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25-12-2015, 21:45
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Quando guardavo i video di yt sui borderline, con tutte quelle musiche sdolcinate e strappalacrime, pensavo fosse stato fatto di un disturbo qualcosa di cui vantarsi, qualcosa di commovente, su cui fare film e canzoni dal like facile.
Soltanto quando sono andata a sbattere contro la mia realtà ho capito il perché.
Mi limiterò a lasciare che la mia testimonianza prenda forma.
Purtroppo è vero che quando si ha questo disturbo ci si sente spesso soli e sconfitti senza sapere il perché, ci si sente vuoti e si vuole sopperire a ogni costo a questo senso di vuoto e di inutilità, ecco, inutilità, perché quello che uno si sente è una nullità. E' vero che questo succede a molte persone qui dentro, ma questa sensazione in questo caso è talmente forte da spingere a comportamenti autolesionistici come tagliarsi o bere troppo.
Altro aspetto del disturbo è l'aggressività. Perché si è così aggressivi? Semplice, perché si ha paura che l'altro attacchi per primo.
Nel borderline si nasconde il dramma del cane mordace, inaddestrabile. Si è sfuggevoli, manipolatori, o in alternativa, violenti.
I rapporti affettivi hanno tutti una componente di violenza. Anche violenza in senso positivo parlo, nel senso di sentimento violento di amore.
Si ragiona per nero - bianco , perché il cervello del borderline ha bisogno di una risposta chiara e diretta per proteggersi da crash emotivi , ai quali guarda caso è frequentemente soggetto. Durante questi, il suicidio si contorna sempre più chiaro, volta per volta. Con il tempo ci si rende conto che la propria condizione è logorante e non si andrà avanti a lungo.
Si ha la sensazione di dover stare sempre all'erta, perché nessuno può capirti, aiutarti o proteggerti. Si deve essere forti, indipendenti ma si ha un bisogno di affetto così lacerante da essere paragonato a quello di un neonato a cui manca il latte da giorni. Dei poppanti. Ecco cosa siamo, dei poppanti narcisisti. Perché quando poi quello che vogliamo arriva, lo distruggiamo.
Ci lasciamo divorare dai sensi di colpa.
Più volte ho insultato qualcuno,e ogni volta ho avuto fantasie di affettività o sessuali su quella persona.E' il bisogno di affetto che ti spinge a farlo, un bisogno di affetto così lacerante da spingerti a considerare la sessaulità come un mezzo per esprimere affetto.
Si ha un'immagine distorta di sé e non ci si piace mai.
Io rientro nel Cluster B
Sintomi
Modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’autostima e dell’umore.
Marcata impulsività.
Sforzi disperati per evitare abbandoni reali o immaginati.
Intensi timori di abbandono e rabbia inappropriata anche quando si trovano ad affrontare separazioni reali limitate nel tempo o quando intervengono cambiamenti di progetti inevitabili.
Modalità di relazione instabile e intensa.
Idealizzazione e svalutazione.
Empatizzano con gli altri e li coccolano, ma solo con l’aspettativa che gli altri saranno “presenti” a loro volta per soddisfare le loro necessità.
Inclini a cambiamenti improvvisi e drammatici della loro visione degli altri, che possono essere visti alternativamente come supporti benefici o come crudelmente punitivi.
Immagine di sé o percezione di sé marcatamente e persistentemente instabile.
Variazioni improvvise e drammatiche dell’immagine di sé, caratterizzate da cambiamenti di obiettivi, valori e aspirazioni.
Passaggi rapidi dal ruolo di supplice e bisognoso di aiuto a quello di giusto vendicatore di un maltrattamento precedente.
Impulsività in almeno due aree potenzialmente dannose per sé.
Gesti o minacce di suicidio o comportamento auto mutilante.
Possono giocare d’azzardo, spendere soldi in modo irresponsabile, fare abbuffate, abusare di sostanze, coinvolgersi in rapporti sessuali non sicuri.
Instabilità affettiva dovuta a marcata instabilità dell’umore (per es., intensa disforia, irritabilità o ansia episodica, che di solito durano poche ore e solo raramente più di pochi giorni).
Sentimenti cronici di vuoto. Facilmente annoiati, possono costantemente ricercare qualcosa da fare.
Per me avere questa diagnosi è stata come un'incraniata potentissima sul muro.
Avrei potuto evitare e continuare la mia attività forumistica senza dire nietne a nessuno ma il bello è che questa è solo la punta dell'iceberg, a me questo disturbo va stretto , cioè, la diagnosi mi va stretta perché mi considerano una pazza, ma adesso che l'ho avuta devo dire che mi sento più tranquilla perché so dove devo andare a lavorare e dove migliorare.
