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Vecchio 03-04-2009, 15:31   #1
Principiante
L'avatar di -Ale-
 

Salve a tutti! per laseconda volta nella mia vita (la prima circa 3 anni fa) ho ricominciato a soffrire di attacchi di panico.Sono un po confusa al riguardo,penso di soffrire anche di agorafobia.....in pratica quando mi trovo in certe situazioni o con certa gente mi sento male,inizio ad avere palpitazioni,mi gira la testa e soprattutto mi sento svenire.èquesto che mi fa stare male,sentirmi svenire in mezzo alla gente....assumo paroxetina ma tuttora ho episodi del genere....[/b]
Vecchio 03-04-2009, 16:08   #2
Esperto
L'avatar di animaSola
 

è semplice capire se sia solo Dap...o hai anche una componente agorafobica..,a parte le persone...ti è mai capitato di avvertire un senso di derealizzazione o di forte agitazione quando ti devi recare in un qualsiasi luogo che sia lontano da casa tua?
Vecchio 03-04-2009, 16:17   #3
Principiante
L'avatar di -Ale-
 

Mi capita che quando devo andarein qualche posto mi agito ho paura e magari quando sono li mi viene il panico ,ho la paura anticipatoria....
Vecchio 03-04-2009, 16:36   #4
Esperto
L'avatar di animaSola
 

Ma sei andata da uno psichiatra?
Vecchio 03-04-2009, 17:55   #5
Banned
 

l'agorafobia accompagna sempre a braccetto i dap

al disturbo da attacco di panico segue il terrore che si possa ripresentare

quindi si tende ad evitare tutta una serie di situazioni, tra cui l'uscire di casa, semplicemente perche si ha paura di star male e di non potersi dare aiuto

l'unica maniera di vincerli è uscire di casa lo stesso, a costo di star malissimo e di sentirsi scoppiare il cuore in petto (tanto nn si rischia nulla di reale, è solo uno stato mentale)

solo cosi piano piano gli attacchi iniziano a perdere forza finchè non scompaiono del tutto... ci vuole tanta forza però... se non ci riesci da sola valuta la possibilità di intraprendere una terapia comportamentale... lascia perdere i medicinali, al massimo ti puo dar forza psicologica sapere di avere le gocce pronte in tasca (ottimo trucco), ma assumerli regolarmente alla lunga non risolve nulla...
Vecchio 03-04-2009, 18:30   #6
Principiante
L'avatar di AbbasCucaniensis
 

Stewie, guarda io la pensavo come te, l'ho pensata così per mooolto tempo. Ogni santo giorno uscivo di casa per andare all'uni o al lavoro, e puntualmente mi capitava. Ho seguito una terapia, fatto di tutto, dall'attività fisica eccetra eccetra, con addosso praticamente la stessa senzazione di merda per tutto il tempo. Mi han fatto i complimenti perchè uscivo lo stesso anche se non stavo bene (dei complimenti non me ne fregava un'emerita mazza). Quando mi son rotto le scatole di affrontare la vita in stile kamikaze ho trovato un medico bravo che mi ha prescritto un SSRI. Purtroppo prima avevo trovato persone contrarie ai farmaci, e questo non mi ha permesso di risolvere i miei problemi, magari con l'aiuto dei farmaci più la terapia l'avrei già risolto a quest'ora. Su queste cose credo ci sia tanta gente che ci speculi, ed ora diffido sempre delle visioni un po' troppo integraliste (es. farmaci non servono ad un cazzo, es. psicoterapia non serve ad un cazzo)
Vecchio 03-04-2009, 19:40   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da AbbasCucaniensis
ho trovato un medico bravo che mi ha prescritto un SSRI.
le cause dell'ansia sono molteplici

i disturbi ansiogeni derivano nella maggior parte dei casi da fattori esterni alla fisiologia del nostro organismo, in quel caso i farmaci (di solito diazepinici) hanno solo la funzione si sedare il paziente e non risolvono nulla a lungo termine

