30-08-2011, 15:43
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#26
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 272
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Ma uno schizoide soffre d'ansia e carattere depresso (distimia) ?
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30-08-2011, 15:51
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#27
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Queste sono le definizioni usate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità…
Quote:
F60.6 Disturbo di personalità ansiosa [evitante] — Disturbo della personalità caratterizzato da sensazioni di tensione ed apprensione, insicurezza ed inferiorità. C'è un continuo desiderio di piacere ed essere accettato, ipersensibilità ai rifiuti ed alle critiche, ridotti attaccamenti alle persone, tendenza ad evitare certe attività per l'abituale esagerazione dei potenziali pericoli o rischi, nelle situazioni giornaliere.
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Quote:
F40.1 Fobie Sociali — Paura del giudizio altrui che conduce ad evitare situazioni sociali. Le fobie sociali più gravi sono usualmente associate con bassa autostima e paura delle critiche. Possono essere presenti arrossimento, tremore delle mani, nausea o urgenza di urinare; il paziente talvolta è convinto che una di queste manifestazioni secondarie della sua ansia è il problema principale. I sintomi possono progredire in attacchi di panico.
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Ultima modifica di barclay; 30-08-2011 a 15:55.
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30-08-2011, 16:40
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#28
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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Quote:
Originariamente inviata da stone
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Sono ancora più uguali di quelle del dsm... ma perchè non ne facciamo uno unico, tanto...
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30-08-2011, 18:01
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#29
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Grande Fobia
Sono ancora più uguali di quelle del dsm... ma perchè non ne facciamo uno unico, tanto...
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A me sembrano abbastanza diversi. Non sono convinto solo di quello che dice circa la bassa autostima associata in genere alla fobia sociale, invece il fatto di essere concentrato sulla fobia stessa che finisce col diventare il problema principale mi sembra un elemento che manca nell'altra definizione. Un esempio classico? L'eritrofobia.
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30-08-2011, 18:10
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#30
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
A me sembrano abbastanza diversi.
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Concordo. Nella definizione di Fobia Sociale, viene posto un maggiore accento sulla presenza di certi sintomi e sugli attacchi di panico.
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30-08-2011, 18:16
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#31
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Concordo. Nella definizione di Fobia Sociale, viene posto un maggiore accento sulla presenza di certi sintomi e sugli attacchi di panico.
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Ecco, mi stavo interrogando proprio su quello.
I sintomi che include nella fobia sociale (arrossamento, tremori, ecc ecc...) non potrebbero essere anche più o meno diffusi nel disturbo evitante?
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30-08-2011, 18:25
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#32
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da very90
Ecco, mi stavo interrogando proprio su quello.
I sintomi che include nella fobia sociale (arrossamento, tremori, ecc ecc...) non potrebbero essere anche più o meno diffusi nel disturbo evitante?
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Ma sì, e anche nella timidezza posson essere presenti se è per questo. Bisogna cogliere le differenze senza farsi distrarre dagli elementi comuni. Io ripeto per l'ennesima volta che per me la differenza fondamentale è che, grossolanamente, il disturbo evitante riguarda uno stile di attaccamento (timoroso), invece la fobia sociale no, è una paura irrazionale delle situazioni sociali. Dovrebbe essere chiaro, ad esempio, che un eritrofobico pur evitando le situazioni sociali non è un evitante, semplicemente perché non è l'evitamento delle situazioni sociali l'elemento determinante del dep ma il pattern di attaccamento timoroso.
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30-08-2011, 18:48
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#33
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Ma sì, e anche nella timidezza posson essere presenti se è per questo. Bisogna cogliere le differenze senza farsi distrarre dagli elementi comuni. Io ripeto per l'ennesima volta che per me la differenza fondamentale è che, grossolanamente, il disturbo evitante riguarda uno stile di attaccamento (timoroso), invece la fobia sociale no, è una paura irrazionale delle situazioni sociali. Dovrebbe essere chiaro, ad esempio, che un eritrofobico pur evitando le situazioni sociali non è un evitante, semplicemente perché non è l'evitamento delle situazioni sociali l'elemento determinante del dep ma il pattern di attaccamento timoroso.
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Sì ho capito, ma non ti incazzare però!
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30-08-2011, 18:52
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#34
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 1,658
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Ma sì, e anche nella timidezza posson essere presenti se è per questo. Bisogna cogliere le differenze senza farsi distrarre dagli elementi comuni. Io ripeto per l'ennesima volta che per me la differenza fondamentale è che, grossolanamente, il disturbo evitante riguarda uno stile di attaccamento (timoroso), invece la fobia sociale no, è una paura irrazionale delle situazioni sociali. Dovrebbe essere chiaro, ad esempio, che un eritrofobico pur evitando le situazioni sociali non è un evitante, semplicemente perché non è l'evitamento delle situazioni sociali l'elemento determinante del dep ma il pattern di attaccamento timoroso.