Nel complesso però sto 'na merda. Ho il coltello dalla parte della lama. Per adesso mi fermo qui.
Ultima cosa: che ci faccio su fobiasociale? Sono su fobiasociale perché il mio carattere è riservato e introspettivo.....perché ho avuto la fobia sociale quando ero adolescente e a volte ricompare.
Sono molto strana e la mia sfida più grande di tutte sarà riuscire, un giorno, a valorizzare l'intelligenza che ho, dimostrare chi sono davvero,, ammesso che il destino non mi stia giocando un brutto scherzo e mi credo più di ciò che sono in realtà. Però sento di dover portare a termine questo compito.
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Ultima modifica di cancellato8738; 25-12-2015 a 23:51.
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Ringraziamenti da
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AshtrayGirl (28-12-2015), awasted (28-12-2015), cancellato15324 (27-12-2015), Da'at (27-12-2015), Ippocrates (28-12-2015), Marte (26-12-2015), Noriko (26-12-2015), Pablo's way (28-12-2015), reknub (28-12-2015), The_Sleeper (27-12-2015), _Diana_ (28-12-2015) |
27-12-2015, 20:02
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,056
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Ti è stata data un alternativa alla cecità e alla confusione. Un alternativa tuttavia scomoda, stretta, come dici.
Perché ogni diagnosi di un disturbo, di una malattia, di un qualcosa che scritto sulla carta afferma che c'è una componente che nel nostro essere s'inceppa, non ingrana o stride, porta automaticamente le nostre difese ad alzarsi, pronte a schermare il nucleo di un autostima impoverita.
Prenderne atto, accettarla, non rinchiuderla in un armadio in soffitta, è segno di maturità, di consapevolezza e di una capacità di introspezione straordinariamente arbitraria e risoluta...
...risoluta come un'incraniata potentissima sul muro.
Un colpo che hai deciso di battere anche qui, per dimostrare che no, non sei una nullità vittima di processi mentali logorati, ma una persona, un io pronto a specchiarsi con coraggio e guardarsi una, cento, mille volte... tante volte quante basteranno a poterlo fare con sempre maggior naturalezza e si, tranquilla ammirazione.... perché se il borderline si sente vuoto e alle volte agisce come un poppante narcisista, è anche una mente mai ferma, fremente di attività, ricca di risorse.
Tutto questo, unito al fatto che ora, dolorosamente, sei cosciente di dove andare a lavorare, è né più né meno di quanto ti serve per poter valorizzare la tua intelligenza come dici di voler fare... e poco conta se tutto è iniziato con un'incraniata sul muro, perché se qualcosa mi dice che hai un cranio belo ossuto e rinforzato, so anche che alle volte questi tonfi aiutano a scuoterci da quel letargico mutismo che ora, con questo thread, questa sofferta autoconfessione senza filtri, hai iniziato a infrangere.
Continua così, e tanti auguri ; )
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28-12-2015, 12:17
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Conosco piuttosto bene questo problema, lo era mia madre e lo sono diverse mie amicizie.
Il trauma di crescere insieme ad un genitore border, mi ha portato ad odiare ogni minima manifestazione di questo disturbo, per paura non per altro e sviluppare il problema opposto come difesa dallo stesso, ma nonostante questo sembro esserne circondata.
Mi spaventa molto, ma allo stesso tempo capisco l'enorme sofferenza che c'è dietro, non se ne esce del tutto (come qualsiasi altro disturbo della personalità), ma ci sono ampi margini di miglioramento, si può tenere sotto controllo, imparare a gestirlo.
Un abbraccio e un grandissimo in bocca al lupo.
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28-12-2015, 15:06
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,218
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Non è esattamente come dici.
Quote:
Si ha la sensazione di dover stare sempre all'erta, perché nessuno può capirti, aiutarti o proteggerti. Si deve essere forti, indipendenti ma si ha un bisogno di affetto così lacerante da essere paragonato a quello di un neonato a cui manca il latte da giorni.
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No, il borderline ha terribilmente paura dell'abbandono.
Secondo il DSM-IV, bastano cinque dei nove tratti caratteristici ivi menzionati per rientrare nella categoria dei disturbi Borderline. Ergo: due qualsiasi borderline possono avere un solo tratto di personalità in comune e determinante, ed è proprio la paura dell'abbandono.
Il borderline è spesso una persona che ha subito forti traumi durante l'infanzia, spesso per via di abbandoni/maltrattamenti/trascuratezza da parte dei genitori o di chi ne faceva le veci.