ci sono casi però (in cui mi sembra rientra il tuo) in cui l'ansia è causata da disfunzioni a livello di neurotrasmettitori, in questo caso si tratta di una malattia organica vera e propria che deve essere curata tramite farmaci... impossibile in quel caso guarire con la sola forza di volontà, come è impossbile guarire senza farmaci da una malattia convenzionale

gli SSRI sono dei principi attivi che inibiscono l'eliminazione fisiologica della serotonina, andando dunque a sanare il deficit di tale neurotrasmettitore

si vede che nel tuo caso era questo deficit organico la causa scatenante dell'attacco di panico
Vecchio 04-04-2009, 11:57   #8
Esperto
L'avatar di animaSola
 

Quote:
Originariamente inviata da stewie

si vede che nel tuo caso era questo deficit organico la causa scatenante dell'attacco di panico
Se fosse cosi beato lui....con me non fa effetto nulla!!!
Vecchio 04-04-2009, 19:05   #9
Principiante
L'avatar di AbbasCucaniensis
 

Non posso ancora dire se fanno effetto o no, perchè è da poco che li prendo e anche se per ora mi sembra di stare meglio il problema è sempre stato piuttosto altalenante. Una cosa che ho notato in questi ultimi giorni è che saltando la corda per venti minuti al giorno più mezz'ora di vogatore (da spomparmi più che posso) mi fanno star meglio, tanto che stamattina sono persino andato ad una mostra con una mia amica (cosa che non riuscivo a fare da parecchio tempo) animaSola, a te che farmaci avevan prescritto? Il mio medico prima mi aveva dato eutimil, che oltre a non farmi niente mi ha anche fatto stare male. Purtroppo mi ha detto che spesso con questi farmaci si va a tentativi
Vecchio 04-04-2009, 19:39   #10
Esperto
L'avatar di animaSola
 

Ma non ho capito una cosa sei agorafobico con o senza attacchi di panico?
xkè se con solo1pastichetta....sei riuscito ad andare in una mostra senza sentirti morire e fuggire via, mi sa che ha ragione stewe ,quando afferma che il tuo problema forse è piu a livello di scompenso chimico...che altro.
Io in 6anni ho assunto questi medicinali

Elopram(usato x 4anni circa...e direi che è quello cn meno effetti collaterali)
Trittico(mi ha ridotto la fame e nn ne ho bisogno, anzi)
Samyr( blando)
Zoloft(pessimo...pessimo...che piu pessimo nn ce nè)
Amisulpride( non adatto)
Levopraide(l'ho usato x le vertigini...)
e ora il seroxat (che devo ancora vedere se funziona)

questo x quanto riguarda gli antidepressivi...
risultati ZERO

Mi sn dimenticata gli ansiolitici....ne ho provati solo 3
Pasaden (che ancora uso, adatto solo x stati d'ansia ed insonnia)
en (è aqua fresca x i miei attacchi di panico)
e l'alprazolam..(mi rimbambiva troppo anche a bassi dosaggi)
Vecchio 05-04-2009, 12:15   #11
Principiante
L'avatar di AbbasCucaniensis
 

A me son arrivati prima gli attacchi e dopo circa un anno i primi sintomi di agorafobia. Ieri pensavo a quello che a scritto stewie sui neurotrasmettitori, e mi chiedevo se non esistano degli esami per controllare i livelli di questi neurotrasmettitori, magari con quelli si riuscirebbe a capire meglio il perchè certi farmaci non funzionano e qual'è il problema a livello neurologico.
Vecchio 05-04-2009, 12:22   #12
Esperto
L'avatar di animaSola
 

Non penso che esistano esami di questo tipo...se no a questo punto, molte persone avrebbero evitato di cambiare farmaco ogni 3mesi....
Vecchio 06-04-2009, 19:14   #13
Principiante
L'avatar di AbbasCucaniensis
 

