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23-04-2013, 19:02
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#21
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,043
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Il sociofobico non esiste, è solo un'etichetta.
Non siamo neri (sociofobici) o bianchi (non sociofobici), ma siamo tutti grigi, ciascuno con diverse gradazioni, che variano a seconda della situazione in cui ci si trova.
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23-04-2013, 21:48
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#22
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Intermedio
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 206
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Quando mi metteva ansia girare in mezzo alla gente in centro, quando mi nascondevo se arrivavano sconosciuti dentro casa, quando non sapevo come comportarmi e rispondevo a monosillabi se qualche conoscente mi fermava per strada...Quando, a scuola, la ricreazione era il momento peggiore della giornata perché non sapevo dove stare, seduta al banco a leggere no perché faceva secchione, in piedi no perché faceva pesce lesso, in giro per il corridoio da sola no perché faceva sfigata mentre tutti facevano casino e giravano insieme ridendo.
Qui avevo 12, 13 anni, poi a 14 cominciai anche a girare per i cimiteri da sola e in più senza voler vedere la luce del sole, la odiavo, mi faceva schifo manco fossi un pipistrello e in più ero anche anoressica quindi in sostanza una specie di scheletro pallido.... e a stare i pomeriggi interi ad ascoltare il metal in cantina senza voler vedere nessuno.
Ho capito che la mia era fobia sociale dal momento che ero terrorizzata all'idea che qualcuno potesse accorgersi che c'era qualcosa di strano in me nei rapporti con gli altri....dal momento che in realtà sognavo di avere degli amici e di divertirmi tanto ma un rifiuto totalitario verso il genere umano mi impediva di realizzare questo sogno e ogni volta che avevo l'occasione di realizzarlo anche solo per un attimo, non sapevo mai da dove cominciare....
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Ecco, io mi riconosco molto in ciò che ha scritto Caratteriale. Aggiungo: dall'arrossire spesso e ever terrore di arrossire; dal voler dire qualcosa anche per necessità, ma rimanere bloccati.
Devo dire però che l'intensità di questi disturbi varia a seconda del periodo che attraverso: più si abbassa l'autostima e più sono le manifestazioni sociofobiche.
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23-04-2013, 22:16
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Sicilia (Prov. AG.)
Messaggi: 1,616
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off topic... avevo letto male il titolo
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Ultima modifica di AloneInTheDARK; 23-04-2013 a 22:27.
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23-04-2013, 22:19
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#24
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 200
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La definizione di "fobico" o "sociofobico" la trovo solo dispregiativa, e infatti nessuno dobrebbe definirsi tale. piuttosto meglio essere definiti sociopatici, quello lo vedo come un complimento Ovviamente non hanno nulla in comune le due cose
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23-04-2013, 23:01
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#25
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Vattelapesca
La definizione di "fobico" o "sociofobico" la trovo solo dispregiativa, e infatti nessuno dobrebbe definirsi tale. piuttosto meglio essere definiti sociopatici, quello lo vedo come un complimento
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Stai scherzando?!
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Eccovi quindi le definizioni ufficiali di cos'è un "sociopatico" per psicologi e psichiatri…
I.C.D. 10 — F60.2 — Disturbo di personalità asociale
D. di p. caratterizzato da disprezzo per gli obblighi sociali ed insensibilità/indifferenza per i sentimenti degli altri. Vi è grande disparità tra comportamento e norme sociali prevalenti. Il comportamento non è facilmente modificabile mediante esperienze negative, comprese le punizioni. Vi è una bassa tolleranza alla frustrazione ed una bassa soglia di scarico dell'aggressività, compresa la violenza; vi è la tendenza a incolpare gli altri o ad offrire plausibili razionalizzazioni per il comportamento che porta il paziente al conflitto con la società.
Personalità (disturbo della)… • amorale • antisociale • asociale • psicopatica • sociopatica
Esclude: • disturbi della condotta (F91…) • D. di p. emotivamente instabile (F60.3)
D.S.M. IV TR — D. Antisociale della P.
1) Il soggetto mostra inosservanza e violazione dei diritti degli altri fin dall'età di 15 anni, che si manifesta con almeno 3 dei seguenti elementi: - incapacità di conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento legale, con ripetersi di condotte suscettibili di arresto;
- disonestà: il soggetto mente, usa falsi nomi, truffa gli altri;
- impulsività o incapacità di pianificare;
- irritabilità e aggressività;
- inosservanza della sicurezza propria e degli altri;
- irresponsabilità: incapacità di far fronte a obblighi finanziari o di sostenere un'attività lavorativa con continuità;
- mancanza di rimorso.
2) L'individuo ha almeno 18 anni.
3) Presenza di un Disturbo della Condotta con esordio precedente ai 15 anni.
4) Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante un episodio maniacale o nel decorso della schizofrenia.
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Ultima modifica di barclay; 23-04-2013 a 23:08.