Purtroppo, al giorno d'oggi, etichettarsi borderline fa quasi figo, è diventato un modo alternativo per definirsi str*nzi, ma il senso di vuoto che c'è dentro le persone è spesso riconducibile a componenti prettamente depressive e, fidati, è molto meglio essere ansiosi/depressi/bipolari che dei borderline che, appunto come dici tu, sono dei manipolatori, sfruttatori, incapaci di empatia e qualunque persona rientri nelle loro cerchie è vista da loro come un oggetto da usare, un mezzo per giungere a qualche loro scopo.
È una patologia grave e va curata, dunque. Ma ciò di cui parli tu non è necessariamente riconducibile al solo disturbo di personalità Borderline.
Piuttosto, è curioso il modo con il quale cerchi di identificarti in qualcosa, il modo in cui cerchi di etichettarti, il quale dovrebbe suggerirti qualcosa.
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28-12-2015, 15:29
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#5
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Banned
Qui dal: Oct 2015
Ubicazione: in un deserto privo di radici
Messaggi: 168
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Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Piuttosto, è curioso il modo con il quale cerchi di identificarti in qualcosa, il modo in cui cerchi di etichettarti, il quale dovrebbe suggerirti qualcosa.
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ricercare una etichetta che poi è spesso l'impossibilità/dramma di avere una identità stabile, cosa ti suggerisce?
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Ultima modifica di ilredeicactus; 28-12-2015 a 15:44.
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28-12-2015, 15:35
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#6
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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mi ricordi troppo quella persona di cui ti ho raccontato privatamente. io ti auguro di trovare la stessa armonia che ha trovato lei.
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28-12-2015, 15:58
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,218
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Quote:
Originariamente inviata da ilredeicactus
ricercare una etichetta che poi è spesso l'impossibilità/dramma di avere una identità stabile, cosa ti suggerisce?
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Suggerisce che esiste un conflitto interiore tra ciò che sei e ciò che ti hanno detto di essere, a mio modesto parere.
Ed è un indizio molto forte, un indizio che non ha una interpretazione universale, va subito messo in chiaro.
Ma non è un tratto distintivo del disturbo di personalità, anzi.
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01-01-2016, 18:22
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Non è esattamente come dici.
No, il borderline ha terribilmente paura dell'abbandono.
Secondo il DSM-IV, bastano cinque dei nove tratti caratteristici ivi menzionati per rientrare nella categoria dei disturbi Borderline. Ergo: due qualsiasi borderline possono avere un solo tratto di personalità in comune e determinante, ed è proprio la paura dell'abbandono.
Il borderline è spesso una persona che ha subito forti traumi durante l'infanzia, spesso per via di abbandoni/maltrattamenti/trascuratezza da parte dei genitori o di chi ne faceva le veci.
Purtroppo, al giorno d'oggi, etichettarsi borderline fa quasi figo, è diventato un modo alternativo per definirsi str*nzi, ma il senso di vuoto che c'è dentro le persone è spesso riconducibile a componenti prettamente depressive e, fidati, è molto meglio essere ansiosi/depressi/bipolari che dei borderline che, appunto come dici tu, sono dei manipolatori, sfruttatori, incapaci di empatia e qualunque persona rientri nelle loro cerchie è vista da loro come un oggetto da usare, un mezzo per giungere a qualche loro scopo.
È una patologia grave e va curata, dunque. Ma ciò di cui parli tu non è necessariamente riconducibile al solo disturbo di personalità Borderline.
Piuttosto, è curioso il modo con il quale cerchi di identificarti in qualcosa, il modo in cui cerchi di etichettarti, il quale dovrebbe suggerirti qualcosa.
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Ci sono tre tipi di borderline principalmente e non sono tutti dei manipolatori e sfruttatori, che ho conosciuto bene e da cui è bene stare lontano, altrimenti se li si incontra, la sopravvivenza è una scelta obbligata;
ad ogni modo, non so come non hai fatto a non capire che la storiella del definirsi stronzi è proprio ciò da cui sono partita per mettere in piedi un discorso il più serio possibile, dato che ho avuto una diagnosi e non me la sono data da sola. Dato che hai detto che è una patologia grave, se a questo punto ti fa inorridire che sia una diagnosi e che io effettivamente ce l'abbia questa cosa, c'entra unicamente col fatto che ho deciso di esporre un problema, nella piena consapevolezza che ognuno ha i giudizi e pregiudizi che vuole avere.
