|
|
23-11-2022, 00:38
|
#1
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
|
Ci sono alcuni aspetti che influiscono fortemente, come genitori e compagni di scuola, o avere un fisico con più o meno difetti, ma esclusi questi, vedo 4 linee di pensiero principali.
1) Sono nato sotto una cattiva stella e la mia condizione non dipende principalmente da me, quindi i miei sforzi sono o sarebbero vani.
2)Sono nato sotto una cattiva stella, ma sto provando a migliorarmi.
3)Non sono riuscito a inserirmi perche' non mi sono impegnato abbastanza, non sono adatto ad avere una vita sociale normale.
4)Sto bene da solo, mi è successo quello che mi doveva succedere.
Nel mio caso dico la 3, molto probabilmente se fossi meno pigro avrei una vita normale, sono cresciuto con difficoltà di tutti i tipi dovute soprattutto al mio aspetto gracile e ai miei genitori, ma non ho mai cercato di dare svolte con sport o altro, anzi ho accumulato vizi su vizi aggravando tutte le mie mancanze, quindi a farmi 2 conti la sorte direi proprio di no, ci ho messo quasi tutto io per finire così.
Voi cosa ne pensate? Tragico destino o quanto c'è di vostra responsabilità?
|
|
23-11-2022, 00:41
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,073
|
Sono nato sono una cattiva stella, ho fatto quello che potevo ma oltre a un certo punto non si va
|
|
23-11-2022, 00:58
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
|
non la chiamerei nemmeno cattiva stella, ma con un destino abbastanza segnato dalla solitudine. già da bambino avevo questa sensazione, poi l'adolescenza e il tempo perduto. non ce l'avrei mai fatta ad avere molti amici e relazioni, però almeno un po' di soddisfazioni lavorative e indipendenza avrei potuto raggiungerle.
|
|
23-11-2022, 01:01
|
#4
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
|
Quote:
Originariamente inviata da Varano
non la chiamerei nemmeno cattiva stella, ma con un destino abbastanza segnato dalla solitudine. già da bambino avevo questa sensazione, poi l'adolescenza e il tempo perduto. non ce l'avrei mai fatta ad avere molti amici e relazioni, però almeno un po' di soddisfazioni lavorative e indipendenza avrei potuto raggiungerle.
|
Beh cattiva stella intesa come destino gramo, quindi hai una visione 1) giansenista
|
|
23-11-2022, 01:04
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,473
|
karma
|
|
23-11-2022, 01:10
|
#6
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
|
Immaginavo una preponderanza al fatalismo, cos' come una persona che ha una vita sociale soddisfacente tende ad assegnarsi il merito delle sue fortune, il reietto tende ad incolpare la sorte
|
|
23-11-2022, 07:33
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
|
Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
Immaginavo una preponderanza al fatalismo, cos' come una persona che ha una vita sociale soddisfacente tende ad assegnarsi il merito delle sue fortune, il reietto tende ad incolpare la sorte
|
C'è gente che anche quando va male continua a provarci anzi forse ci prova di più e questa cosa ha a che fare con l'esperienza passata, si guardano indietro e hanno un vissuto dove l'averci provato ancora ha portato al successo. Quello che molla quando ci prova è uno che guardandosi indietro ha un passato di insuccessi e vive il continuare a provarci come un'inutile tortura.
Hanno ragione entrambi.
Perché c'è chi ce la fa e chi non ce la fa?
Perché non siamo tutti uguali, belli/brutti, ricchi/poveri, genitori incompetenti/genitori competenti, infanzia felice/infanzia infelice e via dicendo.