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Ne vien fuori che l`evitante sia un fobico sociale generalizzato handicappato.
Non in grado di comprendersi nei suoi stati mentali interiori.
Non in grado di interpretare o decifrare gli stati d`animo delle persone
con le quali si trovi ad aver a che fare,per qualsivoglia accadimento,le
percepisce estranee al suo io profondo.
L`evitamento e` quindi razionale: cosa differente per il fobico
,inquadrabile in paure anche generalizzate ma irrazionali.
Aggiungerei una cosa a mio avviso importante per un ulteriore differenziazione tra fobico e soggetto con DEp,
questa e` esemplificabile in maniera piutto sto semplice,cioe`:
Il fobico monitora costantemente se stesso e le sue reazioni dovuta all`ansia e/o al disagio nei confronti degli altri con i quali viene a contatto..
Mentre nel DEP ,il soggetto che ne soffra ,monitora non solo le sue
reazioni di ansia e del non dimostrar segni di esso,ma ,al contempo,
scannerizza quasi gli atteggiamenti dell`altro .
Anche nella condotta di evitamento ci son differenziazioni:
nel DEP e` attuato non solo come difesa dall`ansia che possa
generare la situazione potenzialmente ,ma lo fa razionalmente ,quindi
e`piu` un meccanismo di difesa volontario che solo consequenziale come
nei fobici.
Ilfobico evita perche` non riesce.
Il soggetto con DEP evita perche` non ci si riconosce in situazioni di
appartenenza a gruppi sociali anche piccoli .
Lo vorrebbe ma se ne sente estraneo ,per non soffrire li evita
consciamente.
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Ultima modifica di kappa2010; 30-08-2011 a 19:04.
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30-08-2011, 18:58
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#35
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 1,658
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Quote:
Originariamente inviata da Casper
Ma uno schizoide soffre d'ansia e carattere depresso (distimia) ?
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Qui spiega qualcosa .
http://www.terzocentro.it/cosa_curia.../schizoide.asp
Per quanto riguarda la distimia :
essendo umani e
esseri pensanti dubiterei alquanto che un soggetto con personalita`
schizoide non ne possa soffrire
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30-08-2011, 22:15
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#36
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
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Quote:
Originariamente inviata da kappa2010
Ne vien fuori che l`evitante sia un fobico sociale generalizzato handicappato.
Non in grado di comprendersi nei suoi stati mentali interiori.
Non in grado di interpretare o decifrare gli stati d`animo delle persone
con le quali si trovi ad aver a che fare,per qualsivoglia accadimento,le
percepisce estranee al suo io profondo.
L`evitamento e` quindi razionale: cosa differente per il fobico
,inquadrabile in paure anche generalizzate ma irrazionali.
Aggiungerei una cosa a mio avviso importante per un ulteriore differenziazione tra fobico e soggetto con DEp,
questa e` esemplificabile in maniera piutto sto semplice,cioe`:
Il fobico monitora costantemente se stesso e le sue reazioni dovuta all`ansia e/o al disagio nei confronti degli altri con i quali viene a contatto..
Mentre nel DEP ,il soggetto che ne soffra ,monitora non solo le sue
reazioni di ansia e del non dimostrar segni di esso,ma ,al contempo,
scannerizza quasi gli atteggiamenti dell`altro .
Anche nella condotta di evitamento ci son differenziazioni:
nel DEP e` attuato non solo come difesa dall`ansia che possa
generare la situazione potenzialmente ,ma lo fa razionalmente ,quindi
e`piu` un meccanismo di difesa volontario che solo consequenziale come
nei fobici.
Ilfobico evita perche` non riesce.
Il soggetto con DEP evita perche` non ci si riconosce in situazioni di
appartenenza a gruppi sociali anche piccoli .
Lo vorrebbe ma se ne sente estraneo ,per non soffrire li evita
consciamente.
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Boh, in un certo senso sì, direi tutto giusto, tranne la prima frase, non ritengo sia un fobico sociale generalizzato.
Il fobico evita perché prova una paura irrazionale, il vero fobico se lo invitate ad una festa ed è preso da un attacco di fobia non dovreste riuscire a schiodarlo neppure con le cannonate a venire, il dep invece, specialmente se lo invitate facendolo sentire accettato e desiderato (sì, il dep è un po' vanesio ), vedrete che verrà, ma se la maggioranza delle persone alla festa sono per lui sconosciute, allora se ne starà in disparte. Corollario di tutto ciò è che chi partecipa ai raduni o è solo un po' timido/introverso (cit.) o è solo un po' ansioso (cit.) o è evitante (o vabbè è un estroverso infiltrato tipo Missim ) oppure se è fobico non ha la fobia dei raduni.