Inoltre, a parte il dmsv, non so a quali altre fonti ti rifai per affermare che il senso di vuoto è riconducibile a componenti depressive. di sicuro non al mio vissuto né qualsiasi cosa abbia a che fare con me, dato che non ho esposto anche i traumi subiti
Mai pensare di conoscere un disturbo più di chi ce l'ha....è un errore da medici, non da persone qualsiasi
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01-01-2016, 18:55
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,218
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Mai pensare di conoscere un disturbo più di chi ce l'ha....è un errore da medici, non da persone qualsiasi
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Questo è un errore gravissimo. Attento/a a quello che fai.
Il malato non può sapere di cosa soffre, può solo descrivere i sintomi.
Ribadisco: attenzione, hai detto, senza offesa, una grossa cazzata.
Sul resto non mi dilungo, il DSM-IV e V spiegano abbastanza bene quanto ho riportato sopra.
Se ti è stata data la diagnosi di disturbo di personalità borderline, la componente unica e imprescindibile di questo disturbo è la paura dell'abbandono e una marcata mancanza di empatia.
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01-01-2016, 18:59
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Come immaginavo non hai capito nemmeno la battuta ; ) tu non sei un medico ma anche se lo fossi, non diresti nulla di nuovo. concezioni vecchie come mia nonna, ragionamenti spiccioli che vedo proprio nelle figure professionali. quindi tanto vale.
- tutti maestri di vita mancati - cit
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Ultima modifica di cancellato8738; 01-01-2016 a 19:03.
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01-01-2016, 19:05
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#11
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Ferrara
Messaggi: 343
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ci sono tre tipi di borderline principalmente e non sono tutti dei manipolatori e sfruttatori, che ho conosciuto bene e da cui è bene stare lontano, altrimenti se li si incontra, la sopravvivenza è una scelta obbligata;
ad ogni modo, non so come non hai fatto a non capire che la storiella del definirsi stronzi è proprio ciò da cui sono partita per mettere in piedi un discorso il più serio possibile, dato che ho avuto una diagnosi e non me la sono data da sola. Dato che hai detto che è una patologia grave, se a questo punto ti fa inorridire che sia una diagnosi e che io effettivamente ce l'abbia questa cosa, c'entra unicamente col fatto che ho deciso di esporre un problema, nella piena consapevolezza che ognuno ha i giudizi e pregiudizi che vuole avere.
Inoltre, a parte il dmsv, non so a quali altre fonti ti rifai per affermare che il senso di vuoto è riconducibile a componenti depressive. di sicuro non al mio vissuto né qualsiasi cosa abbia a che fare con me, dato che non ho esposto anche i traumi subiti
Mai pensare di conoscere un disturbo più di chi ce l'ha....è un errore da medici, non da persone qualsiasi
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però attenzione, nemmeno pensare di saperne più dei medici...
è la tua salute... magari prendi 2/3 pareri se non ti fidi del primo medico, ma evita autodiagnosi... con tutto che capisco la tua sofferenza.
anche le troppe cose scritte su internet, spesso è gente che non sa di cosa parla e magari al primo inesperto che ci si rifugia si fa idee sbagliate... non sappiamo nemmeno chi si nasconde dietro un utente... un medico almeno lo guardi in faccia e puoi argomentare!
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01-01-2016, 19:05
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#12
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Ferrara
Messaggi: 343
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Come immaginavo non hai capito nemmeno la battuta ; ) tu non sei un medico ma anche se lo fossi, non diresti nulla di nuovo. concezioni vecchie come mia nonna, ragionamenti spiccioli che vedo proprio nelle figure professionali. quindi tanto vale.
- tutti maestri di vita mancati - cit
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scusa e allora a chi fare riferimento? la realtà oggi propone questo...
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01-01-2016, 19:11
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,218
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Come immaginavo non hai capito nemmeno la battuta ; ) tu non sei un medico ma anche se lo fossi, non diresti nulla di nuovo. concezioni vecchie come mia nonna, ragionamenti spiccioli che vedo proprio nelle figure professionali. quindi tanto vale.
- tutti maestri di vita mancati - cit
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Ribadisco e lo dico per il tuo bene: evita le autodiagnosi.
Come ti ho fatto notare prima, c'è una evidente tendenza nel tuo comportamento a darti un'etichetta. Inizia a chiederti perché lo fai e segui lo psico o, alternativamente, consultane altri ma appena ne scegli uno affidati a lui e continua la terapia.
Buona fortuna.
