Dovrei chiamare dei parenti(anzi un parente) per gli auguri di Pasqua.
Parente-ti che sarà un anno che non vedo perchè non stando bene no ce la faccio a reggere dialoghi, domande, chiacchiere, finzione...
Il punto è: so che dovrei, perchè si usa così. Ma che roba ipocrita è? Sforzarmi di fare una cosa che dovrebbe essere un piacere e invece diventa un fastidioso dovere.
"Eh, ma all'altro fa piacere che lo chiami".
Ma che piacere perverso è? Provare piacere a sentire una persona che non ha piacere di sentirti?
E poi: "e quando mi vieni a trovare?"
Quando,quando,quando... Quando ne avrò voglia,e chissà quando sarà!
Mi sta venendo il mal di testa solo a scrivere queste cose...
Ma è possibile andare in tilt per una c***o di chiamata di due minuti?
Il fatto è che mentire non ne ho proprio più voglia, non mi riuscirebbe nemmeno bene.
Quindi la domanda è: Una cosa buona, fatta in modo falso è ancora buona?
Secondo me no, anzi, è il doppio più cattiva di una cosa cattiva fatta in modo vero.