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24-04-2013, 00:13
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#26
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Marche
Messaggi: 286
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Io l'ho capito sui 16 anni, quando mi sono reso conto che certe difficoltà che avevo (e che ancora ho) nel relazionarmi in certe situazioni, sono al di fuor del "normale esser timidi". Dopo, per l'altra domanda..... per capire al 100% se si è fobici, bisognerebbe per forza farsi visitare da un esperto. Comunque, in linea di massima, basta cercare su internet, quali siano gli aspetti essenziali, per poter essere definiti sociofobici. Sembra stupido, ma almeno per farsi un'idea è così. Dopo certo, sta a noi capire, in base a quanto leggiamo, quali siano i nostri problemi. Anche su questo sito c'è una pagina dove se ne parla, del resto.
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24-04-2013, 00:13
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#27
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 134
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Sono sempre stato molto strano e quindi per me era tutto normale ed ero piuttosto incosciente dei miei problemi, mi creavo mondi tutti miei in cui mi trovavo a mio agio, e che nel rapporto con gli altri fossi esageratamente passivo, diffidente e chiuso per me era naturale. Oltretutto l'ambiente in cui sono cresciuto era ed è di grana grossa quindi non è che qualcuno si fosse mai interessato a me e a conoscere o farmi capire i miei problemi. Comunque l'incoscienza mi dava diritto ad avere qualche sogno, di quelli giovanili, sognare di diventar qualcosa, o roba del genere, ma in realtà volevo solo provare a scappare da questa fogna e il fatto di considerarla ancora tale non mi è certo d'aiuto, anzi è un atteggiamento molto malaticcio. Poi attorno ai vent'anni arrivarono le canne e mi schiarirono un pò la testa se possiamo dire così, diventai cosciente dei miei problemi e fu uno shock sempre più forte fino a quando in un momento di normale sconforto decisi di veder un film molto strano fumando, allora mi venne forse un attacco di panico, pensai che fossi stato colpito da un infarto, cercai di contare il battito cardiaco e mi persi nel panico più totale. Di lì in poi mi sono considerato sempre più un fallito, non che prima non lo fossi ma poi ne presi coscienza. L'unica volta che andai da uno psichiatra lui mi parlò di ansia sociale, io non sapevo neanche che esistesse, perchè a volte pensavo di essere depresso, altre agorafobico, altre borderline, altre ancora bipolare, poi anche evitante, ma perchè no anche autistico, o asperger, o addirittura sociopatico, o chissà psicotico. Insomma ce n'erano cose di cui mi sentivo affetto, tutto o forse niente. Ma le catalogazioni non fanno per me perchè l'unica cosa di cui sono certo è l'incertezza, l'indefinitudinetezza.
Tendo a vergognarmi molto di qualsiasi cosa, che sia sfocio emotivo o la mia stessa immagine, so stare solo con me stesso, vorrei che gli altri fossero come me. Nel complesso del caos che mi regna sovrano mi vergogno molto di essere un fallito, il problema è che è sempre stato un circolo vizioso, più ti senti fallito e più lo sarai, sempre di più, e cadi più giù fino a quando forse ti esplode la capoccia.
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Ultima modifica di "K"; 24-04-2013 a 00:20.
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24-04-2013, 00:26
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#28
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Piedmont
Messaggi: 223
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Al ristorante conversare con la pizza da più soddisfazione del conversare con gli umani.
Mmmmm... che bonta!
Poi preferisco ascoltare.
Questo per rispondere a chi parla di anormalità
Comunque per tornare alla domanda... boh
P.S.: comunque cercate di mantenere i contatti umani per non ritrovarvi soli.
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24-04-2013, 13:17
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,078
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Nello stesso momento in cui ho capito di essere inferiore degli altri, sigh
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24-04-2013, 13:37
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#30
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da deepgroove
è molto sottile ma rimangono entrambi dei disturbi abbastanza gravi
se ne soffriamo, molti di noi (me compreso) ne soffriamo in maniera non troppo invalidante
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Esatto
Si può soffrirne anche in forma leggera, però per esser definita sociofobia a tutti gli effetti a mio avviso ci debbono essere sintomi a livello psichico e fisico talmente invalidanti da impedire proprio di fare le cose, non dico necessariamente attacco di panico ma qualcosa di simile.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 24-04-2013 a 15:57.
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24-04-2013, 13:37
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#31
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Vattelapesca
La definizione di "fobico" o "sociofobico" la trovo solo dispregiativa, e infatti nessuno dobrebbe definirsi tale. piuttosto meglio essere definiti sociopatici, quello lo vedo come un complimento Ovviamente non hanno nulla in comune le due cose
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No ma dai, tu non conosci le due definizioni mi sa, il secondo è molto più negativo.
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24-04-2013, 18:55
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#32
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 200
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
No ma dai, tu non conosci le due definizioni mi sa, il secondo è molto più negativo.