Allora, domenica sera ho parlato con una cara amica di vecchia data che vuole specializzarsi in psichiatria, mi ha detto che il livello di questi neurotrasmettitori non si può misurare facilmente con analisi del sangue. Si possono fare con risonanze funzionali con molte limitazioni, in Italia non pensa ci siano strutture che le fanno, negli Stati Uniti si, ma sono costosissime e non si sa nemmeno se i risultati siano poi veritieri :roll:
Vecchio 13-11-2009, 12:48   #14
Principiante
 

No purtroppo non si possono rilevare,i neurostrasmettitori del SNC sono moltissimi e tutti hanno delle diverse finzionalità a seconda di che tipo di recettore vanno ad attivare,percio' sarebbe difficile ...
Non per tutti gli antidepressivi(che nn sono solo gli SSRI ma anche SNRI NASSA E NARI) vanno bene, ma solo per chi ha carenza serotoninergica e a limite adrenergica.
Nel mio caso credo di avere una carenza Gabaergica che con degli agonisti benzodiazepinici si potrebbe curare in modo migliore.
Prendere BNZPNE e antidepressivi insieme potrebbe risultare in una neutralizzazione degli effetti di netrambi soprattutto se è un SNRI.
Di certo è che abbiamo alterazioni delle trasmissioni interneuronali,pserciò di neurotrasmettitori, nel SNC e il bravo psichiatra deve riuscire(DEVE) a capire la cura migliore,inutile andare avanti con medicinali generali e che curano di solito gli altri, siamo tutti diversi e ognuno di noi ha bisogno di una cura personalizzata.
D'altronde in DAP si ha una forte scarica adrenergica quindi inutile andare ad assumere antidepressivi NARI, risulterebbero solo deleteri in chi non soffre di depressione maggiore.
Vecchio 26-11-2010, 01:45   #15
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da -Ale- Visualizza il messaggio
Salve a tutti! per laseconda volta nella mia vita (la prima circa 3 anni fa) ho ricominciato a soffrire di attacchi di panico.Sono un po confusa al riguardo,penso di soffrire anche di agorafobia.....in pratica quando mi trovo in certe situazioni o con certa gente mi sento male,inizio ad avere palpitazioni,mi gira la testa e soprattutto mi sento svenire.èquesto che mi fa stare male,sentirmi svenire in mezzo alla gente....assumo paroxetina ma tuttora ho episodi del genere....[/b]

L’attacco di panico è un’eccessiva reazione fisica e psichica dovuta alla percezione di un pericolo (quasi sempre presunto) che scatena una forte e improvvisa (inaspettata) emozione d'ansia.
L'agorafobia è la paura di trovarsi in situazioni in cui non sia possibile ricevere soccorsi o dalle quali sia difficile la fuga in caso di necessità. Spesso tale necessità è strettamente connessa alla possibilità di avere un attacco di panico.
La principale conseguenza dell'agorafobia è una progressiva limitazione della libertà d'azione di una persona. Di fatto temendo di poter "star male" e di non potersi allontanare senza imbarazzo o di non poter ricevere l'aiuto necessario, la persona evita determinate situazioni o le affronta adottando misure di sicurezza, ad esempio facendosi accompagnare.
Detto ciò, il mio suggerimento è quello di pensare ad una terapia cognitivo comportamentale, capace di buoni risultati in tempi relativamente brevi.
Per quanto riguarda i farmaci, lascerei questa valutazione ad uno psicoterapeuta, con il quale potrai concorderai la necessità di una terapia farmacologica.

Dott. Liverani
Vecchio 30-11-2010, 21:01   #16
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Quote:
Originariamente inviata da Nói Visualizza il messaggio
Dott. Liverani, se mi sdraio per terra e guardo il cielo con le nuvole che si muovono o un soffitto molto alto ho un senso di terrore come se rischiassi di precipitare verso di esso. Una sorta di claustrofobia o di vertigini (dei quali disturbi non soffro) al contrario. C'entra qualcosa con l'agorafobia?
Letteralmente il termine agorafobia significa "paura degli spazi aperti" e le persone che ne soffrono temono appunto questi luoghi, ma temono altrettanto gli spazi chiusi (ascensore, treno, auto, ecc).
Quindi, una definizione più precisa di agorafobia è "la paura o l'evitamento di situazioni dalle quali sarebbe difficile ricevere aiuto o dalle quali sarebbe imbarazzante allontanarsi".

