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Vecchio 24-03-2013, 14:58   #1
Principiante
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Ultima modifica di hopefulstar; 09-06-2013 a 16:00.
Vecchio 24-03-2013, 15:17   #2
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Detto questo, volendo seriamente migliorare la qualità della mia vita e delle cose che vorrei fare senza farmi problemi e ansie, quale cura può essere utile?

Pensavo di andare da uno psichiatra dell'usl, una cura farmacologica
Comincia ad evitare qualche situazioni a rischio.Se ci stai bene ok,in caso contrario devi affrontare le tue paure,da sola o con l'aiuto dello psicologo.
Vecchio 24-03-2013, 15:21   #3
Esperto
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Io su i farmaci sono sempre scettico, almeno fin quando la situazione è ancora gestibile, e mi sembra questo il tuo caso, il farmaco penso serva solo a mitigare l'ansia ma non risolve alla radice il problema, in più come dice Caratteriale ha degli effetti collaterali importanti.

Secondo me dovresti provare con uno psicologo per vedere se riesci a risolvere così. Comunque aspettiamo pareri più autorevoli del mio
Vecchio 24-03-2013, 15:39   #4
Banned
 

Io (da esterno, cioè da persona che non soffre di questi problemi) resto dell'idea che l'unico modo di inghiottire una paura è quella di buttarcisi a capofitto accettando che si verifichi il peggio.

Immaginiamo che vedi un cane rabbioso che ti abbaia e ringhia in fondo ad un vicolo: Non ci sono uscite solo tu da una parte e lui dall'altra.. se corri.. comunque presto o tardi ti raggiunge e ti sbrana perchè lui corre più veloce di te.
Quindi non c'è cazzo.. devi corrergli incontro gridando e non importa se quello ti può sbranare. Devi fare la cosa illogica e crederci. Devi insomma essere pazzo. Se fai così si prende male perchè per lui è illogico che tu lo attacchi. Di conseguenza comincia ad avere paura perchè pensa che ,se tu lo stai attaccando, non è riuscito a farti paura e sei più pericoloso di quanto immaginasse. Non sei preda ma predatore.
L'ansia anticipa la paura e gli attacchi di panico ne sono la dimostrazione. Ma.. oggettivamente.. qualsiasi cosa succeda in quella serata lì... devi buttartici incontro come con il cane. Devi accettare il peggio e ti accorgerai che tutto sommato il peggio non è poi neanche chissà quanto spaventoso come sembrava.
Devi fidarti maggiormente delle persone che ti stanno vicino. Mettiamo che faccio cadere le cose perchè mi tremano le mani. E allora?! Qualcuno ti dice qualcosa? Un "signora si faccia i fatti suoi!" E' più che sufficiente.
Ci vuole più aggressività per mantenere i propri spazi.
E' assurdo che una persona.. debba sentirsi giudicata e debba ,per questo, limitarsi e inibirsi a causa della presenza degli altri. Se ci si pensa non ha senso perchè siamo capitati tutti quanti qua.. in questo pianeta e nessuno ha diritto di giudicarci e di "approvarci". Noi ci siamo e basta.. e non possiamo permettere che la presenza di altri diventi un fattore limitante per i nostri spazi. Altrimenti ti rifugi qua... domani ti rifugi un po' più in là... dopodomani man mano che gli altri si spostanto tu ti rifugerai in uno spazio sempre più piccolo, non farai che indietreggiare e limitare lo spazio in cui ti muoverai perchè nell'altro spazio ci sono gli altri.

A me appare assurdo perchè per me è una questione di principio. Cioè.. io non devo chiedere permesso agli altri per esistere. Non devo avere l'approvazione o il consenso di nessun essere umano. La vita è un potere che non mi è stato dato dalla società. Quindi la società non ha nessuna voce in capitolo rispettivamente alla manifestazione della mia esistenza. Io esisto.. ed esisterei anche se la società non esistesse. Semmai è la società, che non esisterebbe se, tutti noi singoli, non la componessimo.^^
La società è composta ANCHE da me. La società NON compone me.