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é relativo, io trovo il primo puramente negativo/dispregiativo, e mi sembra strano che molti del forum se lo affibbiano con facilità questo termine. Mi dicesse qualcuno che mi trova fobico mi incazzerei. Uno può anche essere timido/introverso ma non per forza fobico
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24-04-2013, 19:03
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#33
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Behind the Wall
Messaggi: 1,035
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Quote:
Originariamente inviata da Vattelapesca
é relativo, io trovo il primo puramente negativo/dispregiativo, e mi sembra strano che molti del forum se lo affibbiano con facilità questo termine. Mi dicesse qualcuno che mi trova fobico mi incazzerei. Uno può anche essere timido/introverso ma non per forza fobico
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Certo. Ma hai almeno idea di cosa è un sociopatico? Visto che addirittura ne dai un significato positivo.
Sociofobico non per niente negativo, visto che non c'è niente di cui vergognarsi. Il sociopatico va curato!
Tral'altro non è questione di quello che pensiamo noi, ma questione di definizione delle due cose. La prima (sociofobia) non è negativa nè dispregiativa, l'altra si.
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Ultima modifica di Reventon; 24-04-2013 a 19:07.
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24-04-2013, 19:09
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#34
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 200
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Quote:
Originariamente inviata da Reventon
Certo. Ma hai almeno idea di cosa è un sociopatico? Visto che addirittura ne dai un significato positivo.
Sociofobico non per niente negativo, visto che non c'è niente di cui vergognarsi. Il sociopatico va curato!
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No, non so cosa voglia dire ma so per certo che il termine fobico io lo vedo in modo puramente negativo. Al contrario quando sento qualcuno che da a qualcun'altro del sociopatico/psicopatico mi vien da ridere
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24-04-2013, 19:27
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Sicilia (Prov. AG.)
Messaggi: 1,616
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questa volta rispondo in-topic.
L'ho capito, anche da piccolo, di avere maggiori difficoltà nella socializzazione...
Avete presente le valutazioni che fanno le insegnati a fine anno sulle pagelle delle medie???
beh in quelle risultavo sempre taciturno, timido e non so che altro nella valutazione; devo pero' spezzare una lancia in mio favore... era una pessima insegnante.
Cmq altro segnale sempre nelle medie... fino al secondo anno, indipendentemente dalla mia andatura, lungo il tragitto casa- scuola, arrivavo sempre sudato -.-'
al terzo sono migliorato. Liceo e uni...buio totale. La sorte..ha un ruolo anche quella.
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24-04-2013, 19:41
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#36
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Behind the Wall
Messaggi: 1,035
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Quote:
Originariamente inviata da Vattelapesca
No, non so cosa voglia dire ma so per certo che il termine fobico io lo vedo in modo puramente negativo. Al contrario quando sento qualcuno che da a qualcun'altro del sociopatico/psicopatico mi vien da ridere
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Allora posso solo dirti di informarti. Il sociopatico può essere un pericolo per la società, il fobico no (altro che ridere). E ti ripeto che non è questione di quello che pensi tu, infatti nemmeno io "interpreto" ma mi baso sul significato delle due cose e sociofobia indica dei problemi di cui non ci si deve vergognare. Informati.
Certo, un po' troppa gente timida/introversa tende a darsi del fobico su questo concordo.
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24-04-2013, 21:01
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#37
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Abruzzo
Messaggi: 2,291
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Quote:
Originariamente inviata da Reventon
Certo, un po' troppa gente timida/introversa tende a darsi del fobico su questo concordo.
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Quindi è meglio essere timidi e introversi che fobici? Io sono timido e insicuro e mi trovo a disagio in mezzo alla gente.
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Ultima modifica di Peppemetal81; 24-04-2013 a 21:08.
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24-04-2013, 21:57
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#38
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Reventon
Allora posso solo dirti di informarti. Il sociopatico può essere un pericolo per la società, il fobico no (altro che ridere)
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Tra l'altro io ho postato proprio in questo thread le definizioni ufficiali di "sociopatico"
Quote:
Originariamente inviata da Virus81
Quindi è meglio essere timidi e introversi che fobici?
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FS e DEP sono malattie, incluse nei cataloghi ufficiali, la timidezza/introversione no.
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Ultima modifica di barclay; 25-04-2013 a 11:08.
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24-04-2013, 23:51
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#39
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Behind the Wall
Messaggi: 1,035
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Quote:
Originariamente inviata da Virus81
Quindi è meglio essere timidi e introversi che fobici?
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Beh direi proprio di si. Essere fobico è comunque una condizione peggiore (per quanto non sia usato per disprezzare le persone), una malattia come dice barclay.
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29-04-2013, 22:42
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#40
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Avanzato
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Nel palazzo degli zombi
Messaggi: 305
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Quando ho scoperto di non riuscire a urinare in pubblico...
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