Banned
Qui dal: Dec 2016
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C'è sempre un perché. Anzi, ci sono i perché.
Il mondo è caos: ogni evento si intreccia ad infiniti altri, creando le circostanze cosmiche, dalle più grandi alle più piccole. Ciò che interessa a noi è sintetizzare questo caos, questo intreccio, perché non ci competere comprendere la totalità: quello che tentiamo di fare quindi è racchiudere in quadri meno complessi l'ingarbugliato intreccio degli eventi, per meglio comprendere e reagire ad essi. Altrimenti sarebbe una sfida contro l'ignoto, e l'uomo, se ha paura di qualcosa, è proprio l'ignoto, l'oscurità, l'incertezza, che paralizza e rende impotenti.
Quali sono i perché della mia vita ridicola, vediamo:
- Carattere introverso: non un problema di per sé, anzi, forse perfino preferibile, di fatto non avevo quasi nessun problema a livello sociale anni fa. Però l'introversione costituisce anche una certa tendenza a problematiche da cui invece altri sono più a riparo, tipo, la fs e altre fisime mentali, che si sviluppano nelle giuste condizioni. Quindi non lo metto come "problema" ma come una delle tante concause.
- Aspetto fisico: Il mio aspetto fisico, per quanto di per sé non lo considero un problema, mi ha molto influenzato. La mia apparenza minuta mi ha influenzato sin dalle elementari, e crescendo le problematiche non hanno fatto altro che aumentare. Insomma il solito complesso di inferiorità, che si è riflettuto, eventualmente, sul carattere ed è stato infine una delle cause principali della fs.
- Carattere particolare: sempre eccessivamente timido, selettivo, a volte anche per orgoglio e arroganza. Ci metto molto tempo per trovarmi a mio agio con una persona, ci arrivo gradualmente e solo allora posso essere me stesso.
- Bassa autostima: collegato a tutto il resto. Delle volte non ci provo nemmeno. Provare a far cosa? per chi? per quale fine? ma a chi dovrebbe interessare?
- Incapacità, mancanza di perspicacia e sveltezza, mancanza di vitalità.
- Fisime mentali: sovra analizzo gli eventi anche più piccoli, e me li faccio girare in testa fino a che non vanno ad influire sull'autostima. A volte sono perfino astratti, come un vago senso di inutilità che però si manifesta in maniera molto intensa e mi inibisce qualsiasi volontà.
- Pensare al passato: sia per singoli eventi che mi hanno fatto provare senso di vergogna, sia in generale, al fatto che abbia sprecato tutto il tempo che avevo a disposizione ne per studiare, ne per divertirmi. Insomma, nemmeno un fifty-fifty, nemmeno una consolazione, no, situazione loss-loss, il tempo l'ho sprecato nel disagio e nella solitudine, e non me lo riesco a perdonare.
Chiaramente, come detto nella premessa, tutte queste cause si intrecciano creando il quadro della nostra esperienza, che si manifesta a noi nella maniera più confusa e incomprensibile, e pure terrificante.
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