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Devo-non devo-dovrei
Dovrei chiamare dei parenti(anzi un parente) per gli auguri di Pasqua.
Parente-ti che sarà un anno che non vedo perchè non stando bene no ce la faccio a reggere dialoghi, domande, chiacchiere, finzione... Il punto è: so che dovrei, perchè si usa così. Ma che roba ipocrita è? Sforzarmi di fare una cosa che dovrebbe essere un piacere e invece diventa un fastidioso dovere. "Eh, ma all'altro fa piacere che lo chiami". Ma che piacere perverso è? Provare piacere a sentire una persona che non ha piacere di sentirti? E poi: "e quando mi vieni a trovare?" Quando,quando,quando... Quando ne avrò voglia,e chissà quando sarà! Mi sta venendo il mal di testa solo a scrivere queste cose...:testata: Ma è possibile andare in tilt per una c***o di chiamata di due minuti?:miodio: Il fatto è che mentire non ne ho proprio più voglia, non mi riuscirebbe nemmeno bene. Quindi la domanda è: Una cosa buona, fatta in modo falso è ancora buona? Secondo me no, anzi, è il doppio più cattiva di una cosa cattiva fatta in modo vero. |
Re: Devo-non devo-dovrei
Adesso non ho più nessuno da sentire-chiamare-contattare.. ma in passato anche io sentivo il peso di queste "formalità"..
Cioè.. se una persona non la senti e non la vedi mai e non fa in qualche modo CONCRETAMENTE parte della tua vita .. tutto 'sto piacere nel sentirsi dove può essere non l'ho mai capito. :nonso: Per cui davvero si tratta di formalità. Che uno si può pure sforzare di fare, non è che si muore.. ma se non stai bene perché - a parte 'sti non-rapporti del tutto formali - nella tua tua vita non hai altro.. diventa una prassi che ti angoscia sempre più nel profondo, .. cioè.. è davvero brutto quando - a parte le telefonate di circostanza per fare auguri a gente che senti una volta ogni eone e che non fa in nessun modo parte della tua vita- non hai altre forme di contatto con nessuno ... :miodio: |
Boh, io i parenti non li calcolo più da anni, facenti loro parte di una società che mi ha fatto sempre troppo male. Non vedo perché dovrei a loro qualcosa, visto che stanno meglio di me, semmai loro dovrebbero far piacere a me, ma figuriamoci se i neurotipici si adattano volentieri a far piacere a qualcuno che ha esigenze diverse dalle loro, pretendono solo che chi è diverso da loro si adatti alle loro conuni esigenze. Che vadano a farsi benedire :)
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Re: Devo-non devo-dovrei
Ma si chissenefrega. Io non sono religioso e delle feste non mi importa però ti arriva il parente con la mano tesa e dice "ciao auguri buona pasqua" rispondo "grazie altrettanto" accennando un sorrisetto, per 3 volte l'anno. Sono delle convenzioni sociali nessuno ci crede a quello che dice, poi ora che stai li a spiegargli che la pensi diversamente e che non te ne frega niente fai prima a startene zitto oltretutto a parlare non sono nemmeno molto bravo e non ne ho molta voglia.
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Re: Devo-non devo-dovrei
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Se non te la senti puoi benissimo non farlo. Basta questo e non servono altri motivi. |
Re: Devo-non devo-dovrei
Infine ho chiamato,che fatica. Puntuale è arrivato l'invito che ho rifiutato,non potevo fare diversamente. Ho dei limiti in questo periodo e sto iniziando a capire che i nostri limiti ci limitano nella misura in cui ci difendono.:bene:
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