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30-08-2011, 22:18
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#37
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Qui dal: Jul 2010
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Ma sì, e anche nella timidezza posson essere presenti se è per questo. Bisogna cogliere le differenze senza farsi distrarre dagli elementi comuni. Io ripeto per l'ennesima volta che per me la differenza fondamentale è che, grossolanamente, il disturbo evitante riguarda uno stile di attaccamento (timoroso), invece la fobia sociale no, è una paura irrazionale delle situazioni sociali. Dovrebbe essere chiaro, ad esempio, che un eritrofobico pur evitando le situazioni sociali non è un evitante, semplicemente perché non è l'evitamento delle situazioni sociali l'elemento determinante del dep ma il pattern di attaccamento timoroso.
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Scusa... mi puoi fare l'esempio di un fobico sociale sul forum, che non è però evitante? (anche del passato)
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30-08-2011, 23:03
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#38
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Banned
Qui dal: Jul 2010
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Boh, in un certo senso sì, direi tutto giusto, tranne la prima frase, non ritengo sia un fobico sociale generalizzato.
Il fobico evita perché prova una paura irrazionale, il vero fobico se lo invitate ad una festa ed è preso da un attacco di fobia non dovreste riuscire a schiodarlo neppure con le cannonate a venire, il dep invece, specialmente se lo invitate facendolo sentire accettato e desiderato (sì, il dep è un po' vanesio ), vedrete che verrà, ma se la maggioranza delle persone alla festa sono per lui sconosciute, allora se ne starà in disparte. Corollario di tutto ciò è che chi partecipa ai raduni o è solo un po' timido/introverso (cit.) o è solo un po' ansioso (cit.) o è evitante (o vabbè è un estroverso infiltrato tipo Missim ) oppure se è fobico non ha la fobia dei raduni.
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La prima frase era L`UNICA frase che volevo scrivere nel post...
era intrinsecamente ironica!
Poi,mi son lasciato trasportare e ho scritto altro ...
Il mio disturbo e`un cross over tra i due ,con alla base un PSTD
Esempio :alla festa io non ci verrei assolutamente.
Eppure nel DEP, mi ci riconosco quasi in toto.
Questo per dire ,che il quadro reale ,differenziazioni a parte ,sia ben complesso .
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30-08-2011, 23:13
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#39
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Banned
Qui dal: Jul 2010
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
te lo faccio io, calimero mi vien da dirti
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Calimero, l'ho visto più volte dal vivo. L'ho conosciuto per certi versi. Non credo proprio che avesse una fs generalizzata ma selettiva per il mangiare in pubblico. Non conosco nessun'altra fobia di calimero... sai quant'era estroversone... anche con le donne non aveva problemi eccessivi. In palestra erano tutti suoi amici. Al lavoro era soddisfatto. L'unico problema mi par di capire era quando doveva mangiare e bere in pubblico (o forse anche firmare). Li gli si bloccava lo stomaco e stava male. Non credo avesse una fs generalizzata.
cmq per me non c'è distinzione degna di nota tra fs generalizzata e disturbo evitante, cioè esattamente tra un elenco di sintomi e l'altro secondo il dsm 4 e 5. Nell'icd secondo me ci sono scritte cose senza senso.
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30-08-2011, 23:16
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#40
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Banned
Qui dal: Jul 2010
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Quote:
Originariamente inviata da kappa2010
Ne vien fuori che l`evitante sia un fobico sociale generalizzato handicappato.
Non in grado di comprendersi nei suoi stati mentali interiori.
Non in grado di interpretare o decifrare gli stati d`animo delle persone
con le quali si trovi ad aver a che fare,per qualsivoglia accadimento,le
percepisce estranee al suo io profondo.
L`evitamento e` quindi razionale: cosa differente per il fobico
,inquadrabile in paure anche generalizzate ma irrazionali.
Aggiungerei una cosa a mio avviso importante per un ulteriore differenziazione tra fobico e soggetto con DEp,
questa e` esemplificabile in maniera piutto sto semplice,cioe`:
Il fobico monitora costantemente se stesso e le sue reazioni dovuta all`ansia e/o al disagio nei confronti degli altri con i quali viene a contatto..
Mentre nel DEP ,il soggetto che ne soffra ,monitora non solo le sue
reazioni di ansia e del non dimostrar segni di esso,ma ,al contempo,
scannerizza quasi gli atteggiamenti dell`altro .
Anche nella condotta di evitamento ci son differenziazioni:
nel DEP e` attuato non solo come difesa dall`ansia che possa
generare la situazione potenzialmente ,ma lo fa razionalmente ,quindi
e`piu` un meccanismo di difesa volontario che solo consequenziale come
nei fobici.
Ilfobico evita perche` non riesce.
Il soggetto con DEP evita perche` non ci si riconosce in situazioni di
appartenenza a gruppi sociali anche piccoli .
Lo vorrebbe ma se ne sente estraneo ,per non soffrire li evita
consciamente.
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Posso chiederti, sulla base di quali dati scrivi queste cose? dalle micro-differenze tra gli elenchi dei sintomi nei dsm hai ricavato tutto questo?
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