La vita è -imposizione-. Non è una questione democratica. Non chiede "permesso è possibile esistere" no... esiste. Punto.
Secondo me ogni cosa che uno fa è l'espressione di ciò che è. Ed è assurdo che ciò che sei debba passare attraverso l' "approvazione" degli altri. Non esiste. Sono ansioso? Che ne so... faccio cadere un bicchiere e lo rompo o lo rovescio o mi sporco? E allora? Oggi questi aspetti fanno parte di me.. un domani potrei cambiare.. ma in ogni caso: MI DEVO GIUSTIFICARE CON TE?! NO.
Non devi mai giustificare ciò che sei a nessuno.
Se ciò che sei, è un problema per qualcuno.. liberissimo di provare ad eliminarti. Ma sia consapevole che tu sei, a tua volta, libera di provare ad eliminare lui. Quindi siamo tutti sulla stessa barca. Nessuno è in posizione di "approvare" nessuno. Oppure lo siamo in un certo senso tutti^^ A seconda di come si vuole vedere la cosa.
Ma imporsi non è questione di essere forti fisicamente... la forza più grande e potente è quella che devi coltivare dentro la testa.
Vecchio 24-03-2013, 15:45   #5
Esperto
L'avatar di Blur
 

Piu che i farmaci secondo me c'è qualcosa da sistemare nel rapporto che hai con i tuoi ragazzo. O meglio se dici che questi disagi hai iniziato a sentirli maggiormente da quando sei fidanzata, il tuo ragazzo dovrebbe aiutarti o comunque dovresti chiarire meglio la faccenda con lui per cercare di migliorare questo aspetto. Non voglio assolutamente dare la colpa al tuo ragazzo ci mancherebbe, manco vi conosco però forse non ti tranquillizza a sufficienza? perche continua a invitarti fuori a cena con i suoi amici ancora prima di risolvere il problema?
Vecchio 24-03-2013, 16:02   #6
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Non voglio assolutamente dare la colpa al tuo ragazzo ci mancherebbe, manco vi conosco però forse non ti tranquillizza a sufficienza? perche continua a invitarti fuori a cena con i suoi amici ancora prima di risolvere il problema?
Perché a mio parere uno non si dovrebbe "sbracare". La gente va a lavorare lo stesso anche se è stanca o di cattivo umore e questo dovrebbe essere sufficiente a mantenere uno stimolo costante a continuare a lavorare.

QUando uno ha la fobia sociale tende spesso all'auto indulgenza, a restare in casa per giorni trovando scuse fasulle e perdendo tempo...questo secondo me va evitato come la peste. E' meglio avere una persona che ti invita ad uscire piuttosto che non avercela, perché quando non hai più nemmeno le opportunità allora sì che sei fregato.
Magari avessi la gente che mi rompe per uscire, avrei tutte le possibilità sul tavolo per farli continuare a rompermi per uscire per un motivo in più, cioè l'utilità della mia compagnia. Essere inutili e abbandonati come bestie è brutto e improduttivo.
Vecchio 24-03-2013, 16:13   #7
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Ma agli altri di tutto questo non importa niente. Non gli importa se a te importa o no.
Esatto. E ,quando hai capito come funziona, nemmeno a te deve importare. ^^ siete alla pari.


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Ci sono cani più convinti di quanto tu possa esserlo, più convinti di te nelle loro logiche contorte.
Ma questa è una tua idea di persona non abbastanza convinta. Se fossi più convinta ti apparirebbe chiaro che lui non è più convinto di te^^
La tua logica ti impedisce di essere abbastanza convinta? Abbandonala. Non è detto che la logica corrisponda con la realtà dei fatti. E se diventa un fattore limitante non fa che danneggiarti. Ti potrebbe , ad esempio, apparire logico il fatto di non farcela. E questo potrebbe determinare un tuo insuccesso. La dove se abbandonassi il pensiero logico ti apriresti a nuove possibilità.

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E poi serve energia per fare tutto questo, per pensarlo e mantenerlo TUTTE le volte che esci. L'energia a volte viene dispersa inutilmente, e gli psicofarmaci possono aiutare a preservarla.
Serve molta energìa quando devi convincere te stessa e forzarti a mantenere un meccanismo che non senti ancora tuo e quindi sei instabile. Se invece lo fai tuo diventa un attitudine, diventa parte di te e non ti pesa. Ti pesa respirare o far battere il cuore?