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01-01-2016, 19:13
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#14
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Ferrara
Messaggi: 343
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
grazie dell'empatia ma non posso prendere due tre pareri come fossero caramelle e poi buttarli nel cesso perché sono obbligata e incatenata a UN medico , per motivi che non sto a spiegare
e credo di aver argomentato abbastanza
qui non ne vale la pena infatti
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non conosco il pregresso e quindi non giudico ... il mio era solo un consiglio ma ovviamente non conoscendo bene la questione mi fermo qui...
buona fortuna
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01-01-2016, 19:52
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#15
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Questo è un errore gravissimo. Attento/a a quello che fai.
Il malato non può sapere di cosa soffre, può solo descrivere i sintomi.
Ribadisco: attenzione, hai detto, senza offesa, una grossa cazzata.
Sul resto non mi dilungo, il DSM-IV e V spiegano abbastanza bene quanto ho riportato sopra.
Se ti è stata data la diagnosi di disturbo di personalità borderline, la componente unica e imprescindibile di questo disturbo è la paura dell'abbandono e una marcata mancanza di empatia.
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che laurea hai?
buttala nel cesso
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01-01-2016, 20:00
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,218
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Quote:
Originariamente inviata da reknub
che laurea hai?
buttala nel cesso
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Trovo davvero notevole una risposta di classe come questa ma, ahimé, non ho titoli di studio per poter competere a tanto sapere così ben sunto in sole tre parole.
PS
Se sai darti la diagnosi da solo, deduco che ti piace fare della carità (circa 80 euro per 45 minuti a settimana) al tuo psico.
Non ho altro da aggiungere.
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01-01-2016, 20:04
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#17
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Trovo davvero notevole una risposta di classe come questa ma, ahimé, non ho titoli di studio per poter competere a tanto sapere così ben sunto in sole tre parole.
PS
Se sai darti la diagnosi da solo, deduco che ti piace fare della carità (circa 80 euro per 45 minuti a settimana) al tuo psico.
Non ho altro da aggiungere.
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ecco se non hai laurea non fare diagnosi
specie se non conosci neanche gli utenti
come dimostri col tuo post su di me...
lei ha avuto una diagnosi spiazzante e sta cercando di capire, non si fa autodiagnosi, buona vita
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01-01-2016, 20:13
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#18
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,218
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Quote:
Originariamente inviata da reknub
ecco se non hai laurea non fare diagnosi
specie se non conosci neanche gli utenti
come dimostri col tuo post su di me...
lei ha avuto una diagnosi spiazzante e sta cercando di capire, non si fa autodiagnosi, buona vita
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Forse hai problemi nella comprensione dei testi scritti.
Non aggiungo altro, sei chiaramente un provocatore.
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01-01-2016, 20:16
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Se ti è stata data la diagnosi di disturbo di personalità borderline, la componente unica e imprescindibile di questo disturbo è la paura dell'abbandono e una marcata mancanza di empatia.
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No, la mancanza di empatia è una cosa che hai aggiunto tu, non è una delle caratteristiche principali del border.
Da Wikipedia:
Il disturbo di personalità borderline è un disturbo dell'area affettiva, cognitiva e comportamentale. Le caratteristiche essenziali di questo disturbo sono una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore, ed una marcata impulsività; tali caratteristiche compaiono nella prima età adulta e sono identificabili, secondo il DSM IV-TR, in presenza di cinque (o più) dei seguenti elementi:
•sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono;
•un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione;
•alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili;
•impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (quali spendere oltre misura, sessualità promiscua, abuso di sostanze, guida spericolata, eccessi alimentari etc.);
•ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamento automutilante;
•instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (es. episodica intensa disforia o irritabilità e ansia, che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni);
•sentimenti cronici di vuoto;
•rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
•ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.
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01-01-2016, 20:19
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,218
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
No, la mancanza di empatia è una cosa che hai aggiunto tu, non è una delle caratteristiche principali del border.
Da Wikipedia:
Il disturbo di personalità borderline è un disturbo dell'area affettiva, cognitiva e comportamentale. Le caratteristiche essenziali di questo disturbo sono una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore, ed una marcata impulsività; tali caratteristiche compaiono nella prima età adulta e sono identificabili, secondo il DSM IV-TR, in presenza di cinque (o più) dei seguenti elementi:
•sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono;
•un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione;
•alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili;
•impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (quali spendere oltre misura, sessualità promiscua, abuso di sostanze, guida spericolata, eccessi alimentari etc.);
•ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamento automutilante;
•instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (es. episodica intensa disforia o irritabilità e ansia, che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni);
•sentimenti cronici di vuoto;
•rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
•ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.
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E aggiungo: caratteristica fondamentale è la paura dell'abbandono.
Varrebbe la pena di leggere con attenzione ciò che si copia e incolla.
Buona serata.
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