E' stato un po' vago rispetto alla descrizione del suo problema e delle situazioni in cui si presenta. Se vuole può mandarmi un PM ed essere più preciso circa i sintomi e le situazioni in cui prova questo disagio e da quanto.


Dott. Liverani
Vecchio 30-11-2010, 21:05   #17
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Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Io penso che gli attacchi di panico vadano di pari passo con l'agorafobia...
Ho sofferto di entrambi.
Di fatto molto spesso è così, ma non è scontato. Dopo i primi attacchi di panico frequentemente le persone iniziano a temere ed evitare di recarsi in certi luoghi per il timore di aver un nuovo attacco, oppure vi si recano accompagnati da una persona di fiducia.
Ad ogni modo è possibile avere attacchi di panico senza agorafobia e agorafobia senza anamnesi di attacchi di panico.

Dott. Liverani
Vecchio 02-12-2010, 19:29   #18
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Nói Visualizza il messaggio
Situazione 1: Sono per terra a pancia in sù e guardo il cielo. Dopo un po' mi viene il terrore che la forza di gravità venga meno e io io possa "cadere" sul cielo. Razionalmente mi rendo conto che ciò è impossibile.

Situazione 2: Sono sempre in posizione sdraiata sul pavimento, in un luogo chiuso ma con un soffitto molto alto (palestra). Ho il terrore di cadere sul soffitto.

Non ho sintomi fisici, se non un leggero aumento del battito cardiaco dovuto al terrore. Ho riluttanza a compiere movimenti che mi facciano staccare gli arti da terra, ad es. compiere della ginnastica. Mi succede da quando facevo le elementari, credo circa 7-8 anni.
Da quanto dici tenderei ad escludere che si possa trattare di agorafobia. Visto il numero di situazioni così ridotto penserei più ad una fobia specifica relativa al guardare verso l'alto forse. Queste sono solo semplici considerazioni in quanto in questa sede non è possibile fare alcun tipo di diagnosi.
Ci sono alcuni aspetti che non mi son chiari però.
Quando descrivi questo problema parli di provare terrore, termine usato in genere per descrivere una paura molto intensa, però sul piano sintomatologico dici di accusare solo una lieve tachicardia riconducibile probabilmente ad un lieve stato ansioso. Mi domando perciò se il termine terrore sia appropriato e se è possibile che una terapia farmacologica stemperi i sintomi fisici dell'ansia.Non ho capito se questo timore ti impedisca o interferisca con lo svolgimento delle tue attività quotidiane in modo significativo.
Dichiari, inoltre, di renderti conto dell'irrazionalità del timore di "poter cadere verso l'alto". Riconosci l'irrazionalità di questa paura anche mentre sei sdraiato guardando in alto o solo al di fuori di queste situazioni?
Infine vorrei chiederti se riesci a ricondurre l'esordio di questa paura ad un evento particolare della tua infanzia? Se non dovessi ricordarti nulla prova a chiedere eventualmente ai tuoi genitori.
Hai mai chiesto un consulto specialistico per questo problema?

Dott. Liverani
Vecchio 02-12-2010, 20:12   #19
Intermedio
L'avatar di Memole88
 

io ho soprattutto l'agorafobia...
Vecchio 03-12-2010, 18:02   #20
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Nói Visualizza il messaggio
Probabilmente terrore è un termine eccessivo, è più simile alla sensazione che si ha svegliandosi di colpo quando si sogna di cadere. Forse "timore" o "trasalimento" sono più appropriati.
Mi sembra si tratti di lieve timore che fortunatamente non ti interferisce nella sua vita quotidiana che tra l'altro riconosce come irrazionale. Non credo possa essere riconducibile all'episodio della caduta.
Ha mai provato a continuare a fissare il cielo fino a che la tachicardia scompare?

Dott. Liverani
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