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Io ormai mi metto a ridere se faccio cadere qualcosa, ma se non è così che sono o comunque vorrei essere, è inutile che impongo il mio disagio-non disagio o la mia inattaccabilità in quanto individuo immerso in una rete sociale di azioni-reazioni.
Non si tratta di "imporre" l'insicurezza o il disagio come modelli sociali. Si tratta di imporre il fatto che tu, come essere umano, hai il diritto di passare attraverso delle insicurezze e di superarle. Il fatto di accettare che si verifichi "il peggio" determina la scomparsa di quelle debolezze.
La paura continua ad alimentarsi per il fatto di evitare di affrontarla. Quando sei disposta ad affrontarla e ad accettare qualsiasi conseguenza. Ma davvero disposta.. devi essere profondamente convinta. Quasi mai si verifica il peggio. Perchè non hai più paura.

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E poi serve la dialettica. Come puoi fare in modo che il tuo ambiente sia un tuo prodotto piuttosto che essere tu un prodotto del tuo ambiente, se non hai la dialettica?
Noi non ci esprimiamo mica solo con le parole.

Ultima modifica di Halastor; 24-03-2013 a 16:21.
Vecchio 24-03-2013, 16:57   #8
Esperto
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Perché a mio parere uno non si dovrebbe "sbracare". La gente va a lavorare lo stesso anche se è stanca o di cattivo umore e questo dovrebbe essere sufficiente a mantenere uno stimolo costante a continuare a lavorare.

QUando uno ha la fobia sociale tende spesso all'auto indulgenza, a restare in casa per giorni trovando scuse fasulle e perdendo tempo...questo secondo me va evitato come la peste. E' meglio avere una persona che ti invita ad uscire piuttosto che non avercela, perché quando non hai più nemmeno le opportunità allora sì che sei fregato.
Magari avessi la gente che mi rompe per uscire, avrei tutte le possibilità sul tavolo per farli continuare a rompermi per uscire per un motivo in più, cioè l'utilità della mia compagnia. Essere inutili e abbandonati come bestie è brutto e improduttivo.
si si certo! però il suo ragazzo magari dovrebbe tranquilizzarla un pochettino o comunque abituarla per step. Invece sembra che prenda ansiolitici e stia male di continuo. Poi ripeto è una supposizione non conosco la situazione.
Vecchio 24-03-2013, 21:14   #9
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Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio
Io su i farmaci sono sempre scettico, almeno fin quando la situazione è ancora gestibile, e mi sembra questo il tuo caso, il farmaco penso serva solo a mitigare l'ansia ma non risolve alla radice il problema, in più come dice Caratteriale ha degli effetti collaterali importanti.

Secondo me dovresti provare con uno psicologo per vedere se riesci a risolvere così. Comunque aspettiamo pareri più autorevoli del mio
Chi vive queste situazioni puo anche usare farmaci, magari ti fanno venire sonnolenza ma perlomeno non vomiti in faccia a tutti.
Io se sto affogando in mezzo al mare, non mi chiedo il perchè mi trovo li ad affogare e se vedo un pezzo di legno che puo tenermi a galla...lo afferro ben stretto e perlomeno non muoio annegato. E per me quel pezzo di legno sono i farmaci
Vecchio 24-03-2013, 21:50   #10
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Originariamente inviata da hopefulstar Visualizza il messaggio
Sono 5 anni che soffro di questi sintomi in maniera evidente e non faccio nulla, sono andata solo da medico che mi ha dato xanax da prendere all'occasione, 6-10 gocce.

Pensavo di andare da uno psichiatra dell'usl, una cura farmacologica
Vai da uno psicologico ed affronta una psicoterapia.
Io sono critico sulla sulla sola terapia farmacologica, tra l'altro a base di alprazolam, per gli attacchi d'ansia e di panico.

Finirai con averli sistematicamente ed abituarti ad eliminare il sintomo senza intervenire sulla causa.
Vecchio 24-03-2013, 22:15   #11
Principiante
L'avatar di Alessandro83
 

Cerca di avere un po di piu di fiducia in te stessa
Vecchio 24-03-2013, 23:26   #12
Esperto
L'avatar di Blur
 

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Originariamente inviata da hopefulstar Visualizza il messaggio
Forse incosciamente ho paura dei legami affettivi? della figura maschile? e di un rapporto non superficiale?
secondo me dovresti dire al tuo ragazzo che lo lasci e che poi continuate come ora ma da non fidanzati ufficiali
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