Le persone sono esseri viventi e come le piante serve il giusto terreno, la giusta temperatura, la luce del sole, l'acqua né troppa né poca. Magari la pianticella non muore ma più è esposta ad una mala gestione più cresce lentamente, malaticcia, appassita e resterà di piccole dimensioni.
|
|
23-11-2022, 09:38
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
|
Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii
karma
|
Per me è davvero così, non un modo di dire. Ovviamente non trovandola sull'elenco si approssima con un mix quasi uguale tra la 1) e la 3)
|
|
23-11-2022, 10:23
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,748
|
Io direi un mix tra la 3 e la 4. Il mio problema è il mio carattere, il mio modo di essere. Sono fatta così e non riesco a cambiare e in fondo, forse, è anche perchè io da sola non sto così male. O meglio, da sola non sto bene ma in compagnia sto peggio. Quindi non credo di poterne mai uscire.
|
|
23-11-2022, 10:23
|
#10
|
Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 1,685
|
Credo che fortuna e sfortuna siano determinate dal destino.
Mi dispiace per coloro che credono di essersi fatti da soli o che pensano di avere chissà quali meriti ma sono del parere che si tratti solo ed esclusivamente di fortuna.
Non nego lo studio, l'impegno e il sacrificio che queste persone possono avere impiegato per raggiungere i propri obbiettivi però se sono riusciti a farlo è sempre grazie a fattori che non dipendevano dalla loro volontà, così come non dipende dalla volontà la sfortuna.
Nascere con certe caratteristiche e in certi contesti é determinante per gli sviluppi futuri, inutile negarlo.
Che poi ci siano persone che riescono ad uscire dalla melma partendo da condizioni estremamente disagiate é un altro discorso.
Vedo che chi é andato avanti nella vita è partito da condizioni avvantaggiate rispetto alle mie e sono stanco di sentirmi dire che se non ce la faccio perché non mi impegno abbastanza.
Non è così.
Per quanto ci si possa impegnare rimane comunque molto dura riuscire a farcela e non tutti possono.
In questo sistema qualcuno deve per forza restare indietro affinché altri vadano avanti, non c'é spazio per tutti.
|
|
23-11-2022, 10:53
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,473
|
Principalmente la 4
|
|
23-11-2022, 11:16
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
|
La 1 con forse un pizzico di 2.
Il fatto è che, per me, da una parte c'è l'autismo, che dipende da com'è conformato il cervello, è qualcosa che si ha sin dalla nascita e non ci puoi fare molto. Difatti sin da quando ho memoria, sin dalle scuole elementari, ho avuto grossissime difficoltà di inserimento negli ambienti sociali e poi nell'affrontare qualunque cambiamento nell'ambiente che mi circondava. Poi aggiungiamo un ambiente familiare sfavorevole e un periodo, non così recente, in cui di autismo si sapeva ancora poco.
Poi c'è un altro fatto, sui cui dettagli preferisco non diffondermi, ovvero che alcune mie particolarità cozzano col modo in cui attualmente è fatta la società. Se fossi nato in modo da vivere la mia età adulta tra gli anni Sessanta o Settanta o forse in un lontano futuro forse da questo punto di vista avrei incontrato meno difficoltà.
Nonostante tutte queste circostanze avverse io ho cercato comunque di fare del mio meglio, specie dopo che sono andato a vivere lontano dalla mia famiglia: la prima volta all'università, la seconda volta quando ho trovato lavoro. Avevo ben presente, specie la seconda volta, che avrei dovuto impegnarmi perché era un'occasione per superare i tanti problemi che mi affliggono, o comunque per imparare a gestirli in qualche modo. Alcuni risultati li ho ottenuti (ad es. in àmbito lavorativo), con altri sono andato incontro a grossi fallimenti (ad es. nei rapporti umani).
Alla fine mi sembra che la mia vita sia come nuotare controcorrente in un fiume in piena. Ogni tanto mi chiedo se non avrei potuto fare o ottenere di più, ma sono domande a cui resta difficile rispondere.
|
|
23-11-2022, 11:27
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
|
Io ricorderò sempre alcuni episodi della mia infanzia e adolescenza, dove si manifestò palesemente sia la timidezza che l’introversione. A 12 anni i miei amici mi invitarono al parco e c’erano delle ragazzine sconosciute che pomiciavano con loro.
Cosa feci allora? Andai a casa di mia nonna che era lì vicino a leggere topolino, mentre i miei amici probabilmente facevano le loro prime esperienze e mi guardavano come un alieno. Capisci bene che partendo da un cervello così ho già fatto progressi incredibili.
E potrei citarne altri di aneddoti, le estati passate in casa a giocare alla play anziché in piscina…che colpa ne avevo se stare in mezzo ai coetanei mi esauriva le energie
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
|
|
23-11-2022, 12:03
|
#14
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
|
Quote:
Originariamente inviata da Artemis_90
I miei genitori mi hanno trasmesso dei geni non "buoni", poi la condizione è peggiorata a causa di eventi assai traumatici nella mia prima infanzia (in particolare una esperienza di grave vissuto abbandonico da parte della mia figura materna) non esiste altro, la natura è questa, i cuccioli hanno bisogno della mamma, anche i gattini se vengono abbandonati dalla mamma sviluppano caratteri fobici e aggressivi, mentre sono sicuri di se e felici se stanno molto a lungo con la loro madre. Se la mamma abbandona il cucciolo da piccolo quello impara fin dai primi mesi di vita che avere bisogno dell'altro è sbagliato e pericoloso, che non deve piangere perchè tanto nessuno accorerà a consolarlo o dargli ciò di cui ha bisogno, che deve stare in silenzio, essere distaccato e cavarsela da solo...diventando poi schizoide da adulto (tutto in me rimanda a un che di schizoide, il fisico magro, mai "sviluppato" pienamente, come ritratto dal mondo esterno, per annullare i bisogni fisici non soddisfatti dalla madre, il volto, anch'esso "schizoide", con una predominanza della parte alta del cranio rispetto a quella bassa, la fronte ampia va poi stringendosi in un ovale del volto allungato, occhi molto grandi per "osservare" in silenzio il comportamento della madre, penetranti, a volte "spiritati", ma al contempo "velati", come quelli di un depresso e naso e bocca piccoli, così da ridurre al minimo l'istinto della "fame", un collo sottile, come se la testa volesse non far parte del corpo, questa conformazione denota un'approccio razionale e intellettuale alla vita, ma anche "un pò apatico", tutta testa niente istinti", tipica condizione dello schizoide) .
Anzi, mi ritengo fortunata di non essere una psicopatica serial killer, molti serial killer hanno avuto esperienze traumatiche con la figura materna nella prima infanzia, ciò che mi ha salvata dalla psicopatia è stata la figura materna sostitutiva che anzi mi ha ammazzato di attenzioni , fino a soffocarmi e annullare la mia personalità quasi.
|
Beh esiste l'esempio di cani feroci anche da combattimento che una volta rilevati da cattivi padroni o canili rispondono alle cure amorevoli diventano dei teneri compagni di vita.
Estremizzi troppo addirittura una assassina seriale? Ma ci sono milioni e milioni di persone con genitori da galera eppure i sk sono pochissimi per fortuna, non mi piace il tuo modo di pensare, per le tue caratteristiche negative dai la colpa alla figura materna e per i tuoi pregi dai il merito a quella materna sostitutiva, anche se è un dato di fatto che certi traumi infantili spesso sono irrecuperabili penso che tu a 32 anni abbia sviluppato sufficiente libero arbitrio ed attribuirti demeriti o meriti della tua parte buona.
|
|
23-11-2022, 12:39
|
#15
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
|
Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Per me è davvero così, non un modo di dire. Ovviamente non trovandola sull'elenco si approssima con un mix quasi uguale tra la 1) e la 3)
|
Esiste nell'Ebraismo una nuova linea di pensiero nata nel medioevo e che in questo periodo si sta espandendo dappertutto, è la mistica che si basa su testi Kabbalistici( per esempio i famosi Chabad, quelle persone con barboni vestite di nero e camicia bianca), si sostiene che la trasmigrazione delle anime esista per il rashà (persona malvagia), con differenze fra completo e parziale, in questi casi il passaggio è una punizione fortissima che si paga con un successiva vita terrena piena di ostacoli, mentre l'anima dello tzaddik (persona giusta) non subisce questa discesa a rivivere.
Ma non è una condizione senza soluzione, prima di tutto per logica bisogna evitare di compiere altre azioni empie o cedere alla corrente, peccando di accidia, perche' auto condannerebbe a minimo una ulteriore vita grama, poi perche' esiste la capacità di elevare la propria anima nel quotidiano, se si crede a queste cosa bisogna ragionare ancora di più sulla importanza del libero arbitrio, se si hanno gravi difetti fisici o mentali si dovrebbe cercare alleggerire la propria vita futura non peggiorarla.
Personalmente credo che questo tipo di studi vada assolutamente evitato e evito di avere a che fare con chi vi si dedica, perche' non si può vincere una discussione con queste persone, qualsiasi sia il presupposto si finisce per dargli ragione e farsi sbriciolare le proprie certezze non è piacevole.
Il mix fra 1 e 3 credo sia la risposta più logica, l'ambiente familiare sarebbero le fondamenta della nostra casa-vita, mentre noi siamo responsabili di come vengono alzati i muri. Il tetto è il risultato dell'amalgama fra i 2 fattori.
|
|
23-11-2022, 12:45
|
#16
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 146
|
Un mix tra la 1 e la 2
|
|
23-11-2022, 14:47
|
#17
|
Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
|
Mix di cose. Ho ereditato la malattia mentale da parte di mio padre che è schizofrenico e probabilmente schizoaffettivo, poi ho ricevuto traumi da piccolo, abbandonato da mia madre, comportamenti semi autistici hanno fatto si che venissi escluso e bullizzato e col tempo crescendo mi sono sempre di più chiuso, ho alzato un muro tra me e gli altri, e ora ne pago le conseguenze.
|
|
23-11-2022, 15:04
|
#18
|
Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
|
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
L'ho capito cercando di migliorarmi qual è la mia condizione.
Essere nato in mezzo al nulla, avere avuto una pessima educazione sociale, e poi delle brutte compagne.
Le prime svegliate a 24 anni, ancora intontito, per realizzare che sono distrutto e il miglioramento non è più possibile.
Quindi vivere con le ruote bucate e la carrozzeria sfregiata.
Credo alle persone che ti mettono al mondo e se ne sbattono le palle, più del destino.
|
Le svegliate a 24 anni cazzo quanto ne ho sofferto, era l'anno scorso...
|
|
23-11-2022, 15:14
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,640
|
Faccio il possibile per migliorarmi ma esistono dei limiti e devo rispettarli.
Di fondo ho una storia particolare alle spalle, sono figlia delle mie esperienze
|
|
23-11-2022, 15:45
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
|
Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
Ci sono alcuni aspetti che influiscono fortemente, come genitori e compagni di scuola, o avere un fisico con più o meno difetti, ma esclusi questi, vedo 4 linee di pensiero principali.
1) Sono nato sotto una cattiva stella e la mia condizione non dipende principalmente da me, quindi i miei sforzi sono o sarebbero vani.
2)Sono nato sotto una cattiva stella, ma sto provando a migliorarmi.
3)Non sono riuscito a inserirmi perche' non mi sono impegnato abbastanza, non sono adatto ad avere una vita sociale normale.
4)Sto bene da solo, mi è successo quello che mi doveva succedere.
Voi cosa ne pensate? Tragico destino o quanto c'è di vostra responsabilità?
|
Non mi riconosco in nessuno dei quattro punti.
La mia condizione, così come la condizione di tutti, dipende dal Caso.
Non posso dire di essere nato sotto una cattiva stella perché solo una parte dei fattori che condizionano la vita è già determinata alla nascita. Molti altri fattori compaiono casualmente lungo il percorso di vita.
Il terzo punto non fa per me, ovviamente mi sono impegnato: solo un masochista volutamente sceglie di non impegnarsi. Chiaramente anche il quarto è da scartare, non sto bene da solo.
|
|
|
|
|